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L'opinione di Franca Poli sul libro di Marguerite Kaye
Titolo: Una naufraga per lo sceicco
Autore: Marguerite Kaye
Casa editrice: HarperCollins Italia
Serie: I Grandi Romanzi Storici
Disponibile in formato cartaceo a € 6,00
Pagina autore: Marguerite Kaye Page
TRAMA:
Regno di Murimon, 1815 - Mentre viaggia a bordo della Kent, la nave che la sta conducendo in India per sposare un ricco uomo d'affari a cui il padre l'ha ceduta in cambio di una consistente somma di denaro, Constance Montgomery è convinta di andare incontro a una vita di infelicità. Tuttavia, il destino sembra avere piani differenti per lei. Una terribile tempesta, infatti, si abbatte sulla nave al largo delle coste dell'Arabia, facendola naufragare. Caduta in mare, Constance viene soccorsa dagli abitanti di un villaggio di pescatori e poi ospitata nientemeno che nel palazzo del Principe di Murimon, l'affascinante Kadar. Qui, mentre tutti la credono morta, per la prima volta sperimenta la libertà dalle aspettative paterne e il sollievo di poter scegliere della propria vita... ma anche la forza della tentazione, gli sconvolgenti piaceri dei sensi e, forse, l'amore.
IL PARERE DI FRANCA POLI:
Di Marguerite Kaye ho già letto alcuni libri e li ho trovati
molto belli. Le sue descrizioni, sia dei personaggi che dei luoghi e dei mezzi
che sono inseriti nel romanzo, sono molto accurati. Mentre leggevo mi sembrava
quasi di vedere e di vivere le scene raccontate, la nave che si inabissava, gli
abiti descritti in maniera molto dettagliata...
Questo è il secondo di una serie che l'autrice ha chiamato “hot
arabian nights”, però è autoconclusivo e non collegato con gli altri, se non
per qualche accenno a personaggi degli altri libri.
La protagonista, Lady Costance Montgomey, mentre è in viaggio
dall'Inghilterra alle Indie per contrarre un matrimonio combinato dai genitori,
in cambio di una notevole dote, è vittima di un naufragio nel Mar Arabico.
Viene soccorsa da alcuni pescatori e poi condotta a palazzo al cospetto di Sua
Altezza Reale Principe Kadar di Murimon. Da Kadar viene informata che per
almeno tre mesi non ci saranno imbarcazioni che possono portarla in India, e
che rimarrà a palazzo come sua ospite.
La ragazza non può fare altro che accettare l'ospitalità e anche
il ruolo che le viene assegnato, ovvero “astronoma di corte”.
Anche il principe è alle prese con il suo nuovo ruolo di
regnante e con un matrimonio combinato per ragioni di stato ed economiche.
Saranno proprio le stelle a liberare entrambi da un passato
doloroso e a proiettarli verso un futuro insperato fino a poche settimane prima.
Un futuro dove anche l'amore avrà finalmente un ruolo di primo piano.
Ho trovato questa frase che Kadar dice a Costance molto bella:
“Ti amo Costance. Ti ho desiderata dal primo istante in cui sei
entrata in questa stanza. Mi hai affascinato. Mi hai fatto adirare e ridere.
Hai visto oltre le mie parole, decifrando i miei pensieri più intimi. E quando
erano mal fondati hai avuto il coraggio, l'arditezza, la compassione e la
perseveranza di correggerli. Hai rovesciato tutto il mio mondo, per poi ricollocarlo
nel verso giusto. Mi hai fatto desiderare di scalare il cielo e raggiungere le
stelle insieme a te. Mi hai reso più felice di quanto avessi creduto mai
possibile.”
Chi non vorrebbe una dichiarazione d'amore simile?
È un libro storico molto romantico. Mi sento di consigliarlo a
chi ama il genere storico rosa... con protagonista un aitante sceicco! 😉
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