venerdì 10 luglio 2020

"INSONDABILE DESTINO" di Anna Ferrari



Buongiorno follower, buon venerdì!
Vi segnalo "Insondabile destino" dell'autrice Anna Ferrari, 
edito Book Sprint Edizioni.




Autore: Anna Ferrari
Genere: Narrativa contemporanea


Disponibile in ebook a € 3,49
E in formato cartaceo a € 17,95

Contatto Facebook: Anna Ferrari



TRAMA:

Circa 1000 anni prima di Cristo, in un villaggio d’Irlanda, vivono Ynyr, Una e Gwyny, la loro primogenita. La quiete della famigliola è sconvolta dalla morte di Una nel dare alla luce la piccola Oonagh. Intanto, ai giorni nostri, la professoressa Beatrice Sensi sta indagando su uno straordinario reperto di epoca celtica, un taccuino scritto in una lingua misteriosa. Suo entusiasta collega è Niccolò Malcovati, affascinante professore di letteratura russa antica. La vita di Gwyny è messa in pericolo da entità malvagie sorte in seno alla sua famiglia. Anche Beatrice si trova davanti ostacoli difficili da superare, ma con la stessa determinazione e il medesimo slancio che caratterizzano Gwyny riesce a superarli.  Due donne coraggiose che imparano a loro spese che spetta a noi trovare le chiavi giuste per dare al proprio destino forma intelligibile, con coraggio, amore e fiducia, vivendo momento per momento e assumendosi la responsabilità delle proprie azioni.



DICE L’AUTRICE:

Il libro è stato composto durante un’estate trascorsa in paesino sperso tra i monti, di getto, sotto l’ispirazione di passeggiate con il mio angelo a quattro zampe e complici splendenti notti stellate.



BREVE ESTRATTO:

Le quattro pareti metalliche color oro brillavano come specchi, la pulsantiera sembrava il control panel di un’astronave, eppure la professoressa Sensi provava un certo disagio, fiato corto, fretta di scendere, odori strani, benché fosse l’unica passeggera; “finalmente!”, e quasi di corsa scese dall’ascensore al settimo piano dell’edificio, uno tra i cosiddetti “piani alti”, sfogando la sua avversione per gli spazi troppo ristretti.
Non era mai prevedibile la mise della professoressa, cambiava a seconda del suo umore e dell’argomento di cui si stava occupando, esteriorizzando la sua creatività e il continuo scorrere interiore verso mondi tra loro diversi e lontani. Oggi era perfetta, in un tailleur jet, colore che il prezioso tessuto esaltava con sfumature blu, e una bellissima collana di turchesi, a filo dello sterno, importante, che metteva in luce il suo bel collo, lungo e niveo. Le scarpe erano decolleté con tacco di altezza normale, la borsa chiara, avorio, ampia e morbida, all’apparenza non pesante, e l’immancabile cartella color melanzana, ormai sgualcita e segnata dal tempo. Camminava tranquilla, un piede pacificamente dopo l’altro. 
“Ma guarda il caso, - dove caspita ho messo gli occhiali, sta a vedere che li ho lasciati a casa… ah, no, eccoli qui. Questa borsa è troppo grande – se non mi sbaglio quello che sta arrivando è il professor Bazzarenti….” Accelerando il passo e tendendo la mano Beatrice prevenne il semi tentativo di schivarla del professore, che camminava con il naso immerso in un libro. 
«Professore, buongiorno. Sa che contavo proprio d’incontrarla? Vorrei rubarle pochi minuti per parlarle di una cosa… diciamo curiosa.»
Bazzarenti sollevò gli occhi e la fissò con un mezzo sorriso: «Cara professoressa, quando lei dice “curioso” mi aspetto di tutto, basta pensare a quella storia dei personaggi letterari che prendevano vita… Si rende conto che quanto meno si direbbe che lei non ci sta con la testa?... D’accordo comunque, venga nel mio ufficio per le 15.00, le va bene?»
«Sì, direi… le 15.30… A lei va bene ugualmente?»
«E sia: 15.30, né un minuto di più, né uno di meno, però!»
Beatrice Sensi ricambiò con un gran sorriso, stringendo energicamente tra le sue le mani di Bazzarenti, facendogli per poco cadere il libro.
“Che bel tipo, è proprio simpatico, averlo come supervisore è una fortuna!”




Scrivere è una parte irrinunciabile della sua vita, ha cominciato che era ancora alla scuola elementare.
Appassionata e profonda conoscitrice della letteratura europea, in particolare inglese e russa, di cui conosce le lingue grazie a una laurea magna cum laude in Lingue Straniere, legge moltissimo, in ogni momento che strappa alla scrittura, la sua vera linfa vitale.
All'attività di scrittrice unisce anche quella di insegnante. Nella sua vita ha conosciuto anche momenti duri e difficili, come testimonia il suo Un libro per guarire, ma ne è uscita, con un carattere più forte, una nuova determinazione e perfino una nuova identità, più consapevole.
Amatissimo è il suo romanzo, Insondabile destino, come un figlio, che si sa di dover lasciare libero, ma lo si vuole proteggere a tutti i costi.
Quando scrive è dove vuole essere, va dove vuole andare, fa quello che desidera. Uno dei rari momenti in cui è tutta presente, nell'altrove che cerca durante gli altri momenti della vita.
Ha all'attivo altre pubblicazioni, anche di scolastica per le quali ha vinto dei premi, e un romanzo per ragazzi, La casa nel nocciolo, finalista al Premio Bancarellino.
Catalizzatore della sua creatività sono le lunghe passeggiate con il suo adorato amico a quattro zampe, e per rilassarsi cerca la saturazione del suo giardino con i cactus.
Fortunatamente vive in una bella provincia, dove è ancora possibile passeggiare a lungo, e sognare. 


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