domenica 28 febbraio 2021

RECENSIONE "NICOLAS BURN. IL SEGRETO DEL BOSS - VOLUME UNICO" di Faby Daddy

 

Recensione: "Nicolas Burn. Il segreto del boss volume unico" dell'autrice Faby Daddy, settimo volume della serie "Mafia Romance Saga".
A cura di Silvia Cossio.




Autore: Faby Daddy
Serie: Mafia Romance Saga Vol.7

Genere: Mafia Romance 

Disponibile in ebook a € 2,99
A breve anche in formato cartaceo

Pagina autoreLa mia luce 



TRAMA:

Nicolas è l’erede capomafia russo, un ragazzo di ventisei anni, testardo e ribelle che vuole emergere a tutti i costi. Secondo lui, Shion è in possesso di un documento importante, che potrebbe cambiare la sua vita completamente. Ma il boss dei boss non sembra intenzionato a rendere la vita facile a Nicolas. Nascerà tra i due una vera guerra mafiosa che coinvolgerà i capimafia e gli eredi capimafia delle famiglie. 

Clarissa è una ragazza di ventisei anni, segnata da una relazione amorosa durata nove anni con Nicolas Burn, il quale a sua insaputa sposa Melissa, da quel momento il loro rapporto finisce per sempre.
Dopo un anno, la ragazza decide di sposarsi con il suo migliore amico Matt, ma Nicolas lo scopre e cerca di impedire questo matrimonio a tutti i costi. 
Tre giorni prima della cerimonia, Matt scompare, Clarissa va a denunciare le persone che secondo lei sono colpevoli: Nicolas Burn, Rei Seul, Damien Shion Nicosia. La ragazza pensa di denunciare una scomparsa a sfondo passionale, invece si troverà in una situazione più grande di lei, diventando una testimone oculare per l’FBI, i servizi segreti e l’antimafia, che grazie alla sua denuncia potranno aprire un processo internazionale contro gli eredi capimafia delle nazioni più pericolose al mondo. 
Le soluzioni per la mafia sono due: finire in carcere o uccidere la testimone prima che il processo inizi. 
E se il boss dei boss, insieme a tutti i capimafia, ordinerà di eliminare la ragazza, nessuno potrà sottrarsi a tale richiesta. 



Dalla penna dell'autrice Faby Daddy, un nuovo appassionante capitolo della serie “Mafia Romance”, una saga che racconta le avventure - se così vogliamo definirle, forse sarebbe più corretto chiamarle “guerre” – di alcune famiglie mafiose e che, come già sottolineato nelle mie precedenti recensioni, mi sta oltremodo coinvolgendo. 
In questo nuovo volume conosciamo Nicolas Burn, erede capomafia - figlio di Evelin Nicosia e Nick Burn - e Clarissa, una ragazza che con l’ambiente mafioso non ha nulla a che fare. 
Due ragazzi che mi hanno fatto tenerezza con il loro amore dolce e pulito e la voglia di lui di una storia “normale”. Ma i desideri non sempre possono avverarsi… Nicolas è destinato a divenire un capo boss e le sue scelte decreteranno la fine del suo rapporto con Clarissa. Assistiamo alla disperazione di lui in contrapposizione alla delusione di lei. Entrambi investiti da qualcosa, o qualcuno, di più grande di loro che tirerà le fila del loro destino, piegandoli alla sua volontà. 
E inutile dire che il burattinaio è Shion Garcia Williams, il boss dei boss più amato e odiato dai lettori, che fa il bello e il brutto tempo. Tranquilli, non sto facendo spoiler, chi ha seguito la saga sa benissimo che non si muove foglia che Shion non voglia… perdonate la variante di questo detto popolare, mi è venuta così 😂😂
Devo confessare, però, che questa volta ho previsto le sue azioni. Per combattere uno psicopatico, bisogna mettersi allo stesso livello e io con i miei disturbi mentali parto avvantaggiata 😅 Per tutto il libro mi sono chiesta: perché, se davvero non voleva consegnare i documenti segreti a Nicolas - il famoso segreto di cui si fa cenno nella trama e da cui prende ispirazione il titolo del romanzo - non si è limitato a eliminarli? Con questa domanda in testa, il finale non mi ha sorpreso. 
Tornando ai due protagonisti, vorrei aggiungere che li ho apprezzati nella fase giovanile, un po’ meno in quella adulta. Nicolas, vabbè, è il risultato dell’ambiente in cui è cresciuto. Così dicendo non lo sto giustificando, ma posso capire certi aspetti del suo carattere. È vittima delle macchinazioni di Shion, una pedina nelle sue mani, ma avrei preferito fosse un tipo più incisivo e combattivo, meno succube. Tuttavia, non dispero, è un personaggio che potrebbe dare soddisfazioni future. Per quanto riguarda lei, capisco la paura e la sofferenza, ma, una volta presa coscienza della situazione, ci si aspetta una reazione. Non siamo tutti uguali, certo, ma quando c’è in gioco la vita di un figlio non può esserci spazio per i tentennamenti. Invece, Clarissa ha un atteggiamento passivo. Quando piange, quando sviene, quando se la fa sotto, letteralmente…
Fortunatamente può contare sui consigli di Luce Neri, nonna di Nicolas, personaggio che, andando avanti con i volumi, apprezzo sempre di più. Una donna sensibile, protettiva, sempre pronta a dare il suo sostegno ai giovani nipoti. 
Anche in questo romanzo non mancano le prese in giro e le schermaglie, tratto distintivo delle storie.
Shion, quando abbandona le vesti di leader mafioso, si trasforma in un vecchio brontolone, l'incubo dei nipoti, che fanno di tutto per stare alla larga da lui e dal suo bastone. In un certo senso, però, se la vanno a cercare, ne combinano di tutti i colori. Mai sfidare la mente di Shion, mai stuzzicare il can che dorme...
Non aggiungerò altro, concludo la mia recensione consigliando la lettura di questo libro a un pubblico consapevole. Come già sottolineato in altre occasioni, trattandosi di un mafia romance, gli argomenti trattati potrebbero urtare la sensibilità di alcuni lettori.


RECENSIONE "COME UNA SINFONIA" di Mathilda Blake

 

Un'altra bella recensione per "Come una sinfonia" dell'autrice Mathilda Blake, edito Mondadori. A cura di Denise Imbriani.




Autore: Mathilda Blake
Genere: Romance storico

Casa editriceMondadori
Collana: I romanzi passione

Disponibile in ebook a € 2,99

Contatto FacebookMathilda Blake



TRAMA:

San Pietroburgo, 1877. È inconcepibile che una ragazza si dedichi alla musica e possa accedere al Conservatorio, soprattutto se orfana e priva di lignaggio. Eppure, grazie all'anziano conte Dashkov, proprietario della tenuta dove presta servizio, il sogno di Tchandra sembra avverarsi, ma ciò provoca verso di lei il risentimento dell'affascinante di Dmitr, che la crede l'amante del padre. Il giovane tuttavia non può reprimere l'attrazione che prova per lei e, quando si vede costretto a partire per la guerra, si accorge di non aver fatto pace né con se stesso né con Tchandra. Riuscirà una musica lontana ad accarezzargli l'anima accendendo i suoi sensi?  



È l’ambientazione di una Russia di fine Ottocento a dar lo sfondo a questa magnifica e inedita storia d’amore. Dmitr Dashkov è il figlio di un conte con cui ha un rapporto freddo e scostante da anni, per via di un incidente che impedisce al figlio di suonare correttamente al piano con dispiacere del padre musicista.
La mancanza di un erede artistico porta il conte Dashkov a cercare il talento altrove; ed è qui che la vita di Tchandra Moskovskaya cambia radicalmente. Da orfana diventa una provetta studentessa di musica, ma si scontra con la vita familiare del Conte, in particolar modo con sua moglie e suo figlio che sembrano mal digerire la sua presenza lì.
Arriva la pubertà e scatta un’attrazione reciproca tra Tchandra e Dimitri, ma il legame che entrambi hanno con il Conte crea un rapporto d’odio-timore tra i due.
Nonostante lo spettro della guerra, un’improvvisa malattia del Conte e diverse interferenze da parte di molti personaggi, tra cui l’odiosa e vipera Ekaterina (madre di Dmitr), Dima e Moska salgono di livello nel rapporto e scoprono di amarsi.
Venendo a dettagli più oggettivi, chi conosce Mathilda sa bene che possiede uno stile fluido ma evocativo allo stesso tempo. Mi sono totalmente immersa nell’ambientazione russa e ho percepito i personaggi come reali (mi sono addirittura venuti due prestavolto!).
I due protagonisti sono diversi solo in apparenza, ma entrambi hanno un cuore puro e leale. L’ambientazione scelta credo sia la più bella perché inusuale e in un certo senso esotica.
Compaiono personaggi storici di rilevanza, quali Strauss e Wagner, e vengono menzionati personaggi storici realmente esistiti. Ciò dimostra un lavoro profondo di ricerca, sempre presente nelle opere di Mathilda.
Il gioco di seduzione è lento, suadente e sensuale, infatti, si sviluppa nell’arco di anni. Questo rende accattivante la storia.


"DEDALUS" di Francesca Redolfi

 

Buongiorno follower, buona domenica!
Vi segnalo "Dedalus" dell'autrice Francesca Redolfi, 
edito Le Mezzelane.




Titolo: Dedalus
Autore: Francesca Redolfi
Genere: Young Adult 

Casa editrice: Le Mezzelane

Disponibile in ebook a € 5,99
E in formato cartaceo a € 17,10

Contatti Facebook: Francesca Redolfi



TRAMA:

Clara ha sedici anni e un solo desiderio: che suo padre, gravemente malato, guarisca. Tuttavia, sa che ciò è quasi impossibile e quindi, essendo orfana di madre, presto dovrà trasferirsi in casa di una zia che non sopporta.
Qualcosa, però, riaccende la sua speranza. Una notte, insieme alla sabbia portata da un mare lontano, in città arriva Dedalus. È il luna park più grande del mondo, capace di suscitare incanto e meraviglia. Ma quello che più cattura l’interesse della ragazza sono i racconti su un guaritore di Dedalus, dalle prodigiose capacità taumaturgiche.
Nell’intento di salvare suo padre, e aiutata da Jan, giovane ed enigmatico giostraio, Clara partecipa al Torneo del luna park, entrando in un mondo fantastico, magistralmente creato con l’arte dell’illusionismo.
Tra gare di aquiloni e incantatori di serpenti, giostre che sfiorano il cielo, saltimbanchi, funamboli e segreti taciuti, Clara scoprirà infine che a volte il viaggio più immaginifico è quello dentro se stessi.

Dedalus è un romanzo “Young Adult” ambientato nel Luna Park più grande del mondo. 
Ma più di tutto è una storia d’amore.
Ha qualche affinità con il fantasy, tuttavia è privo di elementi paranormali: tutto è riconducibile alla realtà. 
Ciò che si può trovare a Dedalus, in fin dei conti, è illusionismo, suggestione, malìa...


DICE L’AUTRICE: 

Avevo letto libri che parlavano del mondo del circo e ne ero rimasta affascinata. Allora ho pensato: perché non scriverne uno anch’io, ambientato nel mondo circense? Poi, un giorno, andando con le mie bambine al Luna park itinerante di primavera, un flash: perché, invece, non in un Luna park? Ha un suo fascino così particolare, con le giostre, le attrazioni, e le roulotte dei giostrai che arrivano e partono e cambiano città ogni volta…
Però non volevo un Luna park qualsiasi. Volevo che fosse ambientato nel Luna park più grande del mondo, vasto come un enorme labirinto, come quello ideato dal mito di Dedalo. Da lì, è arrivato Dedalus.
Devo dire, infine, che scriverlo mi ha coinvolto moltissimo. È stato davvero come varcare ogni giorno i cancelli sprofondati nella sabbia, e vivere le avventure di Clara e Jan.


BREVI ESTRATTI:

“Dedalus sapeva di terra e fuoco. Di sedie a dondolo e di chitarre. Di falò e stelle. Di brina e pioggia d’estate. Di vecchi cantastorie e violini suonati sulla sabbia. Di un maggiolone che attraversava la campagna nella notte, con la radio accesa, e due ragazzi che cantavano come se potessero vivere per sempre. Dedalus siamo noi quando eravamo troppo giovani per non credere nei miracoli. E quando abbiamo capito che in fondo non avremmo mai smesso di crederci. Quando abbiamo avuto il coraggio di guardare in faccia la realtà e la vita. E imboccare il sentiero per diventare grandi”.


“Trovo il coraggio di girarmi verso la persona accanto a me, salendo lentamente con gli occhi dalle calzature nere ai jeans, infine al volto. 
Con mia sorpresa, non è un uomo. È un ragazzo. 
È poco più alto di me, e ha un aspetto che a prima vista trovo scioccante, anche se non saprei dire il motivo. Il viso è regolare, la mascella un po’ prominente come se un dio dispettoso avesse deciso all’ultimo minuto di fare un taglio netto. I capelli sono scuri come cenere uscita da un vulcano, l’arco nobile e particolarmente incurvato delle sopracciglia gli imprime un’aria sarcastica, quasi fosse in procinto di ridere, ma scendendo all’espressione degli occhi capisci che no, non stava ridendo affatto. 
Ecco la cosa che trovavo scioccante. Gli occhi. 
Sono seri e ammiccanti, parlano di cose rischiose. Talmente scuri che pare abbiano riflessi viola, o blu. 
Nero, è il colore a cui penso mentre guardo la sua persona. Ha un che di selvaggio e di oscuro, come fosse uscito da un incubo. E la cicatrice che gli attraversa la guancia destra come un presagio non aiuta a stemperare l’impressione.
È come se fosse il mio opposto. Quanto io sono chiara, tanto lui è scuro”.


“All’esterno, lui sembra più giovane. Solo un accenno di barba a far capire che non è un ragazzino, e quell’aria sregolata dietro gli occhi neri con le sfumature blu, che promettono segreti e cose proibite.
Mi allunga la mano, la carnagione è olivastra, come se avesse preso un sacco di sole. È come vedere me al contrario: tanto io sono slavata, tanto lui è scuro. Non so perché, mi viene in mente lo Yin e lo Yang in quel braccialetto che Iris mi aveva regalato dicendo che mi avrebbe dato equilibrio (non ha funzionato, comunque.)
Stringo la mano al ragazzo, cercando di mostrare una stretta sicura e decisa, che trasmetta la mia determinazione.
«Io sono Jan, con la J.»
«Jan con la J.» Inarco un sopracciglio, esitante. «Non si pronuncia alla francese? Jan?» chiedo, trascinando la J.
«No. Proprio Jan, come Django.» Mi fissa. «Ma come lo pronunci tu così alla francese mi arrapa.»
Sbatto le palpebre, ritraendo la mano. Sul serio un ragazzo che ho conosciuto un minuto fa ha appena pronunciato la parola “arrapa”? 
«Tranquilla. Non sono troppo pericoloso.» Mi fa l’occhiolino. «Un po’ sì, però. Non abbassare mai troppo la guardia con Jan.» Stavolta lo pronuncia come me, trascinando tantissimo la “J” alla francese. 
Mi passo una mano tra i capelli disordinati, sentendomi confusa.
«Chi sei?».
«Bella domanda. Kon tu san?» Mi squadra. «Chi sei tu?» Nota il biglietto che reggo tra le mani e lo afferra rapidamente, come un ladro navigato, prima che possa impedirglielo. Devo stare più attenta: la tizia-folletto mi ha raccomandato di non perderlo.
«Fiore.» Il ragazzo alza gli occhi con aria perplessa. «Ti chiami Fiore?»”.


 
Francesca Redolfi è nata nel 1982 in provincia di Bergamo, dove tuttora abita con il marito e due figlie.
Giornalista pubblicista, da sempre appassionata di scrittura, ha esordito nel 2017 con “L’amore non è mai come sembra”, edito da Libromania (editore digitale di DeA e Newton Compton). Nel 2019 ha pubblicato “Quello che non so di te” (ed. Literary Romance).




sabato 27 febbraio 2021

DOPPIA RECENSIONE "INDOMITA E RIBELLE" di Sabrina Boccia

 

Recensioni a confronto per "Indomita e ribelle
dell'autrice Sabrina Boccia, edito Ode Edizioni.
A cura di Daniela Colaiacomo e Isabella Nanni.



Autore: Sabrina Boccia

Genere: Vittoriano - Historical romance

Casa editriceOde Edizioni

Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 11,45

Contatto FacebookSabrina Boccia 



TRAMA: 

Philip Godart, conte di Derbyshire e futuro duca di Devonshire, poco avvezzo a tollerare i dettami dell’epoca, preferisce di gran lunga una corsa clandestina a un evento mondano. Adora trastullarsi con l’amante di turno e non desidera cambiare questo buon vezzo.
Lady Cristina Hepzibah Atwood rimanda anno dopo anno il suo debutto nella buona società, accampando miserabili scuse al solo scopo di conservare la sua preziosa libertà. 
Arguta e frizzante vuole godersi la vita e sposarsi per amore, non per dovere.
Cosa accadrà quando il destino farà a entrambi uno sgambetto? 
Soccomberanno agli eventi o lotteranno per far valere le loro ragioni? 



Lady Hepzibah Cristina vive con la nonna, la duchessa Hepzibah Dorothy Atwood, da quando, a sette anni, i genitori sono stati investiti da una carrozza. Non ha fatto ancora il suo debutto in società, rimandandolo di anno in anno con scuse più o meno plausibili, perché vuole che durante la sua prima stagione sia il fratello Jack, quarto duca di Bedford, a farle da chaperon e ad aiutarla a scegliere l’uomo adatto. Ma Jack - da anni al servizio della Corona con il grado di capitano - non è ancora tornato a casa e ora Cristy, a quasi venti anni, è praticamente una zitella.

Non le importava maritarsi, voleva trovare l'amore, come era stato per i suoi genitori e come aveva letto tante volte nei suoi amati romanzi, ed era sicura che non lo avrebbe mai scorto tra quei noiosi rampolli dell'alta società.

Quando il conte Philip Godart - grande amico di Jack con il quale è cresciuto e ha condiviso scuole e abitudini - accompagnando a casa il capitano, reduce da una bevuta colossale, incontra la ragazza alla dimora degli Atwood, rimane colpito dalla sua bellezza e dal suo modo di presentarsi, insolito e poco consono all’etichetta.

«Bentornato, conte Godart. Noto con piacere che siete diventato un gran bel fusto.»

Divertito da questo approccio anticonvenzionale e affascinato dalla freschezza della giovane, Philip sa però che, anche se prova un'immediata attrazione nei suoi confronti, in quanto sorella di Jack, è inavvicinabile, intoccabile. 

Schietta e diretta, forse un po' troppo per le consuetudini imposte dalla società, ma decisamente adorabile.

La presenza del fratello, oltre a darle conforto per il grande affetto che prova per lui, facilita il debutto di Cristy e soprattutto la frequentazione con il conte che, come Jack, accompagna la sorella Rosalyn nel suo, così che entrambi devono affrontare sentimenti ed emozioni sconosciute.

Philip si sedette al suo fianco e le accarezzò con delicatezza il viso, saggiandone i contorni. Quelle dita lasciavano una scia rovente sul suo volto, inebriato dal dolce attacco inaspettato. I loro occhi si incollarono gli uni negli altri. Nessuno dei due riusciva a fiatare o osava rovinare quell'attimo in cui le loro anime parevano fuse e i loro sospiri, in simbiosi, si disperdevano nell'aria.

Conscio della forte attrazione che lega l'amico alla sorella, considerandolo un incorreggibile e poco affidabile libertino, Jack decide di partire per un viaggio nel quale coinvolge il reticente conte. 
Afflitta dall'idea di separarsi ancora una volta dall'adorato fratello, Cristy escogita un folle piano che avrà conseguenze drammatiche, inimmaginabili.
Il racconto è ben scritto, la storia intrigante, calzante con il personaggio, anche se un po' inverosimile, di Cristina, arguta, ribelle, avventurosa e determinata.
La lettura, scorrevole e non molto impegnativa, offre qualche ora di svago e mi è piaciuta.


Una lettura poco impegnativa non deve necessariamente essere trascurata. Questo libro soffre prima di tutto di scarsa costruzione del rapporto tra i personaggi: al di là dell’attrazione fisica non si capisce su che base il conte perda la testa per una con cui ha scambiato sì e no 20 battute. La generale carenza di dialoghi è accompagnata da passaggi repentini tra termini eccessivamente forbiti a espressioni fin troppo moderne, una quantità eccessiva di frasi fatte e cliché, situazioni ben oltre la sospensione della credulità per l’epoca descritta, ecc. Credo che la verve creativa dell’autrice debba trovare una sua struttura più solida, possibilmente lasciandosi guidare da editor professionisti fin dalla prima stesura. Così com’è esprime molto entusiasmo, ma non lascia il segno in un settore particolarmente affollato come quello del romance storico ambientato nell’Inghilterra del 1800.


"DIALOGHI NEGROMANTICI" di Paola Tricomi e Andrea Bianchi

 

Buongiorno follower, buon sabato!
Vi segnalo "Dialoghi negromantici" di Paola Tricomi e Andrea Bianchi, 
edito Bookabook.



Autori: Paola Tricomi e Andrea Bianchi
Genere: Fantastoria 

Casa editrice: Bookabook  

Disponibile in ebook a € 6,99
E in formato cartaceo a € 12,00

Contatti autori: - Andrea Bianchi



TRAMA:

L’uso della letteratura come evocazione del passato o delle anime in esso custodite è una pratica molto antica, ma cosa accadrebbe se questo rito fosse trasposto ai giorni nostri? Se un reality show mai visto al mondo, fosse incentrato sull’evocazione delle anime di personaggi del mito e sulla loro intervista? Dialoghi negromantici crea un contatto diretto con cinque uomini e cinque donne tra i più noti del mondo classico. Attraverso la mediazione di Arthur Dori e Claudin Pol, dalle loro postazioni toscana e siciliana, sarà possibile chiedere a Medea, Odisseo, Eracle, Sisifo e molti altri ogni curiosità. E non abbiate timore se non vi sentite certi della vostra memoria mitica! Ad ogni puntata il nostro fedele aedo digitale, Leon il mitico, narrerà per tutti la storia di ogni personaggio evocato. Non resta che suggerirvi: stay tuned!


PRESENTAZIONE:

Dialoghi negromantici è un romanzo di prossima uscita per Bookabook editore. Scritto da Paola Tricomi e Andrea Bianchi, con illustrazioni di Paola Tricomi, rappresenta un nuovo modo, giocoso e divertente di raccontare il mito classico. Bookabook ha lanciato il 18 febbraio una campagna di crowdfunding e in cinque giorni ha venduto già 67 copie! 

Il libro nasce un po’ per gioco e un po’ per amore, dal credere che il mito classico possa nutrire tutti noi ancora molto. Per tali ragioni non può che travolgere molti lettori. La campagna di crowdfunding è stata supportata da Nadia Terranova dalla cui penna si stenderà la postfazione dell’opera.


BREVE ESTRATTO:

- Buongiorno gentili telespettatori, a parlarvi è Arthur Dori. Io e tutto lo staff di Dialoghi negromantici, dopo mesi di immane lavoro, siamo entusiasti di inaugurare questo innovativo format televisivo. Un reality show mai visto al mondo! Uno show che si avvale di una diretta costante attraverso i nostri canali social da cui potrete spiare in ogni momento ogni evocazione. Attraverso gli strumenti di realtà aumentata, scaricabili comodamente sui vostri smartphone dall’applicazione “NegromaticApp”, potrete realizzare fantastici selfie con autentici personaggi mitici! Ebbene sì, cari telespettatori, solo in Dialoghi Negromantici potrete vivere in diretta l’evocazione di anime di straordinari personaggi del mito classico da sempre ricordati nell’arte e nella letteratura! Storie di uomini e donne che hanno segnato il nostro orizzonte culturale! Non possiamo svelarvi gli strumenti segreti che abbiamo per farlo, ma vi confesso che io dalla Toscana e Claudin Pol dalla Sicilia siamo pronti ad accettare la sfida e addentrarci nel terreno paludoso dell’incontro con anime mitiche! Claudin, sei pronta anche tu?
- Prontissima, Arthur, qui dalle terre di Sicilia mi muoverò verso l’antico Ade anch’io, solo per voi!
- Fantastico! Siete trepidanti di scoprire quali anime evocheremo? Non possiamo svelarvi tutto adesso! Un suggerimento? Rimanete connessi ai nostri canali! E non abbiate timore se non vi sentite certi della vostra memoria mitica. Ad ogni puntata il nostro fedele aedo digitale ci narrerà la storia di ogni personaggio che evocheremo e ci introdurrà al mito con pensieri di grandi scrittori della letteratura che ci aiuteranno a capire come sono immaginati questi personaggi fin dalle origini, prima di poterli vedere davvero. Noi, unici uomini, di tutta la storia!
- Eccomi, sono Leon il Mitico, il vostro aedo digitale pronto a guidarvi.
- Fantastico, Leon! Diventerai la nostra intelligenza artificiale preferita!
- Se non è un’offesa, ne sono felice!
- Non lo è, assolutamente. “Il mitico” è nel nome che ti hanno dato i nostri esperti ingegneri informatici e sarà il tuo destino!
- Ho l’adrenalina a mille, Arthur!
- Come darti torto, Claudin! Anch’io sono febbricitante!
- Non mi resta che rivolgermi a voi, cari telespettatori, e lasciarvi col mio consiglio sincero: stay tuned!




 
Paola Tricomi nasce il 24 Giugno del 1991 a Catania, si laurea in Filologia classica all’università di Catania e si diploma alla Scuola Superiore di Catania. Attualmente è dottoranda presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Ha pubblicato tre sillogi poetiche: “Nel cuore – En thumò” (2010, La voce dello Jonio); “Il nome del Nulla” (2013, A & B editore); “La voce a te donata” (2016, Algra editore). Due romanzi in self-publishing: “Sahél. Lettere perdute di te” e “21. Storie di ventunenni nel ventunesimo secolo”. Nel 2019 il romanzo “Il canto del mare”, edito da Algra editore.

Andrea Bianchi nasce a Rivalta di Torino il 14 Marzo 1992, si laurea in Storia e Civiltà all’Università di Pisa e consegue il diploma presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. È caporedattore della rivista letteraria “Pangea”, ha lavorato come traduttore e come ghostwriter.


venerdì 26 febbraio 2021

"UN MORSO E' PER SEMPRE" di Mary Durante

 

Buon pomeriggio amici lettori!
Vi segnalo "Un morso è per sempre" dell'autrice Mary Durante, in uscita oggi.



Autrice: Mary Durante

Genere: MM Urban fantasy, vampiri

Disponibile in ebook a e 2,99
E in formato cartaceo a € 11,50

Cover artist: SK Covers

Pagina autore: Mary Durante Autrice



TRAMA:

Chi non vorrebbe trovarsi sulla porta di casa uno sconosciuto con l'aspetto di un modello e un
sorriso da svenimento?
Simon, diciannove anni di sfiga continua, scarsi successi nelle relazioni e un discutibile amore per
le pantofole pelose, pagherebbe per avere una simile opportunità.
Quando il sexy e misterioso Victor appare nella sua vita, gli sembra un insperato colpo di fortuna,
ma presto si rende conto che è solo l'ennesimo scherzo del destino.
Perché Victor è un vampiro, più che il suo corpo desidera il suo sangue e, particolare ancora
peggiore, Simon ha la terribile sensazione che potrebbe davvero innamorarsi di lui.
Pagina Amazon: https://www.amazon.it/Mary-Durante/e/B07H23Y84R/
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/MaryDuranteAutrice/
Gruppo Facebook: https://www.facebook.com/groups/marysreaders/


SCHEDE PROTAGONISTI:

Nome: Simon Locker
Età: 19 anni
Orientamento: Gay
Aspetto fisico: Capelli ricci di colore castano chiaro, occhi castani, una spruzzata di lentiggini, fisico minuto
Altezza: 1,75 m
Ama: Le pantofole pelose, i pigiami imbarazzanti, i musei, il film Ghost
Odia: I bulli, dover fare i conti con la realtà, la signora Fitzpatrick
Hobby: Fantasticare su un'ipotetica relazione con il suo interesse del momento, studiare le lingue antiche e ogni cosa abbia a che fare con le culture passate
Segni particolari: Arrossisce violentemente ogni volta che è imbarazzato, cioè spesso, e la cosa rende le sue lentiggini molto più visibili. Vivrebbe sul divano, avvolto in una coperta rosa e con una scorta infinita di popcorn a disposizione


Nome: Victor Edelsblut
Età: 212 anni (ma ne dimostra decisamente di meno)
Orientamento: Pansessuale ma con una forte preferenza nei confronti degli uomini
Aspetto fisico: Capelli neri lunghi fino alle scapole, occhi azzurri (quando non si è appena nutrito o non è arrabbiato o eccitato, in tal caso diventano rossi), fisico atletico, colorito molto pallido
Altezza: 1,94 m
Ama: Il mondo umano, il sangue, Dracula
Odia: L'Ordine, chi se la prende con i più deboli
Hobby: Qualunque cosa abbia a che fare con il mondo umano e, soprattutto, con la tecnologia, fare sesso, visitare umani ignari nei loro sogni
Segni particolari: È capace di sviare l'attenzione altrui semplicemente desiderandolo e tende a fare a meno dei vestiti ogni volta che può. La sua temperatura corporea varia da abbastanza fredda a tiepida (se si è nutrito di recente)




BREVE ESTRATTO:

«Dracula,» commentò quella sera, dopo una cena a base di pizza a domicilio che era entrata
nella top ten assoluta del vampiro. «È esistito davvero?»
«Certo.» Victor gli rivolse ancora uno di quei sorrisi con baluginio di canini affilati che gli
provocavano un brivido lungo tutta la colonna vertebrale e una reazione di gran lunga più
inaccettabile all’interno dei pantaloni. «Lui è stato il primo.»
«Il primo vampiro?»
«Il primo a oltrepassare la Barriera. Da quello che ho sentito di lui, era proprio una persona
squisita.»
Simon sbatté le palpebre.
«Una persona squisita. Dracula. Vlad l’Impalatore.»
Victor archiviò le sue proteste con un cenno della mano.
«Purtroppo ha una cattiva nomea a causa di un fraintendimento.»
«Impalava la gente!»
«La gente se lo meritava.»




 
Mary Durante vive con sua madre, un canetopo, un gatto-quaglia e una gattina tutta orecchie e fusa
che risponde al nome di Bubastis ed è assieme supporto scrittorio ed elemento di disturbo.
Grande amante della lettura e in particolare delle storie M/M, è da tempo un’assidua frequentatrice
dei siti di scrittura amatoriale. Dopo svariati anni in cui si è dedicata alla stesura di storie e
fanfiction con il nick di Bluemary, e dopo qualche mese di esperienza come traduttrice, si è decisa a
scrivere lei stessa un primo libro, divenuto poi il punto di partenza per le idee poco caste e per quei
casi umani di protagonisti che ormai le affollano la testa.
Attualmente, oltre a pubblicare con Quixote Edizioni la serie Shadows, ha pubblicato in self le serie
Second Chances e Fallen Alphas, MM a tematica Omegaverse, e il contemporaneo MM Tabula
rasa.
Con V.B. Morgan ha pubblicato Solo un gioco, il primo libro di The Gambling Series.




RECENSIONE "UNBREAKABLE" di Maia

 

Nell'attesa dell'uscita del capitolo conclusivo della serie "Unfaithful" dell'autrice Maia, Daniela Colaiacomo ha letto per noi "Unbreakable", il secondo volume.




TitoloUnbreakable
Autrice: Maia
Serie: Unfaithful Vol.2

Genere: Romanzo rosa  - Forbidden romance

Disponibile in ebook a € 0,99
E in formato cartaceo a € 9,99

Contatti autore: Facebook - Instagram



TRAMA: 

Natale in Paradiso, Capodanno all’Inferno.
Layla e Andrew stanno cercando di costruire un rapporto, ma non è facile con il fantasma di Michael che incombe su di loro: lei non riesce a troncare un’unione che è stata felice, lui non riesce a sopportare di non averla tutta per sé.
Cocciuti, orgogliosi e testardi, si feriscono, fuggono per poi rincorrersi, mettendo in gioco tutto il loro mondo. Layla giungerà a un bivio: una strada la porterebbe a perdere il cuore, l’altra l’anima. Quale sarà il giusto cammino per ritrovare se stessa?
Michael, Layla e Andrew: tre meteore impazzite dilaniate dall’amore. Un viaggio indimenticabile da New York a Volterra sulle onde della passione. Una storia devastante, una scrittura travolgente, una lettura travagliata e… meravigliosa.
Dopo “Unfaithful”, tornano Layla, Michael e Andrew, in attesa del terzo e ultimo libro della serie: “Unforgettable”, presto online. 



Siamo al secondo capitolo della storia di Layla. La sua relazione con Andrew continua, appagante, mentre Michael è in Italia per lavoro. Non è però facile gestire l'attrazione per l'amante e il senso di colpa nei confronti del marito, la paura che quello che prova ora possa cambiare la rende dubbiosa e titubante a rivelare il suo tradimento a Michael mentre soffre la menzogna che è costretta a portare avanti ed Andrew freme nel ruolo di ripiego al quale sente di appartenere e che gli sta stretto.

Ma io, quel sogno, lo avevo già vissuto quando mi ero innamorata di Michael. Da quelle prime settimane di passione e farfalle nello stomaco erano passati i mesi e poi gli anni, e la quotidianità ci aveva inevitabilmente fagocitati. Triste da ammettere, ma si trattava soltanto della verità. Nonostante le innegabili differenze, all’inizio mi aveva resa felice come mai nessuno prima era riuscito a fare. Come potevo essere sicura che con Andrew le cose non si sarebbero ripetute?

Si susseguono così litigi e rappacificazioni. 
Quando Michael torna a casa distrutto dal comportamento dispregiativo che il padre ha tenuto durante il viaggio di lavoro, Layla, pur avendo promesso ad Andrew, geloso e insofferente al possibile contatto fisico tra lei e il marito, di chiarire la situazione, non riesce a parlargli e lo tiene a distanza per essere fedele ad Andrew.

Codarda, codarda, codarda! Mi era mancato il coraggio per fare ciò che sarebbe stato giusto. Ma come avrei potuto infliggergli un ulteriore colpo? Proprio in un momento tanto penoso per lui, e proprio io, la persona di cui si fidava di più?

La tensione tra i due amanti si fa sempre più forte finché le certezze della ragazza sul marito cominciano a vacillare.

Non volevo crederci, perché Michael mi amava. Me lo aveva ripetuto la notte prima e io ero certa della sua sincerità. O forse lo credevo soltanto, così come lui si illudeva della mia fedeltà?
Non esiste peggior virus da debellare che il sospetto. Una volta instillato all’interno di una mente, poi è difficile estirparlo, e questo Andrew lo sapeva bene. Nella sua rabbia impulsiva trovava sempre il punto perfetto dove colpire e ferire il più in profondità possibile.

Gli eventi precipitano e Layla parte con Andrew per l'Italia dove trascorrono un periodo felice: entrambi abbattono le difese innalzate e liberano i sentimenti inconfessati.
A Volterra, finalmente vivono una realtà magica, appagante e totalitaria, travolti da passione ed emozioni forti, inarrestabili, ma un arrivo imprevisto e la rivelazione di una verità sconcertante e dolorosa cambia di nuovo lo scenario.
Layla affronta il viaggio, amaro e triste, del ritorno a New York dove l'attende un'ulteriore sorpresa: niente è come sembra, tutto è in discussione e Layla si ritrova di nuovo confusa e piena di dubbi. 

“Il matrimonio comporta fatica”, aveva detto mia madre il giorno prima delle nozze, “ed è una fatica che devi spartire lungo anni. È una maratona, non una corsa di velocità. L’amore si trasforma e non puoi sapere dove andrai a finire se decidi di seguirlo. Conosci solo il punto di partenza e la persona con la quale inizi il percorso. Tu e Michael troverete curve e salite, punti in cui la strada sembrerà addirittura interrotta. Sarà quello il momento in cui dovrete tendere la mano per aiutarvi a vicenda e superare l’ostacolo che vi sbarra la via. Arrampicarsi sulle salite non è facile, ma poi la vista da là in alto è magnifica.”

Questa seconda parte della storia è un continuo alternarsi di situazioni e sentimenti che, insieme all'approfondimento e all'analisi dei protagonisti, provocano risposte esaltate nel lettore, trascinandolo nella lettura appassionante, coinvolgente, empatica, totalizzante.
Si scoprono aspetti nuovi dei due protagonisti maschili, ma soprattutto si viene travolti dalle emozioni vissute.
Per quanto mi riguarda, dopo un impatto iniziale piuttosto indifferente - avevo apprezzato molto il primo capitolo della storia di Layla nella sua interezza, nella sua evoluzione, in un crescendo di attenzione e trasporto - questo secondo capitolo supera le migliori aspettative.
La scrittura è fluida, e accurata, le descrizioni attente, ammalianti.

Il tramonto selvaggio di quella sera ardeva il cielo di striature rubino e le colline intorno alla tenuta cedevano sprazzi di verde in cambio di qualche tizzone di sole morente. Nell’Italia che stavo imparando a conoscere giorno dopo giorno, tutto sembrava più vivo e intenso: i colori della terra, i profumi del cibo e il tocco del sole sulla pelle. 

Ho riscontrato una maturazione e un deciso progresso nel testo ma soprattutto nella capacità di catturare il cuore e la mente del lettore. L'amore potente e la passione travolgente sono tangibili, e aspetto con ansia l'ultimo capitolo, l'epilogo di questa emozionante storia dove amore e tradimento si alternano, la verità è contrapposta a false immagini, i pensieri sono grovigli da districare.
Come farà Layla a ritrovare sé stessa?

Andrew, Michael. Michael, Andrew…
Fu in quel preciso istante, mentre ripetevo quei due nomi nella testa come una pena autoinflitta, che mi accorsi di avere dimenticato un elemento fondamentale dell’equazione.
Mancavo io. 


"MARGHERITA E PUNTO - IL DILEMMA DI ESSERE AMATA" di Simonetta Gallucci

 

Buongiorno follower!
dell'autrice Simonetta Gallucci, edito Maratta Edizioni.



Autore: Simonetta Gallucci
Genere: Romance

Casa editrice: Maratta Edizioni

Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 10,40

Contatto Facebook: Simonetta Gallucci



TRAMA:

Cos’è “Margherita e punto”? Una favola moderna. Margherita, la protagonista, è una di noi: come me, come te, come quella ragazza seduta da sola al tavolino del bar, come quella che ti dà il resto alla cassa del supermercato.
Ognuna di noi può essere Margherita, con le sue insicurezze, le sue storie sbagliate e la voglia di essere amata semplicemente per ciò che è.
Così l’eroina di questa storia si lancia in amori fatui, sperimenta il mondo dei siti d’incontri, incappa in uomini complicati. Cade e si rialza. Fino a trovare l’amore vero, che le appare all’improvviso dopo una notte dolorosa e in una forma che non si sarebbe mai immaginata. Perché l’amore è così: inaspettato e travolgente. Grazie a quest’incontro Margherita imparerà ad accettarsi e ad avere il coraggio di essere semplicemente sé stessa.


BREVE ESTRATTO:

Questa non è una favola per bambine!
O meglio, non per le bambine a cui stai pensando. Sì, quelle che saltano nelle pozzanghere, si sbucciano le ginocchia, strillano e fanno i capricci. E nemmeno quelle occhialute che se ne stanno sedute in un cantuccio, con un libro da colorare tra le mani.
Questa è una favola per la bambina che è dentro di te, quella che ne ha viste tante, ne ha passate tante e ad ogni brutto colpo è sopravvissuta. Quella che per proteggersi ha cercato un nascondiglio in fondo al cuore e vi si è rannicchiata. Quella che si mette le mani sugli occhi, per non assistere alle brutture del mondo che la circonda. Ma che, allo stesso tempo, si dà coraggio e le affronta, con i suoi tempi.
Ecco, questa favola si rivolge a quella bambina e, se avrai la voglia, la pazienza e la costanza per arrivare fino in fondo a queste pagine te ne accorgerai… Oh sì che te ne accorgerai, tanto che finalmente la vedrai tornare a sorridere.





 
Simonetta, classe 1984, è pugliese di origine e milanese di adozione.
Ha imparato a scrivere a quattro anni e da allora non ha praticamente mai smesso nonostante la vita, prima da studente e poi lavorativa, l’abbia portata in una direzione completamente
diversa. Laureata in Economia, attualmente lavora in una società informatica.
I suoi racconti sono stati più volte premiati in concorsi nazionali per autori emergenti.