Buon pomeriggio amici lettori!
Recensione: "Perfetti sconosciuti" dell'autrice Paola Garbarino.
A cura di Virginia M.
Titolo: Perfetti sconosciuti
Autore: Paola Garbarino
Genere: Contemporary romance
Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 14,99
“Tu non sai cosa sia l’amore.”
“Nemmeno tu, se davvero non puoi credere che ti amo. L’amore non è tutto bianco e luminoso. C’entra ben poco col romanticismo, coi gesti galanti e soavi, coi sonetti, i fiori e i cioccolatini, le parole dolci e garbate. L’amore è duro. Fa male. Può sgretolare. Ti mette a nudo le ossa, fa sanguinare. Ti scuote, ti rovescia, ti disossa, ti dissangua. Può portarti alla follia e alla morte. L’amore è violento, è la forza creatrice e distruttrice più potente dell’universo Ti travolge, come sta travolgendo me, che non riesco a fare a meno di pensarti, di desiderarti, di bruciare…”
Samuele sta per laurearsi come antropologo, ama la scienza, non crede nell’amore, si sente a proprio agio in mezzo a tribù indigene, forse anche perché sua madre era una sami finlandese.
Cecilia è una studentessa di Lettere, ama leggere romanzi, la sua eroina è Elizabeth Bennet di Orgoglio E Pregiudizio, vorrebbe vivere dentro a un romance storico, corteggiata tra tazze di tè e passeggiate in calesse.
Si conoscono a una festa in uno sperduto casale toscano e, nonostante i propositi romantici di Cecilia, è proprio lei a fare la prima mossa con lui, per una sola notte.
Ma le stelle, che dall’alto dirigono i passi, li fanno rincontrare all’altro capo dell’Europa, in Finlandia: Cecilia vi passerà del tempo per l’Erasmus, Samuele per terminare la tesi.
Per Cecilia, le romanticherie e la ricerca del vero amore, sono tutto. Samuele, in cuor suo, vuole invece dimostrarle che il romanticismo è soltanto una tecnica evolutiva per giungere all’accoppiamento.
Tra orgoglio, pregiudizi e fraintendimenti, i due ragazzi si ritroveranno a dover guardare in sé stessi, e l’uno dentro l’altra, molto più profondamente di quanto si aspettassero.
Dalla romantica penna di Paola Garbarino, una nuova storia d’amore e di passione, sui desideri troppo a lungo sognati e sulla realtà che non bisogna lasciarsi sfuggire mentre inseguiamo quei sogni.
Questa è la storia di Cecilia e Samuele. Una storia che è come un aeroplano che vuole atterrare ma ci ripensa, poi gira intorno all’aeroporto perché c’è un forte vento che creerebbe problemi, poi quando sembra che tutto sia ok, il pilota deve rimettere dentro il carrello perché sulla pista c’è una famiglia di anatre. Perché tra di loro tutto è complicato da subito, perché i pensieri rimangono parole non dette e perché fondamentalmente nessuno dei due ha le idee chiare, di certo a causa delle esperienze fatte da entrambi e dei sogni che si vorrebbero raggiungere. Ma le esperienze passate e le convinzioni sono come macigni che impediscono ai protagonisti di essere davvero liberi e per quanto riguarda i sogni, talvolta non ci si crede abbastanza.
Il libro è scritto bene ed è evidente l’intento dell’autrice nel voler raccontare fino in fondo i pensieri dei due protagonisti ma questo, a parer mio, ha rallentato molto la storia, costringendo il lettore a seguire il lungo e dettagliato flusso di pensiero di un protagonista o dell’altro per diverse pagine fino a ritrovare “l’azione”. Insomma, pochi colpi di scena e troppe elucubrazioni mentali.
Quindi, nonostante il libro sia ben scritto, e non si possano fare critiche al riguardo, lo stile che l'autrice ha scelto per la narrazione dei fatti non mi ha convinta. I fatti importanti e salienti sono pochi (per un libro di oltre 300 pagine) e la narrazione si concentra troppo su dialoghi spesso infiniti e le descrizioni dei pensieri, senza lasciare al lettore la possibilità di ragionare, ipotizzare, fare ragionamenti e deduzioni. Consigliato a un pubblico di giovani.
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