Franca Poli, Luc Cel e Serenella Procopio hanno letto il libro di Sam P. Miller. Ecco le loro opinioni:
Titolo: Guardami ancora
Autore: Sam P. Miller
Disponibile in ebook a € 0,99
TRAMA:
Cosa fareste se un terremoto di proporzioni apocalittiche si abbattesse improvvisamente sul vostro mondo rivoltandolo dalle fondamenta? Se tutto ciò che prima era perfetto, sprofondasse inevitabilmente nel caos?
Questo è quello che succede ad Anthony, consumato playboy e uomo d’affari di successo, quando il suo universo entra in rotta di collisione con due occhi azzurri che tolgono il respiro. Occhi sfuggenti e bellissimi che mal si adattano al suo prototipo femminile.
Eva è una ragazza dall’aria timida e impacciata, che non ha nessun interesse a rimettere in gioco il suo cuore malandato. Lo tiene sotto chiave da un anno sfuggendo a chiunque provi ad avvicinarla. La sua isola felice però, sarà inavvertitamente devastata da uno tsunami che ha l’aspetto di un dio, una voce da hot line e uno sguardo che altera gli ormoni femminili.
Tra batticuori, farfalle nello stomaco e incontri bollenti, uno strano sentimento si farà largo sgomitando nelle loro vite. È folle e illogico, ma sarà anche abbastanza forte da sopravvivere?
IL PARERE DI FRANCA POLI:
Devo dire che questo romanzo potrebbe avere le caratteristiche
per essere un buon libro, è scritto bene, ma secondo il mio parere l'autrice ha
ecceduto un po' troppo con una determinata parola pronunciata dal protagonista,
a mio avviso non sempre giustificata.
È scritto alternando il punto di vista di entrambi i
protagonisti, Eva e Anthony. Altri personaggi importanti sono anche Alex,
fratello di Eva, Olivia la sua migliore amica, la sorella e due amici di
Anthony, ma soprattutto David l'ex amante di Eva, una persona veramente insopportabile.
Eva e Anthony si conoscono per caso, complice il cane di Eva.
Da quel momento inizia il corteggiamento da parte di lui, ma ci
sono delle incomprensioni, e non solo quelle, causate principalmente dai
tanti segreti che entrambi celano.
Il finale è la parte del libro che ho apprezzato di più, in
particolare il modo in cui lui finalmente decide di dichiararle i propri
sentimenti.
Mi dispiace dirlo, ma, tirando le somme, questo è un romanzo che purtroppo non mi
ha preso, non mi ha tenuta incollata con l'ansia e la voglia di sapere come si
evolveva la situazione tra Eva e Anthony.
IL PARERE DI LUC CEL:
Questo libro non mi ha entusiasmato, per una serie di
considerazioni che mi bloccavano la lettura. Inizio dalle note positive: la
trama è ben delineata, c'è una bella storia da leggere e i personaggi sono ben
costruiti, hanno un loro carattere. Ho apprezzato lo sforzo di rendere il punto
di vista maschile anche se in alcune parti i sentimenti sono un po' ripetitivi
e il continuo colorare dialoghi e pensieri con incisi rafforzativi alla fine
risulta esagerato. Qualche taglio avrebbe reso la narrazione più scorrevole.
Ho molto apprezzato il finale, che, ovviamente non svelerò, è
in tono con il romanzo è non così ovvio. Ci sono dei tratti della trama che ho
trovato poco verosimili, come la scena nell'ascensore. La durata dell'amplesso
la rende davvero poco credibile.
Quello che mi ha disturbato di più è la superficialità con la quale
è stata trattata l'aggressione. È un argomento troppo delicato per risolverlo
con leggerezza. Le donne ne escono spezzate da esperienze simili e lo dico con
cognizione di causa.
Qui si poteva fare la differenza, rendere più profondo il romanzo dandogli una potenzialità diversa.
Queste sono le mie impressioni personali e si sa che ognuno ha
il suo vissuto per questo non tutti i libri sono per tutti.
IL PARERE DI SERENELLA PROCOPIO:
Romanzo piacevole
scritto in prima persona, ma con il pov di entrambi i protagonisti. C’è amore,
passione, gelosia. I due protagonisti si incontrano sulla spiaggia complice il
cane di lei e tra loro scatta subito la scintilla, ma alcuni segreti rischiano
di compromettere le cose tra di loro. Secondo il mio modesto parere, c'è una
nota stonata ed è il protagonista... è troppo di tutto. Troppo bello, troppo
sexy, troppo figo... a volte ragiona più con la parte bassa del corpo che con
il cervello. Ma quello che ho trovato esagerato e il suo linguaggio, troppo
ricco di parolacce. Essendo un imprenditore di successo si suppone che il suo
eloquio sia raffinato, non che si esprima come uno scaricatore di porto. Ogni
tanto un’imprecazione ci può stare ma senza esagerare. Spero che l’autrice non
prenda male questa mia piccola critica.
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