sabato 14 settembre 2019

DOPPIA RECENSIONE "MAGNIFICA PREDA" di Marianna Vidal



Buongiorno follower, buon sabato!
Nuova veste grafica e nuovi contenuti per "Magnifica preda", il romanzo dell'autrice Marianna Vidal. 
Franca Poli e Alessia Toscano lo hanno letto per noi 😊





Autore: Marianna Vidal
Serie: Britannici Vol.1

Genere: Romance contemporaneo

Disponibile in ebook a € 0,99

Pagina autore: Marianna Vidal 





TRAMA:

È lui la preda più ambita nel mondo dello show business: bello, ricco e famoso. Micheal Turner si concede di rado e solo per parlare dei suoi film.
I giornalisti lo cercano, le donne farebbero follie per lui, ma Audrey Sanni non ha la più pallida idea di chi sia. Così, quando il padre le chiede di precederlo nella villa di Turner, accetta solo per compiacere il genitore, con cui ha un rapporto conflittuale. Ignora che da anni il suo destino è già stato deciso e che Micheal Turner è la chiave di tutto.
Una storia d'amore emozionante che si snoda tra l'Italia, l'Inghilterra e il Canada; una giovane fragile ed insicura alla ricerca di un amore tutto suo; una promessa che supera il tempo e le generazioni e un uomo, che tutte desiderano, perso dietro all'unica donna che sembra sfuggirgli.
Questi sono gli elementi salienti del nuovo appassionante romanzo di Marianna Vidal.



BIOGRAFIA:

Marianna Vidal è una sognatrice, romantica e divoratrice di storie, che scrive da quando era una ragazzina, e solo dopo molti anni ha trovato il coraggio di mettersi in gioco con la narrativa.
Quando non scrive si dedica alla sua famiglia, che include un cane e tre gatti. Adora gli animali domestici e non potrebbe vivere senza di loro.
Vive a Ischia, un'isola nel Golfo di Napoli e a volte la usa come ambientazione per i suoi romanzi.
Adora il colore rosa, le rose e il mare.
Nell'infanzia si sè cibata di cartoni animati tipo Lady Oscar, Kiss me Licia, Mila e Shiro, Georgie e Candy Candy. Adora Terence, ma anche Mirko.
Non ha mai smesso di sognare e dai cartoni è passata agli sceneggiati televisivi e ai film. Ha un debole per le telenovelas che guardava con il suo papà, ma anche per le storie in costume, a cui deve la sua laurea in storia. Non si è ancora cimentata in un romanzo d’epoca, ma ci sta pensando seriamente.
Se desiderate conoscerla, cercatela nelle pagine dei suoi libri.
Ha lavorato spesso per il web ed è autrice di saggi e di articoli. L’altra faccia della luna è il suo nono romanzo, l’ottavo volume della collana Latinos.    






DICE L’AUTRICE:

Magnifica preda è una rielaborazione complessiva de La preda più ambita. Scritto quando avevo venti anni, è rimasto in un cassetto per altrettanti decenni, fino a quando non mi sono decisa a pubblicarlo con piccoli cambiamenti. L’accoglienza dei lettori è stata calorosa, tanto da regalarmi un quarto posto nella classifica generale di Amazon. Mai stata tanto in alto, nemmeno con gli altri libri.
Tuttavia, era un romanzo che risentiva degli anni in cui lo avevo scritto, così, appena mi è stato possibile, ho deciso di rivederlo, dandogli un taglio molto più vicino al mio modo di scrivere oggi.
La storia è pressappoco quella de La preda più ambita, ma il romanzo è stato rielaborato nel complesso, con molte più scene, un maggiore approfondimento del personaggio di Micheal e una maggiore evoluzione della storia nella parte centrale, che permette ai lettori di capire la reale evoluzione della storia. Ne emerge un personaggio maschile meglio caratterizzato e una scrittura meno formale, più sentita e palpitante.
Incrocio le dita, affidandovi Audrey e Micheal, con la speranza che la loro storia vi appassioni al pari delle altre.







Questo è il primo libro (auto-conclusivo) della serie “I Britannici”, uscito un paio di anni fa e ripubblicato ora con il testo riscritto e con una nuova cover. A chi, come me, lo aveva già letto, consiglio di rileggerlo nella nuova versione, poiché a mio parere è molto più bello: la storia risulta più dettagliata e i protagonisti principali sono caratterizzati meglio. Inoltre, ci sono nuovi personaggi che arricchiscono il romanzo. Alcuni di loro li ritroveremo nel secondo volume de “I Britannici”. La parte che ha subito più cambiamenti a mio avviso è l'inizio, ovvero il prologo, che permette al lettore di entrare meglio nella storia, di capire il perché di certi atteggiamenti e comportamenti tenuti dai protagonisti.
Mi piace molto il modo di scrivere di Marianna Vidal: pulito, frizzante, scorrevole, con particolare attenzione ai dettagli. Il romanzo è narrato in terza persona. I dialoghi sono talmente veloci e avvincenti che risulta difficile staccarsi e, nonostante sia piuttosto lungo, il romanzo non viene mai a noia, anzi tiene incollati alle pagine con la curiosità di scoprire cosa succede capitolo dopo capitolo. Questo risulta possibile grazie alla bravura della scrittrice che ha saputo creare una trama dove amore, segreti, insicurezza da parte di lei, ego e arroganza da parte di lui, un po' di odio e rancore si mescolano e interagiscono tra loro. Il tutto ambientato in località stupende, descritte in modo molto dettagliato e curato. In particolare la splendida Ischia e la favolosa villa che il protagonista, il regista Micheal Turner, possiede sull'isola e la fredda Vancuner. Senza dimenticare Firenze, Milano e Londra. A volte sembra di vedere una cartolina, oppure una foto... si riesce facilmente a immaginare di trovarsi in uno di questi luoghi.
Per quanto riguarda i protagonisti, ma anche i personaggi secondari che a loro volta poi li troviamo come attori principali in altre storie, direi che sono loro i veri punti di forza dei libri di questa autrice. Marianna riesce a creare delle figure interessanti, descrivendo molto bene le loro caratteristiche, in particolare quelle fisiche, ma anche quelle psicologiche e caratteriali.
In questo romanzo mi sono piaciuti i due protagonisti, il sexy e affascinate regista Micheal Turner e la modella, nonché volto per l'azienda di famiglia Audrey Sanni. Sono entrata in empatia con loro fin dalle prime pagine del libro, anche se ho provato una sorta di odio/amore per il loro comportamento. A volte piuttosto infantile e indisponente quello di lei, soprattutto all'inizio. D'accordo che ha venticinque anni, ma a quell'età a mio avviso bisognerebbe essere un po' più maturi, anche se, a sua discolpa, devo ammettere che un po' di ragione l'aveva per comportarsi in quel modo. La sua infanzia non è stata tutta rose e fiori e gran parte della sua insicurezza è dovuta proprio a quello. Fortunatamente dopo cambia atteggiamento, diventa molto più matura e responsabile. Lui invece in alcuni frangenti risulta piuttosto borioso e dispotico. È un playboy, ama le belle donne e non si fa scrupoli a portarsele a letto fin dal loro primo appuntamento. C'è da dire che molto spesso sono le donne stesse a entrare nella sua camera da letto, senza essere invitate. Non per niente dal genere femminile viene definito “La preda più ambita”. Anche il suo atteggiamento arrogante e insolente però a un certo punto cambia, o per meglio dire sarà la fuga improvvisa di una persona a cui era legato a farglielo cambiare. Non posso svelarvi di più per non rovinarvi la lettura.
Ho apprezzato i personaggi che ruotano attorno a loro. In particolare Vicky, la segretaria di Michael e la sua governante Resy con il marito Peppino. Mi sono piaciuti anche Rice e Nicholas, rispettivamente amico e cugino del regista, l'amica di Audrey, Barbara, e sua cugina Valentina. Un discorso a parte lo meritano l'altra amica di lei, Sandra, e suo padre. Non ho gradito molto il loro modo di comportarsi. In particolare quello di Sandra. C'è comunque da dire che la ragazza non è l'unica colpevole di ciò che è successo, anche il bel regista ha le sue colpe. Così come ne ha Audrey.
Per quanto riguarda il padre, beh lui è una figura assente nell'infanzia e adolescenza di Audrey. È però presente quando vuole imporle la propria volontà. Due belle persone positive sono Jack e Amy, un’anziana coppia che vive in Canada, e il piccolo Rice, che ho adorato. Personaggio controverso, ma che mi è piaciuto per il ruolo che ha avuto nella relazione tra Michael e Audrey, è il giornalista Paolo Rubini. Il suo chiodo fisso è ottenere un'intervista a trecentosessanta gradi dal famoso regista. Ci riuscirà? Oppure quello rimarrà solo un sogno per il giovane reporter?
A questo punto non mi resta che complimentarmi con Marianna Vidal per aver scritto, anzi riscritto, un altro bellissimo romanzo che, a mio avviso, riesce a trasmettere delle belle e forti emozioni.
Assolutamente consigliato!  




Micheal Turner, la magnifica preda, quella più ambita, l’inarrivabile regista.
Le donne lo cercano e lui non disdegna le loro attenzioni, mentre i giornalisti lo acclamano senza successo.
Audrey Sanni è una ragazza che ancora non conosce davvero sé stessa. Da quando ha perso la madre, vuole compiacere il padre per ottenere le sue attenzioni, così accetta di precederlo a Ischia, alloggiando nella villa di un suo amico, che è proprio l’irraggiungibile Turner. Peccato che Audrey non abbia minimamente idea di chi lui sia.
Questo romanzo è già uscito in un’altra versione due anni fa, ma io non ho avuto il piacere di leggerlo, quindi non farò confronti, ma semplicemente darò le mie impressioni sullo scritto attuale.
Mi piace molto il modo di raccontare di Marianna Vidal, senza tralasciare alcun dettaglio. I personaggi sono sempre ben delineati e caratterizzati, anche quelli secondari che risultano parte attiva e indispensabile per la storia.
Lo stile di “Magnifica preda” è fluido e scorrevole, frizzante e mai noioso, soprattutto nei dialoghi, che donano la giusta intensità ai discorsi che rappresentano.
Il romanzo è abbastanza lungo, e copre un largo lasso temporale, ma i due protagonisti sembra non trovino mai pace, quindi non mi sono annoiata, anzi avevo una forte curiosità di capire dove sarebbe arrivata la loro follia. Mi sono divertita a leggere le loro schermaglie e i loro pensieri. A volte avrei voluto sbatterli al muro: sarebbe bastato aprire la bocca e dare fiato, ma evidentemente il troppo orgoglio e il mancato coraggio hanno fatto la loro parte.
La narrazione è in terza persona, vista la moltitudine di personaggi che Marianna ci presenta. Mi sono innamorata di Nicholas e Race. Ho adorato Resy, Barbara e Valentina. Invece, da subito, non è scattata la scintilla con Sandra, e continuando ammetto che non ho apprezzato il suo comportamento. Paolo Rubini, invece, è un adorabile disgraziato!
Le ambientazioni sono davvero belle, a partire da Ischia, terra di mare e di sole, per arrivare fino a Vancouver, passando per Milano, Firenze e Londra.
Timidezze e insicurezze si mescolano a strani segreti e gelosie, ma non mancano passione, amore e dolcezza.
Apprezzo il modo dell’autrice di descrivere le scene sensuali tra i suoi protagonisti e questa volta non è stata da meno, sono coinvolgenti ma eleganti allo stesso tempo.
Spazio anche a valori importanti come l’amicizia e la famiglia.
Micheal e Audrey sono due capoccioni. Hanno delle belle caratteristiche che li rendono interessanti sia caratterialmente che fisicamente e vengono descritti in un modo che sembra quasi di conoscerli.
Tanto fragile e insicura lei, quanto sicuro e arrogante lui... ma non sarà sempre così.
Lui è molto di più. Come del resto lo è anche lei. Michael ora desidera l’unica donna che fugge dalle sue mani. Ho fatto il tifo per loro e, quando credevo che ce l’avessero fatta, ogni volta succedeva qualcosa a rimescolare le carte in tavola.
Grazie a Marianna Vidal per avermi regalato tante emozioni e strappato dei sorrisi leggendo “Magnifica preda”. Piano piano sto recuperando tutti gli scritti di questa autrice, perché ha creato delle vere e proprie saghe e ho la curiosità di leggere i particolari di ogni personaggio coinvolto.






BREVI ESTRATTI:

«Qual è il problema?», gli chiese con un sorrisetto ironico. «Sei invidioso di ciò che non puoi avere?».
Si portò le mani ai fianchi, in tono di sfida, ma l’espressione divertita sul volto di lui, smorzò in parte la sua audacia.
«Ti assicuro che, se solo lo volessi, saresti già a gambe all’aria».


«Non sono innamorato di te», le assicurò, rimangiandosi le mille incertezze sui suoi sentimenti. «Ma potrei essere un buon marito e anche un padre per i nostri figli».


«Sei la mia rovina», le disse sollevando lo sguardo su di lei e per la prima volta, quella sera le sorrise.
«Tu, invece, sei la mia delizia», gli assicurò, approfittando della sua distrazione per afferrargli il volto tra le mani, riprendendo a baciarlo con trasporto.


«Questa notte sei solo mio», lo baciò e lui fu ben lieto di risponderle.
«Sono sempre tuo, anche quando mi trovo all’altro capo del mondo».


«Ti voglio», riconobbe, sostenendo il suo sguardo. «Ti ho voluta dalla prima volta che ti ho visto ed è stata questa la mia rovina», riconobbe, socchiudendo leggermente le palpebre. «Non mi ero mai innamorato prima, almeno non in quel modo, e non credevo certo ai colpi di fulmine, ma quello che è successo la sera che ci siamo incontrati è molto simile a quello che raccontano nei film». Serrò la mascella, con lo sguardo fermo nel suo, attento a mantenere la distanza. «Mi sono bastati pochi giorni per rendermi conto che ero geloso anche dell’aria che respiravi e così ti ho chiesto di sposarmi, sperando di legarti in qualche modo a me. Hai posto delle condizioni assurde ed io le accettate. Speravo che quell’infatuazione che vedevo nei tuoi occhi si trasformasse in qualcosa di più solido, invece…». Si passò stancamente una mano sul viso.  «Non cadrò nuovamente nella tua trappola», le assicurò, schivandola e marciando verso la porta. 


2 commenti:

  1. Ragazze, un grazie profondo dal cuore! Sono felice che Micheal e Audrey vi siano piaciuti! Un bacio!

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