lunedì 27 gennaio 2020

"MARIA E PIETRO - UN LEGAME IMMORALE" di Lucia Scarpa



Buongiorno follower, buon inizio settimana!
Vi segnalo l'uscita di "Maria e Pietro – Un legame immorale
dell'autrice Lucia Scarpa.





Autrice: Lucia Scarpa
Serie: Borbone & Family 

Genere: Romanzo storico (XVIII secolo)

Disponibile in ebook a e 4,99




TRAMA:

Siamo nel XVIII secolo.
Maria Francesca, nata principessa di Beira, è la nipote prediletta del re Giovanni V detto il Magnifico, e figlia del pavido erede al trono Giuseppe di Braganza e della sagace Marianna Vittoria di Borbone-Spagna. Sin dall'infanzia, Maria Francesca ha dovuto sottostare a un volere superiore, che l’ha portata ad essere una bambina esclusa dalla vita dei suoi coetanei, una giovane devota e una donna incastrata in un matrimonio combinato, che disdegna. Tra complotti, doveri e prepotenze, affronterà il difficoltoso percorso di crescita, raccogliendo le sfide lanciatele dai prepotenti e affrontandole con determinazione e coscienza.

*Il libro fa parte della serie Borbone & family*
Fanno parte della serie:
“Filippo V – la vita del primo Borbone di Spagna”
“Carlo e Maria Amalia – un amore reale”






BIOGRAFIA:

Lucia Scarpa è una content writer per terzi che scrive romanzi perché adora l’emozione che nasce dalla parte creativa e dal contatto con i lettori. Il suo primo libro l’ha pubblicato nel 2007 e da allora ha all’attivo diversi romanzi di vario genere, nei quali è sempre presente una storia d’amore.  Dopo una pausa di quattro anni dalla stesura di romanzi, ha ricominciato a scrivere grazie a due sovrani del regno di Napoli e di Sicilia.



DICE L’AUTRICE: 

L’idea di scrivere questo romanzo è arrivata mentre scrivevo “Carlo e Maria Amalia – un amore reale”






BREVE ESTRATTO:

«Dimmi cosa vuoi?» soffiò a fior di pelle, senza toccarla, ma gustandola con gli occhi. Riuscendo a immaginarne la morbida consistenza e il calore.
La sentì deglutire a vuoto prima di sospirare e tirare indietro la testa per ruotare il capo e guardarlo negli occhi. Erano talmente vicini che i loro respiri si fondevano in un istante.
«Cosa state facendo?» gli domandò umettandosi le labbra rese arse da quell’inusuale agitazione.
«Ancora niente, Maria» ammise con un sospiro, lasciando correre lo sguardo sul suo viso accalorato. Le gote lievemente arrossate, gli occhi brillanti e le labbra socchiuse, unite al respiro leggermente affrettato la rendevano ancora più bella e desiderabile.
«Allora sto male» fiatò aumentando la profondità dei respiri.
Più osservava il volto del marito da quella breve distanza, più il suo corpo non reagiva in modo normale.
«Ti senti malata?» le chiese senza riuscire a trattenere l’ironia.
«Vi prendete gioco di me, quando io vi dico che non mi sento bene, siete ingiusto!» s’indispettì alzandosi in piedi.
Il movimento brusco le causò un capogiro, ma lui riuscì ad afferrarla senza alcuna difficoltà.
«Non so se sei più malata o maldestra?» la stuzzicò divertito, senza mollare la presa sulla sua vita.

Era la prima volta che la stringeva tra le braccia in modo così intimo e non aveva alcuna intenzione di lasciarla. 





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