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In uscita oggi "Uno per tutte, tutte per me" dell'autrice Tiziana Irosa.
Autore: Tiziana Irosa
Genere: Romanzo rosa
Disponibile in ebook al prezzo lancio di € 0,99
A breve anche in formato cartaceo
Pagina autore: Volevo quello che mi pare
TRAMA:
Gli uomini sono esseri semplici. Tra le loro priorità, tre occupano un posto speciale nel loro cervello: calcio, cibo e sesso (e non proprio in questo ordine).
Lo sa molto bene Stefano; quarantenne, divorziato con due figli, avvocato per professione e dongiovanni per passione.
Le sue giornate trascorrono tra lavoro, sfuggire a una madre che ha eletto il botulino a divinità, una vicina impicciona, e a rotolarsi da un letto a un altro. Fino a quando nella sua vita non ricompare Chiara, il suo primo amore.
Il cuore di Stefano martella come quando aveva sedici anni, per non parlare dei suoi ormoni partiti per la tangente. Sui piatti della bilancia ci sono la libertà di essere single e il suo sogno adolescenziale.
Potrà l’amore cambiare la vita di Stefano, oppure saranno le gonne delle altre ad avere la meglio?
DICE L’AUTRICE:
Questo romanzo è una riedizione di quello uscito qualche anno ma rivisitato e integrato con nuovi capitoli.
BREVI ESTRATTI:
«Che vuoi capire tu! Voi uomini avete solo il ciclo del pisello.» Le rivolgo uno sguardo interrogativo e lei ridacchia, sventolandosi di nuovo. «Certo! Il pisello! C’è la fase uno della scoperta, quella in cui pensate: toh! Guarda qui che c’è! Toccare per credere. Fase due: il pensiero fisso. Continuate a toccare nella speranza che la manipolazione lo porti a gonfiarsi sempre più e a rimanere tale. Fase tre: finalmente ne capite il vero uso e lo infilate nel posto giusto, rimanendone schiavi. Fase quattro: il chiodo fisso, che diverge dal pensiero perché è proprio una fissazione mentale, dato che il cervello ha cambiato posizione spostandosi nel cavallo dei pantaloni. Fase cinque: vorrei ma non posso. Il tempo passa e godete solo dei tramonti. Fase sei: il decesso. Ormai il vostro amico è pari a un bigattino monofunzionale. Lo ammirate ricordando i tempi che furono, sospirando. Questo è il vostro ciclo.»
Mia madre mi aspetta seduta a un tavolo della sua caffetteria preferita, in centro a Milano.
Le dita tamburellano sul ripiano in marmo. Con il pollice e l’indice dell’altra mano afferra la tazza, la porta alla bocca sollevando il mignolo. Fa un lungo sorso e sul viso le compare un’espressione disgustata: la classica di mia madre, con la bocca storta e il labbro superiore arricciato. Solleva lo sguardo e mi vede attraverso la vetrina.
Sfoggia un sorriso così splendente che ci vorrebbe una maschera da saldatore per fissarlo.
Negli ultimi anni ha frequentato parecchio le sale operatorie di vari chirurghi plastici della provincia, ritoccando quello che, nel normale corso della vita, la natura tende ad avvizzire. Adesso si ritrova con il seno di una ventenne, le labbra di una pornostar e gli zigomi gonfi come due Super Santos. A volte, quando andiamo in giro insieme, ci scambiano per amanti.
Quando succede mi vengono i brividi.
Lei e mio padre sono divorziati da troppo tempo perché io possa avere memoria della loro vita insieme. Nel corso degli anni, mia mamma è passata tante di quelle volte dall’Ufficio Sentenze del Tribunale di Milano che i giudici, ormai, le concedono il divorzio senza nemmeno chiederle le motivazioni. Ha avuto così tanti mariti che persino Liz Taylor proverebbe invidia.
Per due volte è anche rimasta vedova. La prima volta si trattava di un industriale e la seconda di un famoso chirurgo cardiovascolare; da lì la sua vita è cambiata per sempre. Sotto consiglio del quinto marito, un guru della finanza, il suo cospicuo patrimonio è andato ad arricchire la riserva di una banca svizzera. Le rendite che percepisce le danno la possibilità di ritoccare tutto quello che un bisturi o una puntura di botulino possono far ringiovanire. E così mi ritrovo per madre una che all’apparenza sembra una mia coetanea invece di un’arzilla vecchina dai capelli grigi.
Tiziana Irosa è nata nella solare Palermo, ma si è dovuta adattare alle nebbie di Bergamo dove vive insieme alla famiglia e si occupa di acquisti e relazioni con l’estero nella società in cui lavora da più di dieci anni.
Era poco più di una bambina quando il padre le regalò una raccolta di racconti di Agatha Christie. Fu subito colpo di fulmine.
Divoratrice di libri, adora viaggiare per le capitali del nord Europa e dove sia possibile arrivare con un aereo.
Fin da piccola la sua testa è stata popolata da storie e personaggi fantastici a cui non aveva mai dato un seguito, fino a quando, una sera di alcuni anni fa, si è messa davanti una pagina bianca del suo pc e ha iniziato a riempirla con migliaia di parole che ancora non è riuscita a fermare.
Altre pubblicazioni: “Un giorno che non sa né di me, né di te” edito da Le Mezzelane Casa Editrice, pubblicato a gennaio 2019 è stata la prima versione di Uno per Tutte, Tutte per me. A marzo 2020 “Volevo una Quarantadue”, a settembre 2020 “Maledetta Cenerentola”, a marzo 2021 “Tutta colpa di un Cioccolatino” e ad agosto 2021 Uno per Tutte, Tutte per me.
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