mercoledì 4 agosto 2021

RECENSIONE "I GENI DELLA FOLLIA" di Irene Catocci

 

Buongiorno follower!
In uscita oggi "I geni della follia" dell'autrice Irene Catocci, 
edito Ode Edizioni. Daniela Colaiacomo lo ha letto per noi.



Autore: Irene Catocci

Genere: Thriller, con sfumature dark romance - MM

Casa editrice: Ode Edizioni

Disponibile in ebook a € 4,99
A breve anche in formato cartaceo




TRAMA:

Davide Profeta è un abile avvocato di giorno e un instancabile serial killer di notte. Non ha rimorsi, non ha pietà e l'unica coscienza che conosce è quella malata della madre. Quando sulla sua strada incrocia Noah sarà costretto a fare i conti con l'abominio che alberga nella sua anima.
Da Rimini ad Avers, I Geni della Follia racchiude la storia di due uomini destinati a condividere il Male.
Finalmente in un unico volume la dilogia completa di Irene Catocci.


BREVE ESTRATTO:

Il male è subdolo e si ramifica nel sangue, crea scorciatoie e si mimetizza perdendosi tra la miriade di sguardi compiacenti e sorrisi cortesi. Ero irrimediabilmente corrotto, e mia madre, neanche con tutte le sue preghiere, riuscì a piegarmi.
Uccidere non ha scalfito il male dentro di me, anzi, lo ha reso più forte, più subdolo, più atrocemente delizioso. Vittima dopo vittima, omicidio dopo omicidio, ero sempre più corrotto, più viscido, più debole.
Amavo il mio abominio e l’odore del sesso era come una droga per me.
Questo fino a Noah. Con lui ho scoperto che cosa vuole dire vivere in grazia di Dio, pur peccando. Con lui ho capito che non c’è corruzione del corpo se la mente è libera di amare. Con lui, e solo con lui, sono stato me stesso. Noah ha visto tutto di me, fino alle radici. E non è fuggito. Non ha avuto paura. Per questo mi manca così tanto, perché senza di lui ritorno il bambino impaurito che si piscia addosso nella stanza buia; senza di lui il male banchetta e mia madre vince. Cercarlo in altri corpi mi sembra l’unica soluzione accettabile, al momento.



Una madre bigotta e moralista, un'educazione inflessibile impartita secondo le regole più rigide delle Sacre Scritture, imposte come guida spirituale e di vita, e un padre - uno degli avvocati penalisti più in vista di Rimini - assente, dedito esclusivamente al lavoro, hanno generato il mostro.
Davide Profeta da bambino era "timido, impacciato, insicuro e sempre con la testa tra le nuvole", crescendo, è diventato un ragazzo asociale e schivo, succube della madre, che, quando scopre la sua omosessualità, gli infligge punizioni indelebili, devianti.
Gli insegnamenti hanno fatto radici profonde.
Così nasce l'assassino, spietato e metodico, attento e intelligente; adesca le sue vittime tra gli omosessuali, e li uccide con il laccio di cuoio dal quale penzola un crocefisso di legno, il laccio appartenuto a sua madre.
Noah è un giovane bellissimo, il volto angelico esprime gentilezza. Vive un rapporto difficile con la madre, dedita alla prostituzione e alla droga dopo che il padre è scappato, quando lui era ancora in fasce, lasciandoli a combattere la miseria.
L'incontro di Davide con Noah è una sferzata alla vita di entrambi: nulla sarà più lo stesso.
Irene Catocci racconta il mostro, il cambiamento che l'amore improvviso e imprevisto induce nei protagonisti, e nel farlo porta il lettore a percorrere le vie devianti della mente di Davide, generando una forte empatia. Anche quando le scene assumono i connotati più violenti e raccapriccianti, è forte l'immagine della genitrice che si impone, tanto che, nel lettore, nasce un senso di comprensione, una velata pietà.
La storia è di forte impatto, emotivo e scenico ma, almeno nella sua prima parte, è comunque una storia d'amore, profondo, a suo modo protettivo. Irene Catocci è brava ad attrarre l'attenzione del lettore, carpirne i sensi e la mente suscitando empatia nei confronti di tutti i personaggi descritti, mantenendo Davide come protagonista assoluto della storia.
Scrivendo la maggior parte dei capitoli dal pov in prima persona di Profeta - solo alcuni, che descrivono le sensazioni di Noah, i suoi pensieri, le paure, sono in terza -, la lettura scorre veloce, la curiosità, l'attesa degli eventi incalza perché la storia è a tutti gli effetti un giallo da scoprire.
Sicuramente è un libro che non tutti possono apprezzare perché altamente empatico, ma a me è piaciuto e quindi mi sento di consigliarlo solo, e sottolineo "solo", a lettori adeguatamente preparati, perché forte è la violenza decritta, fisica ma soprattutto psicologica.


BIOGRAFIA:

Irene Catocci vive in Maremma, immersa nel verde e nella tranquillità (il più delle volte), con il marito, le due figlie e un levriero con l’indole di un gatto. Ha iniziato a scrivere per dare corpo e anima alle voci dentro la sua testa. Dicono di lei che sia lunatica ma affidabile. Divoratrice di romanzi thriller e film splatter, ha anche un'anima romantica (per buona pace di suo marito) che riversa nei suoi protagonisti, facendogli compiere le dichiarazioni d'amore più disparate. 
Della stessa autrice: Il dono. J.Skull. Cuore di Jagoda. Quel Mare Profondo. Doomed e Schegge di vetro.


Nessun commento:

Posta un commento