Recensione: "Aotheria: Un’ombra nella valle" dell'autore Flavio Rosa.
A cura di Daniela Colaiacomo.
Titolo: Aotheria: Un’ombra nella valle
Autore: Flavio Rosa
Genere: Fantasy epico
Disponibile in ebook a € 1,50
E in formato cartaceo a € 8,99
Contatto Facebook: Flavio Rosa autore
TRAMA:
Da "Aotheria: Il destino di Shyn", l'atteso seguito "Aotheria: Un'ombra nella valle"
Shyn, un mezzelfo poco più che ventenne, è riuscito nell’impresa che tutti ritenevano impossibile. Insieme alla giovane maga Ashrym e all’alux Kardax ha sconfitto il tiranno che per anni ha portato il terrore tra i liberi popoli di Aotheria.
Il suo viaggio però non è finito. È solo all’inizio.
Lascerà Kardax alle sue gravi responsabilità, aiutato dal saggio Rafyi, mentre lui, insieme alla maga, potrà finalmente godersi ciò che la terra è in grado di offrirgli.
La pace sembra essere tornata sul continente, eppure un presentimento accompagnerà Shyn lungo il suo cammino. Sarà solo una sensazione oppure qualcuno sta attentando alla sua vita?
I nekarziani li accoglieranno benevolmente. Questo piccolo popolo ha in serbo grandi festeggiamenti in loro onore, per ringraziarli di quanto hanno fatto per i popoli liberi di Aotheria, ma forse non tutti condividono questo sentimento di gioia.
Una coppia di nekkar li ospiterà facendoli riflettere su chi sono veramente.
Durante il viaggio scopriranno che non sarà semplice distinguere il bene dal male, il giusto dallo sbagliato. Eppure in tanti si aspettano molto dalle loro decisioni.
Se non avete letto Aotheria: Il destino di Shyn non impegnatevi nel suo seguito ma affrettatevi a colmare la lacuna, l'avventura di Shyn e degli amici che incontra sul suo cammino merita di essere conosciuta.
Il desiderio di scoprire quel mondo che ha appena intravisto dopo aver lasciato la sua vita nella foresta spinge Shyn a lasciare la città di Ithlin-Gill nelle sicure mani dell’amico alux Kardax che, aiutato dall'elfo Rafyi, ha acconsentito a governarla.
Shyn l’Indulgente accompagnato da Ashrym la Benevola - così sono chiamati i salvatori di Aotheria - affrontano l'ignoto, strade e terre sconosciute alla scoperta del mondo e dei suoi segreti, quel mondo al quale Shyn si è avvicinato solo attraverso i libri e gli insegnamenti di Àbel, il maestro che l'ha cresciuto.
Durante questo nuovo viaggio, i due giovani avranno modo di scoprire molto su loro stessi e sul legame che li unisce, sulle popolazioni che abitano il loro mondo, l'entusiasmo che la loro presenza suscita nella maggior parte di esse ma anche l'avversione di quella minoranza che nei due salvatori hanno visto il sovvertimento di una società a loro favorevole.
Incontreranno il popolo dei Nekkar - degli esseri esuberanti e gioiosi dal canto meraviglioso, così piccoli da dover salire l'uno sull'altro per prendere le briglie dei cavalli ma in grado di produrre un incredibile baccano -, da loro apprenderanno il significato della gioia e della condivisione, della generosità e dell'operosità.
Dovranno quindi affrontare un nemico oscuro e la sofferenza che questo lascia sul suo cammino.
Non voglio dilungarmi sulla trama, starà a voi scoprirne i risvolti, ma, come per il precedente Aotheria: Il destino di Shyn, voglio sottolinearne l'originalità, l'accuratezza nello scrivere di Flavio Rosa, l'attenzione ai particolari del suo lavoro - vedi il Glossario riportato a fine libro.
Ho trovato interessante l'evoluzione, la maturazione dei protagonisti: mentre Ashrym dimostra le sue grandi capacità di maga ma soprattutto di mediatore, il sangue alux che scorre nelle vene di Shyn si fa sentire mettendolo a dura prova e influendo sulle sue risposte emotive.
Come potrete leggere sulla mia valutazione del libro che precede questo, pur non amando particolarmente il genere fantasy, ho apprezzato molto la penna di Flavio Rosa, la sua capacità descrittiva, l'umanità che traspare dai suoi personaggi, l'universalità del suo linguaggio, l'empatia che suscita, l'interesse che risveglia. Flavio scrive bene ed è un piacere leggere i suoi scritti; ritengo possano essere apprezzati da lettori di età diverse.
Faccio un'ultima osservazione: come nel libro precedente, questo seguito, anche se ha una precisa conclusione, potrebbe dare luogo a una nuova avventura dei nostri amici, in particolare mi auguro di leggere di Ashrym e del suo riscatto ad Erford.
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