venerdì 30 agosto 2019

"COME OMBRA ALL'IMBRUNIRE" di Manuela Stangoni



Buongiorno follower, buon venerdì!
Vi segnalo "Come ombra all'imbrunire" dell'autrice Manuela Stangoni.






Autore: Manuela Stangoni

Genere: Romance introspettivo

Disponibile in ebook a € 3,99

Pagina autore: Manuela Stangoni




TRAMA:

Luna e Leonardo compiono un viaggio in Sud Dakota. Le tappe sono diverse, ma la prima è quella alla quale Leonardo tiene di più: nel villaggio Lakota. Luogo ricco di atmosfere facenti parte di un disegno armonioso, in cui la natura si interseca con l’uomo nel più completo rispetto e amore reciproco. Lì, sia Leonardo sia Luna, contempleranno un’esistenza governata da gesti vicini alla sacralità, dominata dall’orgoglio e dall’ostinata volontà con cui i nativi dimostrano un attaccamento particolare alle loro tradizioni.
Proprio in questo luogo una notizia dilaniante farà mettere in discussione l’affetto che lega Leonardo ai suoi genitori; e per come hanno luogo i fatti, anche nei confronti di Luna, visto che palesa una sorta di complicità.
...Assenze e distanze devono diventare per te il fuoco e l'acciaio mediante i quali forgiare le tue fragilità; e il fragore che adesso fanno dentro di te, con il tempo, si farà pace e silenzio... Questa frase di Zio Toni accompagnerà Luna in un percorso di crescita che la vedrà vacillare tra luce, buio e ombra.
(Presente nella quarta di copertina).



BIOGRAFIA:

Mi chiamo Manuela Stangoni, sono nata nel 1968 e vivo a Mignanego con la mia famiglia. Nel 2017 ho esordito con il romanzo "Comeper la luna il sole" pubblicato da Lettere Animate. "Come ombra all'imbrunire" è il mio secondo romanzo. E' da considerarsi il seguito di Come per la luna il sole, anche se l'ho elaborato in modo tale che potesse avere una chiave di lettura tutta sua nel caso in cui fosse stato letto da chi non conosceva i fatti precedenti.






DICE L’AUTRICE:

In questo romanzo c’è qualcosa in più... SI RIDE 🙂 🙂 🙂
Non sono una che si studia a tavolino accadimenti e macchinazioni, mi siedo davanti al PC e inizio a scrivere; e in questo romanzo questa mia peculiarità mi ha portato emozioni nuove.
Trovarmi a piangere mentre scrivevo alcune parti mi era già capitato, ma nel rileggerle le emozioni si riducevano. In questo romanzo invece la protagonista oltre a farci intristire, disperare e arrabbiare ci fa ridere con la sua autoironia.
Luna ride di sé e fa ridere anche gli altri per questo suo essere un po’... imbranata, a volte insicura a causa di un’autostima ridotta seppure ingiustificata.
La cosa curiosa è data dal fatto che ogni volta che ho riletto il manoscritto per correggerlo mi sono ritrovata a ridere di quei dialoghi con lo stesso coinvolgimento di quando li avevo scritti. Quindi auguro oltre che una buona lettura anche una grassa risata 🙂 🙂 🙂






BREVE ESTRATTO:

Quando arrivammo, erano appena le 10:00, il sole era ancora un tiepido disco giallo, il mare una tavola e il vento ci sfiorava timido e discreto. All'apparenza non era presente nessun altro, ma intravidi un asciugamano che mi fece presumere la presenza di almeno un'altra persona.
“Vedi che non era il tizio del cocco...” commentai rivolgendomi a Gianni.
“Perché?”
Mi rispose con una domanda. Tuttavia la cosa che più mi aveva sorpresa fu che, mentre pronunciava quel "perché", si era girato attorno, scontrando gli sguardi di tutti, come in cerca di un aiuto.
“Perché c'è un asciugamano e nessuno zaino frigo con probabili pezzi di cocco dentro. Può bastare come spiegazione?” affermai dura.
Perché tutti mi guardano come se fossi una fuori di testa?, pensai mentre esploravo le loro espressioni incerte.
“Sarà appunto con lo zaino in giro a vendere il cocco” aggiunse Pier.
“Certo e poi viene a sdraiarsi per prendere un po' di sole” dissi sprezzante.
“Però l'asciugamano potrebbe essere anche di qualcun altro.”
“Mi rispondete come se fosse un caso di cronaca. Perché ogni volta che si parla del tizio del cocco, ve la prendete così? Non ce l'ho mica con lui e se per caso fosse qui non me ne fregherebbe niente. A meno che...” La mia pausa si trasformò in un sorriso sardonico.
“Che cosa?” Elisa si era guardata attorno come se dovesse comparire qualcuno all'improvviso.
“A meno che non abbiate intenzione di farmi mettere con lui” dissi acida. “Spero che non abbiate pensato neppure lontanamente una cosa del genere.” Il silenzio di tutti mi turbò. “Ma perché proprio con il tipo che vende il cocco in spiaggia? Non avete trovato nessun altro da presentarmi? Io non ricordo neppure che faccia abbia. Se è biondo o moro.”
“È moro, è moro” affermò Pier.
Peccato che subito dopo iniziò a ridere così forte che gli uscì persino un raglio dalla bocca.
“Allora avete organizzato questa gita con l'idea di farmi conoscere uno?” Nessuno rispose. “È così, è così? Porca miseria ma qualcuno può rispondermi?”
“Luna sta’ tranquilla non c'è nessuno che voglia farti conoscere nessuno.”
“Oh, be’ la risata di Pier, poco fa, diceva tutto il contrario.”
“È che ti immaginavo a vendere cocco anche tu pur di stare con il tuo nuovo spasimante.”
“Sai che siamo al mare e che la gente a volte muore annegata?”
“Luna.” Elisa mi richiamò. Forse stavo esagerando, ma non mi importava.
“E mica perché qualcuno ti tiene sotto. Anneghi e basta. Qualcuno muore anche passeggiando sugli scogli e non perché ci sia uno che lo spinge; è solo perché scivola o mette un piede in fallo.” Adesso fui io a ridere.
“Non ti vedo nella veste di una serial killer” intervenne Gianni sogghignando.
“Il tempo passa Gianni e le persone cambiano” risposi io.
“Ti metterai una tutina nera tutta aderente per non farti riconoscere?”
“No, Pier. Credo che se ucciderò te mi daranno un premio, quindi non avrò bisogno di travestimenti. Tuttavia per i successivi potrei organizzarmi. La tutina nera snellisce pure.” Scoppiai a ridere pure io con loro. 





Nessun commento:

Posta un commento