domenica 30 aprile 2023

RECENSIONE "LA SARTORIA DEGLI AMORI IMPERFETTI" di Silvia Maira

 

Buongiorno follower, buona domenica!
Franca Poli ha letto per noi "La sartoria degli amori imperfetti
dell'autrice Silvia Maira, edito Land Editore. 


Autore: Silvia Maira

Genere: Narrativa

Cada editrice: Land Editore

Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 14,00

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Un romanzo che ha il sapore autentico della felicità. Bentornati nella magica Sicilia, dove anche l'amore ha un pizzico di colore in più

E se Orgoglio e pregiudizio avesse un suo corrispettivo siciliano?
Non c’è niente al mondo che Concetta Paternò ami più della sua famiglia. Giulia, Laura e Anna sono tutta la sua vita. Accanto a lei c’è il mite Salvatore, marito fedele e paziente.
Sarta rinomata di abiti da sposa e da cerimonia, Concetta vive una vita tranquilla cedendo al suo unico vizio, la pipa, che fuma la sera in terrazza quando è sola, raccontando i suoi pensieri più intimi a Molly, la sua barboncina.
Tuttavia, un giorno la vita di Concetta viene sconvolta dall’arrivo di fin troppi aspiranti fidanzati delle figlie, e la donna comprenderà che quella dei generi è una specie umana di cui non fidarsi!
è a questo punto che crea il famigerato Podio dei generi: tra carabinieri provenienti dal remoto Nord e fanatici di musica neomelodica, la povera Concetta avrà il suo bel da fare per decidere quale di loro sia il più vicino a vincere il premio di Aspirante genero più strampalato. 



Ho letto diversi libri di questa autrice. Storie che ho sempre apprezzato, con in comune la stessa cosa: i luoghi dove si dipana la maggior parte della narrazione, ovvero la Sicilia. Di tutti, questo è il primo romanzo che mi ha divertito dall’inizio alla fine; pieno di scene spassose in cui ho riso di gusto. La storia è originale, interessante, piena di amore ed emozioni da regalare a chi legge. Risulta facile immergersi nel racconto. Pagina dopo pagina mi sembrava di entrare a fare parte della famiglia Paternò, di percepire lo sguardo ammonitore di Donna Concetta, condividere i segreti delle ragazze, ascoltare le sagge parole di nonna Erasma, l’unica che riesce a tenere a freno quel Generale che si ritrova come figlia…
Ho amato Concetta Paternò, la protagonista principale. Sarta, specializzata in abiti da sposa e da cerimonia, con tre figlie, Anna, Giulia e Laura, un marito mite paziente, la madre che vive con loro e una cagnolina, Molly, che è la sua confidente. È una donna seria, tutta d’un pezzo, senza grilli per la testa, capace di portare avanti una famiglia e con un fiuto particolare per le tresche amorose delle figlie.

Tutti quegli indizi messi insieme portavano a un unico colpevole, di sesso maschile, che rispondeva al più generico nome di fidanzato.

Ha un solo vizio... fumare la pipa. La sera dopo cena, in compagnia della sua barboncina, si rilassa in terrazza con la pipa e si confida con lei, oltre che alla Madonna delle Grazie e al parroco.
Ad un certo punto, la vita di Concetta e della sua famiglia viene stravolta. Il motivo? Le tre figlie si fidanzano quasi contemporaneamente.

Figli piccoli, problemi piccoli, figli grandi, problemi grandi...

Ma ci si può fidare di questi aspiranti generi? È così che decide di creare il famigerato podio dei generi: tra carabinieri provenienti dal remoto Nord, fanatici di musica neo melodica, proprietari di ristoranti, la povera Concetta avrà un bel da fare per decidere chi tra Umberto, Michele e Mauro sia il tipo più adatto a salire sul gradino più alto del podio.
Di certo Salvatore non l’aiuta, anzi sembra remarle contro ed essere dalla parte delle figlie e dei loro fidanzati.

“Salvatò, mi sta venendo un dubbio che mi sta tormentando la testa. Secondo te le ragazze nostre le fanno le cose sconce coi fidanzati loro?”
“Concettì, benedetta donna, ma come ti vengono in mente questi pensieri?”
“Mi vengono, Salvatò, perché la paglia vicina al fuoco s’addruma! (si incendia)”

C’è stato un momento in cui ho pensato che a Donna Concetta venisse un malore o addirittura un infarto. Il motivo è da ricercarsi nelle rivelazioni che le hanno fatto Giulia e Laura, in particolare quella fatta da quest’ultima.
Ho veramente apprezzato tutto di questo libro. L’ambientazione, la caratterizzazione dei personaggi, ma soprattutto l’unione della famiglia. La scrittura fluida e accurata, i dialoghi veloci e i divertenti siparietti tra i vari protagonisti rendono la lettura piacevole. Ci sono delle frasi in dialetto siciliano, ma al termine del capitolo c’è la traduzione.
Come ho già detto ho amato Concetta, ma anche gli altri personaggi mi sono piaciuti. Mi è risultato facile entrare in empatia con ognuno di loro. Nonna Erasma con la sua saggezza e i suoi proverbi, il mite, fino ad un certo punto, Salvatore. Le tre sorelle molto unite tra di loro. E dei futuri generi che dire? Beh, di certo sono molto diversi l’uno dall’altro, ma hanno una cosa molto importante in comune: l’amore che provano per le rispettive fidanzate. Volete sapere se tra di loro ce n’è uno che ho adorato più degli altri? Ebbene sì c’è ed è il più giovane dei tre, Mauro, il ragazzo di Anna che la futura suocera ha soprannominato Sbirulino. È quello che mi ha fatto divertire di più. Fan di Gigi D’Alessio, veste in modo “casual”, pierging al naso e alle orecchie, tatuaggio sul braccio, un nido di capelli ossigenati... di certo non è il genero preferito di Concetta, tant’è vero che spesso chiedeva alla Madonna delle Grazie se quel ragazzo le era stato mandato come premio o come punizione. Però a volte le apparenze ingannano e se questa fosse una di quelle?

E capì che non esiste la coppia perfetta o l’amore perfetto. Esiste l’amore, punto e basta.

La storia è ambientata in Sicilia, in particolare a Marsala. L’autrice è stata brava a descriverne i luoghi. Sono talmente dettagliati che sembra di essere con i protagonisti. Inevitabile immergersi nell’atmosfera estiva che si respira, iI mare, la spiaggia, i festeggiamenti per il ferragosto...
In questo libro il tema trattato è l’amore, quello tra genitori e figli, tra sorelle e amiche, ma anche la maternità e il rapporto tra suocera e genero.
Come dice Silvia Maira questo è:

Un romanzo che ha il sapore autentico della felicità, dove anche l'amore ha un pizzico di colore in più.

Decisamente consigliato da parte mia.


giovedì 27 aprile 2023

RECENSIONE "COSE CHE NON SI RACCONTANO" di Antonella Lattanzi

 

Buongiorno follower!
Giorgia Spurio ha letto "Cose che non si raccontano" dell'autrice 
Antonella Lattanzi, edito Einaudi Editore.


Autore: Antonella Lattanzi

Genere: Narrativa

Casa editrice: Einaudi Editore

Disponibile in ebook a € 9,99
E in formato cartaceo a € 18,05

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Non è mai il momento giusto per fare un figlio. Prima vogliamo vivere, viaggiare, lavorare. Antonella vuole diventare una scrittrice: la sua è un'ambizione assoluta, senza scampo. Per questo a vent'anni, per due volte, interrompe volontariamente la gravidanza. Quando anni dopo si sente invece pronta, con un compagno a fianco, è il suo fisico a non esserlo. E cosí inizia l'iter brutale dell'ostinazione, dell'ossessione, della medicalizzazione. Certi supplizi, le aspirazioni inconfessate, la felicità effimera e spavalda, la sofferenza e la collera. Si direbbe una storia già scritta, ma qui non c'è nulla di consueto: è come raccontare da dentro una valanga, con la capacità incredibile, rotolando, di guardarsi e non crederci, e sfidarsi, condannarsi, sorridersi per farsi coraggio. In un crescendo di indicibile potenza narrativa, Antonella Lattanzi descrive (sulla sua pelle) la forza inesorabile di un desiderio che non si ferma davanti a niente, ma anche i sensi di colpa, l'insensibilità di alcuni medici, l'amicizia che sa sostenere i silenzi e le confidenze piú atroci, il rapporto di coppia sempre sul punto di andare in frantumi, la rabbia ferocissima verso il mondo (e le donne incinte). Tenendo il lettore stretto accanto a sé, incollato alla pagina, con un uso magistrale del montaggio, capace di creare una suspense da thriller. La cosa strabiliante è che pur raccontando una storia eccezionale, e cruda, questo romanzo riesce in realtà a parlare in modo vero, e profondamente attuale, di tutte le donne - madri e non madri - che in un punto diverso della loro vita si sono chieste: desidero un figlio? qual è il momento giusto? dovrò rinunciare a me stessa, alle mie ambizioni? e perché tutte restano incinte e io no?

«Ho una diga nella testa dove stanno nascoste tutte le cose che fanno davvero troppo male. Quelle cose, io non voglio dirle a nessuno. Io non voglio pensarle, quelle cose. Io voglio che non siano mai esistite. E se non le dico non esistono». 

È difficile parlare di questo libro. È difficile perché parla di sangue.
Parla di madri. Di madri esistite per qualche mese e poi morte dentro con i loro bambini. 
Parla di madri che si vergognano anche di questo desiderio, il desiderio di maternità, che a un certo punto diventa ossessione e diventa giudizio. Noi donne siamo robot progettate per essere fecondate e per fare figli? Siamo automi programmati per partorire?
E si arriva a pensare di essere in difetto con se stesse, con l'uomo che ci accompagna e con la società.
Diventa difficile spiegare le cure, le punture, i dolori di una terapia necessaria a rimanere incinte. Diventa difficile, qualcosa da non raccontare, perché si parla di aborto. Antonella Lattanzi con una scrittura schietta, autentica, a volte cruda, ci mette davanti alla faccia il lato nascosto e doloroso di donne che semplicemente decidono di costruire la propria famiglia. E poi parla di sangue, di morte, di estenuazione, di tenacia e di arresa, di follia e presa di coscienza. 
Perché le donne si trovano sempre davanti al bivio, sempre costrette a scegliere? Prendendosi meriti o colpe. Lo vuoi o non lo vuoi questo bimbo? Sai che se mandi avanti la gravidanza avrai complicazioni serie? Pensi più al tuo lavoro o a tuo figlio? C'è una priorità da rispettare? Scadenze, lavoro, progetti, incontri, visite mediche, ecografie, medicine, tante medicine...
Antonella Lattanzi ci travolge con la sua storia, fin dalle prime pagine, ci trascina in quel sogno trasformato in incubo.
È una lettura difficile. Che fa riflettere, che fa piangere, che rende a tutti una verità scomoda, che rende consapevoli di decisioni e percorsi intrapresi. Ci sono di mezzo le promesse. Quelle fatte a noi stesse, agli uomini e agli altri. 
E con le promesse, soprattutto quelle fatte a noi stesse, non possiamo giocarci. 
Una gravidanza normale, solo una gravidanza normale... È il sogno di una donna che vuole la sua famiglia. Tutto parte da qui.
Ma l'incipit è come una doccia fredda. Non c'è scampo nella lettura. La sentirai tutta quella sofferenza, sarà tua, anche se annebbiata da un'illusione, da una speranza, da un miracolo.
Il libro inizia con il sangue.
Tutto parte dal sangue.
Siamo fatti di sangue. È la nostra anima racchiusa in piccoli globuli rossi.
Mestruazioni... Parto... Aborto...
Il sangue è presente in ogni fase, in ogni scelta, in ogni gioia o dolore.
Questo libro parla di sangue.
Parla di amore e di donne, soprattutto di madri.


mercoledì 26 aprile 2023

RECENSIONE "UNO STRANO AMORE A PARIGI" di Maria Cristina Carioti

 

Buongiorno follower!
Recensione: "Uno strano amore a Parigi" dell'autrice Maria Cristina Carioti, 
edito Land Editore. A cura di Silvia Cossio.


Autore: Maria Cristina Carioti

Genere: Giallo - Rosa

Casa editrice: Land Editore

Disponibile in ebook a € 0,99
E in formato cartaceo a € 15,00

Contatti autore: Facebook - Instagram



TRAMA:

Dietro le quinte della più celebre compagnia di danza di Parigi, amori travolgenti e misteri da risolvere sono all’ordine del giorno. Siete pronti a sbirciare dietro il sipario?

Giorgia, famosa ballerina di Parigi, resta sconvolta quando il suo ragazzo, Pierre, viene arrestato con un’accusa gravissima. Ripercorrendo le strade della città dell’amore, la giovane rivive la loro storia, dal primo incontro-scontro al drammatico momento dell’arresto, cercando risolvere il mistero legato al tentato omicidio del suo partner di ballo. Sebbene la polizia abbia accusato Pierre, Giorgia è sicura della sua innocenza, e con l’aiuto dell’originale Nancy, scrittrice-detective specializzata in indagini criminali, dovrà smascherare il vero colpevole e aiutare Pierre a uscire di prigione.

Tra una tappa nella famosa libreria Shakespeare and Company, appuntamenti d’amore sotto la Tour Eiffel ed escursioni improvvisate nell’assolata Puglia, Giorgia e Pierre riusciranno a coronare il loro sogno d’amore?

Una ballerina che della danza ha fatto il centro della sua vita.
Un ragazzo tormentato, con una famiglia difficile alle spalle.
Un amore ostacolato dalla prigione e da misteri tutti da svelare. 



Breve spaccato che vede come protagonista Giorgia e le persone intorno a lei.
Adottata da Parigi all’età di dieci anni, quando vi si trasferisce dalla Puglia insieme alla madre Maria dopo la morte del padre, si avvicina alla danza. Un talento innato che, unito a un duro allenamento, le vale la posizione di prima ballerina di Parigi, grazie a Madame Laramie con la quale si crea un rapporto che va oltre la danza. Fra le tre donne, infatti, si viene a instaurare uno strano sodalizio di reciproca convenienza che le porta a condividere gli spazi e il tempo, unendole materialmente e affettivamente. Sebbene la qualità della vita di madre e figlia migliori notevolmente nel corso degli anni, non dimenticano le loro umili origini. E sull’argomento l’autrice dedica diversi capitoli di cui, a mio parere, si poteva fare a meno, optando piuttosto per un riassunto di un paio di pagine, meno dispersivo e più significativo.
L’esistenza di Giorgia viene sconvolta dall’arresto del fidanzato Pierre, accusato di tentato omicidio.
Il ritorno in Puglia per allontanarsi dal fragore destato dalla notizia, in un contesto di pace e relax, fa sì che Giorgia, con l’aiuto della cugina Nancy - scrittrice famosa che collabora con le forze dell’ordine per smascherare autori di truffe e agguati -, analizzi la vicenda che l’ha vista coinvolta. Ripercorrerà la sua storia d’amore con Pierre, fatta di tenerezza, desiderio e separazione, e metterà in dubbio la sincerità delle persone a lei care. 
Il rientro a Parigi darà avvio alle indagini. 
Premesso che ho trovato un po’ assurde le motivazioni che hanno portato all’arresto di Pierre - forse trent’anni fa le cose potevano andare così, ma oggi non si mette in prigione una persona per degli indizi/sospetti non supportati da prove -, la mia perplessità è andata aumentando realizzando che le forze dell’ordine non sono state in grado di svolgere delle banalissime indagini e che per arrivare alla verità abbiano dovuto fare affidamento sulle intuizioni di una scrittrice con velleità di detective. 
In generale, la parte gialla non si può dire sia ben riuscita, quantomeno non per i canoni moderni. Se però si vuole leggere una storia alla Jessica Fletcher, allora è perfetta per il ruolo. 
Una lettura scacciapensieri che scorre veloce, utile per trascorrere un paio di ore spensierate.


sabato 22 aprile 2023

RECENSIONE "AMORE CONTROMANO" di Tiziana V. Paciola

 

Buongiorno follower, buon sabato! 
Recensione: "Amore contromano " dell'autrice Tiziana V. Paciola.
A cura di Andrea Macciò.



Autore: Tiziana V. Paciola

Genere: Letteratura contemporanea

Disponibile in ebook a € 2,83

E in formato cartaceo a € 12,00

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Un salto nel passato, un ritorno a casa e a quel bivio fatidico in cui la scelta dettata da un momento di sconforto ha portato Cassandra lontana dalla famiglia, dagli amici, dal suo amore di gioventù.
Riscoprire tra le braccia di Luca che i ricordi non sono stati cancellati, ma le emozioni sono rimaste solo sopite fino a esplodere all’improvviso.
Le seconde occasioni sono rare e per afferrarle occorre dimostrare abbastanza coraggio da abbattere le barriere del buonsenso, lasciarsi trasportare dalle passioni e decidere di vivere fino in fondo i sentimenti scolpiti nella mente e nel cuore, a dispetto del tempo trascorso, degli impegni presi, dell’opportunità della situazione.
Abbastanza coraggio e una consistente dose di follia… 



Un’occasione di lavoro riporta Cassandra, affermata designer di gioielli e materiale orafo, dalla grande città di Milano alla natia Cosenza, dalla quale si era allontanata in gioventù dopo una grande delusione amorosa. La sua vita a Milano scorre tra qualche relazione più significativa, vissuta però senza grande trasporto passionale, come quella con Davide, e storie più o meno occasionali vissute in una città nella quale è tanto facile incontrarsi quanto difficile costruire rapporti significativi come quelli vissuti nella sua terra di origine. Cassandra quando si deve spostare per lavoro al Sud si appoggia al suo migliore amico, Pietro, bolognese di origine, allontanatosi dalla città di origine dopo aver accettato e rivelato la sua omosessualità. A Cosenza, Cassandra dopo 18 anni incontra di nuovo il suo grande amore di gioventù, Luca, che nel frattempo è intrappolato in un matrimonio infelice con Giuliana.
Un ritorno a casa nel quale Cassandra e Luca rivivono, in particolare in un romantico weekend a Diamante, la “città del peperoncino”, i ricordi, le emozioni, i batticuori sopiti dell’adolescenza.
Una seconda occasione che si presenta quando si è ormai lontani dall’adolescenza, ma ancora abbastanza giovani per ripensare la propria vita da capo.
Amore Contromano, come rivela l’autrice nella postfazione, è un romanzo ispirato alla chat di classe degli ex compagni di scuola, scritto inventando le situazioni e usando alcuni nomi veri rimescolati nella trasposizione letteraria. Quella della “seconda chance” che offre a un certo punto la vita è una situazione comune che a volte qualcuno riesce a cogliere, e qualcun altro magari no… come è frequente che nell’adolescenza non si avverta la reale profondità del legame costruito con “i primi amori” che possono riemergere nei momenti meno inaspettati.
Un altro grande tema del romanzo è quello della differenza tra la grande città, dove gli incontri sono più facili, ma le relazioni significative più difficili, e la provincia che costituisce la maggioranza del territorio italiano, luogo del cuore per la protagonista. Il libro mette in luce una parte d’Italia relativamente poco conosciuta e frequentata dal turismo di massa, la provincia di Cosenza, con la città caratterizzata da un centro di grande fascino e ricco di storia e il più noto borgo di Diamante dove si tiene ogni anno il Festival del Peperoncino.
Una lettura, quella di Amore contromano, nella quale molti lettori e lettrici si potranno identificare. 


venerdì 21 aprile 2023

RECENSIONE "DELITTO AL CONDOMINIO MAGNOLIA" di Maria Cristina Buoso

 

Buongiorno follower, buon venerdì!
Dario Zizzo ha letto per noi "Delitto al condominio Magnolia
dell'autrice Maria Cristina Buoso.


Autore: Maria Cristina Buoso

Collana: Città in giallo Vol. 29

Genere: Giallo

Disponibile in ebook a € 3,90
E in formato cartaceo a € 10,40

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Un urlo sveglia il condominio.
Un uomo viene trovato morto. È stato ucciso con 14 coltellate.
Chi è la vittima e cosa nasconde?
Una indagine che sembra non portare da nessuna parte.
Il commissario capo Caterina Angeli in pensione da un paio di settimane e la collega commissario capo Claudia Trini della squadra mobile della Questura di Padova indagano assieme.
La soluzione vi sorprenderà. 



Oggi vi parlo del giallo, ambientato a Padova, Delitto al condominio Magnolia di Maria Cristina Buoso. 
Un romanzo che ha come protagonista il commissario capo, fresco di pensione, Caterina Angeli che collabora con l'ex collega Claudia Trini (le due compaiono in un'altra opera dell'autrice, Il mistero dei sei tiramisù) per la soluzione del misterioso ed efferato assassinio dell'ex maestro Ernesto Ludi, figura enigmatica: considerato gentile dal vicinato, malvoluto invece dal fratello della moglie da cui si è separato. 
Ludi è un uomo che nasconde un mistero come emergerà dalle indagini. È stato ucciso a casa sua con quattordici coltellate, nel condominio Magnolia, un ambiente ameno, sereno, vivacizzato solo dai bambini che giocano.
Molti sono i personaggi, gestiti però bene; si veda per esempio uno di quelli secondari, Giovanni, proprietario di un supermercato:

Era come un quotidiano che usciva più volte al giorno, era sempre aggiornato sulle novità, sia del quartiere sia di altri argomenti succulenti e distribuiva i vari pettegolezzi che passavano per un acquisto, per la spesa o solo per spettegolare.

L'opera è dominata dalla figura di Ernesto Ludi, assente, eppure così presente, col suo essere un garbuglio umano, un mistero che avvince il lettore a sé, e a servizio di questo mistero la scrittrice mette la sua prosa scorrevole, minimalista, forse per meglio lasciare la scena alla storia in cui c'è un omaggio ad Agatha Christie, che ho trovato gradevole, intelligente.
Felicemente riuscito è il personaggio di Caterina Angeli, che ha sempre amato in modo viscerale il suo lavoro. È una donna dal grande patrimonio di umanità, col vizio di arrovellarsi ancora sui crimini, perché, come dice a se stessa: 

... siamo come i dottori, anche quando non siamo in servizio se qualcosa succede non possiamo girarci da un'altra parte e fare finta di nulla. 


domenica 16 aprile 2023

RECENSIONE "MATRIMONIO D'INTERESSE" di Marilena Boccola

 

Buongiorno follower, buona domenica!
Online "Matrimonio d'interesse" dell'autrice Marilena Boccola, romanzo inizialmente pubblicato sotto contratto CE, oggi presentato con una nuova veste grafica e alcune migliorie nel contenuto. Per l'occasione, vi riproponiamo la recensione fatta dalla nostra Franca Poli. 




Autore: Marilena Boccola

Genere: Regency

Disponibile in ebook a € 1,49

e in formato cartaceo a € 12,00

Pagina autoreMarilena Boccola Autrice 



TRAMA:

Londra, 1813
Thomas Francis Stuart, settimo duca D’Arcy, è un irriverente libertino, notoriamente dedito al gioco e alle donne. Se non fosse per i ripetuti tentativi di suo zio, il maggiore Edward Fitwilliam, l’idea di risanare le proprie sostanze e dare al contempo un erede al Ducato non gli passerebbe nemmeno per l’anticamera del cervello.
Tuttavia, l’inaspettato incontro a Londra con la figlia minore del ricco barone Ashcroft, l’avvenente e ribelle lady Charlotte, lo porterà a pensare che migliore occasione per prendere due piccioni con una fava non potesse capitargli.
L’antipatia di Charlotte verso Thomas è intensa e immediata, quasi quanto l’attrazione che suo malgrado prova nei confronti del Duca, alle cui seduzioni sa di non poter cedere perché, per quanto egli si sia intestardito a corteggiarla, dalla loro unione non potrebbe scaturire altro che un mero matrimonio d’interesse, visto che D’Arcy non si degna neppure di nascondere la propria convinzione che mogli e amanti possano coesistere tranquillamente.
Date le premesse, cosa potrà mai costringere i due giovani al matrimonio, se non un sentimento strisciante che si fa strada poco a poco tra le insidie del desiderio, il senso del dovere e il bisogno di fare di necessità virtù?

Questo romanzo dalle evidenti atmosfere austeniane, ambientato nel periodo della Reggenza inglese, è già stato pubblicato da Dri Editore nel 2019 e viene ora riproposto nella nuova versione rieditata ma sostanzialmente invariata. 



Avevo già letto diversi romanzi di Marilena Boccola, mai però uno storico, se si esclude il racconto contenuto nel libro “Regency a Natale”. Sono rimasta piacevolmente sorpresa. Non sono un'esperta del genere, non essendo il mio preferito, ma ultimamente ho iniziato a leggerne alcuni, ambientati nel periodo della Reggenza Inglese e devo dire che mi piacciono. Forse perché non sono dei trattati di storia, ma dei romanzi rosa ambientati in un determinato momento storico.
Ho apprezzato il modo di scrivere dell'autrice. Risulta accurato, fluido con dei dialoghi veloci e frizzanti. La lettura scorre velocemente. Ho trovato accurata la descrizione del periodo in cui è ambientato, ovvero quello della Reggenza Inglese che va dal 1811 al 1820, e dei luoghi dove si muovono i vari personaggi. Così come sono ben delineate le caratteristiche, in particolare quelle fisiche, dei due protagonisti. Anche l'abbigliamento e le acconciature risultano ben descritti. Devo dire che questa è una cosa che mi piace, fa sì che ci si possa immedesimare meglio nella storia. Questo vale per tutti i romanzi, ma per gli storici in particolar modo.
Siamo nell'Aprile del 1813. Lady Charlotte e la sorella Esther, figlie del Barone Ashcroft, accompagnate dalla zia Lady Mary Anne, si trovano a Londra per partecipare alla stagione londinese che è appena iniziata. È proprio a una festa che fanno la conoscenza di Lord Thomas, il venticinquenne duca d'Arcy, e suo zio, il trentenne maggiore Edward Fitzwilliam. A essere sinceri, Charlotte e Thomas alcuni giorni prima avevano avuto un incontro, o per meglio dire uno scontro, molto ravvicinato, ma entrambi ignoravano l'identità dell'altro.
Fin da subito tra i due volano scintille. Lei è determinata a tenerlo a distanza. Conosce la sua reputazione di dongiovanni con il vizio del gioco. Lui invece è deciso a sposarla per due motivi, molto validi per l'epoca: rimpinguare le finanze del ducato e avere un erede. Riuscirà il giovane Duca a far capitolare Lady Charlotte? E lei accetterà un matrimonio d'interesse con una persona che odia, ma da cui allo stesso tempo è attratta? Che vorrebbe prendere a schiaffi per togliergli dal viso quel sorriso sfrontato, ma anche riempire quello stesso viso e quelle labbra di baci e non solo?
Mi sono piaciuti i personaggi di questo libro. Non solo i due protagonisti, ma anche la sorella di lei e lo zio di lui, oltre alla zia delle ragazze.
Il Duca d'Arcy viene raffigurato come un sexy e arrogante dissoluto, dedito al gioco d'azzardo e alle belle donne, le quali fanno a gara per avere le sue attenzioni. Tutte tranne la Baronessina, come lui la chiama. La giovane non si fida di lui dando credito alle voci che lo descrivono come un libertino, non ha nessuna intenzione di conoscerlo in modo più approfondito. E se quella che indossa fosse una maschera per nascondere agli altri i suoi veri sentimenti, le sue insicurezze?
Lady Charlotte è insofferente al Ton, alla frenetica vita londinese. Le piace aiutare le persone bisognose, è affezionata alla sorella maggiore, ama talmente il padre che per proteggerlo farebbe qualsiasi cosa, anche sostituirsi a lui in una situazione particolare e non solo quello... Ovviamente non posso dirvi di più. Non desidera sposarsi, tanto meno avere dei figli. Devo dire che è anche un bel peperino, tiene testa al caro Duca, vuole avere lei l'ultima parola. Mi sono piaciuti i loro battibecchi, le loro schermaglie d'amore.
Entrambi sono orgogliosi, e, come ho detto, lei ha anche parecchi pregiudizi nei confronti di Thomas. In certi casi però bisognerebbe accantonarli, se si desidera che un rapporto funzioni. In particolare, sarebbe bene riuscire a guardare oltre la facciata con cui uno si pone. Sforzarsi di parlare con la persona che ci è vicino cercando di capire se è veramente ciò che mostra agli altri, oppure dietro al suo atteggiamento ci sia molto di più.
Mi è piaciuto che si parli di Esther e di Edward, i protagonisti del precedente libro, “Matrimonio d'Onore”, di qui questo è lo spin-off. Non ho letto l'altro romanzo, anche se mi riprometto di farlo, però essendo autoconclusivo posso dire che si legge tranquillamente senza problemi, avendo un finale esaustivo, con relativo epilogo.
Complimenti a Marilena Boccola per aver scritto un libro che si legge con piacere e che mi sento di consigliare non solo agli appassionati di questo genere, ma anche a chi ama le belle, romantiche storie d'amore, con due bei protagonisti, a volte un po' troppo orgogliosi e chiusi in loro stessi.


giovedì 13 aprile 2023

"LA SCHIAVA DELL'OASI" di Michela Piazza e Pamela Boiocchi

 

Buongiorno follower!
Franca Poli ha letto per noi "La schiava dell'oasi", il nuovo romanzo di 
Michela Piazza e Pamela Boiocchi, edito Mondadori.


Autori: Michela Piazza e Pamela Boiocchi
Genere: Romance

Casa editrice: Mondadori
Collana: I romanzi passione

Disponibile in ebook a € 3,99

Contatti autoriAmori Al Peperoncino: 



TRAMA:

Appena messo piede in Egitto per partecipare al matrimonio del fratello, eminente archeologo, Calypso è stata rapita per essere venduta come schiava. Fortuna vuole che sia Anir, principe dell'oasi di Farafra legato alla sua famiglia da un giuramento di sangue, a comprarla. Ma non tutto è come sembra. Colto e affascinante, Anir è anche un guerriero. Segue regole molto diverse da quelle della società londinese e non rinuncia facilmente a ciò che è suo. La respinge e l'attrae. E Calypso deve scegliere se obbedire alla ragione o affidarsi al cuore... Tra antiche vendette, stregoni eremiti e predoni senza legge, il viaggio attraverso il deserto cambierà entrambi. La passione saprà diventare sentimento? Basterà l'amore a unire due mondi così diversi? 

Una come me, che ama la storia dell'antico Egitto, gli sceicchi come protagonisti dei romanzi e il modo di scrivere di Michela Piazza e Pamela Boiocchi, non poteva certo lasciarsi sfuggire questo libro. Tra l’altro, anche se autoconclusivo, è collegato a un loro precedente romanzo “La maledizione del deserto”.
Le autrici hanno saputo creare il giusto mix di suspence e romanticismo, il tutto intervallato da scene intime abbastanza esplicite tra Anir e Calypso, senza però risultare volgari o inopportune, anzi…
La scrittura accurata e la trama ben strutturata rendono fluida e veloce la lettura. Inoltre, imprevisti, colpi di scena e incidenti vari tengono il lettore con il fiato sospeso, coinvolgendolo e invogliandolo a proseguire la lettura. I dialoghi risultano rapidi e vivaci mentre la narrazione avviene in terza persona. I personaggi sono ben delineati e con dei caratteri molto decisi e forti. La protagonista, Calypso Cox, per esempio, non è una timida e fragile rosa inglese, ma si dimostra forte e determinata. Riesce a far breccia nel cuore del principe del deserto Anir proprio grazie al suo carattere e alla sua determinazione. Non si lascia abbattere dalle avversità e può contare sull’amicizia di Dassin, la cugina di Anir, che l’ha protetta fin dal loro primo incontro, facendo in modo che il cugino, al mercato delle schiave di Port Said, acquistasse entrambe.
Anche la descrizione dei luoghi dove è ambientata la storia e l'atmosfera che si respira sono ben dettagliate. In particolare l’oasi di Farafra e le sorgenti termali di Bir Sitta dove Anir e Callie si recano al tramonto protetti dal buio. Solo le stelle saranno le testimoni di ciò che avviene.
Calypso Cox è una giovane ragazza Inglese che si sta recando in Egitto per partecipare al matrimonio del fratello Caleb con la fidanzata e archeologa Isadora Honeyfield. Appena messo piede sul suolo egiziano, viene rapita da mercanti di schiave. Nel carro dove viene gettata, oltre a giovani donne di varie etnie, si trova una ragazza berbera, Dassan, che parla un po’ di inglese. Tra le due ragazze nasce subito una bella amicizia. Fortuna vuole che sia Anir, che si trova al mercato per liberare la cugina Dassan, a comprarla. Il principe dell'oasi di Farafra è infatti legato alla sua famiglia da un giuramento di sangue.
Anir è colto e affascinante, a volte risulta gentile e romantico, altre freddo e distaccato, ma è anche un guerriero e non segue le regole del ton inglese a cui è abituata Callie. Quello che è suo è suo e la ragazza ora gli appartiene. Ma a volte le cose non sono come sembrano.
Tra i due l’attrazione è tangibile. Lui la respinge e l’attrae, la seduce. Lei è affascinata dal bellissimo berbero. Dovrà però decidere se affidarsi al suo cuore oppure obbedire alla ragione e al fratello che vorrebbe farla sposare con un tranquillo e magari anziano collega inglese.
Ho amato entrambi i protagonisti. Sono entrata in empatia con loro fin dalle prime pagine. Mi sono piaciuti anche i personaggi secondari, in particolare Dassan e Bakki, cugini di Anir, ma anche Isadora. Il fratello di Callie, Caleb, in questo libro mi ha fatto arrabbiare: è testardo, ottuso, in qualche modo maleducato con il suo fratello di sangue che, per trarlo in salvo dopo che era stato rapito, ha rischiato sia la vita che il suo ruolo all’interno del villaggio. Ritiene che il berbero tenga la sorella come schiava, ma lui stesso vuole renderla prigioniera all’interno di un matrimonio combinato.

- Vi siete battuti per decidere sul mio futuro, quando avreste fatto meglio a chiedere la mia opinione. Accusi Anir di trattarmi come una schiava, quando sei il primo a volermi obbediente. - Sollevò il mento. - Ti vorrò sempre bene e avrai il mio rispetto fino a che esalerò l’ultimo respiro, ma ho preso la mia decisione e dovrai rispettarla. Non perché hai perso un duello, ma perché sono un essere umano dotato di cuore, sentimenti e raziocinio. E posso compiere le mie scelte, giuste o sbagliate che siano. 

Caleb restò in silenzio, per un tempo tanto lungo che Calypso si convinse non avrebbe dato alcuna risposta. Invece, alla fine, scosse il capo. - Ho cercato di risolvere con la forza una situazione che andava scardinata con la dolcezza. Tu sei stata più saggia, sorella mia: hai seguito ciò che ritenevi giusto e sei riuscita non soltanto a salvare la mia vita, ma anche a ottenere il rispetto di chi ti circondava. - Lo vide lanciare uno sguardo significativo ad Anir. - E, se gli occhi non mi ingannano, a conquistare il posto che meriti nel cuore dell’uomo che hai scelto. 

Tra le pagine di questo libro il lettore intraprenderà un viaggio attraverso il deserto assieme ad Anir e a Callie. Con loro dovrà affrontare antiche vendette e maledizioni, stregoni eremiti, predoni senza legge, mercenari, rapimenti, mercanti di schiavi. Assisterà anche al loro cambiamento, alla nascita di una passione che si tramuterà in sentimento, in un amore che riuscirà a unire due mondi completamente diversi tra loro.
Mi è veramente piaciuto. Ho apprezzato tutto.
Ora non mi resta che consigliarvi questo libro al cui interno troverete parecchia avventura, passione e sensualità, scene intime piuttosto piccanti, dei protagonisti anticonformisti per l'epoca (lei in particolare), e colpi di scena a non finire.
Complimenti ancora una volta a Michela Piazza e Pamela Boiocchi per avermi fatto trascorre alcune ore in piacevole compagnia dell’affascinante berbero Anir e della sua “schiava” Calypso.


mercoledì 12 aprile 2023

RECENSIONE "FORMA MENTIS" di Carla Bariffi

 

Buon pomeriggio amici lettori!
Recensione "Forma Mentis" dell'autrice Carla Bariffi, edito 
Puntoacapo Editrice. A cura di Andrea Macciò.



Titolo: Forma Mentis 

Autore: Carla Bariffi

Genere: Poesia


Disponibile in formato cartaceo a € 15,00

Contatti autore: Facebook



TRAMA:

"Forma mentis raccoglie in sé le suggestioni della produzione precedente e le porta a piena maturazione, aprendo a nuovi sviluppi una ricerca magmatica e originale. Innanzitutto il recupero della memoria. Il lago, che è riparo e luce, pulsa nel chiaroscuro del ricordo generando atmosfere mosse e incerte, come accade nella pittura impressionistica, fino a ricreare un senso di attesa metafisico, in cui tutto ciò che accade è per sempre [...] In questo spazio ideale trova forza il linguaggio dell'Autrice, spesso evocativo e, in modo più marcato rispetto alla precedente produzione, visivo. Talvolta i frammenti dei testi scivolano nella poesia pura, portando il lettore a un senso proiettivo di stasi e di identificazione con le frequenti pause descrittive che rallentano il ritmo della parola stessa, quasi tutto fosse immobile, scivolato altrove per sempre". (Dalla Prefazione di Ivan Fedeli) 



Forma Mentis è l’ultima raccolta di poesie di Carla Bariffi.
I componimenti sono caratterizzati dall’essere tutti senza titolo, e quindi si prestano ad essere letti nella loro interezza, come un moderno poemetto, oppure, secondo il suggerimento di Ivan Fedeli nella prefazione, come una ballata.
Una pubblicazione precedente di Carla Bariffi si intitolava “Aria di lago” e infatti anche in questa raccolta il lago è protagonista assoluto, metafora della vita e dell’esistenza, “riparo e luce” e “epifania dell’Io” come sottolineato nella prefazione. Per rifarci al titolo, potremmo concludere che quella del lago, calma, racchiusa, circolare, è la “forma mentis” creativa dell’autrice.

Vorrei vedere la risacca/e poi narrarti sensazioni/descriverti la sabbia molle e vasta/l’impronta dentro l’onda/nel rivolo sottile della schiuma.

Immagini che sembrano richiamare il mare, e che invece per chi legge l’intero poemetto rimandano alla dimensione rassicurante ma un po’ claustrofobica del lago.
Un altro tema che ricorre in diverse poesie è quello del rapporto con la tecnologia e la bulimia informativa di oggi: “staccare” è quindi necessario per immergersi nella dimensione creativa e poetica.

Staccare da Internet/ ritrovarsi corpo/e forma nuova di pensiero/necessità e desiderio/possibilità o disintossicarsi dal cellulare/la vera notizia/per un giorno intero. Il distacco temporaneo da un mondo che richiede quella che il filosofo Maurizio Ferraris definì in un libro profetico “mobilitazione totale” è condizione necessaria per creare. Alla Forma Mentis del lago si collegano le affascinanti descrizioni naturalistiche che pervadono tutto il racconto poetico. Non mancano poesie dai toni ironici “si celebrano morti/come se fossero matrimoni (…) il resto è scansione dell’io”.

Forma Mentis è una raccolta caratterizzata da componimenti brevi, talora dal tono epigrammatico, e da registri espressivi diversi, con aspetti più chiari e descrittivi e altri più intellettualistici ed ermetici, spesso rivolti a un “tu” non ben definito. Una poesia dell’intangibile, come viene definita nella prefazione di Ivan Fedeli, dove tutto sembra sfuggire “per diventare irrecuperabile o dato altrove”

Carla Bariffi è nata a Bellano, sul lago di Como, dove vive con la famiglia. Ha pubblicato la raccolta poetica Aria di Lago (2006, Lieto Colle) sua opera prima seguita da Rapsodia in Rosso (CFR) Geografia dell'Altrove e Vena che Pulsa (Terra d'Ulivi). Le sue poesie sono state pubblicate anche su antologie e riviste on line.


mercoledì 5 aprile 2023

"LA BAMBINA CHE VOLEVA AMARE" di Adele Oriana Orlando

 

Buongiorno follower!
Andrea Macciò ha letto "La bambina che voleva amare
dell'autrice Adele Oriana Orlando, edito Land Editore.


Autore: Adele Oriana Orlando

Genere: Narrativa - Biografico

Casa editrice: Land Editore

Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 13,10  

Contatti autore: Facebook - Instagram 


Chi è Alice?
Una bambina nata da una donna che non riesce ad amarla, né a diventare culla e poi casa dove poter vivere in maniera naturale. Una bambina nata in un mondo privo d'amore, che sembra volerla respingere in ogni modo. Non tutto è nero, però, nella vita di questa creatura, prima bambina e infine donna, nata sotto un “cielo avverso”: ci sono intorno a lei punti di luce che la aiuteranno a superare ogni cosa. Punti pieni d'amore, quell'amore che lei è così ansiosa di donare a qualcuno.

La bambina che voleva amare non è nient'altro che questo: la storia sommessa, a tratti crudele ma sempre straordinariamente verosimile e vivida, di una bambina costretta a diventare adulta troppo presto, che ha imparato a non sentire il corpo e che scoprirà, stretta nella morsa della depressione, l'importanza della gratitudine, nonostante tutto. 



La bambina che voleva amare racconta, dall’infanzia all’età adulta, la vita di Alice Fabbri, una bambina nata da una madre, Claudia, che non riuscirà mai ad amarla e in un mondo difficile e privo d’amore. Dopo la separazione dei genitori, Alice si troverà suo malgrado a vivere con la madre fino al raggiungimento della maggiore età. Il periodo della scuola è molto difficile per lei, vittima di numerosi episodi di bullismo, prima per il suo leggero sovrappeso, poi per la sua spiccata sensibilità fuori dal comune e la sua difficile situazione in famiglia. La ragazza è vittima di numerosi atti di sopraffazione e umiliazione, piccola o grande, da parte dei compagni di scuola e della madre, e anche di una violenza sessuale da parte di un ragazzo più grande.
La vita di Alice sembra essere a una svolta quando si può trasferire a vivere con il padre e la nonna, ma purtroppo per lei una nuova svolta in negativo è all’orizzonte. Tra gli anni della scuola e quelli dell’Università, Alice lavora per un periodo in una nota birreria della città dove viene avvicinata da un uomo più grande, Stefano, che rappresenterà un’altra cocente delusione. Alice affronterà anche il buio di una gravissima depressione, dalla quale riuscirà a liberarsi anche grazie al potere terapeutico della scrittura diventando finalmente “farfalla”. Una delle metafore portanti del libro, evidente anche dalla bella cover, è quella del bozzolo e della farfalla: è come i bozzoli che Alice si costruisce per proteggersi dal mondo in attesa di diventare farfalla, continuamente rotti dagli eventi negativi e dalle violenze delle quali è vittima. Lei riesce a crearne sempre di nuovi, fino alla possibile rinascita finale. Bozzoli che si costruisce per non sentire il corpo, le sofferenze, le emozioni negative.
Nella sua vita ci sono anche alcuni punti fermi positivi che la aiutano nel suo percorso verso la rinascita: Anna, la sua migliore amica, e il suo primo amore Enrico che la renderà madre di Margherita.
La bambina che non voleva amare è un racconto biografico molto intenso e a volte commovente, racchiuso in una scrittura concisa ed essenziale.
Il libro affronta temi di grande rilevanza anche sociale, come l’inadeguatezza di molte persone ad essere genitori, nonostante l’immagine di famiglie apparentemente perfette e “normali”, e quello del bullismo che soprattutto nei contesti scolastici colpisce spesso le persone con una sensibilità particolare e fuori dal comune come la protagonista del libro.
La protagonista nasce negli anni ottanta, oggi forse questo problema è ancora più diffuso e inflitto anche tramite gli strumenti informatici, il cosiddetto “cyberbullismo”. Nonostante la quantità di eventi e persone negative che si accaniscano sulla protagonista, Alice ha la fortuna di conoscere un amore vero e un’amicizia autentica, quella con Anna, forse il legame più saldo e profondo della sua vita. Due punti fermi che aiuteranno la trasformazione di Alice in farfalla.
Un romanzo di formazione contemporaneo che affronta con grande intensità emotiva temi appunto attualissimi che ruotano attorno a un personaggio delineato con grande acume psicologico come quello di Alice, che si trova ad affrontare le situazioni piacevoli e spiacevoli comuni a tutti gli adolescenti, ed eventi nei quali il destino sembra accanirsi in maniera particolare su di lei. Con una scrittura raffinata e concisa, Adele Oriana Orlando ci porta dentro il mondo di Alice, un nome dalle forti suggestioni letterarie, e ci racconta il suo tentativo di trasformarsi in farfalla. Temi come la depressione, le famiglie disfunzionali e problematiche, il bullismo, l’ansia sociale sono fenomeni che oggi stanno diventando quasi di massa e che molte persone che li vivono sono ancora restii a raccontare.
Leggendo la storia di Alice e della sua trasformazione in “farfalla” siamo chiamati ad affrontare i nostri personali bozzoli e cercare di dischiuderli per rinascere come fenici. Particolarmente interessante il riferimento al potere terapeutico della scrittura.