Buongiorno follower, buon venerdì!
Vi segnalo il nuovo romanzo dell'autrice Martina Longhin:
"Anna - L'inferno in una bottiglia", edito Brè Edizioni.
Tratto da una storia vera.
Autrice: Martina Longhin
Genere: Narrativa sulla violenza
contro le donne - Biografico
Casa editrice: Brè Edizioni
Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 10,00
TRAMA:
Stella è una giovane donna che crede nell’amore e nella famiglia. Sogna il principe azzurro e lo trova in Toni, un ragazzo del paese gentile e affascinante. Si innamora perdutamente di lui, lo sposa, ma troppo presto il suo sogno si trasforma in un incubo. Dov’è l’uomo dolce e premuroso? Chi è veramente Toni? E le domande assillano la mente: sono io a essere sbagliata? Non gli sono vicina come lui vorrebbe? Non posso lasciarlo, come farei a sopravvivere? Cosa penserebbe la gente? I figli hanno bisogno di un padre, devo sopportare, soprattutto per loro. Quesiti che non bisogna porsi. Di fronte alla violenza, l'unico colpevole è chi la mette in pratica: il violento. Un dramma come tanti, una vicenda realmente accaduta, terrificante, che coinvolge non solo una donna, ma anche i bambini.
Anna, la figlia maggiore, racconta la tirannia di un padre padrone. Rivive le vicende che l’hanno portata a crescere in fretta, che la fanno partecipe di un mondo che, purtroppo, oggi è una realtà. Un inferno dal quale è necessario fuggire senza paure, senza nascondersi. Un libro di denuncia, un testo per spronare le donne a uscire allo scoperto, a scovare il coraggio per abbandonare uomini che tali non sono. Vittime che devono trovare la forza per staccarsi da padroni ignoranti, da soprusi che nessuno deve subire. Mai. Per nessuna ragione.
PREFAZIONE:
Prima di iniziare a scrivere questo libro, quando in TV vedevo i servizi sulle mogli, fidanzate o compagne vittime di violenza e purtroppo a volte uccise, non mi rendevo conto di quanta sofferenza si celasse nelle donne e spesso nei figli, costretti a vivere al fianco di un uomo che non è degno di essere chiamato in questo modo.
L’incontro con Anna e le sue vicende mi hanno catapultata in un mondo che credevo lontano. Mi ha aperto gli occhi su come questi fatti atroci siano parte della vita quotidiana.
Parlando con questa donna coraggiosa, ho sofferto insieme a lei. Non è facile raccontare episodi realmente accaduti ma, alla fine, io e Anna ci siamo ritrovate unite in una battaglia che va combattuta e che bisogna vincere.
Insieme ci auguriamo che tutte le donne capiscano che ci sono tante persone disposte ad aiutarle, che non saranno mai sole a lottare contro i padroni. Devono fidarsi delle Autorità e delle Associazioni perché è proprio questo il caso di dire che insieme siamo una forza e possiamo arrivare a sconfiggere il male.
Martina Longhin è nata e vive a Mirano, un comune a circa venti chilometri da Venezia.
Fin da piccola ha amato la musica, tanto da farla diventare la sua professione, ma anche la cucina, le lingue, i viaggi e i libri, in particolare quelli storici.
Solo da qualche anno ha scoperto la passione per la scrittura. Oltre ad “Anna. L’inferno in una bottiglia”, ha pubblicato “Alla ricerca di Lyset”, un libro fantasy per ragazzi, e sempre con Brè edizioni "Una cartolina dall'aldilà", un noir con un pizzico di romance.
È impegnata, assieme a una psicologa, a portare avanti dei progetti di sensibilizzazione sul grave problema della violenza e del femminicidio.
È, inoltre, l’ideatrice del libro “Penne in quarantena”, una raccolta di tredici racconti di altrettanti autori, nato durante il primo lockdown e il cui ricavato sarà devoluto alla Protezione Civile. Alcuni dei suoi racconti sono stati selezionati e pubblicati nelle antologie di concorsi nazionali e internazionali.
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