sabato 31 dicembre 2022

RECENSIONE "IL NATALE DI BORDIGNON" di Ada Levorato

 

Buongiorno follower, buon sabato e buon ultimo giorno dell'anno!
Recensione al racconto "Il Natale di Bordignon" dell'autrice Ada Levorato, 
prequel de Il caso Fior di loto. A cura di Silvia Cossio.



Autore: Ada Levorato

Genere: Racconto poliziesco


Disponibile in ebook a € 0,89

Contatti autoreFacebook - Instagram  



TRAMA:

È il 21 dicembre e Artemisia Boscolo, insieme al suo fidanzato, si trova in una ricca villa veneta alle porte di Noventa Padovana, ospiti della famiglia Candotti per una cena. La magica atmosfera natalizia viene spezzata da un delitto, chi è il colpevole? Artemisia è convinta che sia uno degli invitati, perciò chiama in aiuto l'ispettore Paride Bordignon per risolvere il caso di omicidio.

In questo racconto, un regalo ai lettori in occasione dell’uscita de Il caso Fior di loto, Ada Levorato ci presenta per la prima volta Artemisia Boscolo, che insieme a Paride Bordignon fa parte dei protagonisti del suo nuovo romanzo.



In questo breve racconto, che l’autrice ha pubblicato in attesa dell’uscita del romanzo Il caso fior di loto, facciamo la conoscenza di Artemisia Boscolo, detta Misia, medico legale che collabora con le forze dell’ordine. 
In occasione di una cena in una villa alle porte di Noventa Padovana, a cui è stata invitata insieme al fidanzato Gabriele Zuin, giornalista e critico d'arte, assiste a un omicidio per avvelenamento. Vittima Nicola Candotti, il padrone di casa, uomo ben voluto da tutti, stando a quel che si dice.
L'ispettore Bordignon viene chiamato a investigare sul caso, insieme all'agente Omar Pavan. Tutti vengono interrogati. Le domande che l'ispettore rivolge ai sospettati sembrano banali e non portare da nessuna parte, invece servono a studiare il linguaggio paraverbale e non verbale.

Ma possiamo capire le dinamiche, le relazioni, intuire un passo falso e allora io lo stanerò. Prima o poi qualcuno ci dirà quello che vogliamo sentire.

Ospiti della serata, oltre a Misia e al suo fidanzato, alla vittima, a sua moglie Federica e alle figlie gemelle, sono: l'avvocato Edoardo Rossato con l'accompagnatrice Gessica Nalin, l’attore televisivo Paolo Rivetti e l’amministratore delegato di un’azienda farmaceutica Aris Bernasconi. A questi, va aggiunto il personale di servizio: il giardiniere tuttofare Lorenzo Favaro, la cameriera Martina Rusconi e il cuoco Davide Villardi.
L’assassino è tra loro e l’ispettore Bordignon non intende lasciarselo sfuggire.
Finale prevedibile. D’altronde, il racconto è troppo breve per aspettarsi più di quello che offre: una lettura scacciapensieri che, come scritto sopra, ha il solo scopo di presentare il personaggio di Artemisia.
 
PS: Inizialmente mi è passato per la testa che potessero essere state le figlie dodicenni perché stufe di essere sfruttate per intrattenere gli ospiti... 🙄😂. Un finale che, al posto dell'autrice, avrei preso in considerazione 😂😂


venerdì 30 dicembre 2022

RECENSIONE "COME IL SOLE AD EST" di Miriana Vitulli

 

Buongiorno follower, buon venerdì!
La favola de La Bella e la Bestia è sempre stata una delle mie preferite, inevitabile quindi decidere di acquistare il libro dell'autrice Miriana Vitulli, "Come il sole ad est", edito Land Editore.



Autore: Miriana Vitulli

Genere: Novella

Casa editrice: Land Editore

Disponibile in ebook a € 2,99

Contatti autore: Facebook



TRAMA:

Un'affascinante rivisitazione di La Bella e la Bestia

Isabella è un nome perfetto se vuoi diventare una principessa delle favole. Ma Bella non ha nessuna voglia di perdersi in sogni romantici: a ventiquattro anni, tutto ciò a cui pensa è terminare gli studi e, nel frattempo, godersi il Natale con sua mamma, una buona tazza di cioccolata calda e una serie tv a farle compagnia.

Sua madre Anita, però, stravolge i suoi piani.

Invitati a cena a casa Castellitto, sono costrette a rimanere lì a causa di una tempesta di neve. In realtà, sua madre e i signori Castellitto avevano già programmato tutto, perché il padre di Bella è in libera uscita dal carcere ed è pronto a cercarle.

Ed è allora che entra in gioco Marco, figlio dei proprietari di casa; un ragazzo prepotente e burbero come non mai, deciso a non uscire da quella casa per nessun motivo al mondo. A Marco è successo qualcosa, qualcosa di così terribile da costringerlo a non mostrarsi a nessuno all'infuori dei suoi genitori e dei domestici. Isabella crede di essere in trappola in quel posto, ma Marco è in una situazione ben più pericolosa: si trova in trappola con se stesso.

Obbligati a stare sotto lo stesso tetto, per loro due sarà inevitabile incontrarsi e scontrarsi. Ma, come recita la fiaba originale, non bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenze, perché la vera bellezza si trova nel cuore.


Protagonista di questa storia, la ventiquattrenne studentessa universitaria Isabella, detta Bella.
A pochi giorni dal Natale, viene incastrata dalla madre in una cena a casa di amici, i coniugi Castellitto. Serata che, a causa del maltempo, si protrae più del previsto… Si ritrova così a trascorrere il weekend in una bellissima villa principesca.
Con la scusa, però, di dover aiutare Marco, il ventottenne figlio della coppia, il fine settimana rischia di trasformarsi in una vacanza con l'omaggio di un esperimento sociale, oltre che nascondiglio
La preparazione teorica data dal suo quasi titolo di studio non le fornisce la necessaria esperienza per affrontare i problemi del ragazzo e i suoi “tentativi” sembrano non sortire l’effetto desiderato.

Se avessero dato un Nobel per l'indelicatezza l'avrebbero consegnato a me, e avevo pure l'aggravante di essere quasi psicologa. Sarei stata sicuramente radiata dall'album ancor prima di entrarci.

All'inizio lui si mostra arrogante, spocchioso, gelido, intrattabile... Poco incline a farsi aiutare, tiene lontani tutti. Poi, pian piano, lascia che la ragazza gli si avvicini. 

Marco era ironia e acidità, tormento e passione, animo nero, sfumature di bianco, era un angelo con pezzi di demone incastrati sulla pelle, sugli occhi.

Tra alti e bassi, litigi e incomprensioni, tra i due si fa strada un sentimento.

E forse l'amore nasceva proprio in quel momento lì, quando sai che è assurdo, quando sai che è insensato, che forse dovresti conoscere di più di quella persona, che dovresti rallentare un attimo. Ma il cuore ragiona al tuo posto. 

A essere sincera, ho trovato un po' troppo veloce questo innamoramento. Non ho potuto fare a meno di chiedermi su quali basi si fondasse. Ma, per quanto possa non approvare la scelta dell’autrice, dettata forse anche dalla brevità del romanzo, nella vita mai dire mai. D’altronde, la forza dell’amore sta proprio nell’insensatezza del suo essere: sboccia quando meno uno se lo aspetta, non chiede il permesso, non segue le regole, mette le sue radici nei posti più impensabili. L’istinto che annulla la razionalità. 
Ma nel caso di Bella e Marco, l’amore sarà in grado di superare le difficoltà e sopravvivere fuori dalle mura della villa che per qualche giorno è stata il loro rifugio dal mondo?  
Sulla falsa riga de La bella e la bestia, Miriana Vitulli dà una versione personale alla famosa favola - una delle mie preferite, ci tengo a sottolineare, motivo per cui non ci ho pensato due volte ad acquistare questo libro -, riadattandola ai tempi moderni e aggiungendo un tocco di originalità.
Buono lo stile narrativo, scorrevole e leggero; fa sì che ci si appassioni alla storia di Bella e Marco e si arrivi al finale in men che non si dica.
Ho riscontrato qualche imperfezione, nulla che oscuri il contenuto, tuttavia invito la casa editrice a rivedere il testo. 
Lettura consigliata.


giovedì 29 dicembre 2022

RECENSIONE "PIRANESI" di Susanna Clarke

 

Buongiorno follower!
Giorgia Spurio ha letto "Piranesi" dell'autrice Susanna Clarke, 
edito Fazi Editore.



Titolo: Piranesi
Autore: Susanna Clarke

Genere: Fantasy - Thriller

Casa editrice: Fazi Editore

Disponibile in ebook a € 9,99
E in formato cartaceo a € 15,67

Contatti autore: Instagram



TRAMA:

Piranesi vive nella Casa. Forse da sempre. Giorno dopo giorno ne esplora gli infiniti saloni, mentre nei suoi diari tiene traccia di tutte le meraviglie e i misteri che questo mondo labirintico custodisce. I corridoi abbandonati conducono in un vestibolo dopo l’altro, dove sono esposte migliaia di bellissime statue di marmo. Imponenti scalinate in rovina portano invece ai piani dove è troppo rischioso addentrarsi: fitte coltri di nubi nascondono allo sguardo il livello superiore, mentre delle maree imprevedibili che risalgono da chissà quali abissi sommergono i saloni inferiori.
Ogni martedì e venerdì Piranesi si incontra con l’Altro per raccontargli le sue ultime scoperte. Quest’uomo enigmatico è l’unica persona con cui parla, perché i pochi che sono stati nella Casa prima di lui sono ora soltanto scheletri che si confondono tra il marmo.
Improvvisamente appaiono dei messaggi misteriosi: qualcuno è arrivato nella Casa e sta cercando di mettersi in contatto proprio con Piranesi. Di chi si tratta? Lo studioso spera in un nuovo amico, mentre per l’Altro è solo una terribile minaccia. Piranesi legge e rilegge i suoi diari ma i ricordi non combaciano, il tempo sembra scorrere per conto proprio e l’Altro gli confonde solo le idee con le sue risposte sfuggenti. Piranesi adora la Casa, è la sua divinità protettrice e l’unica realtà di cui ha memoria. È disposto a tutto per proteggerla, ma il mondo che credeva di conoscere nasconde ancoratroppi segreti e sta diventando, suo malgrado, pericoloso.
Susanna Clarke, autrice fantasy fra le più acclamate, torna in maniera trionfale con un nuovo, inebriante romanzo ambientato in un mondo da sogno intriso di bellezza e poesia. 



"Tu sai cos'è Casa? E questo mondo è Casa?"

Confesso che queste sono le prime e le ultime domande che si sono palesate alla mia mente, all'inizio e alla fine, con due punti di vista diversi.
Piranesi vive nella Casa, conosce ogni salone, ogni angolo esplorato. La Casa è labirinto, scultura e selvaggia natura. Grandi statue di 9 metri si fondono alla natura, ai coralli e al mare.
Piranesi ha diversi taccuini dove appunta qualsiasi cosa che succeda ogni giorno.
La Casa sembrerebbe ospitare solo lui, poi ci sono gli scheletri dei Morti, a cui lui porta offerte e preghiere. Ma ogni martedì e ogni venerdì ha appuntamento con l'Altro, che vive soltanto nel primo vestibolo. L'Altro, sempre ben vestito, con giacca, camicia e cravatta, mentre Piranesi osserva i propri vestiti consumati e a brandelli.
Piranesi vive di pesca e parla con gli uccelli.
Lui si sente parte della Casa, la percepisce e assorbe la grande pace. 
Eppure qualcosa manca, qualcosa non è come sembra.
Perché i taccuini numerati come 1,2,3 hanno accanto una cifra cancellata?
Cosa sono tutti quei nomi all'interno che sembrano non avere significato? "Manchester, università, polizia"?
Perché l'Altro non risponde a tutte le sue domande?
Piranesi, opera di Susanna Clarke e pubblicato da Fazi Editore, ha un nome non scelto dal caso. 
Affermare che sia semplicemente un fantasy è riduttivo.
Il linguaggio metaforico e simbolico racchiude in sé filosofie e nostalgie, ma offre anche delle realtà, la nostra realtà fisica e psichica.
Inoltre il fantasy si intreccia al thriller per una lettura ricca di colpi di scena. Oltretutto lo si potrebbe interpretare anche tramite la psicoanalisi.
Piranesi lascia la sua impronta, probabilmente anche al nostro inconscio. 
Condivido i pensieri di David Mitchell e Erin Morgenstern: 
"Piranesi è un puzzle squisito", "Un avvincente, suggestivo mistero. Questo libro è un tesoro trasportato dal mare su una costa dimenticata che attende solo di essere scoperto".


mercoledì 28 dicembre 2022

RECENSIONE "SUI TUOI FIANCHI" di Arianna Ciancaleoni

 

Buongiorno follower!
Recensione al romanzo "Sui tuoi fianchi" dell'autrice Arianna Ciancaleoni, 
edito Land Editore. A cura di Andrea Macciò.


Autore: Arianna Ciancaleoni

Genere: Romance

Casa editrice: Land Editore

Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 14,04

Contatti autore: Facebook - Instagram



TRAMA:

Innamorarsi per finta... ma solo per tre giorni.
Il patto tra Irene e Anton è semplicissimo: fingere di essere follemente innamorati l'uno dell'altra. L'obiettivo? Dimenticare, anche solo per qualche ora, la noia della vita quotidiana.

Lei: cameriera senza un quattrino, aveva un futuro radioso di fronte a sè, finché il destino non ha deciso di farle lo sgambetto nel peggiore dei modi.
Lui: interprete di successo, schivo e un po' burbero, come il suo DNA russo richiede. Ma soprattutto... sexy da morire.

"Anton è troppo grande per me, è troppo bello, troppo in carriera, troppo... tutto."

"Irene è ancora una ragazzina, ma c'è qualcosa, in lei, che mi attira fino a farmi dimenticare chi sono e da dove vengo."

I motivi per stare lontani sono tanti ma, complice un'anziana signora decisamente impicciona, le soleggiate coste della Sardegna e una pizza galeotta, Anton e Irene scopriranno che all'amore è impossibile dare una data di scadenza. 



La vita di Irene, una ragazza di Assisi che studia ingegneria meccanica e ha la passione per la danza del ventre, sembra destinata a proseguire secondo un percorso già delineato: la relazione con Cesare, l’amicizia strettissima con Giulia e, nel futuro, l’assunzione presso l’azienda dello storico amico del padre, Giorgio Bocci.
Due eventi inaspettati sconvolgono però la sua vita: la scoperta che la sua migliore amica, Giulia, è innamorata di Cesare e una molestia sessuale subita da Giorgio Bocci durante una visita all’azienda nella quale sarebbe stata destinata a lavorare dopo la laurea.
Una serie di eventi che determina un crollo del mondo apparentemente perfetto costruito attorno a lei. E come spesso accade alle persone che fino a un certo momento si erano conformate esattamente alle aspettative degli altri, Irene rivolta il tavolo della sua vita. Una sera, dopo aver incontrato l’affascinante interprete Anton (al quale inizialmente racconta di essere un’insegnante di danza), italiano dalle origini russe, in Umbria proprio per un lavoro di traduzione per Giorgio Bocci, con un colpo di testa lo invita ad assistere con lei a un concerto a Prato, ad oltre 200km di distanza.
Anche Anton è profondamente insoddisfatto della sua vita, da un matrimonio di facciata e da un lavoro che assorbe in maniera eccessiva le sue energie.
Irene e Anton (che resterà ad Assisi per alcuni giorni, per terminare il lavoro di traduzione al meeting aziendale di Bocci) decidono così di “recitare” la parte dei perfetti innamorati, una specie di gioco che permetta loro di dimenticare l’insoddisfazione delle loro vite e sognare che quello che succede nei romance o nelle commedie sentimentali possa accadere veramente.
Ma non c’è nulla di meno programmabile dell’amore, e quello fra Giulia e Anton non svanisce infatti in soli tre giorni… con l’aiuto di Gemma, un’anziana e bizzarra signora per la quale Irene ha iniziato a lavorare come assistente, il loro amore potrebbe forse avere una seconda possibilità…
Sui tuoi fianchi è un romance dalle molte chiavi di lettura: incentrato sulla storia d’amore tra Irene e Anton e su una variazione sul tema del canovaccio degli “innamorati per convenienza” che poi si innamorano perdutamente davvero, il romanzo di Arianna Ciancaleoni attraverso la storia d’amore affronta anche temi sociali importanti.
L’apparente perfezione delle vite già incasellate sui binari della sicurezza sentimentale, economica e lavorativa può risultare una soffocante prigione, così come la famiglia e certe amicizie, e spesso solo un incontro amoroso inatteso ci può dare la forza di cambiare. Un altro tema affrontato con grazia tra le righe è quello delle molestie che alcune donne sono costrette a subire soprattutto se operano in ambienti di lavoro a prevalenza maschile come la protagonista Irene. Oltre ai personaggi di Irene e Anton, segnalo quello solo apparentemente secondario di Gemma, l’adorabile anziana e stravagante signora per la quale Irene lavora come assistente.
Un altro pregio di Sui tuoi fianchi è quello di ambientare la storia di Irene e Anton nella realtà dell’Italia di provincia, dall’Umbria della quale è originaria l’autrice a Prato, alla Sardegna nella quale abita Anton.
Un’Italia della quale i media parlano pochissimo e nella quale spesso chi vi abita ignora la bellezza in cui è immerso: in un tratto del libro, la stessa Irene confessa di non passare da molto tempo nel centro storico di Assisi dove abita…
Un romanzo appassionante nello stesso tempo leggero e profondo, impreziosito anche dalla bella cover e dalle citazioni musicali e non che aprono ogni capitolo.


sabato 24 dicembre 2022

RECENSIONE "LO CHIAMAVANO STRAPPAMUTANDE" di Tiziana Irosa

 

Buongiorno follower, buon sabato!
Franca Poli ha letto "Lo chiamavano Strappamutande", romanzo di recente pubblicazione dell'autrice Tiziana Irosa.


Autore: Tiziana Irosa

Genere: Commedia romantica

Disponibile in ebook a € 0,99

E in formato cartaceo a € 10,99

Contatti autoreVolevo quello che mi pare 



TRAMA:

Porca vacca! Sono stata vittima dello Strappamutande!
Il mio nome è Sara o Cotoletta, come mi ha soprannominata Edward, il mio migliore amico e l’incubo di ogni donna che sogni una relazione seria.
D’altronde, cosa mi potevo aspettare dal single più ambito di New York? Il fatto che sia noto come lo Strappamutande mi avrebbe dovuto mettere in guardia e invece ci sono cascata con tutta la biancheria intima, che tra l’altro non ho… storia lunga. Ah sì, sono dolce, bella e pronta a farmi valere. Ho ribaltato la mia vita e sono volata a New York, pronta a rimettermi in gioco.
Io sono Edward, le riviste di gossip mi definiscono: attraente, giovane e sfacciatamente ricco, ma quello che molti non sanno è che da sempre sono innamorato di Sara, la mia migliore amica e l’unica donna che riesce a farmi battere forte il cuore.
Le nostre famiglie tifano per noi e ci mettono continuamente nei guai, nella speranza mal riposta di vederci convolare a nozze. Ad aiutarci abbiamo un guru spirituale che non chiude mai il becco e molto più saggio di noi due insieme. Riusciremo mai a fare il grande salto?
Un romanzo frizzante, divertente, emozionante e super romantico per farvi sospirare e ridere con i protagonisti.



Questo è il terzo volume della serie “Liberty”. Come gli altri, è autoconclusivo, anche se ci sono riferimenti a personaggi incontrati nei precedenti libri. Non è necessario, quindi, leggere i precedenti, anche se consiglio di farlo.
Che dire di questa storia se non che mi è piaciuta? Mi ha commossa, emozionata, ma soprattutto mi ha strappato parecchi sorrisi. Mi sono divertita a leggere le vicissitudini di Edward-Dodino e Sara-Cotoletta, come si chiamano affettuosamente in privato e non solo. Lui newyorchese, soprannominato “strappamutande”, e lei bergamasca. I due si conoscono da quindici anni, ovvero dal giorno in cui, appena maggiorenne e al termine dell’anno scolastico, Sara è stata mandata dalla madre a New York, come ragazza alla pari presso la famiglia Roberts. Appunto quella di Edward. Tra loro nasce fin da subito una bellissima amicizia che resiste nonostante la lontananza, anche se per cinque anni non si sono sentiti. 
Ora, dopo la fine della sua relazione, Sara decide di andare a Londra dalla sorella per riprendersi dalle ferite inferte dal fedifrago del suo ex. Sarà proprio nella capitale inglese che Sara incontra, o per meglio dire si scontra con Charlotte Roberts, la sorella minore di Edward. Da lì a prendere la decisione di andare nella Grande Mela per incontrare il suo Dodino è solo questione di giorni. 
Dal canto suo Edward, contattato dalla sorella, decide di andare a Bergamo a trovare Cotoletta. Dicono che due menti affini hanno gli stessi pensieri e nel loro caso è proprio così. Decidono di partire nello stesso momento. Ma dove avverrà il loro incontro, in Italia oppure negli Usa? Lascio a voi il piacere di scoprirlo. Posso solo aggiungere che i due ragazzi sentono che il loro rapporto si sta trasformando in qualcosa di più profondo. Questa presa di coscienza li spaventa perché hanno paura di rovinare la loro bella amicizia. Saranno abbastanza coraggiosi da provare a vedere dove li porterà quel nuovo sentimento?
Ad un certo punto della storia un segreto tenuto loro nascosto dai genitori di Edward e dalla madre di Sara rischia di compromettere la loro amicizia.
Finale bellissimo e decisamente romantico. 
Se siete alla ricerca di un libro ironico, divertente, rilassante, romantico ma non sdolcinato, allora vi consiglio di leggere Lo chiamavano strappamutante.
Al suo interno, oltre a quello che ho già elencato, troverete anche qualche spunto di riflessione riguardo un problema sociale molto importante. Il romanzo si legge velocemente, grazie a una trama ben strutturata che coinvolge il lettore dalla prima all'ultima pagina. La scrittura è accurata e fluida e i dialoghi scorrono veloci. Divertenti i battibecchi tra i vari protagonisti. La narrazione avviene con il pov di Edward e Sara, tranne l’epilogo dove sarà Albert a prendere la parola. Ho apprezzato le frasi che l'autrice ha inserito a inizio di ogni capitolo.
I personaggi sono ben costruiti e non risulta difficile entrare in empatia con loro. 
Mi sono piaciuti tutti. Non ci sono i buoni o i cattivi. Oltre ai due protagonisti, ho apprezzato molto Pierre, di professione Personal Shopper, Albert, l’amico autista-guardia del corpo di Edward, gli avvocati Eric, che avevamo già conosciuto in Nome in codice: Miss ascensore, e Kate protagonista di Tutta colpa di un cioccolatino. C’è un protagonista che è veramente uno spasso, si chiama Pico della Mirandola ed è tutto un programma! Non vi dico di chi si tratta, vi svelo solo che non appartiene al genere umano. 
Decisamente dettagliata la descrizione dei luoghi dove è ambientato il romanzo, in particolare New York. Non è stato difficile immaginarsi lì con loro. Inoltre, mi sono immedesimata in Sara nella parte finale del libro. Decisamente un bel modo di festeggiare il proprio compleanno. Dodino si è superato in quel frangente. Bravo!
Libro consigliato da parte mia!


lunedì 19 dicembre 2022

RECENSIONE "IL NOSTRO PUNTO D'ETERNITÀ" di Laura Michelin

 

Buongiorno follower, buon inizio settimana!
Ieri pomeriggio mi sono dedicata alla lettura de "Il nostro punto d'eternità", progetto "Fata Tu e Io", dell'autrice Laura Michelin.



Titolo: Il nostro punto d'eternità

Autore: Laura Michelin

Casa editrice: Chiandetti

Disponibile in formato cartaceo a € 12,00

Per contattare l'autrice o per ordinare la vostra copia autografata, potete scrivere a: fatatueio@gmail.com




Complice una serata a casa di amici, ho avuto il piacere di assistere alla presentazione di questo libricino e di fare la conoscenza della sua "mamma", la signora Laura Michelin. In verità, le mamme sono due, due ex maestre in pensione che hanno unito le forze (lockdown permettendo), la loro fantasia e la loro voglia di fare per dare vita a questo bellissimo progetto. Progetto che poi è stato sostenuto dalla casa editrice Chiandetti.
Un viaggio attraverso i ricordi o, meglio, il recupero della memoria, da parte dell'autrice, del periodo in cui era bambina. Da lì la consapevolezza e successivamente il desiderio di raccontare un aspetto personale della sua vita, di condividerla per spronare gli altri a conoscere - e accettare - quella parte nascosta di loro stessi. 

Un piccolo pezzetto del mio racconto per dire grazie a tutti quei puntini sparsi della mia vita e perché no anche a quelli che ancora conoscerò.




Assistiamo alla nascita di Iatafi, figlio di mamma Fata e di papà Individuo. Sarà lui a renderci partecipi della sua crescita. Dalle sue origini in qualità di semplice punto, siamo testimoni della sua evoluzione. Prima il suo passaggio a numero otto, segno dell'infinito; successivamente, con la percezione/conoscenza del suono, prende la forma di una chiave di violino; in seguito, passando attraverso una spirale di luce che lo accoglie in uno spazio di infinita quiete. Un luogo dove poter ascoltare il proprio cuore. 
Dimensione dopo dimensione, con l'aiuto dei quattro elementi - fuoco, acqua, terra e aria -, si arriverà alla sua nascita. E sarà finalmente pronto a raggiungere il cuore di ogni individuo.
Un invito a scoprire il nostro punto interiore. Quel punto d'eternità che splende sempre, se siamo pronti a vederlo, a prenderne consapevolezza.

Il punto nasce dal suo centro, si apre in quattro parti come quattro sono gli elementi; continua poi con un ampio movimento che disegna un'ala e termina richiamando a sé il "tu" rivolto all'uomo come individuo; conclude con il quinto elemento... Etere che mi rappresenta.

La scoperta, quindi, di un quinto elemento, oltre a quelli già elencati, ovvero l’etere. 




Nel libricino, troviamo anche alcune immagini realizzate dall’autrice insieme alla collega Luigina. Disegni che accompagnano l’evoluzione di Iatafi e che completano un quadretto già pressoché perfetto.
Nel testo si percepisce il cuore di chi lo ha scritto; una donna che, come ho avuto modo di appurare di persona, possiede una grande sensibilità. Sensibilità che, forse inutile dirlo, traspare pagina dopo pagina.
Lettura consigliata.


domenica 18 dicembre 2022

RECENSIONE "MY GREAT EX-SCAPE" di Portia MacIntosh

 

Buongiorno follower, buona domenica!
Recensione: "My Great Ex-Scape" di Portia MacIntosh, edito Dri Editore. 
A cura di Daniela Colaiacomo.



Autore: Portia MacIntosh
Genere: Chick-lit

Casa editriceDri Editore
Collana: International Romance

Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 14,99

Contatti autoreFacebook - Instagram



TRAMA:

«Non volevo farlo al telefono ma... non sei tu, sono io. Rosie, di' qualcosa.»
«Quale dinosauro aveva quindici corna?»

E se venissi scaricata in diretta TV?
È proprio quello che è accaduto a Rosie Jones.
Durante un quiz televisivo.
In prima serata.
Questo però non è il dramma principale.
Perché, a pensarci bene, Rosie è sempre stata scaricata dai suoi fidanzati ed è determinata a scoprirne il motivo.
Resta solo una cosa da fare: andare alla ricerca di tutti gli uomini che le hanno spezzato il cuore.
Ma sarà una buona idea?
In un viaggio che la porterà da Manchester a New York possono succedere fin troppi imprevisti.
Perfino innamorarsi…


L'inizio interessante mi aveva ben disposto alla lettura del libro, poi, però, mi sono persa tra gli infiniti monologhi della protagonista; le sue elucubrazioni mentali nella ricerca dei motivi della fine di tutte le sue precedenti relazioni appesantiscono la lettura rendendola lenta e meno gradevole di quanto mi sarei aspettata. 
Rosie Jones è una ragazza bloccata, odia profondamente il lavoro che svolge ma non ha la forza di uscire dal suo stato di apatica accettazione della vita insoddisfacente che conduce.

Ho trentun anni e sono una giornalista... solo non del tipo che volevo essere. Lavoro per il Salford News, appena fuori dal centro di Manchester. È un piccolo giornale locale, quindi non solo non c’è molto spazio per una giornalista investigativa, ma ogni pagina del settimanale è praticamente dedicata agli sponsor.

Partecipando al programma televisivo One Big Question si trova ad affrontare l'umiliazione di essere lasciata in diretta dal ragazzo, David - Dinosaur Dave -, un docente di paleobiologia all’università con il quale ha instaurato una relazione da soli quattro mesi.
La vergogna dell'inaspettata rottura e la vincita del consistente premio della trasmissione la espongono alla sgradevole attenzione pubblica, mentre il biglietto anonimo che accompagna un mazzo di fiori lasciato sulla soglia della porta di casa suscita curiosità e speranza nella giovane: "Ti amo. Non avrei mai dovuto lasciarti andare. Ti rivoglio indietro"
Chi l'ha mandato?
Sostenuta dalla somma vinta, lascia il lavoro che detesta e inizia un cammino a ritroso della sua vita con un progetto: trovare tra i ragazzi delle precedenti relazioni il mandante del mazzo di fiori.

Se tutti i miei ragazzi mi hanno scaricata probabilmente il problema sono io, giusto? Sono così poco amabile - o almeno facilmente scaricabile - al punto che le mie relazioni finiscono sempre in lacrime.

Nella sua ricerca, tra i ragazzi che le hanno spezzato il cuore, scopre verità insospettabili e l'amicizia con Eli - il secondo ragazzo con cui ha avuto una relazione abbastanza breve -, un personaggio che mi è piaciuto, mentre ho trovato Rosie un po' patetica, vittima della propria incapacità di uscire dal tedio della sua vita.

Sono una bambina di trentun anni che ha sempre avuto un po’ troppa paura di imparare a guidare, terrorizzata dall’enorme responsabilità che deriva dall’andare in giro in una pesante, veloce e metallica macchina della morte, ma anche un po’ spaventata dall’onere finanziario. Auto, parcheggio, benzina, assicurazione, tasse e riparazioni sono oneri così costosi. È un impegno per il quale non sono ancora pronta, mentalmente e finanziariamente.

Il libro, pur se scritto bene - o meglio ben tradotto da Sara Pelizzari -, non mi ha coinvolto come mi sarei aspettata e, anche se la lettura non è stata proprio tempo sprecato, mi ha dato poca soddisfazione.
Fermo restando che le mie sono considerazioni del tutto personali, pur non sconsigliandolo del tutto, nel complesso non mi sento di esprimere un parere positivo. 


mercoledì 14 dicembre 2022

RECENSIONE "INTORNO AL MONDO CON ZIA MAME" di Patrick Dennis

 

Buongiorno follower!
Recensione "Intorno al mondo con zia Mame" di Patrick Dennis, 
edito Adelphi Edizioni. A cura di Giorgia Spurio. 


Autore: Patrick Dennis

Genere: Narrativa

Casa editrice: Adelphi Edizioni

Disponibile in ebook a € 9,99

E in formato cartaceo a € 13,50 o € 18,52



TRAMA:

Partendo per l'Oriente col piccolo Michael, Mame aveva promesso di tornare in tempo per la riapertura delle scuole, e qualcuno aveva fattofinta di crederle. Ma sono passati due anni e mezzo, e della strana coppia non si hanno notizie, a parte qualche salutino entusiastico sul retro di una cartolina, regolarmente inviata dai luoghi più incantevoli (o improbabili) del pianeta. Pegeen è fuori di sé, ma Patrick le dice di non preoccuparsi: zia Mame gira il mondo meglio di chiunque altro, ha solo il vezzo di non imporsi una data per il rientro. Tu come lo sai, gli chiede Pegeen. Perché ho viaggiato con lei, prima della guerra. Ah. Questo Patrick lo aveva taciuto, ma adesso, per tranquillizzare Pegeen, lo racconta – certo, con qualche omissione. Del resto, rivelare come zia Mame abbia semidistrutto le Folies Bergère, sia rimasta invischiata nei preparativi per un colpo di Stato nazista in Austria o abbia sconvolto la routine di una ricca comunità di espatriati tra le montagne del Libano, be’, rivelare tutto questo non è l’ideale per placare una madre in ansia. Ma il lettore non sarà all’oscuro di nulla, e – via via che le rotte di Mame e Patrick coprono metà del globo, e le etichette si accumulano sulle valigie – non potrà che ridere, ridere, ridere. E al tempo stesso scoprire di quante lunghezze Mame riesca a staccare, col suo celebre motto, il presidente Mao: perché sì, la rivoluzione – delle teste, delle abitudini, dei conformismi – può essere adesso; e sì, può, anzi deve, essere un pranzo di gala. 



Patrick Dennis, pseudonimo di Edward Everett Tanner III, vissuto tra il 1921 e il 1976, si conferma maestro di ironia e intrecci tragicomici, grazie ai quali dà libero sfogo alla sua scrittura dinamica e dai tratti inconfondibili dei suoi personaggi. "Intorno al mondo con zia Mame", sequel di "Zia Mame", si conferma come un originale romanzo di formazione in cui importanti tematiche storiche e sociali si fondono a leggerezza e comicità attraverso vicende esilaranti.
Patrick è ormai sposato e padre di un bimbo di 10 anni, solo che lui e sua moglie non lo vedono da due anni e non sanno dove sia. Zia Mame ha promesso un viaggio di soli tre mesi estivi che si sono dilungati. Probabilmente non sapremo mai il viaggio del piccolo Michael, ma potremo immaginarlo attraverso i ricordi del padre. Patrick, da diciassettenne, ha viaggiato con la zia per luoghi incredibili vivendo avventure rocambolesche con uno scenario storico veramente particolare, siccome in Europa si erano create tensioni politiche con la nascita del nazismo e del fascismo.
Francia, Inghilterra, Italia, Austria, Russia, Medio Oriente, Cina... Zia Mame è l'eroina "antieroina" che riesce sempre a trovare soluzioni, a cadere in piedi e a essere sempre con i capelli perfettamente in ordine, come appena uscita dal parrucchiere.
Il lettore non può che continuare ad adorarla, nonostante i suoi difetti, ma è impossibile non voler bene a una zia così originale, ribelle e deliziosa.


martedì 13 dicembre 2022

RECENSIONE "A VOLTE CAPITA CHE..." di Tiziana Lia

 

Buongiorno follower!
Franca Poli ha letto "A volte capita che..." dell'autrice Tiziana Lia.



Autore: Tiziana Lia

Genere: Romance

Disponibile in ebook a € 2,99 

E in formato cartaceo a € 13,00

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

L’Alto Adige è un luogo da favola, che nel periodo natalizio si accende di luci, con mercatini, tradizioni contadine e leggende poco conosciute.
Un soggiorno vinto in maniera bizzarra costringe Luca e Marta a trascorrere dodici giorni senza tecnologia, cellulari o social, immersi in un’atmosfera dove il tempo sembra fermarsi, e dove dimenticano tutto. Anche il tradimento.
Sulle vette, soltanto loro e l’unica cosa che li unisce ancora: il piccolo Matteo.
Ma in questo angolo della Val di Funes, dove sono obbligati a condividere un maso con altre persone come se fosse una normale casa, tra montagne innevate, profumi di bosco e camminate nel silenzio, le loro esistenze, che hanno preso da mesi strade diverse, appaiono a un tratto confuse. Il lavoro, infatti, non pare più una priorità per Marta. Quanto a Luca… che fine ha fatto la sua nuova compagna?
Guardarsi negli occhi li conduce a scavarsi dentro,fino a scoprire qualcosa che non avrebbero mai voluto.
D’altro canto, tutto diventa magia quando qualcuno ci mette lo zampino… 



Mi piacciono i libri ambientati nel periodo natalizio. L’atmosfera che si respira, la neve (anche se io non la amo molto), i caminetti accesi, gli addobbi, i mercatini… Tutto questo contribuisce a farmi sognare, a trascorrere alcune ore di completo relax. E il romanzo di Tiziana Lia possiede tutti i requisiti. È una bella favola di Natale con il suo lieto fine, anche se per raggiungerlo Luca e Marta, i due protagonisti, hanno avuto bisogno dell’aiuto del piccolo Matteo e di Babbo Natale.
Luca e Marta sono separati da qualche mese. Tra i due ci sono stati parecchi fraintendimenti, cose non dette, mancanza di fiducia da parte di lei e orgoglio maschile da parte di lui. In tutta questa situazione chi ne soffre di più è Matteo, il loro bambino, che non ha preso bene l’allontanamento del padre. I genitori cercano di non trascurarlo, di continuare a dargli lo stesso affetto di quando erano assieme. Quando però le maestre li convocano dicendo loro che il figlio manifesta del disagio, insofferenza, dolore, capiscono che devono correre ai ripari. Decidono così di trascorrere le vacanze di Natale tutti e tre assieme in una sperduta baita della Val di Funes sulle montagne dell’Alto Adige. Lì, senza telefonini che continuano a squillare e senza l’accesso a internet, Luca e Marta hanno la possibilità di parlarsi, guardarsi negli occhi. Possono confrontarsi con gli altri ospiti, condividere esperienze e momenti emozionanti con loro e con i proprietari della baita, trascorrere del tempo con Matteo, fare cose che ormai non facevano più, presi com’erano dalla loro vita, dal lavoro e dando tutto per scontato. In quel luogo incantevole, riusciranno a capire quali sono realmente le loro priorità, se l’amore che li univa un tempo esiste ancora oppure è andato perduto? 
Potrà un’improvvisa vacanza sulla neve realizzare il sogno più grande di Matteo, riavere di nuovo una famiglia unita? Perché è questo che il piccolo ha chiesto a Babbo Natale. Non dei regali, ma che mamma e papà tornino assieme. 
Ho apprezzato molto questa storia. Mi è piaciuto lo stile semplice e lineare dell’autrice. La trama risulta ben delineata e di facile lettura, i dialoghi veloci, la descrizione dei personaggi e dei luoghi dove è ambientato il romanzo rendono la lettura piacevole e scorrevole.
A proposito dei luoghi dove è incentrata prevalentemente la narrazione, devo dire che mi hanno affascinata. Tiziana Lia li ha descritti in modo talmente realistico che sembrava di esserci. Di andare sulla slitta con Marta e Luca, visitare i mercatini, mi immaginavo Matteo mentre munge mucche. Interessanti anche le tradizioni dell’Alto Adige raccontate dai proprietari della baita.
Se come me amate l’atmosfera natalizia, le storie ambientate nel periodo più magico dell’anno, le favole a lieto fine, le seconde occasioni, allora vi consiglio di leggere questo libro.


lunedì 12 dicembre 2022

RECENSIONE "IL RAGAZZO" di Annie Ernaux

 

Buongiorno follower, buon inizio settimana!
Ho letto "Il ragazzo" dell'autrice Annie Ernaux, premio Nobel 2022, 
edito L'Orma Editore.
Questo libricino è rimasto sulla mia scrivania per quasi un mese prima di convincermi a dargli una possibilità. E ci tengo a sottolineare che mi sono decisa solo su insistenza di mio figlio che apprezza molto le opere di questa autrice francese e voleva confrontare le nostre opinioni.



Titolo: Il ragazzo

Autore: Annie Ernaux

Genere: Racconto

Casa editrice: L'Orma Editore

Traduttore: Lorenzo Flabbi

Disponibile in formato cartaceo a € 7,60 



TRAMA:

Una donna racconta la relazione con un ragazzo di trent'anni più giovane. Un'avventura che a poco a poco si trasforma in una storia d'amore e diviene per la narratrice un viaggio nel tempo in cui il presente si mescola alla memoria dei rapporti passati e della propria esistenza sociale e sessuale. Con «Il ragazzo» Annie Ernaux compone una miniatura perfetta descrivendo l'impeto e lo scandalo di una passione e lasciandosi attraversare dal piacere inappellabile di «scrivere la vita». Arricchiscono il volume tre discorsi in cui l'autrice riflette sulla scrittura, la condizione femminile e la memoria. 

Breve racconto di vita con il pov della protagonista. Si direbbe autobiografico, ma non ne ho la certezza assoluta. Volendo considerarlo tale, descrive un periodo della vita dell’autrice: la sua storia con un ragazzo più giovane di trent'anni. 
Lei, al momento dei fatti, aveva 54 anni. Una donna matura e benestante, realizzata sotto l’aspetto personale e professionale - l’opposto del ragazzo - consapevole della situazione, ma che tuttavia decide di vivere l’attimo, lasciando i problemi e i giudizi agli altri. Opinioni che analizza a fondo e che lasciano spazio a riflessioni oltremodo attuali. Per lei, lui è l'incarnazione del passato. 

Con lui percorrevo le età della vita, la mia vita.

Avevo l'impressione di tornare a recitare scene e gesti che avevano già avuto luogo, il copione della mia giovinezza.

L’interludio va avanti due anni. Termina senza grossi scossoni, esattamente come era iniziato.
A questo racconto, seguono tre brevi interventi:
Il primo in cui dichiara di essersi messa a scrivere davvero quando ha ritrovato la memoria della sua infanzia e della sua adolescenza.
Nel secondo, Ernaux riflette sulle statistiche che sembrano avere in comune solo la morte di esseri umani e l'indifferenza, l'accettazione fatalista che essa provoca. Parla della disuguaglianza tra uomini e donne, la mancanza di libertà di queste ultime. 
Nel terzo intervento, parla di Yvevot, la cittadina normanna della sua infanzia. Una terra da cui ha potuto allontanarsi grazie al sapere scolastico e la lettura. Due autentiche vie di fuga.
Senza nulla togliere alle capacità di espressione della Ernaux, ho trovato questo libricino per certi versi inconsistente. Non so esattamente cosa mi aspettassi, ma questo è decisamente troppo poco per farsi un’opinione sull’operato di questa autrice. Non mi dispiacciono le autobiografie, ma qui ci troviamo di fronte solo a una parte di essa, un breve stralcio preso nel mezzo (forse, chi lo sa). Per non parlare dei tre interventi… a che pro sono stati messi lì? Mi dispiace dirlo, ma dietro a questa pubblicazione vedo solo l’intento di approfittare della fama derivata dal Nobel.