Buongiorno follower, buona vigilia 😊
Lo so, lo so, oggi siete tutti presi dai preparativi in previsione del Natale... la casa da pulire, il pranzo da preparare, i regali da fare e chi più ne ha più ne metta. Ma poi finalmente arriverà quel momento di calma... quell'attimo perfetto solo per voi, in cui potrete concedervi il lusso della lettura.
Ma... Ma... Davvero? Non avete nulla da leggere?? Vabbè... Potrei avere qualcosa che fa al caso vostro 😉😂😂
Vi segnalo "Nika – La schiavitù del silenzio" di Chiara Casalini, edito DZ Edizioni
Ma... Ma... Davvero? Non avete nulla da leggere?? Vabbè... Potrei avere qualcosa che fa al caso vostro 😉😂😂
Vi segnalo "Nika – La schiavitù del silenzio" di Chiara Casalini, edito DZ Edizioni
Titolo: Nika – La schiavitù del silenzio
Autore: Chiara Casalini
Genere: Narrativa/Romance
Casa editrice: DZ Edizioni
Disponibile in formato cartaceo a € 14,90
A breve anche in ebook
Pagina autore: Chiara Casalini
TRAMA:
Nika è la cantante dei Midcrime, band italiana gothic metal
di provincia. Dietro i modi caustici e fin troppo diretti, nasconde un passato
segnato da un profondo dolore, una ferita tenuta segreta per anni, che ha
cercato di lasciarsi alle spalle trasferendosi. La paura l’ha spinta a non
creare relazioni, a non sentirsi legata a nessuno. Tuttavia, i Midcrime si sono
fatti pian piano largo nella sua quotidianità, soprattutto Black, che ha il suo
stesso modo di comunicare al di là delle parole. Accompagnati dalle note del
metal che amano e che essi stessi compongono, la loro amicizia cresce e supera
il limite stabilito da Nika. Una lotta tra sesso e amore, una cantante e un
chitarrista che non riescono a starsi lontani anche a costo di distruggersi,
nella speranza di salvarsi.
Ma si può tornare ad amare restando incatenati al silenzio e
con un passato ancora sospeso, pronto a braccarti?
BIOGRAFIA:
Chiara Casalini lavora come grafica e ha fondato, in
passato, una band metal di cui è stata voce e songwriter, i Wild Angel
(1998-2013). Nel 2012, ha pubblicato con Loquendo Editrice “Scarlet - Morire
per vivere” e l’anno successivo “Scacco al re”, presentato a Lucca Comics &
Games. Nel 2017 ha pubblicato in self-publishing “L’Ultima sfida”, capitolo
conclusivo della trilogia di Scarlet.
Parallelamente all’attività di scrittrice, condivide
pensieri, poesie, riflessioni e stati d’animo attraverso il proprio blog,
assieme alla recensione di libri, anime, ecc., dove sono presenti anche dei
racconti improvvisati nati per gioco.
Cresciuta nell’ambito della stregheria locale contadina, a
16 anni inizia un percorso di ampio respiro nello studio dell’esoterismo,
sondando diversi aspetti sia teorici che pratici. Nel 2005 intraprende un
percorso nell’ambito marziale tradizionale giapponese, che sposa il suo amore
per le discipline spirituali guerriere, fino a riprendere nel 2011 studi sulla
tradizione nordica (Norrena-Vichinga), che alla fine diviene la sua strada,
assieme allo studio delle Rune e allo sciamanesimo-guerriero, decidendo di
condividere il suo percorso attraverso un sito (http://ulfhildr.altervista.org).
DICE L’AUTRICE:
Il paese dove vive Nika è anonimo, fittizio, seppur in
parte ispirato alla mia città natale. Volevo che avesse tratti piuttosto
universali delle realtà di provincia del nord Italia.
Ho scritto “Nika” mentre ero bloccata a letto, così mi
sono ritrovata a lavorare sul tablet per almeno 8 ore al giorno per non
abbattermi. Questo mi ha consentito di realizzare la prima stesura in un tempo
record – per me – di 20 giorni.
I testi dei Midcrime inseriti nel testo sono tutti
originali e scritti da me. Sono stata cantante e song-writer di una band metal
per più di vent’anni (ma non gothic).
Nika è nata in un momento di profonda nostalgia per la
musica, per la vita con la band e il suonare insieme.
Il cattivo di Nika è forse il miglior villain che abbia
creato, batte persino quelli soprannaturali proprio perché umano al 100% e fin
troppo reale.
Ho voluto un lieto fine per Nika – se lo merita - e per
questo è un romance, ma mi ha fatto piangere lo stesso come una fontana!
(lacrime di gioia, s’intende)
BREVI ESTRATTI:
Nika si accigliò, distendendo però le rughe sulla fronte nel
vederlo rispuntare con la Takamine dodici corde. Tornò a sedersi e cominciò a
pizzicare le corde come nulla fosse, guardando Nika.
«Se voglio toccare qualcosa ho sempre una scelta» le disse
ammiccando e con un filo di voce, in cui le parole si perdevano in un vibrato
tanto basso da fare da tappeto agli accordi della chitarra.
«Sono convinta che ci guadagneresti se ti mettessi con la
Dama Nera, invece di perdere tempo con me.»
«Lei non è gelosa, sa che avrà sempre le mie attenzioni»
ribatté sorridendole. «Le persone e le donne vanno e vengono, io e lei
raccontiamo quelle storie a modo nostro, leccandoci le ferite.»
«Silence, scars, pain, death, lies: sono il perno dei tuoi
scritti, eppure quello che mi ha colpito è il silenzio visto come fuga,
rifugio, condanna, dannazione… lo hai descritto in ogni sfumatura e così
diventa il crimine della luna e il tuo. Nika che parla sempre e non si mostra mai,
Nika che quando non vuol parlare gira i tacchi e se ne va, oppure scopa, perché
non vede differenza tra un amante disperato senza lacrime e una puttana
disperata senza pace, o come hai scritto in Harlot’s tears: ‘… perché l’amore
ci fotte sempre, facendoci tutte puttane tra lacrime e sospiri, fino a
strisciare ai piedi della Morte’.»
«Non ti ho portata qui per scopare, non solo almeno, ma per
avere un po’ di intimità.»
Glielo disse con un filo di voce, mordicchiandole il lobo
dell’orecchio, e poté godersi il brivido che l’attraversò, fino a farle venire
la pelle d’oca sulle braccia.
«L’intimità è noiosa» replicò lei, involontariamente
sensuale in un sospiro, con sua la lingua che le scivolava sul collo.
«No, fa solo una fottutissima paura e io lo so bene.»
«Cercherò le tue cicatrici per baciarle una a una e forse un
giorno riuscirai a vederti coi miei occhi, amandoti un po’.»
«Sembra una canzone.»
«Se esisti solo nelle nostre canzoni, ne scriverò di nuove.
Voglio creare un mondo dove possiamo amarci, che sia fatto soltanto di musica
non importa, sarà nostro» le disse accarezzandole la guancia.
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