martedì 8 marzo 2022

RECENSIONE "COME CONQUISTARE IL CUORE DI UN HIGHLANDER" di Emmanuelle De Maupassant

 

Recensione: "Come conquistare il cuore di un Highlander" dell'autrice Emmanuelle De Maupassant, primo volume della serie "Il manuale della lady". 
A cura di Daniela Colaiacomo.



Autore: Emmanuelle De Maupassant
Serie: Il manuale della lady Vol.1

Genere: Romance storico

Disponibile in ebook a € 2,99
A breve anche in formato cartaceo

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TRAMA:

Un temibile guerriero che nasconde un oscuro segreto.
Una sposa in fuga sotto mentite spoglie.

Rannoch Moor, Scozia, 1166
Lady Flora si ritrova promessa in sposa a Ragnall, un Highlander temprato dalla battaglia, che la ragazza non ha mai incontrato prima. Quella stessa notte, suo padre, il chieftain, viene pugnalato al cuore.
Quando Ragnall accetta il mantello del comando del clan, una cosa sembra essere chiara: l’assassino deve essere lo sposo.
In preda all’orrore, Flora fugge ma, giurando vendetta, escogita un piano per ritornare sotto mentite spoglie. Ragnall non sospetterebbe mai di una casara. E quanto potrà mai essere difficile mungere una mucca?
Quello che la ragazza non si aspetta è di innamorarsi dell’uomo che dovrebbe suscitare il suo odio.
E tantomeno di apprendere che lui crede sia stata la sua sposa in fuga ad avere assassinato il padre!
Prima che uno dei due possa scoprire la verità, Flora si ritrova alla mercé di un nemico invisibile.
In un turbine di vendetta, tradimento e passione, il destino di Flora, e quello dell’intero clan dei Dalreagh, è segnato. 



Avendo letto Caos sotto il vischio, è stato interessante scoprire come Emmanuelle de Maupassant introduce la leggenda della maledizione dei Dalreagh. 

Lyle McDoon maledisse il clan, dopo che Camdyn, il Lupo di Dunrannoch, rifiutò di concedergli la mano della sua figlia più giovane. Promise che ogni erede maschio della linea dei Dalreagh sarebbe perito prematuramente.

Il suono delle cornamuse spettrali annuncia la morte.
Al pari del libro precedente, la storia, misteriosa e intrigante, è originale, appassionata e resa più appetibile da un pizzico di hot
Il chieftain Malcolm Dalreagh, padre di Flora, ignorando gli accordi presi alla morte del padre di Calder - con i quali, di fatto, concordava il fidanzamento tra i due giovani -, per il bene del clan strige l’alleanza con Ragnall Dalreagh - succeduto al padre come laird di Balmore -, dandogli in sposa la figlia.
Ragnall è un uomo noto per la propria ferocia sul campo di battaglia, ombroso, diffidente.

Più alto e più robusto di chiunque altro, aveva il portamento del guerriero qual era, e in lui c’era una durezza che Flora non aveva mai visto in altri uomini - come se, da un momento all’altro, lui avrebbe potuto allungare la mano dietro la schiena per estrarre la sua spada.

Quando conosce Flora alla cerimonia della legatura dei polsi, Ragnall è sollevato dalla decisione di Malcolm: Flora è troppo giovane per essere portata a letto, avrebbero rinnovato le loro promesse matrimoniali dopo un anno.

La sposa che era in piedi di fronte a lui, con gli occhi rivolti verso il basso, non era né una bambina né una donna. L’età perfetta, la maggior parte degli uomini avrebbe detto. Un’età in cui una femmina poteva venire modellata secondo i desideri di un uomo, e quella in particolare sembrava abbastanza docile, sebbene fosse più magra di quanto gli sarebbe piaciuto e avesse un’espressione afflitta.

Un altro anno avrebbe potuto metterle un po’ più di carne sulle ossa, ma per quanto riguardava la questione di diventare una degna castellana per la sua casa, quello restava ancora da vedere.

Non conosce la tempra della sua giovane sposa.
Durante la notte successiva alla cerimonia il suono di cornamuse pervade il castello.

In principio fu un suono leggero. Uno stridulo gemito. Un lungo lamento che si snodava nell’oscurità.

Non era possibile che ci fosse qualcuno che suonava le cornamuse. Non c’era un’anima nel castello che avrebbe ringraziato chiunque avesse osato mettersi a suonare uno strumento a quell’ora della notte.

Un impeto di agitazione la condusse fino alla porta di suo padre. A prescindere da quanto avesse bevuto, lui non si sarebbe mai coricato da nessun’altra parte. Tuttavia, Flora provò l’urgenza di rassicurarsi dimostrando che lui si trovava davvero là, quindi sollevò il chiavistello.
Anche nella tenue luce della candela, riuscì a scorgere la sua sagoma sotto la trapunta. Eccolo lì, proprio dove doveva essere. Perché, dunque, sentiva un formicolio percorrerle la pelle?

Malcolm è stato assassinato. 
Convinta che, per avidità di potere, il colpevole sia il terribile sposo, ritenendosi in pericolo e aiutata da Maggie, la sua fedele cameriera, Flora fugge, lasciando dietro di sé indizi che la fanno ritenere morta.
Avendo poco denaro e nessun mezzo di sostentamento, dovendosi nascondere alle guardie che sicuramente l'avrebbero cercata, trascorre due anni alla fattoria del fratello di Maggie, dove la cameriera l'ha condotta: Flora è diventata Florrie, un'altra domestica, ma non ha dimenticato il giuramento fatto la notte in cui è fuggita.

Con le dita strette attorno all’elsa del pugnale che aveva in tasca, fece una silenziosa promessa. Solo una volta che il sangue di Ragnall Dalreagh avesse macchiato la stessa lama, lei l’avrebbe pulito. Fino a quel momento, la macchia cremisi del sangue di suo padre sarebbe rimasta lì, come ruggine su metallo usurato, per ricordarle l’atto oscuro che la ragazza avrebbe dovuto vendicare.

Il tempo della vendetta è arrivato, ora Florrie è la casara della fattoria del Castello di Balmore, a Rannoch Moor.
Quando Ragnall la incontra non riconosce la gracile fanciulla presa in sposa ma prova subito una forte attrazione verso la giovane e fa di tutto affinché Florrie entri nel suo letto.
Agli occhi di Flora lo sposo è un brutale assassino, in realtà Ragnall è molto stimato dalla sua gente per l'attenzione che ha verso i loro bisogni; è forte e determinato ma anche giusto, non forza Florrie a soddisfare il suo desiderio, freme ma rispetta il suo volere.
Il passato, la crudeltà del padre, hanno condizionato la sua esistenza senza scalfire la sua dirittura morale, troppo dolore grava sulla sua anima ferita.
Ma la vera protagonista è Flora - come anticipato nel libro precedente, l’intrepida eroina che per prima scrisse Il manuale della lady per tutte le cose utili - una giovane donna appassionata che cerca la vendetta e invece scopre l'amore.

«Una volta che ti avrò spogliata, Florrie, non ci saranno barriere che mi impediranno di reclamare ogni parte di te.» Fece scivolare la bocca più in basso, le mani che la afferravano per i fianchi per tirarla contro il calore del suo corpo.
Sapendo che l’uomo aveva detto quelle stesse parole a un infinito numero di altre donne avrebbe dovuto farle provare repulsione; invece, una parte di lei era incuriosita. Se Ragnall Dalreagh era l’amante che proclamava di essere, allora lei avrebbe lasciato che glielo provasse.

Dal momento in cui le loro mani erano state congiunte, lei era appartenuta a Ragnall, anche se lui non aveva mai consumato quell’unione.

Emmanuelle de Maupassant, con la sua scrittura lineare e pulita, semplice e senza sbavature, 
racconta le sue eroine, donne forti e determinate a raggiungere gli obiettivi che si pongono, protagoniste indiscusse delle sue storie e, lasciando trasparire la passione tra i suoi protagonisti, descrivendo antichi paesaggi scozzesi, dona una lettura piacevolmente rilassante. Anche se brevi, i suoi romanzi, sufficientemente approfonditi, sono ben costruiti. 


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