mercoledì 11 agosto 2021

"BREATHLESS" di Laura Carloni

 

Buongiorno follower!
In uscita oggi "Breathless" dell'autrice Laura Carloni.



Titolo: Breathless

Autore: Laura Carloni 

Genere: Contemporary Romance 
- Sport Romance - Music Romance

Disponibile in ebook a € 2,99
A breve anche in formato cartaceo

Pagina autore: Laura Carloni Autrice



TRAMA:

Gabriel e Sabrina… 
Dai banchi di scuola, tra formule fisiche e passionali opere shakespeariane, la maturità, la vita che va avanti lasciando ferite da cucire e buchi da riempire.
La musica, lo sport, la fama mondiale, il sogno delle olimpiadi e poi l’oscurità angosciante degli errori che si ripresentano alla porta.
Sfioro le labbra alla ricerca ancora del suo sapore. 
È pericoloso quello che sento, è qualcosa che mi fa ribollire il sangue dentro, che mi fa scivolare in sensazioni mai provate che atterriscono e mi rasserenano allo stesso tempo.
Che ci farebbe con uno come me? Il casinista per eccellenza, figlio di un alcolizzato, bocciato due volte e che alla fine ha cambiato scuola perché fare a botte è l’unica soluzione che conosce per risolvere le cose?
E poi quando le avrò rovinato la vita con i miei problemi e i miei casini, cosa le dirò?
Fisso bene il cerotto bianco sulle dita, peccato che non ne esista una versione per il cuore. Quello, se si rompe, se prende una botta o una contusione, te lo devi tenere così com’è…
Un altro servizio contro la rete. 
Colpa sua! Solo e soltanto colpa sua…
Maledetto Morgan! 
«Ogni volta che cantavo la canzone che mi ha reso famoso morivo dentro perché parla di te, di noi… e tu non c’eri!» 


DICE L’AUTRICE:

Esperimento di scrittura
A parte due o tre brani scelti appositamente, tutto il resto della playlist è venuto da solo…
In quel momento, in quella frase c’è la canzone che stavo ascoltando. L’esperimento sta nel fatto che in ogni canzone c’è qualcosa di quello che viviamo, pensiamo o, nel mio caso, scriviamo.
Sono coincidenze o destino?
Se la playlist non vi piace quindi, non è colpa mia ma di Spotify
(Sì, ok… anche un po’ colpa mia!)

“Quando cerchi le parole giuste inciampi sempre in qualche canzone.”
Cit. anonima



BREVE ESTRATTO:

In silenzio affronto i miei addominali. Ci metto più delle altre che alla spicciolata se ne vanno in spogliatoio; l’idea è quella di evitare di dare spiegazioni quindi fingo di aver perso il conto.
Venticinque di più, cosa vuoi che siano. Mi invidieranno alla prova costume.
Quando proprio i muscoli mi chiedono pietà, mi alzo da terra, mi metto la felpa sulle spalle e finisco tutta l’acqua della borraccia. Quasi mi strozzo. 
Quel cretino di Morgan se ne sta lì a guardarmi, appoggiato con una spalla alla parete e le mani nelle tasche dei jeans. Giacca di pelle e caviglie incrociate. 
Lo prenderei a sberle!
«Che vuoi?» Riesco a pronunciare.
Senza nemmeno tirare fuori le mani dalle tasche fa due passi avanti.  
«Non puoi entrare in palestra con quelle scarpe!» Esclamo abbassando lo sguardo verso il pavimento, come se tenerlo a un metro con questa scusa, servisse ad alzare un muro abbastanza alto per restarci nascosta.
Torna indietro con un sorriso disarmante in viso.
Maledetto lui! E io finirò all’inferno.
«Possiamo parlare?»
«Puoi anche sparire, Morgan… non ho niente da dirti!» Sbuffo.
«Parlo io…» Un paio di mie compagne ci osservano divertite. Tra qualche istante arriverà tutta la squadra.
«Se non ti fermi e mi ascolti giuro che vengo lì a prenderti… togliendomi le scarpe!» Mi mordo le labbra per non scoppiare a ridere e poi ho l’illuminazione divina. 
Afferro il cestone delle palle e lo spingo in mezzo alla palestra.
Mi fermo: «Parla!» Ordino senza alzare gli occhi verso di lui ma so esattamente a quanti centimetri si trovi. Ho già calcolato la forza, la distanza, la quantità di parole con cui disintegrerà il muro che nemmeno ho costruito.
«L’altra sera non hai capito niente.» 
Non voglio parlare dell’altra sera. Prendo la prima palla, la alzo davanti a me e gliela schiaccio addosso.
«Ahi! Sei pazza!» Esclama preoccupato, però ride. Non gli ho fatto niente.
«Sei qui per parlare. Io per allenarmi!» Sentenzio mentre faccio rimbalzare in mano la seconda palla con il chiaro intento di schiantargliela addosso.
«Quel tipo che ti baciava…» Si tiene le mani davanti ai gioielli di famiglia. Sa benissimo di toccare argomenti di cui non voglio parlare con lui. Sembra lo sfigato giocatore di una squadra di calcio lasciato solo dai compagni al limite dell’area di rigore in attesa della sua punizione.
Tiro e stavolta lo prendo secco. 
«Attento Morgan o la tua dinastia si ferma qui!»
«Dai, Sabri…è un coglione! Nemmeno sa baciare.»
«Tu che ne sai?» Giù un’altra schiacciata. Stavolta la prende al volo e la calcia via.
«Lo sanno tutti…tutte…» Corregge con un sorrisetto malizioso. «Che sui baci io ne so molto!» La sua smorfia eloquente mi fa andare fuori di testa e gliele scaravento tutte addosso, una dopo l’altra, le palle rimaste. Una pioggia di meteoriti che nemmeno Zaytsev tirerebbe più forte.
«Porca puttana!» Lo sento strepitare.
Poi più niente. Le palle sono finite e io mi ritrovo con la testa all’ingiù lungo la sua schiena, le gambe bloccate dalle sue braccia e posso solo prenderlo a pugni.
«Smettila Raggio di sole o mi cadi!» Cammina lungo il corridoio della palestra. Almeno non è entrato con le scarpe.
«Toglimi le mani dal sedere!» Scoppia a ridere ma non le sposta. 
«Ti metto giù ma se non stai ferma ti chiudo nello sgabuzzino delle scope!»
Ti piacerebbe! Mi paralizzo, lo lascio credere di essermi calmata e quando ho di nuovo i piedi a terra lo prendo a pugni.





Mi chiamo Laura e vivo a Riva del Garda da sempre, dal 1974 per la precisione. Ho un compagno molto paziente, tre figlie che coprono tutte le fasce d’età più critiche contemporaneamente (7- 14- 21 praticamente la tabellina del sette) e due pastori tedeschi che sono sicuramente i più stabili della famiglia. Scrivo da quando per fare una ricerca si faceva prima ad andare in biblioteca che digitare sul computer, ma solo a fine giugno 2020,   ho pubblicato il mio primo romanzo: Sempre la mia stella presente su Amazon e Kindleunlimited. 
Da quel momento non mi sono più fermata e anche se gli impegni di lavoro e la famiglia, occupano la maggior parte del mio tempo, appena posso “butto giù due righe”. Così sono usciti i successivi romanzi: Fino a te, Fino a noi e qualche mese fa Never stop smiling.


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