Recensione: "L'intruso. E altri racconti, alcuni tratti da Tra realtà e mistero" di Sergio Bertoni. A cura di Silvia Iside.
Autore: Sergio Bertoni
Genere: Raccolta
Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 10,40
Blog autore: Memorie - Racconti - Narrativa
TRAMA:
Perché “l’intruso”? Perché ancora oggi vi sono alcuni genitori che non provano alcun affetto, né alcuna responsabilità per le creature che mettono al mondo. Purtroppo la cronaca ci narra anche di madri snaturate che arrivano al punto di sopprimere, o di gettare in qualche cassonetto, il frutto del loro ventre. Oltre a questo filo narrante, questo romanzo vuole raccontare, ai più giovani, i disagi e la sofferenza in cui noi tutti siamo stati costretti a vivere, o a cercare di sopravvivere, durante gli orrori della seconda guerra mondiale. La narrazione si snoda su più livelli e affronta temi diversi, sia sociali sia sociologici. Comprende numerose persone realmente esistite e poche altre di fantasia. É sempre difficile, talvolta impossibile, tracciare una netta linea di demarcazione tra la storia e la fiction. Tutti, o quasi, gli episodi narrati sono realmente accaduti mentre sia la vita, sia la storia d’amore del personaggio principale (la voce narrante), sono un espediente letterario per consentire di descrivere, senza stancare il lettore e senza appesantire il testo, le traversie e le sofferenze di un periodo della nostra storia che si spera non debba mai più ripetersi.
L'intruso è una raccolta di racconti multitematica. Le dà il titolo L'intruso, che costituisce la metà del libro, un racconto focoso perché alterna amore ed erotismo a guerra e fiamme conseguenti le bombe lanciate sul nostro paese durante la guerra mondiale. Parole "cotte" dopo anni sulla graticola del rancore e la brace della vendetta, ma sulle quali colano il miele per l'amore di una, Eliana, e quelle per un cane che:
Si chiamava Zarì. I suoi occhi castani, dolci e intelligenti, dai riflessi dorati, guardavano sempre adoranti quel bimbetto di poco più di due anni.
Il risultato è un piatto agrodolce per palati di lettori sensibili, seguito dalla croccantezza di metafore come quelle che descrivono una mano, diafana e trasparente come una foglia secca.
Seguono racconti simil-horror che hanno per base politica e storia e non trascurano teorie misteriose, illustrate dall'autore alla fine dei racconti. A volte strazianti come quello che riguarda un barbone dato alle fiamme dai teppisti, altre volte in grado di suscitare sdegno tipo in un distopico che vede i nuovi politici governare con metodi nazisti ai danni di disabili e anziani (nemmeno troppo lontano dalla realtà) ma anche pregni di cultura come quello che ci ricorda la storia di Ipazia. Anche se già la conoscevo.
Maria, gratia plena/ fa che non suoni più la sirena/ fa che non vengano più gli aeroplani/ fammi dormire fino a domani.
È questa una filastrocca recitata dai bimbi che rende il clima dell'Italia di allora e che dovrebbe essere letta da ognuno.
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RispondiEliminaSplendida recensione perché dimostra che il testo non è stato solo letto, ma approfondito e compreso nella sua ricerca di analizzare vicende storiche e temi sociali riguardanti la tragedia di una umanità sofferente e massacrata che chiede non solo di non dimenticare ma anche di comprendere, amare e perdonare.Resta l'auspicio e la speranza che certi orrori non si ripetano mai più.
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