lunedì 27 luglio 2020

"FREAK SHOW" di Daniela Barisone e Juls SK Vernet



Buongiorno follower, buon lunedì!
Iniziamo la settimana con la segnalazione al nuovo romanzo di Daniela Barisone e Juls SK Vernet: "Freak Show", quarto volume della serie "JBI"




Titolo: Freak Show
Autori: Daniela Barisone e Juls SK Vernet
Serie: JBI Vol.4

Genere: FM - Giallo - Contemporaneo 

Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 9,90

Pagina serie: Lux Lab 



TRAMA: 

Gli agenti FBI Carrie e Sten, della Social Media Terrorism Risk Prevention Task Force di New York vengono mandati sotto copertura in un circo di freak per indagare sulla morte per annegamento della "sirena" Milagros Olega.
Si ritrovano catapultati in un mondo completamente differente dove la vicinanza forzata e il fingere di essere qualcosa che non sono li porterà a farsi domande sia sulla piccola ma onesta comunità di disabili del circo sia sulla loro relazione.



DICONO LE AUTRICI:

Lux Lab è un collettivo letterario composto da cinque elementi che hanno in comune l'amore per le storie belle e ben scritte.
Lux Lab è un’idea nata dalla collaborazione, dall’incoraggiamento reciproco, dalle risate e dalla condivisione.
Lux Lab è un progetto che va oltre il self publishing: il collettivo si scambia idee e opinioni, prende decisioni, interviene attivamente su testo, copertine, traduzioni e tutto ciò che riguarda la vita dei romanzi, dal momento in cui vengono concepiti a quello in cui sono messi tra le vostre mani.
Lux Lab ha un obiettivo: conquistare il mondo del romance MM a colpi di romanzi di qualità, curati nei minimi dettagli.
Lux Lab è un’unione che fa la forza, e ve lo dimostreremo. Seguiteci.

Il nostro sito:
http://luxlabbooks.com/ 

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Facebook: https://www.facebook.com/LuxLabBooks/
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INCIPIT:

Odessa Carrie, Agente Speciale Senior della Social Media Terrorism Risk Prevention Task Force di New York, non aveva paura di nulla e di nessuno.
A quarant’anni ne aveva alle spalle oltre venticinque di esperienza lavorativa negli ambiti più svariati, a partire da un mai confermato passato come bartender in un losco night club di NY per arrivare a un lungo periodo come cacciatrice di taglie in collaborazione con il NYPD. 
Le persone spesso sottovalutavano il suo scarso metro e sessanta e non prendevano sul serio i suoi pugni piccoli ma precisi. Esperta di arti marziali, di difesa personale e di armi bianche, Carrie era un nemico formidabile anche per uomini molto più grossi e forti di lei.
Ne sapeva qualcosa l’Agente Speciale Supervisore Nick Danse, che in una memorabile occasione era finito al tappeto, nonostante pesasse esattamente il doppio di lei e fosse un armadio di due metri.
Questo era stato prima che Thomas Elliott e Vincent Sten si unissero alla squadra, prima ancora che Danse si ferisse durante un’operazione della HRT finita in tragedia e perdesse quindi la gamba sinistra dal ginocchio in giù. 
Danse preferiva tenere la storia sotto silenzio, e Carrie preferiva tenersela come un’arma perfettamente affilata. Se quell’episodio fosse giunto alle orecchie di Elliott, per esempio, Danse avrebbe passato un quarto d’ora senza dubbio spiacevole, per quanto non disgustoso come sarebbero state le ripercussioni su Elliott. 
Carrie entrò in ufficio, depose la borsa sulla sua scrivania e accese il pc. 
Le luci erano accese e la stagista di turno era già all’opera a spostare faldoni, fare fotocopie e distribuire caffè. Carrie non ricordava neanche il suo nome e poco importava — ne passavano a plotoni e non assumevano contorni definiti finché non venivano effettivamente assunti, i pochi che passavano le selezioni. 
Danse era in ufficio, ovviamente. Carrie poteva vederlo attraverso le veneziane tirate sulle finestre del suo cubicolo privato. 
Dall’ufficio però provenivano anche altre voci, non tutte maschili ma tutte molto agitate. Era improbabile che Danse avesse convocato Elliott a quell’ora per strigliarlo. Gli piaceva beccarlo appena arrivato in ufficio, prima che avesse la possibilità di bere il caffè o di addentare una ciambella, ma di solito Danse si concedeva prima una mezz’ora di tranquillità nell’antro manageriale, durante la quale programmava la giornata e caricava il proprio motore di rancore e odio. 
Dopo qualche minuto la porta si aprì di schianto e la voce profonda di Danse richiamò Carrie all’ordine.
“Carrie! Qui subito nel mio ufficio!”
La donna non se lo fece dire due volte.
L’ufficio di Dance era pieno di gente che si interrompeva e si parlava sopra e c’erano almeno due portatili con in corso delle videochiamate.
“Che è successo, Boss, hanno assassinato il Presidente?”
Danse la fulminò con lo sguardo ma scosse leggermente la testa. “Silenzio, tutti. Carrie, siamo in call con l’agente Lafitte dalla Louisiana, l’agente Johnson dal’Arkansas, e l’agente Rhoades dal Mississippi.”
“Giurisdizione?” chiese Carrie. 
“... dobbiamo sbrigarci, Danse,” diceva l’agente della Louisiana, interrotto dall’Arkansas che cercava di farsi sentire sopra il brusio della statica.
Danse li mise tutti e tre su ‘muto’ e guardò le persone nel suo ufficio.
“Carrie, sì, giurisdizione. I nostri tre dipartimenti dei tre diversi Stati sono stati convocati perché l’omicidio è stato commesso al confine. Le squadre omicidi locali sono state già mandate al diavolo.”
Carrie sorrise. “Bene, Boss. Come posso aiutarti?”
Danse annuì leggermente e fece un cenno della testa verso l’uomo e la donna che occupavano la stanza, vagamente divertiti dal fatto che i tre agenti degli altri Stati continuassero a gesticolare e urlare pur essendo senza audio.
L’uomo prese la parola.
“Agente Solis, NYPD, Omicidi. Questa è la mia partner, agente Cho. Una donna è stata assassinata al confine tra i tre Stati in circostanze da chiarire. Vista la collocazione geografica, l’FBI ha la giurisdizione.”
Carrie annuì. “Ma perché New York? Un omicidio a cavallo di tre stati… la polizia locale sarà in fibrillazione.”
Solis le sorrise apertamente, un bel sorriso bianco con denti tutti uguali e ben curati.
“Il capo Meloni vuole proprio te, Agente Carrie. Dice che sei la migliore per questo caso, che la tua esperienza prima del Bureau e durante il tuo mandato alla Task Force ti rende la persona in grado di gestirlo al meglio.”
Carrie non arrossiva mai. Non c’era niente che potesse imbarazzarla. Ma il complimento riuscì a scaldarle il cuore. 






Daniela Barisone, classe 1986, Milano.
Mi sono diplomata in Fumetto e Colorazione digitale presso la Scuola Internazionale di Comics di Torino.
Ho lavorato come editor e copertinista presso Lite Editions (Milano), La Mela Avvelenata (Milano), Delos Book (Milano) e Dreamspinner Press (Texas), come colorista presso Cimaza (Belgio).
Attualmente lavoro come colorista presso Samsara (Italia), Manfont (italia) e Stirpe di pesce (Italia).
Nel 2017 fondo, insieme a Lucrezia Galliero e Beatrice Sammaritani, il Collettivo LAMIA, dedicato alla produzione indipendente di fumetti e artbook in stile europeo. Nel 2019 sono una delle fondatrici del Lux Lab, dedicato ai romanzi M/M. 


Juls SK Vernet, classe 1982, Venezia.
Ho una doppia identità come ogni supereroe che si rispetti. Nella vita reale sono un’insospettabile impiegata occhialuta e perfettina. 
Scrivo e partecipo alla coralità del fandom da oltre vent’anni.
Dal 2007 collaboro all’evento annuale «P0rn Fest», un evento riservato alle fanfiction a tematica erotica esplicita in lingua italiana, dapprima su Fanfic Italia, poi su Lande di Fandom.
Nel 2014-15 ho prestato servizio come traduttrice volontaria per Organization for Transformative Works - OTW, l’associazione che tra le altre cose gestisce Archive of our Own - AO3.
Nel 2018 ho partecipato come panelist al primo anno della convention FicsIT di Fanheart3, nel 2019 ho partecipato come giudice nel concorso letterario indetto dalla stessa associazione culturale.
Dal 2019 sono una delle fondatrici del Lux Lab, dedicato ai romanzi M/M.



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