Buongiorno follower, buon venerdì!
Vi segnalo "Mio unico amore", il nuovo romanzo di Marianna Vidal, settimo volume della serie "Latinos"
Titolo: Mio unico amore
Autore: Marianna Vidal
Serie: Latinos Vol.7
Genere: Contemporaneo
Disponibile in ebook a € 0,99
e in formato cartaceo a € 12,50
Pagina autore: Marianna Vidal Autrice
Blog autore: Leggo Marianna Vidal
TRAMA:
A ventitré anni Rocio non riesce ad avere una relazione stabile. Tutte le sue storie finiscono prima di iniziare, sempre per lo stesso motivo: Julián Gutiérrez, il suo migliore amico.
Rocio n’è innamorata da quando era una ragazzina e oramai si è rassegnata al fatto che lui non la vedrà mai come una donna.
Inaspettatamente, però, qualcosa cambia. Julián torna da Los Angeles e le chiede di accompagnarlo alla festa per l’anniversario di nozze dei suoi genitori.
Il sogno di una vita sembra realizzarsi, ma il giorno dell’appuntamento, al posto di Julián, si presenta Daniel, il maggiore dei Gutiérrez, l’unico con cui Rocio non ha mai legato, determinato a sventare i piani di seduzione del fratello.
Daniel ha soffocato per anni la forte attrazione che prova per Rocio, consapevole che per lei è sempre esistito solo un unico amore: Julián. Questa volta, però, non è disposto a permettere a suo fratello di giocare con i sentimenti di Rocio ed è pronto a utilizzare tutte le sue armi di seduttore pur di farle capire la differenza tra un amore idealizzato e uno reale.
BIOGRAFIA:
Marianna Vidal vive a Ischia.
Amante dei libri e delle grandi storie d'amore, è un'inguaribile romantica.
Ha lavorato spesso per il web ed è autrice di saggi e di articoli. Mio unico amore è il suo settimo romanzo, il settimo della collana Latinos.
DICE L’AUTRICE:
Mio unico amore è il settimo romanzo della serie Latinos e come tutti gli altri è autoconclusivo, dunque, si può leggere indipendentemente dai volumi precedenti.
L’ispirazione per questa storia, che avrebbe puntato un faro sulla famiglia Gutiérrez, mi è venuta ripensando a un classico della commedia romantica, “Sabrina”. Visto e rivisto infinite volte, mi tiene sempre attaccata al televisore, sospirando con lei fino alla parola “fine”. Ovviamente non potevo riproporre la sua storia che è stata rivisitata in tutte le salse, ma a lei devo lo spunto per questo triangolo che vede due fratelli contendersi la stessa donna. Come Sabrina anche Rocio è cresciuta nella grande casa padronale ed è sempre stata innamorata del fratello minore… Qui iniziano e finiscono le similitudini, perché presto i personaggi hanno preso il sopravvento raccontandomi una storia che mi ha tenuta ferma su alcune pagine anche diverse settimane… Il risultato finale mi sembra piacevole, divertente e molto romantico. Naturalmente non posso rivelarvi nulla sui due fratelli, ma uno lo abbiamo già incontrato in “Hollywood, mi amor!”, alle prese con la carriera di attore. L’altro, invece, è una novità assoluta, perché neppure Pablo, il secondo dei tre, che qui ritroveremo in veste di saggio fratello dal passato tormentato, ne ha mai fatto cenno nel suo “Il tuo bacio tra mille”, perché in rotta di collisione con la famiglia che vede lontana da lui. Ecco, qui scopriremo cosa ci nascondeva Pablo…
Daniel è il più assennato dei tre Gutiérrez, ma con Rocio si lascia andare rivelando un universo interiore molto simile a quello della piccola di casa, che porterà scompiglio, ma anche tanto amore.
BREVI ESTRATTI:
Daniel era il fratello maggiore, quello che controllava i più piccoli e per estensione lo faceva anche con lei, che era la figlia della cuoca e del manutentore, ma visto che Dio non aveva concesso alla signora Amparo una figlia femmina, a lungo desiderata, le era stato permesso di scorrazzare per casa, come se fosse, veramente, un membro della famiglia Gutiérrez.
«Dici che Rocio...».
Annuì.
«È sempre innamorata di te».
«Oh, Signore!», si lasciò ricadere contro la spalliera del divano, portandosi le mani al volto, per poi allargare le dita e puntargli addosso il suo sguardo di brace, che tanta presa faceva su Hollywood.
«Però, non è niente male», osservò Julián.
Daniel si mosse bruscamente, scivolando sulla punta della poltrona, deciso ad andarsene.
L'ultima cosa di cui aveva bisogno in quel momento era ascoltare i piani di seduzione di suo fratello.
Recuperò gli occhiali dal tavolino e li infilò nella custodia, con estrema calma, mentre gli diceva:
«Fossi in te, mi toglierei questa assurda idea dalla testa».
Gli spostò bruscamente le gambe, poggiate sul tavolino, per passare.
«Perché assurda?».
Rallentò il passo. Non meritava una risposta, lo sapeva, ma non poté impedirsi di voltarsi, per coglierlo in una posizione squilibrata, con le spalle affondate nella poltrona e il busto rivolto al lato opposto.
«È la figlia di Josefa ed Eusebio, per iniziare, e se questo non bastasse a fermarti, ricordati che la conosci da quando aveva cinque anni».
«Sì, ma tra due mesi ne compirà ventitré».
Piegò le labbra in un mezzo sorriso, sinceramente colpito.
«Te ne ricordi?».
«Ovvio», si piegò nelle spalle. «Siamo nati lo stesso giorno».
«Ah, ecco!», brontolò, decidendosi a lasciare il salotto.
Grazie!!!^_^
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