mercoledì 6 giugno 2018

RECENSIONE "L'AMORE CHE NON SEI" di Cristina Origone



Buon pomeriggio amici lettori!
Daniela Perelli ha letto "L'amore che non sei" di Cristina Origone, edito Libromania.





Autore: Cristina Origone
Genere: Narrativa

Casa editrice: Libromania

Disponibile in ebook a € 3,99

Pagina autoreCristina Origone 





TRAMA:

La storia di Greta inizia da amori sbagliati e scoperte tipiche dell'adolescenza: punti di riferimento che svaniscono e legami che credeva indissolubili che vengono meno causano un dolore che sembra insopportabile. Quando tutto sembra perso e autodistruggersi appare l'unica soluzione, gli incontri con una serie di persone speciali e in particolare con Federico, che diventa il suo angelo custode, riaccendono la sua immaginazione e quella capacità di sognare che credeva perduta. Una storia d'amore che è anche una storia familiare intensa e travolgente su temi delicati e difficili come la malattia, il rapporto con la famiglia, il corpo, l’amicizia. 



BIOGRAFIA: 

Cristina Origone è nata a Genova, dove vive e lavora insieme al marito. Scrittrice versatile, si è cimentata in vari generi, passando dal saggio semiserio "Come portarsi a letto una donna" in 10 mosse al thriller “Avrò i tuoi occhi” con Fratelli Frilli Editori. Nel 2010 ha vinto la XXI edizione del premio Writers Magazine Italia. Nel 2016 ha esordito nel self publishing con “Tutto brucia tranne te” e ha pubblicato con Delos Digital “Alice a testa in giù”. Nella collana Youfeel Rizzoli ha pubblicato “Chocolate Olivia” e “Due fratelli per Giulia”. 



IL PARERE DI DANIELA PERELLI:

Una storia che parla sì d’amore, ma d’amore a trecentosessanta gradi: la famiglia, l’amicizia ma, cosa ancora più importante e profonda, l’amore per se stessi. Ed è proprio questo il punto focale della storia, come nella vita di tutti i giorni, il sapersi voler bene che è la base di tutto. Della nostra vita, per far sì che si possa vivere serenamente al di là di ciò che gli altri si aspettano da noi. La famiglia, come sempre, gioca un ruolo fondamentale, come anche nella vita della giovane Greta, la fragile protagonista di questo romanzo. L’autrice si è cimentata in un genere non facile che è la narrativa, nel senso più vero del termine. Il raccontare di una ragazza nell’età dell’adolescenza, l’esprimere i sentimenti, le frustrazioni, i momenti gioiosi spesso così sporadici sostituiti da momenti tristi, è davvero difficile. Occorre fare un passo indietro, occorre chiudere gli occhi e pensare “Anche io ho avuto quell’età”, occorre scavare e magari riaprire ferite combattendo una battaglia interiore con se stessi. Perché, anche se da ragazzi i momenti belli e spensierati sono stati tanti, quella piccola insicurezza ha almeno una volta caratterizzato tutti. Solo così si può pensare di raccontare anche momenti non facili, situazioni spesso drammatiche che riguardano in questo caso una giovane Greta che fa a pugni con il mondo per trovare il suo spazio, che cerca di trovare uno spiraglio attraverso l’amicizia e magari attraverso l’amore…
L’autrice ha saputo raccontare con delicatezza e dedizione una storia molto attuale, con quel pizzico di speranza e una scrittura fluida e, seppur semplice, mai banale e noiosa.
Complimenti, ne consiglio assolutamente la lettura.



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