Franca Poli e Tiziana Irosa hanno letto per noi "A qualcuno piace in… kilt", secondo volume della serie "Under The Kilt", edito Triskell Edizioni 😊
Titolo: A qualcuno piace in… kilt
Autore: Giuditta Ross
Serie: Under The Kilt Vol.2
Genere: Romance
Casa editrice: Triskell Edizioni
Disponibile in ebook a € 4,49
e in formato cartaceo a € 12,00
Pagina autore: Giuditta Ross
TRAMA:
Il destino può giocare davvero brutti scherzi. Un momento hai il mondo in mano e quello successivo vuoi solo trovare un angolo nascosto in cui leccarti le ferite. Lo sa bene Rowan O’Kinley, così come sa che ci sono perdite con cui sembra impossibile venire a patti tanto che l’unica soluzione sembra essere scappare lontano da quel dolore e lasciare dietro di sé ogni cosa che possa ricordartelo. Anche le persone che si amano di più.
Quando un tragico incidente si porta via per sempre il suo migliore amico, Eric McAvoy sa che il buco nella sua anima non si ricucirà mai. Quello a cui non è preparato è perdere anche l’altra metà del suo cuore. Lei se n’è andata, distrutta da un dolore capace di annientare qualsiasi altra cosa. Ora è tornata e lui non le permetterà di lasciarlo mai più.
Ed eccoci al secondo libro di Giuditta Ross dove i
protagonisti sono degli aitanti e sexy scozzesi. I due libri sono comunque auto-conclusivi,
si possono leggere singolarmente, anche se, ovviamente, iniziando dal precedente
si riesce a capire meglio l'evolversi della situazione e le varie dinamiche che
intercorrono tra i protagonisti.
Sono molto contenta di avere ritrovato sia Amalia Rossetti e
Iain MacLeod, alle prese con il loro rapporto di coppia un po' sopra le righe,
che Sean Campbel e altri personaggi conosciuti precedentemente.
Questa volta abbiamo a che fare con Eric McAvoy, addetto
alla sicurezza del National Museum of Scotland di Edimburgo.
Eric McAvoy e la Dottoressa Rowan O'Kinley si conoscono fin
da bambini. Assieme a Brian, fratello gemello di lei, formavano un trio
inseparabile. Purtroppo alla morte di Brian, la strada dei due giovani si
divide. Rowan fugge a Dublino, dove vivono i nonni paterni, e inizia a lavorare
al Trinity College, mentre Eric rimane in Scozia e intraprende la
collaborazione con Iain MacLeod alla sicurezza del museo di Edimburgo.
Dopo circa diciotto mesi la ragazza fa ritorno in Scozia,
come responsabile dell'allestimento di una mostra proprio al National Museum of
Scotland.
Il ricordo dell'ultima notte che hanno trascorso assieme è
vivido nella mente di entrambi; il legame è ancora forte. La loro però non è
più solo amicizia, ma è qualcosa di molto più profondo. Troveranno il coraggio
di lasciarsi il dolore alle spalle e andare avanti, dando ai sentimenti che
provano uno per l'altra la possibilità di emergere?
Certo che spesso la strada per la felicità è piena di
insidie. Ne sa qualcosa Rowan che deve vedersela con due stalker. Uno è un
collega piuttosto invadente, per non dire peggio, e l'altro è un vicino di casa
non proprio sano di mente. Fortunatamente, potrà sempre contare su Eric che
farebbe di tutto per la sicurezza del suo “passerotto”.
Ho letto con piacere anche questo romanzo. La scrittura
risulta molto accurata e lineare, i dialoghi che intercorrono tra i vari
personaggi sono vivaci e frizzati. Così come sono divertenti e ironici i loro
battibecchi. Soprattutto nella prima parte ho riso parecchio con Eric e Rowan,
Iain e Amalia. La narrazione avviene in terza persona. Si legge velocemente,
grazie a una trama che riesce a coinvolgere il lettore fin dalla prima pagina,
e a un po' di suspence che viene a crearsi a un certo punto del racconto. La
storia mi è piaciuta, così come i protagonisti con i quali sono entrata subito
in empatia. Eric e Rowan sono due bei personaggi. Il dolore per la perdita di
una persona cara li fa reagire in modo differente. Lei fugge da tutto e da
tutti, lui invece rimane a sostenere i familiari di entrambi. Basta però
ritrovarsi assieme nella stessa stanza per far riaffiorare i ricordi, belli o
brutti che siano. Questa volta lui però non ha intenzione di lasciarla fuggire.
Come ho detto prima, i loro battibecchi sono veramente esilaranti. Loro stessi
come personaggi mi hanno divertito, così come Amalia alle prese con il
fidanzato Iain. L'autrice è stata brava a descrivere il loro carattere, la
forza di volontà che hanno nel cercare di resistere all'attrazione che provano,
il senso di protezione che Eric ha nei riguardi di Rowan e anche la sua, non
proprio velata, gelosia. Anche le persone che ruotano intorno a loro sono ben
delineate. In particolare il povero Sean che questa volta ha a che fare non con
una, ma con due coppie che battibeccano e si punzecchiano di continuo. Mi
auguro che anche lui presto trovi la sua dolce metà... chissà! Magari potrebbe
avere a che fare con una certa ricercatrice che di cognome fa MacLeod? Giuditta
Ross tu cosa ne pensi?
Se amate gli scozzesi allora dovete assolutamente leggere
questo libro. Qui ne trovate addirittura tre. Uno più affascinante, sexy,
intrigante e irritante dell'altro. Io ancora non sono riuscita a scegliere tra
Iain, Eric e Sean...
Ora non mi resta che complimentarmi con Giuditta Ross e
consigliarvi questo romanzo dove, al suo interno, potete trovare una bella
storia d'amore, un po' di suspence, e dei personaggi veramente... notevoli!
In questo libro i personaggi sono: Rowan, fuggita da
Edimburgo dopo la perdita del gemello Bran e dopo aver fatto sesso con il suo
migliore amico Eric, ed Eric appunto un omone che lavora come addetto alla
sicurezza presso il museo della città. Rowan torna nella sua città natale per
l'allestimento di una famosa mostra, e qui rivede il suo migliore amico che non
è mai riuscito a dimenticarla. Tra i due il sentimento che li univa non si è
mai spento, solo che la studiosa non riesce ad accettarlo e fugge sempre.
La sua fuga non durerà tantissimo, perché alle sue calcagna
si metterà Eric, che cercherà di conquistarla. A guastare il quadretto
idilliaco di struggimento, ci saranno due losche figure che stalkerizzeranno
Rowan.
Per chi ha letto il primo volume e si è innamorato di Amalia
e McLeod, li rassicuro dicendo che li ritroverete più in forma di prima.
Ammetto di non aver letto la prima parte di questo romanzo, e adesso mi è
venuta voglia di conoscere meglio la storia di Amalia, personaggio che, a mio
parere, è quello più carismatico e originale.
Non mi è piaciuto che il protagonista di questa storia sia
stato dipinto come una sorta di gorilla, che avrebbe preso a pugni il mondo,
almeno così io l'ho immaginato. Credo che in un mondo dove la violenza è ormai
gratuita, certe figure non sono molto edificanti per l'essere maschile. Capisco
che l'uomo forte e protettivo sia un cliché a cui noi donne siamo legate, ma lo
si può descrivere tralasciando gli aspetti da uomo delle caverne.
Per il resto, la storia scorre piuttosto velocemente, a
volte lasciandoti senza fiato, infatti, avrei inserito qualche virgola in più
per dare un po' di pausa, ma nulla di così tragico.
Il finale del libro lascia uno spiraglio a un terzo volume,
dove i protagonisti saranno altri personaggi minori di questo romanzo.
Adesso non vi resta che acquistarlo e leggerlo.
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