Denise Imbriani ha letto "Oltre la guerra" dell'autrice Marcella Ricci,
edito Literary Romance.
Titolo: Oltre la guerra
Autore: Marcella Ricci
Genere: Romance storico
Casa editrice: Literary Romance
Disponibile in ebook a € 1,99
e in formato cartaceo a € 15,00
Contatto Facebook: Nala Oyama
TRAMA:
“Credo che dovremmo saper guardare oltre la guerra, non dobbiamo considerarci nemici.”
Beatrice Alberti ha solo diciotto anni quando la guerra travolge la sua famiglia.
Costretti a rifugiarsi in un paese di campagna per sfuggire alla fame e alle bombe, tutti i membri, chi più chi meno, saranno coinvolti nelle vicende tragiche e drammatiche che il terribile conflitto porta con sé.
L’incontro di Beatrice con un tenente tedesco dall’animo sensibile, le farà aprire gli occhi su quanto sta accadendo suscitando in lei un sentimento profondo e tormentato che la porterà a fare scelte difficili nonché decisive. Ma un altro uomo appare nel suo orizzonte, proprio quando la situazione italiana, così come la sua vita, sta precipitando.
La vita di Beatrice sarà destinata a seguire Hans, il tenente tedesco suo primo amore, o a combattere nella Resistenza al fianco di Marco, l’intrepido partigiano che l’ha salvata in una notte di stenti?
Sono molto titubante a scrivere questa recensione perché il
libro è uscito da un paio di giorni e non vorrei far alcun spoiler. Ci proverò,
dunque.
Come già titolo e sinossi suggeriscono, siamo in piena
seconda guerra mondiale. La più orrenda e sanguinosa guerra che l'Italia abbia
vissuto.
Troviamo la giovane Beatrice, figlia dell'innocenza, che
deve affrontare la più ardua delle prove: amare un ufficiale nazista. Queste
semplici quattro parole sono anche una prova per l'autrice; inutile negarlo,
nel nostro immaginario i nazisti sono tutti brutti e cattivi; senza cuore,
delle autentiche belve.
Leggendo la prima parte del libro, mi chiedevo continuamente
se sia davvero esistito qualcuno come Hans. Qualcuno che, indossando l'uniforme
verde della disumanità, fosse dolce, leale e coraggioso.
Il personaggio maschile del Tenente Venderlinden mi ha
letteralmente conquistato ed è il mio personaggio preferito all'interno del
libro.
Beatrice, invece, ha delle mancanze in termini di coerenza,
secondo la mia personale opinione. Caratterizzata da una forte ingenuità
iniziale, chiaramente dovuta dato il contesto, dopo metà del romanzo non cresce
e non evolve.
Sono ben delineati i personaggi dei partigiani: Marco (che a
me, nonostante tutto, resta antipatico), Matteo, Fabio, Veronica ecc...
È stato toccante immergersi nella vita partigiana. Hanno
fatto davvero tanto, e il libro ha portato nuovamente a galla la mia
gratitudine verso di loro.
Molto utili le descrizioni delle fasi della guerra, per i
neofiti del genere una significativa degli avvenimenti.
Lo stile di Marcella Ricci è semplice e leggero, la storia
non risulta pesante nonostante il contesto delicato in cui opera.
Questo può essere un punto a favore o a sfavore del libro,
perché dipende dalla piena soggettività del lettore e alle letture pregresse
sul genere che ha fatto (Suite Francese, il Cavaliere d'Inverno o Espiazione).
È il primo libro della Literary Romance che leggo, ed è
stata una buona esperienza.
Perciò, sì, lo consiglio!
Nota per l'autrice: vorrei far sapere a Marcella Ricci che a
metà libro ha letteralmente spezzato il mio cuore. Non è difficile capire il
perché... mi fermo qui, altrimenti faccio spoiler!
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