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Fresco di pubblicazione "A domani" dell'autrice Maura R., edito Queen Edizioni
Titolo: A domani
Autore: Maura R.
Genere: Romance contemporaneo
Casa editrice: Queen Edizioni
Disponibile in ebook a € 2,99
Pagina autore: Maura R.
TRAMA:
"Voglio essere il tuo posto nel mondo se me lo
permetterai"
L’avvocato Andrea Furlan non ha tempo da perdere in
relazioni sentimentali e quando incontra il suo nuovo cliente, capisce da
subito che Leonardo Cacciari potrebbe rappresentare un pericolo. L’arrogante
imprenditore è determinato a conquistare la donna dal cuore di ghiaccio e non è
intenzionato a fermarsi finché non sarà sua. Fermamente convinta che il
rapporto dovesse rimanere strettamente professionale non aveva però calcolato
l'intemperanza di Leonardo. Andrea dovrà scegliere se cedere a quell'uomo
oppure allontanarlo per sempre.
BIOGRAFIA:
Maura R. vive in una piccola cittadina nelle colline del
Monferrato, immersa tra i fascinosi rilievi piemontesi. Si avvicina alla
scrittura quando nasce in lei l’esigenza di realizzare qualcosa che la faccia
stare bene, un momento esclusivo da dedicare a se stessa. Grazie al suo
costante impegno e alla sua caparbietà, nel 2016 pubblica il primo volume della
dilogia in self publishing.
Non le piace parlare molto di sé, lascia che siano gli altri
a cogliere l’essenza della sua personalità e la volontà delle sue emozioni.
Molteplici i richiami a testi di canzoni, nei suoi libri, in quanto onnivora
ascoltatrice e appassionata di musica.
DICE L’AUTRICE:
A domani nasce come Romanzo autoconclusivo, almeno questa
era la mia idea iniziale, ma le lettrici non erano del mio stesso parere! Così
con molta calma, ho provato ad immaginare un’altra storia che potesse avere
come protagonisti Andrea e Leonardo; dopo mesi di scrittura ne è nato il
sequel, posso dire che una storia nella storia. Due Pov alternati, a differenza
di A domani in quest’ultimo ho dato voce a Leonardo, i protagonisti
racconteranno la loro storia alternandosi tra passato e presente.
BREVE ESTRATTO:
La porta si spalancò ed eccolo lì, a riempire tutta la
stanza solo con la sua presenza, senza proferire una sola parola.
Si fissavano, riflessi nello specchio; scintille di rabbia e
passione rimbalzavano da una parte all'altra.
Avvicinandosi con passo misurato, come una fiera che stava
per sferrare il suo attacco, non smise di guardarla.
La sua voce era fredda, ruvida. «Perché?» le ringhiò in faccia con quella
fragranza di menta e rabbia. «Rispondimi, cazzo, non è difficile, rispondi! Lo
sappiamo entrambi che non ti mancano le parole!»
Con la mano sinistra continuava a tenerle i polsi bloccati,
ma lei pareva non essersene neppure accorta. Con l’altra cominciò a tirarle su
quel vestito di pizzo che gli aveva fatto perdere definitivamente il controllo.
«Per favore. No!» un sussurro rivolto più a se stessa.
Sapeva che il suo corpo l’avrebbe tradita, lo stava già facendo: si era
avvicinata di più a lui, come se anelasse quel contatto più dell’aria per
respirare, come se non avesse alcuna scelta. Leonardo si allungò verso di lei
per baciarle il collo, risalendo sino al lobo
«È per lui? Perché non mi vuoi?» sussurrò. Stava tremando e
non poteva far nulla per impedire che se ne accorgesse, tanto che lui rallentò
la sua carezza «Io ti voglio Andrea. Ma non così!»
Allora lo guardò con ferocia, facendo fremere le narici,
travolta da una gelosia soverchiante. «Mi vuoi? Ma non così?» ripeté ironica.
Leonardo non aveva smesso di toccarla. Lei chiuse gli occhi,
si sentiva sospesa tra delizia e mancato appagamento, sarebbe stato più facile
rifugiarsi nel delirio di quel piacere. Cercò di muoversi per raggiungere
quello che le sembrava l’unica via d’uscita, ma sentì il vuoto, quando lui,
intuendo le sue intenzioni, si allontanò di quel poco che bastava.
«Eh no, donna…» le soffiò nell'orecchio. «Come ci si sente
sospesi sul baratro? Ecco come mi fai sentire tutte le volte che ti cerco e ti
neghi.» Attese qualche istante e poi aggiunse: «Insoddisfatto, ecco come.»
Si allontanò definitivamente guardandola diritta negli occhi
senza alcuna vergogna.
«Se mai lui ti toccherà, è a me che penserai. Tu sei già
mia. Sarebbe più facile se lo ammettessi.»
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