Buongiorno follower, buon sabato!
Vi segnalo "Falling Star" dell'autrice Daria D., edito Brè Edizioni.
Titolo: Falling Star
Autore: Daria D.
Genere: Racconti e poesie
legati all’esperienza personale dell’autrice
nei suoi anni a Los Angeles
Casa editrice: Brè Edizioni
Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 12,00
Contatto Facebook: Daria D Morelli
TRAMA:
Falling star racconta Hollywood e le sue stelle cadenti con un linguaggio ironico, amaro, cinico, a volte spietato, per sfatare dei miti, che tanto prima o poi crollano, per mettere in evidenza assurdità, contraddizioni, follie, per simpatizzare con chi avrebbe potuto (forse…) diventare una star. Però non ce l’ha fatta. Falling Star non racconta le stelle che hanno un posto d’onore sulla Walk of Fame ma quelle cadenti che si trovano ai bordi di Hollywood Boulevard o di altre strade e quartieri di Los Angeles a chiedere la carità, tramortiti da una sbornia o una overdose, o dopo una sparatoria o una scazzottata, in qualche motel fatiscente per nascondersi e morire in pace, o a galleggiare senza vita in una piscina di Bel Air, in cerca di fama e successo, nel tentativo di lasciare un’impronta di sé… somewhere, some time. Falling star che vivono ai margini di una terra di pionieri, di libertà e di sogni. Ma sono ancora vivi questi sogni? E la libertà? È ancora una terra dove trovare la felicità, oltre che la follia? Sono convinta che sia ancora così. Falling star sono scrittori, attori, registi, veterani, senzatetto, indiani, uomini e donne comuni, ricchi e poveri, vittime, colpevoli, folli, e tanti altri personaggi che ci hanno provato ma per un motivo o per l’altro sono caduti nel fango, dimenticati, suicidati, ammazzati, lasciati crepare in un vicolo buio o in una riserva. Oppure, ci si sono messi con le loro stesse mani, nella shit…
A loro va il mio Requiem.
Falling Star narra il lato oscuro e decadente ma pur sempre sognatore, magico, leggendario, immortale, di un mondo ormai entrato nell’immaginario collettivo, con uno stile che si avvicina al cinema, ho chiamato Fotogrammi i vari componimenti, come se avessi “filmato” con sequenze asciutte, veloci, mirate come colpi di pistola, scene di vita a volte reale, a volte potenzialmente reale, di quella folle e immensa città di Angeli, e di Demoni.
Daria D. (pseudonimo di Daria D Morelli) definita da qualcuno una “perfetta inquieta”, è scrittrice, attrice, modella, regista, sceneggiatrice. La sua frase preferita è tratta da “Un tram che si chiama Desiderio” di T.Williams: “Non voglio il realismo, voglio la magia...” Veneta di nascita, laureata al DAMS di Bologna, si stabilisce a Roma per intraprendere la carriera di attrice. All’inizio degli anni novanta, il trasferimento a Los Angeles, sulle colline di Hollywood, dove rimane per dodici meravigliosi ed entusiasmanti anni, anni che hanno lasciato un segno indelebile e profondo nel suo percorso di donna e di artista. Nella “città degli angeli”, oltre al lavoro di assistant manager alla libreria Rizzoli di Beverly Hills e quello di chauffeur di limousine, che le ispira l’antologia di memorie sotto forma di racconti “Diario di una chauffeur e altre storie americane” pubblicata dalla casa editrice Brè, posa come unica modella in due importanti libri fotografici del regista e sceneggiatore Gian Pietro Calasso: “Narcissu’s Eros- L’Eros di Narciso” edito da Mondadori Electa e “Los Angeles Now-here Nowhere” De Luca Editori d’arte con prefazione di Ennio Morricone.
Pur scrivendo, fin da quando è piccola, poesie e testi teatrali messi in scena a scuola, solo dopo molti anni si sente pronta per pubbicare due silloge di racconti: “Fantasie di D. Racconti di una libertina” e “La ragazza col basco verde”. Contemporaneamente comincia a partecipare a concorsi letterari e di drammaturgia, sempre con ottimi risultati. La scenggiatura “Tariffa Extra” è stata già prodotto in versione cinematografica. E altri progetti sono in cantiere. Lo spettacolo teatrale “Il Cavatappi”, di cui è regista e drammaturga, vince come “Migliore Spettacolo” e “Migliore Interpretazione Maschile” al teatro Tordinona di Roma durante il Festival Schegge, organizzato dallo SNAD e l’anno seguente, 2014 “Ti lascerò qui a macchiare di rosso la neve” si aggiudica il Gran Premio della Giuria sempre allo stesso Festival.
Il suo ultimo testo teatrale “A.Wilson” ha debuttato nell’estate del 2018 al Teatro Libero di Milano, dopo essere stato selezionato da Banco di Prova, Concorso per la Drammaturgia inedita. Nello spettacolo, Daria recita la parte di Alma Wilson, la scrittrice che non sa più distinguere tra la verità e la finzione.
Il noir “Dente d’oro” della Brè Edizioni, è il suo primo romanzo e ha ricevuto il diploma per “Meriti letterari” al Holmes Awards 2019.
Il racconto “Il Porto di Venere” ha vinto nel 2019 il Premio Speciale Tematica al Concorso Internazionale di Poesia e Narrativa Lord Byron PortoVenere Golfo dei Poeti. Nel 2020 è finalista con un racconto e una poesia al VII Premio Letterario Nazionale Bukowski, Inediti di ordinaria follia. E siccome con Bukowski Daria ha in comune il giorno del compleanno, 16 agosto, Los Angeles e Dente d’oro, la soddisfazione è stata ancora più grande, per questi cento anni dalla nascita dello scrittore americano. Collabora da molti anni per il magazine on line “Corriere dello Spettacolo” recensendo spettacoli teatrali e tutto quello che riguarda l’arte. Daria non smette mai di scrivere, leggere, sognare e considera la sua vita un viaggio, pieno di sorprese, cambiamenti, passione, amore, sorrisi, in altre parole, una lunga ininterrotta vacanza prima dei titoli finali.
Un viaggio, però, che ha sempre come stella polare la sua amata e folle Los Angeles.
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