giovedì 16 marzo 2017


Buongiorno follower!
Ospite graditissima del nostro blog è Arianna Ena 😊
Leggete l'intervista che le abbiamo fatto e poi venite a farci visita sul gruppo delle harmonyne dove Arianna ci presenterà i suoi lavori 😊






INTERVISTA AD ARIANNA ENA:




1) Raccontaci qualcosa di Arianna :) Parlaci del percorso che ti ha portato a essere quella che sei oggi 
Ho appena compiuto venticinque anni e vivo in Sardegna, una realtà molto differente dal paese in cui sono cresciuta per sei anni. Questa differenza mi ha creato seri problemi, tanto da non riuscire ad ambientarmi. Sono stata vittima di bullismo per molti anni, schernita per i miei diversi interessi e sono stati i libri a salvarmi la vita quando sembrava che non sarebbe finita mai. Tutte le mie esperienze, soprattutto quelle brutte, mi hanno aiutata a crescere e maturare. Sono diventata molto comprensiva con gli altri e mi piace molto la psicologia, che uso per creare personaggi il più reali possibile.

2) Da dove nasce la tua passione per la scrittura? 
Non so esattamente come sia nata la mia passione per la scrittura. Probabilmente è stata una “conseguenza” logica della mia passione per la lettura. La notte spesso mi addormentavo sognando di essere la protagonista di un romanzo rosa che riusciva a superare le difficoltà per raggiungere finalmente la felicità. Un giorno, credo avessi quindici anni o giù di lì, mi sono messa al tavolo, quaderno davanti e penna alla mano e ho iniziato a scrivere. In un modo o nell’altro, non mi sono più fermata. 

3) Come vedi il futuro dell'editoria? Self o CE? E-book o cartacei? E tu cosa preferisci?
È innegabile che essere editato da una CE sarebbe fantastico, ma non mi sbarro nessuna porta. Un giorno, quando la mia prima storia completa finalmente mi soddisferà appieno, allora deciderò cosa fare. Potrei proporla a delle CE oppure pubblicare in Self, ancora non lo so. Deciderò a tempo debito. Per quanto riguarda i libri, è innegabile che gli e-book siano di una comodità incredibile. Ti permettono di avere il libro che cerchi semplicemente con un click, al contrario dei libri cartacei, che alle volte sono introvabili. Questo difetto, però, è ampiamente compensato dal profumo unico della carta stampata e dalla sensazione che girare le pagine ti trasmette. Non importa quanto siano “obsoleti”, i libri cartacei saranno sempre i miei preferiti e i miei romanzi favoriti, oltre che in E-book, vengono acquistati anche in cartaceo, andando ad arricchire la mia collezione. 

4) Genere storico, paranormal, erotico... Scelta dettata dal mercato? Quanto può condizionare?
Personalmente scrivo principalmente per me stessa e per condividere qualcosa. Non solo eventi, ma principalmente emozioni e lezioni che ho imparato a mie spese, sperando, magari, di poter aiutare qualcuno ad uscire da un brutto periodo. Cerco di non lasciarmi influenzare dall’andamento del mercato e cerco di scrivere storie che mi piacerebbe leggere. Sono diventata, da un paio di anni, una fan dei NA, in quanto li trovo estremamente vicini a me, ma mi piacciono molto anche i romanzi rosa, magari con la giusta quantità di erotismo che rende la lettura piacevole e aiuta il lettore ad ambientare la storia sullo steso piano della realtà. Insomma, se ci sono delle belle storie d’amore, leggo un po’ tutto.

5) Perché la gente dovrebbe comprare i tuoi libri?
Forse per cambiare, forse perché so di poter portare il lettore in una realtà differente e aiutarlo a dimenticarsi, almeno per un po’, dei problemi di tutti i giorni. Non sono un autrice di best seller, sono semplicemente una ragazza che cerca di trasmettere delle emozioni, di far sorridere e piangere gli altri anche quando uno non vorrebbe, quindi non c’è un perché vero e proprio. Posso solo sperare che, un giorno, decidano di comprare i miei lavori perché gli piacciono le storie che creo, per i personaggi che vivono tra le pagine dei miei libri, che frase dopo frase si svelano. Spero che un giorno decidano di acquistare i miei libri perché si ritrovano nei miei personaggi, nelle loro emozione, perché nonostante siano solo un parto della mia fantasia, sono così completi da sembrare reali e quasi degli amici.

6) Faresti mai compromessi per arrivare al successo?

Come dicevo, non sono una scrittrice affermata, quindi i compromessi sono fondamentali, soprattutto per la qualità di un lavoro. In quanto madre delle mie storie, potrei non riuscire ad essere abbastanza obiettiva e quindi non riuscire ad individuare i reali punti deboli della mia storia. Tuttavia ci sono delle cose che non accetterei mai. Non potrei accettare che, per avere il mio nome inciso sulla copertina di un libro, la mia storia venisse stravolta, trasformata in qualcosa di non mio e assolutamente contrario ai miei principi. Non accetterei mai che un personaggio complesso venisse trasformato  in qualcosa che non è solo perché così venderebbe. Sarei disposta a rinunciare alla pubblicazione se ciò che mi viene imposto non fosse in linea con i miei principi. I compromessi vanno bene, ma non è la fama che cerco.  

7) Il tuo sogno nel cassetto.
Ormai non lo o più. Da bambina amavo la medicina, avrei voluto fare il medico, ma era troppo faticoso e, da brava pigra quale sono, ho preferito rinunciare. Ho tante passioni, forse troppe, perché non riesco a concentrarmi su nessuna di essa. Forse l’unica cosa che veramente vorrei è riuscire a dare la giusta serenità a mia madre. Ecco, credo che questo sia realmente il mio sogno nel cassetto. Togliere dalle spalle di mia madre tutte le preoccupazioni che la appesantiscono da troppo tempo. Sono decisamente smielata, non fateci caso.

8) Parlaci del tuo ultimo lavoro.
Allora, in questo momento sto lavorando al quarto libro della BF Series, la serie dell’amicizia e dell’amore. È una storia complessa, forse la più difficile nella quale mi sia mai cimentata proprio per il carattere e le esperienze pregresse dei due protagonisti. La storia è incentrata principalmente su Chelsea, la figlia di un pastore anglicano che per tutta la vita, prima di iniziare il college, era sottomessa al padre, un finto uomo di chiesa, ma che ha sempre nascosto un lato violento.La storia è incentrata sulla sua crescita, sul modo in cui, nonostante la sua assoluta e incredibile ingenuità, riesce a trovare il coraggio per trovare la sua strada e superare tutte le difficoltà che la vita può riservare a qualcuno assolutamente incapace di vedere il male nelle persone

9) Progetti per il futuro?
Effettivamente no. Cerco di vivere al meglio giorno per giorno. I progetti, li farò quando avrò trovato la persona giusta con cui farli.

10) Quanto è importante per te l'amore? Credi che nella vita reale esista il lieto fine?
L’amore è fondamentale, ma non lo circoscrivo solo alla relazione di coppia. Ci sono moltissime forme di amore e credo che la vita sarebbe estremamente arida senza nessuna forma di essa. Il lieto fine non esiste nella realtà. La vita è imprevedibile e può cambiare le carte in tavola in un attimo. Tuttavia, credo che ci sia un momento, anche più di uno, in effetti, nelle nostre vite, che nei libri potrebbe essere accomunato ad un lieto fine.È un momento di assoluta perfezione. Un istante dove tutto il resto cessa di avere importanza. Un attimo di gioia così intenso da imprimersi nella mente indelebilmente. Questo è il lieto fine che cerco, quello che nella realtà esiste e tutti noi possiamo trovare, che dobbiamo cercare e custodire gelosamente nel nostro cuore, perché ci riscaldi nei momenti più bui. 



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