Recensione: "Estasi eterna" dell'autrice Saránd Altancia,
edito Ode Edizioni. A cura di S.I.
Titolo: Estasi eterna
Autore: Saránd Altancia
Genere: Racconti erotici
Casa editrice: Ode Edizioni
Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 12,99
Contatto Facebook: Saránd Altancia Autrice
TRAMA:
Cassie ha avuto il coraggio di negarsi a chi non avrebbe mai accettato un rifiuto, pagandone il prezzo.
Laerthia ha fatto suo il motto che "sia meglio essere temuti piuttosto che amati", incurante della solitudine infinita alla quale l'avrebbe portata.
Denise ha sempre saputo che sarebbe arrivata dove nessuno, uomo o donna, sarebbe mai riuscito.
Tre donne.
Tre storie.
Tre viaggi erotici diversi.
Inizio col dire che è riduttivo parlare del libro come d’una raccolta di racconti erotici. Uno se ne rende conto dopo le prime quattro o cinque pagine, fuorvianti, dove una scena d’amore carnale descritta con un linguaggio arcaico confonde e distacca. Leggendola ho avuto dubbi, ma per fortuna la narrazione si è ripresa subito, rivelandosi un racconto horror a sfondo storico. Anche se è evidente la mescolanza di generi (storico e fantascienza), l’orrore resta il denominatore comune. Infatti, secondo me, è un libro per gli amanti di quel genere.
Se il primo racconto si chiude in maniera sorprendente con un passo che recita:
Una storia così coerente e dettagliata nessun’altra mente avrebbe potuto inventarla dal nulla: solo la sua,
la suspence maggiore la contiene il secondo, insieme alle immagini più azzeccate:
imprigionati come insetti nell’ambra, racchiusi in un momento di pura perfezione,
il terzo ha le ambientazioni migliori, più vivide e inquietanti.
Un pianeta dov’è sempre il tramonto, un castello che è un manufatto mentale e l’uomo dei suoi sogni e il mostro dei suoi incubi. Qui è anche una massima che riflette davvero sull’argomento carnale:
se mi condizioni su quello (sul sesso) puoi condizionarmi su tutto.
Mi è piaciuto molto lo stile di Saránd Altancia, l’impegno che si nota nel ricercare qualcosa di poco conosciuto frugando nella storia etrusca anziché tirare fuori i soliti demoni ormai sfruttati fino all’osso dalla letteratura (vedi Lilith) e anche l’inserimento di moltissimi omaggi ai cult del cinema.
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