Buongiorno follower, buon lunedì!
In uscita oggi il nuovo romanzo dell'autrice Laura Baldo: "La salvatrice di libri orfani", edito Alcheringa Edizioni
Titolo: La salvatrice di libri orfani
Autore: Laura Baldo
Genere: Romanzo giallo/poliziesco
Casa editrice: Alcheringa Edizioni
Disponibile in formato cartaceo a € 12,00
A breve anche in ebook
Pagina autore: Laura Baldo Autrice
TRAMA:
Emilia fa le pulizie in una casa editrice di Trento. È un'appassionata lettrice e spesso recupera i manoscritti cestinati per leggerli. A causa di questa abitudine rimane coinvolta suo malgrado in un omicidio. Una sera, infatti, è proprio lei a trovare la direttrice editoriale riversa sulla scrivania, uccisa da una ferita alla testa. Sul delitto indagano il commissario Alba Pavan e il sovrintendente De Rosa. I due poliziotti scoprono che la vittima si era fatta molti nemici, sia nell'ambiente di lavoro sia in famiglia, ma per arrivare alla verità dovranno smontare la rete di bugie e falsità dietro cui le persone coinvolte nascondono piccoli vizi e meschinità quotidiane.
DICE L’AUTRICE:
L'idea di un giallo con protagonista una donna delle pulizie mi era venuta per caso tempo fa. Questo perché gli addetti alle pulizie passano inosservati, ma finiscono, anche involontariamente, per sapere molto di tutti. Mi sembrava quindi una protagonista perfetta. Mi piaceva anche l'idea di poterlo ambientare nella mia città, Trento, visto che non ha ispirato molti giallisti (troppo sonnacchiosa, direbbe l'agente De Rosa).
Pur amando leggere gialli e thriller, non ero sicura di poterne scrivere uno, ma ho deciso di provare. Alla fine ne è uscito un romanzo breve dal tono leggero e ironico, dove sono molto importanti i personaggi, le loro piccole manie e difetti. E, siccome mi sono affezionata a tutti loro, sto pensando di scrivere prima o poi un altro episodio e farne una serie.
BREVE ESTRATTO:
La donna si scostò dalla soglia stringendosi lo scialle lavorato a maglia attorno alle spalle ossute. «Agente, come mai questa visita?»
«Volevo solo ricontrollare i suoi movimenti di ieri sera.»
«Ma gliel’ho detto: ero qui.»
Qualcosa strusciò contro le gambe di De Rosa, che sobbalzò, trattenendo bruscamente il fiato, e abbassò gli occhi. Un gatto siamese spelacchiato lo fissava con i lattiginosi occhietti azzurri. Quando si accorse della sua attenzione emise un lungo e lamentoso miagolio. «Sst!» fece lui, cercando di mandarlo via senza toccarlo. Odiava i gatti. Avevano sempre quell’aria inquietante, come se sapessero qualcosa che tu non sai.
«Non mi spaventi Cesare» disse la donna, accigliandosi.
«Spaventarlo? Ma se è lui che mi ha fatto prendere un colpo» sbuffò, incredulo. E poi che razza di nome era Cesare?
L’altra si chinò per prendere la bestiaccia in braccio. «Buono, Cesare» chiocciò e lo posò sul divano. Quindi si sedette anche lei, si sistemò di nuovo lo scialle, poi cambiò idea e decise di toglierlo, sistemò la felpa sottostante, tolse gli occhiali per posarli sul tavolino traballante, poi li riprese e se li rimise. Il gatto intanto si era acciambellato sbadigliando su una sorta di poncho di lana a strisce che rivestiva il divano.
De Rosa si limitava a fissare la donna. Immaginava già che gli scrittori fossero strani, ma...
Finché lei di punto in bianco sbottò, con voce acuta: «E va bene, l’ho fatta io quella telefonata giovedì sera, contento?»
Lui trasalì e rimase un attimo spiazzato: ancora non aveva aperto bocca. Fece qualche passo avanti e si schiarì la gola. «Perché non l’ha detto prima?»
«È chiaro, è chiaro il perché...» farfugliò la donna, gesticolando tanto che gli occhiali tornarono a inclinarsi. «Avreste dato la colpa a me. Ma io ho solo telefonato. Quella donna era davvero orribile. Orribile» ripeté, annuendo tra sé. «Ma non mi sarei scomodata ad andare lì per ammazzarla. Nossignore. Insomma, volevo solo parlarle di persona, capire... Quel lavoro sugli scritti poco conosciuti di Cesare Battisti era molto interessante. Davvero molto interessante. Tutti i miei colleghi
a scuola l’hanno detto, tutti, e anche storici importanti. Ma a lei no, non interessava lo stesso, e...»
«Signora» la fermò lui, a cui la voce acuta e asmatica della donna stava facendo venire l’ansia.
L’altra interruppe il tumultuoso fiume di parole e tornò a concentrarsi sul gatto, che aprì un solo occhio a guardarla, sbadigliò e si rimise a dormire.
«Allora cosa ha fatto ieri sera? Ha detto di essere rimasta qui, d’accordo. Magari però ha ricevuto telefonate, o qualcuno è passato a suonare. Che so... Un corriere, un fattorino.»
«No, nessuno è venuto e il telefono lo stacco se sono impegnata a lavorare al pc. Non rispondo a nessuno.»
«Allora forse era al computer verso le 20?»
«Sì, certamente» disse l’altra, spostando infine l’attenzione su di lui. «Ceno sempre alle 19 in punto e dopo cena lavoro per almeno due ore.» Parve riflettere un momento, poi: «Sì, sì, anche ieri. Non vedo perché no, era una sera come un’altra. Sì, proprio come tutte le altre.»
«E perché non l’ha detto subito?» sbottò lui. «L’accesso a internet è qualcosa che si può verificare.»
«Scusi, e io che ne so? Voi avete chiesto se sono uscita, e io non sono uscita. Dovete fare delle domande più precise.»
De Rosa digrignò i denti, ma ne aveva abbastanza per quella sera. Salutò in modo rigido la donna, che si rimise lo scialle per accompagnarlo alla porta, e scansò la palla di pelo, che si era subito rianimata ed era scattata per intrufolarsi nello spiraglio aperto.
De Rosa fu costretto a sgusciare fuori e richiudersi la porta alle spalle con attenzione, per evitare di schiacciare il gatto. Non poteva comunque biasimarlo: se fosse stato in lui sarebbe scappato da lì il prima possibile.
Laura Baldo è nata e vive a Trento. Ha iniziato a scrivere pubblicando racconti online e in antologie. Di recente è uscito il suo primo romanzo "Qualunque sia il tuo nome" (vincitore del concorso e-love Talent 2019, indetto da HarperCollins Italia). Collabora con la rivista culturale Alibi Online e con un sito di fiabe dedicato ai piccoli. Ha scritto anche una saga fantasy e due romanzi storici, di prossima pubblicazione.
Nessun commento:
Posta un commento