Buon pomeriggio amici lettori!
Come avevo previsto, ecco giunte alla nostra redazione altre recensioni per "Due cuori al quadrato", il romanzo d'esordio dell'autrice Stefy Sciama.
A cura di Franca Poli e Sergio Bertoni.
Titolo: Due cuori al quadrato
Autore: Stefy Sciama
Genere: Contemporary Romance
Disponibile in ebook a € 0,89
E in formato cartaceo a € 5,00
Pagina autore: Stefy Sciama WR
TRAMA:
Roma, 2034. Chiara è una bella ragazza di ventidue anni, è solare, ama la vita ed ha un’enorme cotta - assolutamente ricambiata - per Gianmarco, suo compagno di studi di un anno più grande, dal fascino irresistibile.
Peccato che ignorino che in passato la madre di Chiara, la 45enne Tessa Castelli, e il padre di Gianmarco, il 46enne Marco Ventura, si siano amati e odiati in una maniera talmente intensa da lasciare un segno indelebile nei rispettivi cuori.
È il 2009 e Marco e Tessa si conoscono in un talent a cui entrambi partecipano. Lui è un ventunenne moro dallo sguardo tenebroso, lei è una ventenne dagli occhi color del mare. Sono giovani, famosi, felici. Per due anni vivono una splendida storia d’amore, finché una fitta trama di intrighi e bugie non li fa dividere.
Il Destino vuole che, ventitré anni dopo, i loro figli Chiara e Gianmarco si conoscano - non in un talent bensì tra i banchi universitari - e che a loro volta si innamorino.
Tessa e Marco, coinvolti loro malgrado, sono costretti a misurarsi con un vortice di ricordi e di verità finalmente svelate. Ed è proprio cercando di rimettere insieme tutti questi tasselli che l'ironica voce narrante di Chiara, tra qualche lacrima e parecchi sorrisi, ci racconta questa favola moderna, da leggere tutta d'un fiato.
Tessa e Marco sapranno cogliere la seconda possibilità che il Destino (e due figli testardi) ha deciso loro di offrire?
Sono veramente contenta di aver letto questo libro. È una favola moderna con tanto di lieto fine. Una favola dove i protagonisti sono non una, ma due coppie: Tessa Castelli e Marco Ventura, Chiara Castelli e Gianmarco Ventura. Madre e figlia, padre e figlio.
Chiara e Gianmarco frequentano la stessa università e da pochi giorni hanno iniziato una relazione. Per loro sarà quindi uno shock scoprire che la madre di lei e il padre di lui si conoscono. La loro però non è una conoscenza superficiale, è la storia di un grande amore vissuto intensamente quando avevano più o meno la stessa età dei loro figli e terminato bruscamente ventitré anni prima. Vedendo la reazione che i genitori hanno quando si incontrano, i ragazzi temono che questo possa minare il loro rapporto appena iniziato.
Che dire di questa storia se non che l'ho apprezzata molto, così come ho amato i quattro protagonisti. Gli adulti alle prese con sentimenti contrastanti: amore, odio, rabbia nei confronti l'una dell'altro; mentre i due giovani vestono i panni di cupido. Mi sono piaciuti molto, li ho trovati così dolci, sensibili, ma anche determinati nel far riavvicinare i genitori con i loro piani. L'autrice ha creato dei personaggi reali, credibili, con le loro fragilità ed emotività, con la passione che non riuscivano a nascondere. Se dovessi dire quale tra loro spicca di più, beh allora direi sicuramente Chiara. È lei il motore trainante del romanzo, colei che tesse le fila della storia. La sua ironia, la determinazione che mette nel perseguire il suo proposito di far sì che la madre e Marco abbiano una seconda possibilità è talmente coinvolgente che il suo “povero” Marchino non può fare a meno di assecondarla e aiutarla.
La trama ben impostata, e abbastanza originale, rende la lettura piacevole e scorrevole. Ho letto questo libro in una domenica pomeriggio e sono arrivata alla fine soddisfatta di come si conclude la storia di Chiara, Gianmarco e dei loro genitori. La narrazione avviene principalmente con il pov di Chiara, ma ci sono dei flashback da parte di Marco e Tessa. In questo modo si riesce a interagire con tutti i personaggi, a percepirne gli stati d'animo, le emozioni e i sentimenti. Scoprire cosa è successo tanti anni prima è importante per capire meglio la situazione attuale.
In conclusione, questo libro, che mi ha emozionato e divertito al tempo stesso, parla di amore. Amore tra genitori e figli, ma anche quello che resiste nonostante il passare degli anni e le avversità della vita. Ci parla inoltre di seconde opportunità che bisogna sapere cogliere quando si presentano.
Una bella storia di facile lettura che io consiglio.
Attirato dalla gentilezza e dalla modestia con cui l’autrice l’ha presentato, ho letto con attenzione, privilegiandolo rispetto ad altri già iniziati, “Due cuori al quadrato” di Stefy Sciama. Ovviamente si tratta di un romanzo rosa, che più rosa non si può. Scritto in modo semplice e scorrevole non si perde in inutili approfondimenti e sviluppa un’intrigante trama che coinvolge strettamente due diverse famiglie: da una parte una madre single con sua figlia e dall’altra un padre divorziato e suo figlio. L’intrico amoroso che avvince i personaggi è sviluppato con molta cura e con una sapiente tecnica che costringe il lettore a continuare a sfogliare il libro, pagina dopo pagina, fino alla conclusione. In effetti, si tratta di una vera e propria favola dalle caratteristiche ideali, dove anche la crudeltà delle azioni svolte da un personaggio esterno non presenta le caratteristiche di ferocia cui la vita vera ci ha purtroppo abituati. Anche l’unica scena caratterizzata da un profondo erotismo, minuziosamente descritto, è trattata con delicatezza e senso della misura. In conclusione, si tratta di un romanzo che, sotto il profilo sostanziale, si legge con piacere e ci trasporta in un empireo dove il sentimento e la passione amorosa sono idealizzati a un livello che solo rarissimamente trova riscontro nella realtà. Sul piano formale, oltre a tre o quattro trascurabili refusi, sono da segnalare alcuni difetti che consiglio vivamente all’autrice di rivedere e correggere. Un eccessivo uso dell’iniziale maiuscola per dare maggior rilievo ad alcune parole, ma soprattutto un eccessivo e abnorme ricorso ai famosi tre puntini, al posto di una semplice virgola, che gocciolano inesorabili in ogni frase, rallentandone il significato e mostrandosi fastidiosi e persistenti come il tamburellare della pioggia.
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