Buongiorno follower, buon sabato!
Nuova veste grafica e nuovi contenuti per "Magnifica preda", il romanzo dell'autrice Marianna Vidal.
Franca Poli e Alessia Toscano lo hanno letto per noi 😊
Titolo: Magnifica preda
Autore: Marianna Vidal
Serie: Britannici Vol.1
Genere: Romance contemporaneo
Disponibile in ebook a € 0,99
Pagina autore: Marianna Vidal
Blog autore: Marianna Vidal La Scrittrice Dal Sapore Latino
TRAMA:
È lui la preda più ambita nel mondo dello show business: bello,
ricco e famoso. Micheal Turner si concede di rado e solo per parlare dei suoi
film.
I giornalisti lo cercano, le donne farebbero follie per lui,
ma Audrey Sanni non ha la più pallida idea di chi sia. Così, quando il padre le
chiede di precederlo nella villa di Turner, accetta solo per compiacere il
genitore, con cui ha un rapporto conflittuale. Ignora che da anni il suo
destino è già stato deciso e che Micheal Turner è la chiave di tutto.
Una storia d'amore emozionante che si snoda tra l'Italia,
l'Inghilterra e il Canada; una giovane fragile ed insicura alla ricerca di un
amore tutto suo; una promessa che supera il tempo e le generazioni e un uomo,
che tutte desiderano, perso dietro all'unica donna che sembra sfuggirgli.
Questi sono gli elementi salienti del nuovo appassionante
romanzo di Marianna Vidal.
BIOGRAFIA:
Marianna Vidal è una sognatrice, romantica e divoratrice di
storie, che scrive da quando era una ragazzina, e solo dopo molti anni ha
trovato il coraggio di mettersi in gioco con la narrativa.
Quando non scrive si dedica alla sua famiglia, che include
un cane e tre gatti. Adora gli animali domestici e non potrebbe vivere senza di
loro.
Vive a Ischia, un'isola nel Golfo di Napoli e a volte la usa
come ambientazione per i suoi romanzi.
Adora il colore rosa, le rose e il mare.
Nell'infanzia si sè cibata di cartoni animati tipo Lady
Oscar, Kiss me Licia, Mila e Shiro, Georgie e Candy Candy. Adora Terence, ma
anche Mirko.
Non ha mai smesso di sognare e dai cartoni è passata agli
sceneggiati televisivi e ai film. Ha un debole per le telenovelas che guardava
con il suo papà, ma anche per le storie in costume, a cui deve la sua laurea in
storia. Non si è ancora cimentata in un romanzo d’epoca, ma ci sta pensando
seriamente.
Se desiderate conoscerla, cercatela nelle pagine dei suoi
libri.
Ha lavorato spesso per il web ed è autrice di saggi e di
articoli. L’altra faccia della luna è il suo nono romanzo, l’ottavo volume
della collana Latinos.
DICE L’AUTRICE:
Magnifica preda è una rielaborazione complessiva de La preda
più ambita. Scritto quando avevo venti anni, è rimasto in un cassetto per
altrettanti decenni, fino a quando non mi sono decisa a pubblicarlo con piccoli
cambiamenti. L’accoglienza dei lettori è stata calorosa, tanto da regalarmi un
quarto posto nella classifica generale di Amazon. Mai stata tanto in alto,
nemmeno con gli altri libri.
Tuttavia, era un romanzo che risentiva degli anni in cui lo
avevo scritto, così, appena mi è stato possibile, ho deciso di rivederlo,
dandogli un taglio molto più vicino al mio modo di scrivere oggi.
La storia è pressappoco quella de La preda più ambita, ma il
romanzo è stato rielaborato nel complesso, con molte più scene, un maggiore
approfondimento del personaggio di Micheal e una maggiore evoluzione della
storia nella parte centrale, che permette ai lettori di capire la reale
evoluzione della storia. Ne emerge un personaggio maschile meglio
caratterizzato e una scrittura meno formale, più sentita e palpitante.
Incrocio le dita, affidandovi Audrey e Micheal, con la
speranza che la loro storia vi appassioni al pari delle altre.
Questo è il primo libro (auto-conclusivo) della serie “I
Britannici”, uscito un paio di anni fa e ripubblicato ora con il testo
riscritto e con una nuova cover. A chi, come me, lo aveva già letto, consiglio
di rileggerlo nella nuova versione, poiché a mio parere è molto più bello: la
storia risulta più dettagliata e i protagonisti principali sono caratterizzati
meglio. Inoltre, ci sono nuovi personaggi che arricchiscono il romanzo. Alcuni
di loro li ritroveremo nel secondo volume de “I Britannici”. La parte che ha
subito più cambiamenti a mio avviso è l'inizio, ovvero il prologo, che permette
al lettore di entrare meglio nella storia, di capire il perché di certi atteggiamenti
e comportamenti tenuti dai protagonisti.
Mi piace molto il modo di scrivere di Marianna Vidal: pulito,
frizzante, scorrevole, con particolare attenzione ai dettagli. Il romanzo è
narrato in terza persona. I dialoghi sono talmente veloci e avvincenti che
risulta difficile staccarsi e, nonostante sia piuttosto lungo, il romanzo non
viene mai a noia, anzi tiene incollati alle pagine con la curiosità di scoprire
cosa succede capitolo dopo capitolo. Questo risulta possibile grazie alla
bravura della scrittrice che ha saputo creare una trama dove amore, segreti, insicurezza
da parte di lei, ego e arroganza da parte di lui, un po' di odio e rancore si
mescolano e interagiscono tra loro. Il tutto ambientato in località stupende,
descritte in modo molto dettagliato e curato. In particolare la splendida
Ischia e la favolosa villa che il protagonista, il regista Micheal Turner, possiede
sull'isola e la fredda Vancuner. Senza dimenticare Firenze, Milano e Londra. A
volte sembra di vedere una cartolina, oppure una foto... si riesce facilmente a
immaginare di trovarsi in uno di questi luoghi.
Per quanto riguarda i protagonisti, ma anche i personaggi
secondari che a loro volta poi li troviamo come attori principali in altre
storie, direi che sono loro i veri punti di forza dei libri di questa autrice.
Marianna riesce a creare delle figure interessanti, descrivendo molto bene le
loro caratteristiche, in particolare quelle fisiche, ma anche quelle
psicologiche e caratteriali.
In questo romanzo mi sono piaciuti i due protagonisti, il
sexy e affascinate regista Micheal Turner e la modella, nonché volto per
l'azienda di famiglia Audrey Sanni. Sono entrata in empatia con loro fin dalle
prime pagine del libro, anche se ho provato una sorta di odio/amore per il loro
comportamento. A volte piuttosto infantile e indisponente quello di lei,
soprattutto all'inizio. D'accordo che ha venticinque anni, ma a quell'età a mio
avviso bisognerebbe essere un po' più maturi, anche se, a sua discolpa, devo
ammettere che un po' di ragione l'aveva per comportarsi in quel modo. La sua
infanzia non è stata tutta rose e fiori e gran parte della sua insicurezza è
dovuta proprio a quello. Fortunatamente dopo cambia atteggiamento, diventa
molto più matura e responsabile. Lui invece in alcuni frangenti risulta
piuttosto borioso e dispotico. È un playboy, ama le belle donne e non si fa
scrupoli a portarsele a letto fin dal loro primo appuntamento. C'è da dire che
molto spesso sono le donne stesse a entrare nella sua camera da letto, senza
essere invitate. Non per niente dal genere femminile viene definito “La preda
più ambita”. Anche il suo atteggiamento arrogante e insolente però a un certo
punto cambia, o per meglio dire sarà la fuga improvvisa di una persona a cui
era legato a farglielo cambiare. Non posso svelarvi di più per non rovinarvi la
lettura.
Ho apprezzato i personaggi che ruotano attorno a loro. In
particolare Vicky, la segretaria di Michael e la sua governante Resy con il
marito Peppino. Mi sono piaciuti anche Rice e Nicholas, rispettivamente amico e
cugino del regista, l'amica di Audrey, Barbara, e sua cugina Valentina. Un
discorso a parte lo meritano l'altra amica di lei, Sandra, e suo padre. Non ho
gradito molto il loro modo di comportarsi. In particolare quello di Sandra. C'è
comunque da dire che la ragazza non è l'unica colpevole di ciò che è successo,
anche il bel regista ha le sue colpe. Così come ne ha Audrey.
Per quanto riguarda il padre, beh lui è una figura assente
nell'infanzia e adolescenza di Audrey. È però presente quando vuole imporle la
propria volontà. Due belle persone positive sono Jack e Amy, un’anziana coppia
che vive in Canada, e il piccolo Rice, che ho adorato. Personaggio controverso,
ma che mi è piaciuto per il ruolo che ha avuto nella relazione tra Michael e
Audrey, è il giornalista Paolo Rubini. Il suo chiodo fisso è ottenere
un'intervista a trecentosessanta gradi dal famoso regista. Ci riuscirà? Oppure
quello rimarrà solo un sogno per il giovane reporter?
A questo punto non mi resta che complimentarmi con Marianna
Vidal per aver scritto, anzi riscritto, un altro bellissimo romanzo che, a mio
avviso, riesce a trasmettere delle belle e forti emozioni.
Assolutamente consigliato!
Micheal Turner, la magnifica preda, quella più ambita,
l’inarrivabile regista.
Le donne lo cercano e lui non disdegna le loro
attenzioni, mentre i giornalisti lo acclamano senza successo.
Audrey Sanni è una ragazza che ancora non conosce davvero
sé stessa. Da quando ha perso la madre, vuole compiacere il padre per ottenere
le sue attenzioni, così accetta di precederlo a Ischia, alloggiando nella villa
di un suo amico, che è proprio l’irraggiungibile Turner. Peccato che Audrey non
abbia minimamente idea di chi lui sia.
Questo romanzo è già uscito in un’altra versione due anni
fa, ma io non ho avuto il piacere di leggerlo, quindi non farò confronti, ma
semplicemente darò le mie impressioni sullo scritto attuale.
Mi piace molto il modo di raccontare di Marianna Vidal,
senza tralasciare alcun dettaglio. I personaggi sono sempre ben delineati e
caratterizzati, anche quelli secondari che risultano parte attiva e indispensabile
per la storia.
Lo stile di “Magnifica preda” è fluido e scorrevole,
frizzante e mai noioso, soprattutto nei dialoghi, che donano la giusta
intensità ai discorsi che rappresentano.
Il romanzo è abbastanza lungo, e copre un largo lasso
temporale, ma i due protagonisti sembra non trovino mai pace, quindi non mi
sono annoiata, anzi avevo una forte curiosità di capire dove sarebbe arrivata
la loro follia. Mi sono divertita a leggere le loro schermaglie e i loro
pensieri. A volte avrei voluto sbatterli al muro: sarebbe bastato aprire la
bocca e dare fiato, ma evidentemente il troppo orgoglio e il mancato coraggio
hanno fatto la loro parte.
La narrazione è in terza persona, vista la moltitudine di
personaggi che Marianna ci presenta. Mi sono innamorata di Nicholas e Race. Ho
adorato Resy, Barbara e Valentina. Invece, da subito, non è scattata la
scintilla con Sandra, e continuando ammetto che non ho apprezzato il suo
comportamento. Paolo Rubini, invece, è un adorabile disgraziato!
Le ambientazioni sono davvero belle, a partire da Ischia,
terra di mare e di sole, per arrivare fino a Vancouver, passando per Milano,
Firenze e Londra.
Timidezze e insicurezze si mescolano a strani segreti e
gelosie, ma non mancano passione, amore e dolcezza.
Apprezzo il modo dell’autrice di descrivere le scene
sensuali tra i suoi protagonisti e questa volta non è stata da meno, sono
coinvolgenti ma eleganti allo stesso tempo.
Spazio anche a valori importanti come l’amicizia e la
famiglia.
Micheal e Audrey sono due capoccioni. Hanno delle belle
caratteristiche che li rendono interessanti sia caratterialmente che
fisicamente e vengono descritti in un modo che sembra quasi di conoscerli.
Tanto fragile e insicura lei, quanto sicuro e arrogante
lui... ma non sarà sempre così.
Lui è molto di più. Come del resto lo è anche lei.
Michael ora desidera l’unica donna che fugge dalle sue mani. Ho fatto il tifo
per loro e, quando credevo che ce l’avessero fatta, ogni volta succedeva
qualcosa a rimescolare le carte in tavola.
Grazie a Marianna Vidal per avermi regalato tante
emozioni e strappato dei sorrisi leggendo “Magnifica preda”. Piano piano sto
recuperando tutti gli scritti di questa autrice, perché ha creato delle vere e
proprie saghe e ho la curiosità di leggere i particolari di ogni personaggio
coinvolto.
BREVI ESTRATTI:
«Qual è il problema?», gli chiese con un sorrisetto ironico.
«Sei invidioso di ciò che non puoi avere?».
Si portò le mani ai fianchi, in tono di sfida, ma l’espressione
divertita sul volto di lui, smorzò in parte la sua audacia.
«Ti assicuro che, se solo lo volessi, saresti già a gambe
all’aria».
«Non sono innamorato di te», le assicurò, rimangiandosi le
mille incertezze sui suoi sentimenti. «Ma potrei essere un buon marito e anche
un padre per i nostri figli».
«Sei la mia rovina», le disse sollevando lo sguardo su di
lei e per la prima volta, quella sera le sorrise.
«Tu, invece, sei la mia delizia», gli assicurò,
approfittando della sua distrazione per afferrargli il volto tra le mani,
riprendendo a baciarlo con trasporto.
«Questa notte sei solo mio», lo baciò e lui fu ben lieto di
risponderle.
«Sono sempre tuo, anche quando mi trovo all’altro capo del
mondo».
«Ti voglio», riconobbe, sostenendo il suo sguardo. «Ti ho
voluta dalla prima volta che ti ho visto ed è stata questa la mia rovina»,
riconobbe, socchiudendo leggermente le palpebre. «Non mi ero mai innamorato
prima, almeno non in quel modo, e non credevo certo ai colpi di fulmine, ma
quello che è successo la sera che ci siamo incontrati è molto simile a quello
che raccontano nei film». Serrò la mascella, con lo sguardo fermo nel suo,
attento a mantenere la distanza. «Mi sono bastati pochi giorni per rendermi
conto che ero geloso anche dell’aria che respiravi e così ti ho chiesto di
sposarmi, sperando di legarti in qualche modo a me. Hai posto delle condizioni
assurde ed io le accettate. Speravo che quell’infatuazione che vedevo nei tuoi
occhi si trasformasse in qualcosa di più solido, invece…». Si passò stancamente
una mano sul viso. «Non cadrò nuovamente
nella tua trappola», le assicurò, schivandola e marciando verso la porta.
Ragazze, un grazie profondo dal cuore! Sono felice che Micheal e Audrey vi siano piaciuti! Un bacio!
RispondiEliminaGrazie a te Marianna e in bocca al lupo.
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