venerdì 15 maggio 2020

TRIPLA RECENSIONE "DI MERCOLEDÌ" di Rebecca Quasi



Buon pomeriggio amici lettori!
Dopo essersi fatto a lungo desiderare, finalmente online
"Di mercoledì" dell'autrice Rebecca Quasi.
Livia Luciani, Isabella Nanni e Tiziana Irosa lo hanno letto in anteprima per noi.







TitoloDi mercoledì
Autore: Rebecca Quasi

Genere: Romance contemporaneo

Disponibile in ebook a € 1,99

Pagina autoreRebecca Quasi 



TRAMA: 

Prendere una sbandata con i fiocchi per la preside del liceo della propria figlia e avviare una comoda, ma segreta, non-relazione a sfondo sessuale, potrebbe rivelarsi un tantino impegnativo, soprattutto se, a causa di un divorzio fuoco e fiamme, non si conosce affatto questa figlia dalla vita sociale pari a zero e si vive in una città di provincia. 
Questo è ciò che accade a Michele Bastiamante, editore di successo, e a Nera Valdraghi, preside di un liceo. 
La disinvoltura di Michele si scontrerà con il perbenismo di Nera in uno scambio tra il serio e il faceto che ridisegnerà la vita di entrambi.



DICE L'AUTRICE:

Ho avuto un autunno e un inverno difficili e la primavera, come per tutti, non si sta rivelando una passeggiata; durante questi mesi ho preso e mollato Nera e Michele mille volte perché tenevo così tanto a loro che non volevo scriverne se il mio stato d'animo non era sereno e libero.

In questo modo hanno visto la luce in pieno Covid 19. Prosit.
Non so se questi sentimenti altalenanti che provavo abbiano giovato ai miei personaggi, so per certo che nessun personaggio esiste davvero fino che non esce dalla fantasia dell'autore per entrare in quella di un lettore, per cui tocca a voi dare a Nera, a Michele, a Eugenia, Angelica e Azim la 'patente' di personaggi veri.

Il blog di moda di Angelica deve il proprio nome alla linea di accessori personalizzati di Silvia  




Io me la immagino la signora Rebecca Quasi al banco salumi del supermercato che mentre ordina la cena sorride perché ha appena visualizzato l'idea di un dialogo tra i personaggi del suo libro "mercoledì".
Deve essere scoppiata in una risata fragorosa quando ha immaginato che l'editore Michele apprende che la sua bella meretrice di Babilonia ha chiamato il proprio figlio Rodrigo come il cattivo de "I Promessi Sposi".
Particolare letterario che gli uomini che conosco io non avrebbero mai colto. Ma i suoi personaggi sono un'altra cosa: Michele è un uomo innamorato che tutte noi vorremmo incontrare almeno una volta nella vita, fidatevi. Se lui è l'uomo perfetto, ecco arrivare casini da tutti gli altri fronti: la ex moglie terrorista, la figlia sociopatica, la vicina di casa ninfomane e l'amante incasinata. 

Riuscirà il nostro eroe a salvare le sue donzelle senza il poderoso destriero, ma armato di cultura, gentilezza e tanto amore? A voi la sentenza, sappiate che nell'ultima pagina ho lasciato la traccia di una lacrimuccia. 



Ho avuto il piacere di leggere “Mercoledì” di Rebecca Quasi in anteprima e sono profondamente dispiaciuta per le vicissitudini che hanno ritardato la messa online perché hanno procrastinato una splendida lettura alle fan e a quelle che dovrebbero diventarlo, senza se e senza ma.
Ci avventuriamo in terreni meno esplorati del solito, la seconda opportunità di due adulti “nel mezzo del cammin” di lor vita che dopo il fallimento dei reciproci matrimoni si incontrano, si piacciono e cominciano un percorso dall’inizio un po’ sconcertante per una nota bacchettona come me, ma che fortunatamente, visto il carattere dei personaggi, vira velocemente verso un sentimento che mette radici e attecchisce a dispetto dei tanti ostacoli e controrematori che li circondano.
L’equilibrio tra i dialoghi, frizzanti, genuini, fatti di linguaggio vero e vissuto e non asetticamente e ipocriticamente epurati da espressioni dirette che fanno parte della nostra realtà, e la parte descrittiva è perfetto, meglio riuscito di altre opere. Il lettore viene accompagnato per mano nella vita di Nera e Michele e forse l’unico imbarazzo può essere sentirli così vicino da chiedersi se non sia il caso di togliere il disturbo per non invadere la loro privacy.
Particolarmente ben riuscito il quadro delle tribolazioni adolescenziali della figlia di Michele, rimasta orfana di madre e alla ricerca di un’identità sua in cui riconoscersi ed essere accettata in un mondo di teenager poco propensi a condonarle l’iniziale goffaggine e saccenza. Vista l’abilità dell’autrice nel capire certe dinamiche tra giovani, mi verrebbe da suggerirle un young adult come prossima sfida.

In sintesi: la prosa di Rebecca Quasi non si discute, è un capolavoro come sempre, ma non sempre era abbinata a una storia che mi prendesse fino in fondo. In questa nuova avventura self ritrovo l’autrice brillante che si lascia guidare dal suo istinto e mi regala un romance profondo, realistico, non scontato e soprattutto bellissimo. Fortemente consigliato. Astenersi amanti dei corteggiamenti tradizionali se non volete aspettare fino alle ultime pagine per il gesto romantico che fa sciogliere. 



Mercoledì: per alcuni un giorno qualunque, per gli inglesi è la giornata collinetta, passata la mattina, siamo più vicini al week-end, per Michela e Nera, i protagonisti di questo romanzo, è il loro “giorno”.
Nera vive ingessata nella figura di provinciale perbenista e ligia alle regole. Ha da poco sbattuto fuori di casa il marito che ha messo incinta la sua assistente. Nera ha sempre chiuso un occhio alle sue scappatelle, ma adesso qualcosa è cambiato, lei vuole cambiare. Per questo motivo accetta la proposta di Michele, padre di un'alunna del liceo in cui Nera è preside e dove la ragazza è stata presa di mira da alcuni bulli.
Michele è divorziato, o per lo meno, lo è fino a quando la ex viene investita e muore e lui si ritrova a dover fare il padre a una ragazza sedicenne di cui non conosce nulla.
Lui è uno di quegli uomini che se ti allargasse le braccia, tu ti butteresti a capofitto, a occhi chiusi: sa sempre cosa dire e fare, tranne che con la figlia adolescente.
“La parola lega, lima, intreccia e salda. Lo fa di sua libera iniziativa, ma in particolare elargisce i propri favori a chi di essa è innamorato fedele”
Ad aiutare Michele con la figlia adolescente c'è Angelica, la stravagante vicina di casa e fashion blogger che insidia il vicino per portarselo a letto. In verità è più un gioco che un vero corteggiamento e i due lo sanno bene.
Tutto inizia con una semplice convocazione di un genitore dal preside, che dopo qualche altro incontro, sfocerà nella proposta del mercoledì.
Il mercoledì è il giorno in cui i due si liberano dal peso delle loro vite e si abbandonano all'altro. All'inizio è solo sesso, si dicono mentendo a loro stessi, ma l'intimità che si instaura tra i due, la complicità e quei “maledetti” sentimenti cambiano tutto.
“Le parole vestono le emozioni e ti permettono di vederle con più chiarezza”
Questo romanzo mi ha catturata parecchio. Forse per la vicinanza di età con i protagonisti o forse perché Rebecca è così brava a infagottare le emozioni di parole che più ne divoravo e più ne volevo. La storia è uno spaccato di realtà in cui molti genitori, e non, possono trovarsi coinvolti: un brutto divorzio, la non relazione con i figli, l'adolescenza e i suoi problemi, il bullismo e lo scontro con sé stessi, con la società e il suo falso perbenismo. Si trattano temi importanti a volte in modo leggero, altri in modo più profondo, ma mai superficiale.
Questo libro mi è rimasto dentro, per la passione con cui vengono raccontate le vite dei protagonisti, per l'amore che riversa l'autrice in ogni pagina e per le infinità di emozioni che ho provato.
Questo è un romanzo d'amore con la R e A maiuscola.  Vengono trattati i sentimenti a 360 gradi e non solo quello di coppia, ma soprattutto l'amore di un genitore per il figlio, i sacrifici che fa per lui, mettendolo sempre al primo posto e lasciando che tutto vada in secondo piano. Ma questo romanzo ci suggerisce che in fondo non è la giusta direzione: un figlio vuole vedere felice il suo genitore e non sottomesso ai falsi stereotipi di famiglia.
Mi sono innamorata di Michele, della sua pazienza, del suo umorismo del suo mettersi in gioco e farsi da parte. Ma di più di tutti ho adorato Angelica: la sua fragilità, travestita da aggressività, le sue insicurezze e il suo altruismo.
Avrei altre mille cose da dirvi su questo romanzo ma, con tanta tristezza, credo sia arrivato il momento di lasciare che Michele e Nera vadano da altri lettori.

Una bellissima storia e un grande romanzo. Tantissimi complimenti a Rebecca Quasi e buona lettura a tutti.



BREVE ESTRATTO: 

La sua accompagnatrice scostò la porta, lui entrò e la prima immagine che ebbe della preside del liceo scientifico “Niccolò Copernico” fu il suo fondoschiena. Il suo magnifico fondoschiena, per essere precisi. La donna era china a novanta gradi in una posizione piuttosto precaria che le consentiva, però, di armeggiare con i fili del computer che pendevano tra il muro e la scrivania. 
«Ma porco giuda, Cavalli» imprecò, «si può sapere chi ha incasinato così i fili?» 
Michele tossì. Gli sembrò la cosa più elegante da fare per segnalare che non era Cavalli. La donna si tirò su di scatto, rivelando, come seconda immagine, una chioma rossa, lunga e tutt'altro che adatta al ruolo di dirigente scolastico. Perfettamente in pendant con il fondoschiena, però. Infine, girandosi, esibì il viso, un ovale bello e freddo, con due occhi metallici e chiarissimi che mettevano in ombra tutto il resto. Anche il fondoschiena, il che era tutto dire. 
«Michele Bastiamante?» domandò. Non sembrava per nulla imbarazzata dall'essere stata sorpresa a imprecare come un carrettiere. 
«Sono io.» 


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