lunedì 30 agosto 2021

RECENSIONE "A LUME DI CANDELA" dell'autore Luciano Vecchi"

 

Buon pomeriggio amici lettori!
S.I. ha letto per noi "A lume di candela", la raccolta di poesie 
dell'autore Luciano Vecchi. 





Autore: Luciano Vecchi

Genere: Raccolta di poesie

Disponibile in ebook a € 3,25
E in formato cartaceo a € 6,76

Contatto FacebookLuciano Vecchi

Raccolta di poesie giovanili che narrano dell'esistenza, con tutte le sue emozioni, esperienze e problematiche.

Questa raccolta di poesie, scritte in giovinezza dall’autore, rappresenta un viaggio introspettivo attraverso tormenti, quesiti esistenziali, esperienze di vita e critiche verso il lato negativo del mondo.
Metafore, allegorie e soliloqui retorici porteranno il lettore a riflettere su tanti aspetti della normalità che, molto spesso, passano inosservati.
Il sottotitolo “Fioche trasparenze d’un inquieto” vuole trasmettere le naturali inquietudini insite nell’essere umano, che tendono ad affiorare nella giovinezza e accompagnano gli animi più poetici e filosofici fino all’ultimo respiro.
Si auspica una lettura colma di emozioni e spunti di riflessione. 

Poesie che come è scritto nella presentazione sono state composte parecchi anni fa, quando l’autore era giovane, e pensava alle cose meno belle del mondo, con nostalgia, con rabbia o con compassione. Eppure già aveva un pensiero maturo (se dico vecchio offendo Luciano 😃) e mi pare di capire anche qualche rimpianto.
Le atmosfere grigie e polverose più di una volta trasformano le poesie in piccoli racconti malinconici, come accade in Fiore nero per chi lo vuole nero, il cui soggetto è una prostituta già condizionata dal colore della pelle e ancora più incatenata a un mondo pieno di intolleranze che non può assicurarle il futuro migliore che in principio le aveva promesso.

Sono sempre io che inseguo un qualcosa di più/un qualcosa in cui credere e vivere...

Pensieri che si affastellano in una vita che ha i suoi capi privilegiati, che non sembra possibile spodestare, neanche quando si è già dato il meglio di sé ai figli perché vivano in un posto migliore ma sono troppi quelli che non possono capire e se si vive di tristezza gli altri scelgono ciò che resta di noi. La lotta contro la tristezza e la resa alla medesima stanno al centro della poesia Suicidio, la più vivida.
Ho sottolineato i versi più chiari e tristi della raccolta, quelli che fanno immaginare meglio di tutti gli altri la delusione di chi si è lasciato scorrere davanti la parte migliore della vita e ha la forte necessità di aprire un dialogo coi suoi ricordi:

Estati limpide e mare azzurro chiaro
corse frenetiche di coetanei in frotte
a piedi scalzi sulla sabbia tiepida
in quell'ora che l'imbrunir cattura,
giovinezza, quand'era che potevi sostenermi
ed io non l'ho capito?!

Consigliato a chiunque, la poesia è sempre una carezza. 


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