martedì 27 marzo 2018

"WILD LAKE" di Bianca Ferrari



Buongiorno follower!
Bianca Ferrari ci parla di "Wild Lake", la sua ultima pubblicazione, edita Un cuore per capello 😊






Titolo: Wild Lake
Autore: Bianca Ferrari
Genere: Romance - Young Adult

Casa editrice: Un cuore per capello

Disponibile in ebook a € 1,99
e in formato cartaceo a € 16,00

Pagina autore: Bianca Ferrari 






TRAMA:

J. Lee è nata e cresciuta nel freddo Maine: sembra una ninfa dei boschi con quei suoi capelli rossi, ricci come una criniera e gli occhi verde scuro. Ha un carattere vivace, curioso ed estremamente solare, ma, dietro grandi sorrisi e una spiccata empatia, nasconde un grande dolore, a causa del quale è stata costretta a trasferirsi in Oklahoma.
Nathaniel, invece, non ha mai lasciato Broken Arrow, dove conduce un’esistenza solitaria. Ogni persona cui abbia voluto bene l’ha abbandonato, lasciandogli la convinzione di non valere niente: e come in una profezia auto avverante, fa di tutto per corrispondere all’immagine che ha di sé.
L’incontro tra i due potrebbe essere la cura per le loro sofferenze: cura che passerà dalla forza apparentemente incrollabile di J. Lee, ai tormenti inquieti e alle paure di Nathaniel.
Riusciranno, insieme, a superare le difficoltà e a confessare sentimenti troppo forti per essere soffocati? E cosa succederà quando sarà J. Lee a crollare sotto i colpi implacabili del destino? È possibile, per un amore così giovane, affrontare intemperie e tempeste, rimanendo saldo nei loro cuori?






BIOGRAFIA:

Bianca Ferrari è lo pseudonimo di una donna qualsiasi che, abbandonate da tempo le velleità artistiche della sua vita precedente, si è riscoperta desiderosa di raccontare storie romantiche, dense di sentimenti e di emozioni. Con l’obiettivo di far battere i cuori dei lettori per i personaggi che animano la sua fantasia, di trasmettere messaggi positivi di forza, resilienza e determinata volontà di crescita, narra vicende in cui l’amore (per se stessi, per la vita e per la persona giusta) vince tutto, perché fervida sostenitrice che “La bellezza salverà il mondo”.






DICE L’AUTRICE:

Wild Lake nasce da un periodo piuttosto complicato della mia vita. Senza scendere in particolari per voi poco interessanti, diciamo che ho avuto un ritorno all'adolescenza. Quella che non ho mai vissuto appieno, troppo impegnata a leggere tutti i libri della Biblioteca Civica vicino a casa mia, in ordine di scaffale (qualcuno ha detto #ossessivocompulsiva?)
A quel punto da qualche parte dovevo infilare tutti quegli ormoni impazziti, dunque, tra una ceretta e l'altra, ho convogliato tutta quell'energia in eccesso romanzando la storia d'amore tra me e mio marito - che poi sarebbe il vero scrittore della famiglia, se solo non si occupasse di un genere di nicchia che non attrae lettori.

Quindi ho cominciato a raccontare di J. Lee e Nathaniel, infilandoci qui e là situazioni o frasi veramente successe tra me e lui, come il famoso SMS con la canzone di Johnny Cash, che ho ricevuto una mattina di un caldissimo ottobre del 2006.

E la reazione che ho avuto non è stata proprio la stessa di J. Lee... io l'ho mandato a quel paese e non ci ho parlato per un mese 😂

A dirla tutta quasi tutta la storia ha rimandi al reale, nonostante l'ambientazione e l'età dei protagonisti. Ad esempio l'amore che J. Lee ha per l'acqua e le sensazioni che prova quando ci si trova immersa, quelle sono tutte mie (che va beh, sono una sirena: non volevo svelarvelo, ma siccome siete simpatiche ve lo confesso).

Un'ultima curiosità è che dentro mi si muove l'idea di fare un sequel familiare, con nuovi protagonisti, quindi chissà se non li rivedremo in una nuova pubblicazione!!!






BREVI ESTRATTI:

Nathaniel
Avrebbe voluto spiegare ad Andrew quanto si fosse sentito colpevole per l’incidente, la fatica che aveva provato nel vederlo distrutto, la solitudine che aveva sentito, gelida, strisciante, più cattiva del solito. Solo Lauren gli era stata vicina: era andata a trovarlo ogni sera, lo aveva aiutato ad annegare i suoi sensi di colpa nella birra acquistata col documento falso che si erano fatti fare l’anno precedente proprio lui e Andy, lo aveva accolto tra le sue gambe facendolo sentire allo stesso tempo meno solo, ma meritevole di un ben più grave isolamento.

Andrew
Andrew sentiva che avrebbe semplicemente voluto scordare tutto e abbracciare quello che era stato, fin da bambini, la sua àncora; avrebbe voluto sentire il loro legame indistruttibile, poter davvero credere in lui, nel fatto che uno sbaglio, seppur grave, non potesse essere sufficiente per scalfire la loro amicizia. Avrebbe voluto dire “ti perdono”, ma non trovava la forza nella sua gola per pronunciare quelle parole.

J. Lee su Nathaniel
Nathaniel Reed aveva un fascino incredibile: quel qualcosa in più che non era solo l'insieme dei suoi lineamenti e del fisico perfetto che aveva potuto studiare a fondo, di nascosto, durante il pomeriggio insieme. Era qualcosa di speciale, insito in lui, in come si muoveva, in come camminava. Un misto d'insicurezza e forza. Era come se ci fosse da scoprire un mondo dietro quei lucidi capelli lisci che nascondevano a tratti lo sguardo. Uno sguardo pieno. Immaginava che sapere tutto ciò che si portava dentro, sarebbe stato come leggere un avvincente romanzo di un milione di pagine.

J. Lee e l'acqua
Si allontanò, si tolse i vestiti, rimanendo in costume e, avvicinandosi al lago, si immerse nell'acqua fredda fino alle spalle, per poi girarsi verso Reed, ancora fermo e con lo sguardo fisso su di lei, guardarlo di rimando e lasciare che il lago la ricoprisse completamente, scomparendo nell'acqua scura. Era un gioco che le piaceva fare fin da bambina, espirare completamente, svuotando i polmoni e sentire la gravità fare il suo effetto anche in acqua, scendendo il più possibile, senza doversi muovere, come se fosse annegata. La sensazione non era negativa, non le creava ansia, anzi, la faceva sentire del tutto in pace. Sott'acqua non c'era rumore, non c'erano parole, la vista era sfocata, ma i colori rimanevano vividi e intensi. C'era solo lei, nessun futuro, nessun passato, solo la sua liquida essenza fusa con l'elemento cui si sentiva più affine.
Tutto ciò che rimaneva di lei erano dei cerchi nell'acqua, che piano piano aumentavano la distanza tra le proprie spire.

Nathaniel su J. Lee
J. Lee: aveva pensato solo a lei, a quanto fosse inadeguato, a quanto rischiasse di farla soffrire standole vicino, aveva annegato nell’alcool tutti i pensieri angosciati che tormentavano la sua anima. Ma quando se l'era ritrovata davanti, a soccorrerlo in quella stupida vasca, non aveva potuto fare a meno di desiderarla ancora più di prima. Quei giorni senza di lei erano stati un calvario autoimposto e finalmente quella ragazza, diversa da qualsiasi altra avesse mai conosciuto, era lì, con i suoi vestiti addosso. Sexy come forse non sapeva d'essere, ignara dell'effetto che aveva la sua vista su di lui, una bellezza incredibile, inconsapevole dello tsunami di emozioni che provocava in lui. 





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