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Oggi lascio la parola a Giulia Esse, autrice del romanzo storico "L'amore al tempo della musica" edito Iomeloleggo.
Titolo: L'amore al tempo della musica
Autore: Giulia Esse
Genere: Storico
Editore: PubMe
Collana: Iomeloleggo
Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 14,02
Pagina autore: Giulia Esse Autrice
TRAMA:
Venezia 1797. Napoleone Bonaparte è ormai alle porte della
Serenissima: dopo tanti colpi e sventure, presto la Repubblica cadrà. Insieme
all'orgoglio della città deve piegarsi anche quello di Anna, giovane sposa
costretta dai debiti del marito a trasferirsi nella casa dello zio di lui, Fosco
Alvise Candiani, il più acclamato compositore di Venezia. Abbandonata in una
casa ostile, strappata ai suoi affetti e a tutto ciò che conosceva, Anna si
aggrappa all'unica cosa che le resta: il suo sogno di diventare violinista. Per
farlo, è pronta ad assumere l'identità del marito, di cui nessuno ha più visto
il volto fin da quando era ragazzo. Nei panni di un uomo, Anna trova la libertà
che ha sempre bramato, ma rischia di perdere se stessa. E gli occhi severi di
Fosco, l'uomo che sembra la sua perfetta antitesi, sono pronti a ricordarglielo
in ogni momento. Echi di concerti, clangore di spade e pettegolezzi sussurrati
corrono tra le rughe e le calli, ma tra i mille specchi di Venezia si cela la
domanda più importante di tutte: è più giusto vivere secondo coscienza, o
secondo reputazione?
BIOGRAFIA:
Giulia Esse, nata nella città che ha dato i natali ad
Augusto, ci tiene sempre a specificarlo in virtù dei suoi studi da archeologa.
Laureata in Archeologia all'Università di Roma La Sapienza, ha conseguito una
tesi in museologia, ambito in cui vorrebbe lavorare, da
tenere al passo con la scrittura.
Nonostante il suo vivo interesse per la cultura classica,
non può fare a meno di esplorare civiltà più lontane, approdando fino in Asia.
Negli ultimi anni si è cimentata nella stesura di diverse storie che affondano
le radici in Cina e in Corea, senza mettere da parte la sua passione per lo
steampunk e i
romanzi storici.
DICE L’AUTRICE:
Sono stata a Venezia molte volte, ma un viaggio in
particolare mi ha permesso di perdermi nella città lagunare e rimanerne
affascinata. Lì mi sono chiesta come dovesse apparire la città al culmine della
sua bellezza, confrontandola con il momento della sua decadenza. Allora, ho
deciso di scrivere un romanzo che mostrasse quanto una città possa essere
importante per chi vi abita, da un punto di vista sentimentale, e quanto la
decadenza della stessa possa interferire nella vita di un cittadino. Volevo
creare un personaggio, Fosco in questo caso, che si sentisse vivo quando
Venezia era viva, morto quando Venezia era morta, per poi scoprire che in
realtà la città lagunare non muore mai.
Inoltre, non volevo scrivere un romanzo sulla Venezia più
conosciuta, quella di Casanova e del Carnevale, quella dei vetrai e dei
pittori. Per questo ho scelto di far parlare Venezia tramite la musica,
soprattutto tramite una donna che non ha potuto imparare a suonare, nonostante
fosse figlia di un musicista.
BREVE ESTRATTO:
Anna distese le gambe davanti a sé, gli occhi colmi delle
luci soffuse di Venezia.
Venezia, l'incantevole Venezia intessuta di antichi echi e
di infingarde risate. Correva davanti ai suoi occhi tanto lentamente, tanto
bella da rimanerne senza fiato. E non era il fiato che voleva recuperare, se
quella era la vera bellezza. Attonita mille volte, col tempo immobile sul
procinto di ripartire, e invece non ripartiva mai. Sporse la testa dalla
gondola ed ecco che le acque della laguna avvolsero il suo riflesso, insieme
alla prima luna assunsero toni di variegati argenti, limpidi e freschi come
quel febbraio che stava volgendo al termine. Il Carnevale appena passato, la
città improvvisamente muta la rendeva immutabilmente splendida. I silenzi dei
canali, il solo rumore delle gondole che avanzavano, le luci calde affacciate
alle finestre.
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