Doppia recensione per "Snow Inn Love" dell'autrice Ashley Andrews, edito Òphiere - I brillanti di Mamma Editori.
A cura di Alessia Toscano e Daniela Colaiacomo.
Titolo: Snow Inn Love
Autore: Ashley Andrews
Genere: Romance
Casa editrice: Òphiere -
I brillanti di Mamma Editori
Disponibile in ebook a € 2,90
e in formato cartaceo a € 6,80
TRAMA:
Atletico e tenebroso Luke Maddox è il rampollo di una dinastia di allevatori. Alto, con le spalle larghe come una porta e pugni di pietra, sembra il tipico bastardo ma solamente perché ci ha lavorato parecchio.
Dall’altra parte dell’America, Cassie Woods, ventiquattro anni, e un futuro da arredatrice, sembrerebbe la classica smorfiosa snob, ma solamente perché ci si impegna molto.
Per un classico tiro del destino Luke e tre amici del Nebraska, cappelloni e stivali, si ritrovano allo Snow Inn, una locanda a 2000 metri d'altezza in Wyoming, proprio quando arrivano Cassie e le sue amiche newyorkesi. Peccato che Luke "la leggenda" Maddox, maschio alfa per definizione, e Cassie "la snob" Woods odino - oltre alle feste di Natale - rispettivamente: le smorfiose e i ragazzi prepotenti.
Tra schermaglie “New York vs Nebraska” e colpi di scena, nella notte di Natale, i due “intrecceranno le code”, perché - come dice Luke -, alla fine, Cassie non è altro che una bufala bionda.
Tutto sembrerebbe risolversi in un’avventura vacanziera destinata a sciogliersi come le neve, senza conseguenze sconvolgenti per le loro vite. Peccato che i caratteri forti e gli scontri radicali possano mettere a nudo il dolore e la solitudine celati da entrambi.
Peccato che, tra i rischi di una notte di passione, vi sia quello di potersi trasformare in un progetto di vita e che i fiocchi di neve, quando non si sciolgono, siano così simili a bianchi e impalpabili fiori di primavera.
Quattro ragazze newyorkesi che incontrano quattro cowboy del Nebraska? Wow! Altro che fuochi d'artificio.
Questi omaccioni sono tutti sexy e piacenti, caspita!
Mi sono divertita a leggere le avventure degli otto ragazzi che si ritrovano a trascorrere le vacanze di Natale a Snow Inn, una locanda in alta montagna nel Wyoming.
Luke e Cassie sono stati trascinati dai loro rispettivi amici e proprio non riescono a sopportarsi da subito; nulla li accomuna, anzi sì, il fatto che non amano il Natale. Voleranno scintille.
Luke, la Leggenda, è tenebroso e avaro di sorrisi, odia le ragazze smorfiose.
Cassie è in apparenza una snob viziata.
Quindi?
Patatrac, anche perché i loro amici si divertono, sono in sintonia e formano le coppie!
La trama è ben articolata, con una struttura semplice, diretta e fluida. Tono incalzante, ironico e divertente. Belli i dialoghi. Frizzante, allegro, sagace.
Sia i protagonisti che i personaggi secondari sono ben delineati, ottenendo una buona caratterizzazione che crea empatia.
Il pov è quello di Cassie e Luke, così riusciamo a carpire tutti i loro pensieri e le sensazioni.
Si stuzzicano e si fanno i dispetti, ognuno tira fuori il peggio dell'altro. Ma questo gioco li porterà ad affrontare loro stessi e le paure, riusciranno a tirare fuori ciò che hanno dentro e che di solito tengono celato.
Luke è il sogno di ogni donna, cowboy impenitente fino al midollo, figlio di una famiglia di allevatori, origini ben radicate e amate; spalle a cui aggrapparsi forte, due occhi grigi intensi in cui perdersi ma che sanno tagliare peggio delle lame, quando diventano freddi più del ghiaccio. Luke, faccelo un sorriso ogni tanto, che sei sexy e ci fai sciogliere. Con Cassie si è comportato come un cavernicolo, un buzzurro.
Lei, dal canto suo, non fa nulla per apparire più accomodante. Per lui, è una bufala bionda dagli occhi da gatto, ricca e snob. La classica newyorkese che ha tutto bell'e pronto.
Ma qual è la vera Cassie? Cosa pesa nel suo cuore?
Insieme, dovranno scoprirsi, anche perché l'attrazione che provano è forte ed è sempre pronta a eruttare come un vulcano impaziente che attende il suo momento.
Ci sono colpi di scena, battute taglienti, momenti di passione e anche tenerezze.
Riusciranno a incontrarsi questi due capoccioni? E alla fine della vacanza, tornando alle rispettive vite, cosa succederà?
Ho apprezzato il valore dell'amicizia che è ben presente e si percepisce tra tutti loro.
Carina l'anziana villeggiante della locanda insieme al marito! Un piacevole cameo.
Spiritoso e brioso, è una novella da leggere, per divertirsi e provare belle sensazioni.
Cassie Woods è brava a indossare la maschera, l'unica difesa dal baratro della depressione.
Cassie-la-snob era una protagonista, sempre un pelo sopra le righe per nascondere quel velo di tristezza con il quale convivevo fin da bambina. Si era tessuto piano piano, mentre crescevo in una famiglia nevrotica, tra un padre troppo superficiale e una madre sempre più depressa, umiliata dall’infedeltà del marito al punto da ridursi all’alcool. Era così che, tre anni prima, il ventisei dicembre, mia madre era morta. Ebbra per l’ennesimo bicchiere, scendendo i gradini esterni del nostro palazzo, era scivolata e aveva battuto la testa sullo spigolo. Ne davo la colpa a mio padre, alla fine, proprio a lui.
Per distrarre l'amica Everly, depressa a causa dell’ultimo dei suoi ragazzi pessimi, Cassie, insieme a Fiona e Katharine, ha organizzato un soggiorno sui monti Teton, nel Wyoming, dal diciannove al ventisette dicembre: d'altronde erano le fantastiche quattro, amiche sin dal primo anno di college, nessuna di loro sarebbe affogata in un mare di lacrime.
Di certo, però, la prospettiva di trascorrere nove giorni fingendosi estroversa, in quel periodo della sua vita - e, forse, in generale non lo era in assoluto, per carattere, anche se si sforzava in ogni modo di nasconderlo - le genera ansia, uno strazio, dato che per lei il Natale significa una cosa sola: la morte di sua madre.
Il viaggio incombeva e mi si materializzava nella mente come un depliant turistico dell’orrore.
Come avrebbe potuto staccare dalla “squinzia no-stop” in mezzo a tante persone desiderose soltanto di divertirsi, togliere la maschera, trovare lo spazio e il tempo per essere se stessa, “Cassie-la-polpetta”?
A migliaia di miglia di distanza, nel suo ranch nella Contea di Cherry, Nebraska, Luke Maddox combatte la rabbia: neanche cinque giorni dopo essere tornato dal College di Lincoln, per colpa di quella rimbambita di Wendy, sparita per partecipare a un concorso di bellezza a Nashville, ha dovuto inventarsi un viaggio con gli amici Kat, Stu e Travis, di cui non poteva fregarsene meno, per proteggere la sua reputazione col resto della comunità.
Il guaio era che tra gli allevatori del Nebraska la reputazione era tutto, se non volevi che ti rifilassero un ronzino a ogni mercato del bestiame. E sfortunatamente, essere scaricati da un pezzo di figa alta cinque piedi con due tette gigantesche era considerato motivo più che sufficiente per perdere la faccia.
L'incontro fortuito tra le ragazze newyorkesi e i quattro amici del Nebraska avviene alla locanda Snow Inn, e, mentre i loro amici trovano affiatamento, generando delle coppie, tra Cassie e Luke è guerra aperta.
Tra dispetti e minacce, verbali oltre che fisiche, e disastrose discese sulla neve, Cassie e Luke dovranno affrontare la forte attrazione che li lega.
«Intendi picchiarmi?» e gli azzannai le nocche del pugno.
Risuonò nella valle un’imprecazione contro gli antichi dei del Nebraska, mentre lui cercava di ritirare la mano, ma io avevo infilato bene i denti nella carne più morbida sul dorso alla base dell’indice e dunque più lui tirava, più io stringevo. Non gli rimase che cercare di chiudermi il naso con la mano libera, ma così facendo smise di artigliare la montagna innevata e ricominciammo a scivolare a valle. Stava cercando di farmi aprire le fauci con cui gli stavo mordendo la mano e ci riuscì. Alla fine dovevo pur respirare, e aprii la bocca. Lui recuperò la mano ma non per questo mi mollò il naso, anzi, lo usò come manico per sollevarmi il viso verso di lui e mettersi a sbraitare.
Con un'efficace descrizione dei sentimenti e dell'evoluzione del rapporto tra i protagonisti, la conoscenza reciproca e la capacità di vedere oltre l'apparenza, soprattutto da parte di Luke, Monica Montanari e Anna Letizia Zocche ci regalano una storia natalizia divertente e briosa, scorrevole e ben scritta, piacevolmente leggera ma non superficiale.
Un libro non troppo impegnativo con il quale allietare lo spirito e che mi sento di poter consigliare.
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