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In uscita oggi "Dariin" dell'autrice Claudia Melandri, primo volume della serie "The Gargoyle Chronicles"
Titolo: Dariin
Autore: Claudia Melandri
Serie: The Gargoyle Chronicles
Genere: Urban - Fantasy
Disponibile in ebook a € 1,99
Pagina autore: Claudia Melandri Autrice
TRAMA:
E se tutto quello in cui credevamo, in realtà non fosse che un semplice sassolino in mezzo a tante rocce?
Di giorno uomini, di notte bestie. Le viscere della terra sono state sempre la loro casa e la superficie il luogo di caccia. Cinque anni fa però, tutto è cambiato.
I fratelli Bryan e Simon Deveron hanno lasciato New York City per trasferirsi a South-Heaven, piccola città del New Brunswick. L’arrivo dei forestieri accompagnati dall’avvenente avvocato Elliot O’Donnell, che cura i loro interessi legali, mette la sonnecchiante comunità in fermento.
L’incontro con Bryan metterà a dura prova il cuore e la razionalità della bella giornalista Rebecca Miller: l’istinto le urla di non fidarsi, ma i sentimenti sussurrano tutt’altro.
Chi sono in realtà?
Perché hanno scelto South-Heaven?
Da cosa scappano?
O… cosa cercano?
BIOGRAFIA:
Claudia Melandri, nata in Calabria nella provincia cosentina, attualmente vive nella città di Pitagora, Crotone. Si divide tra il lavoro nel settore vendite di una azienda della zona, la famiglia e la scrittura. Fin da piccola amava divorare libri che parlavano di mondi lontani. Mentre i suoi coetanei correvano in bici, lei correva con la fantasia e creava scenari immensi dove rifugiarsi. La trilogia de ʺIl Donoʺ è il suo primo paranormal romance portato a termine, edizione Self Publishing. Altre opere:
Cape River – Light and Darkness: paranormal romance auto conclusivo.
The Gargoyle Chronicles: urban fantasy. Primo volume in uscita il 13 ottobre del 2018.
Appassionata di musica Rock/Metal, ascoltata rigorosamente ad alto volume con l’iPod. I suoi miti della letteratura sono: Jane Austen, Charlotte ed Emily Bronte, Bram Stoker, Stephen King.
DICE L’AUTRICE:
Quando ho iniziato a scrivere questa storia avevo già in mente il finale che si sarebbe svolto nella terra di origine dei Gargoyles. Di solito la fine di un libro per me è ogni volta motivo di ansia, sempre alla ricerca del finale perfetto, che dia la degna conclusione ad anni di lavoro. Ma scrivere partendo dalla fine si è rivelata una scelta vincente per me come autrice. In questi giorni sto scrivendo il quarto e "forse" ultimo volume della saga. La Città di Pietra - mi sono ispirata a Petra, sito storico della Giordania. Affascinante, maestosa che lascia a bocca aperta.
BREVI ESTRATTI:
– Avrei voluto ucciderli io, dando loro la caccia come animali. Hanno osato minacciare la mia vita. Dovevoavere soddisfazione.
– Ma hanno minacciato me, non te. – Commentò lei, confusa dal ragionamento che non aveva alcuna logica.
– Appunto, la miavita. Tu.
L’aveva vista per pochi secondi ma bastarono a tranquillizzare l’animo di Dariin. Se ne stava in piedi sopra un ramo del vecchio abete, con le ali ripiegate dietro la schiena, mentre fissava ancora la finestra dove era apparso il bel volto di Rebecca. Sorrise e i denti mostruosi scintillarono nel buio come i suoi occhi. Quegli artigli conficcati nella corteccia erano un’àncora piantata nel tronco di quella realtà che cominciava a piacergli fin troppo. Stava per spiccare il volo, quando delle luci illuminarono il giardino. Boris indietreggiò svanendo nelle tenebre, mentre Dariin si avvolse nelle ali e rimase immobile, mimetizzandosi con la notte. Un’auto dei Rangers avanzava, rallentando poi proprio davanti alla casa di Rebecca, fino a fermarsi. La creatura aguzzò la vista che nella forma di Gargoyle era perfetta, tranne che per i colori. Focalizzò il volto dell’uomo a bordo: sui quarant’anni, sguardo di ghiaccio e fronte prominente. Fissava con insistenza la dimora della ragazza. Un ringhio gli risalì dal profondo della gola e gli artigli strapparono un pezzo di spessa corteccia. L’auto si mosse e con un’inversione a Utornò lentamente sulla strada che conduceva in città.
Dariin lasciò il nascondiglio e balzò nel vuoto planando grazie alle enormi ali che gli fecero toccare terra con elegante leggerezza. Indossava solo un paio di aderenti boxer, nella caccia voleva stare comodo.
– Boris, resta qui. Proteggi questa casa. Proteggi lei. – Il lupo strusciò la testa contro le sue cosce. – Grazie, amico. Tornerò appena possibile.
E con uno scatto, troppo veloce per percepirlo a occhio nudo, il Gargoyle spalancò le ali e svanì inghiottito dalla notte.
Boris si sedette sulle zampe posteriori, gli occhi fissi sulla casa di Rebecca, le orecchie tese a sondare ogni suono circostante. Nessuno si sarebbe avvicinato all’abitazione, né quella notte né la seguente e neppure le future.
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