Buon pomeriggio amici lettori!
Recensione per Cenere di Scozia dell'autrice Amelia J. Parker,
edito ODE Edizioni. A cura di Daniela Colaiacomo.
Titolo: Cenere di Scozia
Autore: Amelia J. Parker
Genere: Storico
Casa editrice: Ode Edizioni
Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 12,99
Contatto autore: Amelia J. Parker
TRAMA:
Scozia, primi anni del 1800.
David Campbell vive una vita cinica e leggera cercando di non avvertire il peso della solitudine dopo la fine di un matrimonio sbagliato. Resta a fianco del suo amico di sempre, il duca McKenna che, al contrario, ha una vita piena e felice. Ma il destino mescola all’improvviso le carte, ridisegna il suo futuro e lo costringerà a leggere nel suo cuore.
Sarà difficile per lui accettare ciò che lo aspetta? Riuscirà a farlo prima che sia troppo tardi? O il destino ancora una volta lo tradirà?
Amore, vendetta, incertezza, amicizia e fedeltà si intrecciano sullo splendido arazzo di una Scozia antica, che porta con sé una sola, grande verità: dalle ceneri di una vita arsa dal dolore può nascere, sempre, qualcosa di davvero straordinari.
Riedizione con contenuti aggiunti di Shadow’s heart di Claire Dew Heath.
Ho avuto modo di apprezzare Amelia J. Parker leggendo i due libri precedenti questo, mi piace il suo stile un po' aulico, favoleggiante, adatto a rappresentare il periodo in cui si svolgono le storie, complesse e articolate, che racconta.
In questo suo ultimo lavoro, intrighi, rapimenti, trasporto e tanta passione per una donna fuori dal comune, bellissima e fortemente determinata a perseguire la sua vendetta, fanno da sfondo a un'intensa storia d'amore.
Un ballo nella grande sala azzurra di Eaven Castle - residenza dei duchi D’Orange, Scott McKenna e sua moglie Elizabeth -, uno sguardo, e la vita di David Darnley, marchese di Campbell cambia per sempre.
Campbell, dopo aver condiviso il periodo di cadetteria, è il più grande amico del duca e responsabile della sua sicurezza - comandante delle guardie personali e capo degli uomini d’arme al servizio del duca -; abile spadaccino e uomo di fascino, scozzese nel profondo, cocciuto e determinato, con un carattere terribile, è molto considerato dai suoi sottoposti così come dagli amici perché leale e coraggioso.
Il matrimonio, contratto in un momento di debolezza e senza il minimo trasporto affettivo, con una donna fragile e dalle mille fissazioni, gli ha donato André, il figlio che, oltre a renderlo vedovo, è entrato nel suo cuore, ormai rivestito della stessa corteccia dura delle querce scozzesi.
Rapporti occasionali e qualche bevuta sono gli unici svaghi di una vita monotona e, ad esclusione dell'affetto per il figlio e per i McKenna, priva di grandi coinvolgimenti affettivi, finché... l'ingresso di lady Emily Clarke, duchessa di Hornbury, al ballo al quale Campbell, suo malgrado, partecipa, suscita in lui sensazioni sconosciute.
La gentildonna entrò da sola, incredibile a dirsi per il galateo di quegli anni, nella grande sala che splendeva di ori e di specchi. Gli ospiti, che stavano danzando il celebre reel "Virginia Strip & strip the willow", si fermarono e le due file di ballerini accaldati si aprirono in silenzio in modo da consentire alla donna di raggiungere agevolmente i padroni di casa per il saluto.
Il lungo abito cremisi, fermato sotto il seno da una spilla di perle, i neri capelli intrecciati con nastri e piccole perle fecero impazzire le signore presenti che si mormorano favorevoli e invidiose opinioni sottovoce, mentre gli uomini rimasero ammaliati da tanta grazia e bellezza.
I suoi pensieri dovettero fare rumore, perché lady Clarke alzò gli occhi incrociandoli con quelli del gentiluomo al quale si fermò per un attimo il cuore. Il marchese non aveva mai visto occhi di un nero così intenso ombrati da lunghe ciglia e una pelle così candida che nemmeno sua moglie, che si privava di ogni sforzo possibile, era riuscita ad avere.
Una sensazione di calore gli scese dal petto fin nello stomaco.
Ma chi è lady Clarke?
Molto presto Campbell scoprirà le doti nascoste della giovane donna che tanto lo attrae e il suo legame con il duca.
Non voglio dilungarmi sulla trama, lascio a voi la scoperta degli intrighi attuati per ambizione e cupidigia, le nefandezze che Stilton, un assassino mercenario, commette per conto di Henry McPherson, conte di Munro, e di William Mouhlouse, ambiziosissimo conte di Abbey, quanto queste abbiano portato dolore. Nel difficile percorso alla ricerca della verità, saranno le Ombre, con il suo capo che cerca vendetta, e Campbell a dover risolvere la complicata situazione, portando alla luce la crudeltà perpetrata su vittime innocenti.
Ad affiancare i protagonisti, l'autrice, delineandone con attenzione i ruoli, pone personaggi secondari rilevanti ai fini della storia: il fidato amico di Elizabeth McKenna, John Elwin Fairth, conte di Cox, che con gusto e mani prodigiose confeziona splenditi abiti - John custodiva mille segreti: sapeva tutto di tutti e usava questa sua capacità di catturare le notizie nell’intimità del suo atelier a favore del duca e della duchessa. -, Catriona e Norris, "le Ombre" e... Nemo, il giovane frisone nero fedele compagno di Campbell.
Il libro mi è piaciuto, è avvincente, sono rimasta coinvolta dalla storia, dal coraggio e dalla forza di una donna che, rivendicando il suo valore, cerca giustizia e, per raggiungere il suo scopo o difendere un ideale, non si ferma di fronte a niente e nessuno. Ma il racconto è, soprattutto, la celebrazione del cambiamento, la rinascita dalle ceneri di un'esistenza senza speranza, dove dolore e morte hanno tracciato un solco profondo che solo l'amore può colmare.
Cambiare, dunque, per amore... ancora una volta.
Risvegliando desideri sopiti e portando il caos...
Perché questo in fondo è l’amore: un caos di grande bellezza.
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