Buon pomeriggio amici lettori!
Un'altra bella recensione per "La ragazza della Baita di mare"
dell'autrice Piccarda Morganti. A cura di Dario Zizzo.
Autore: Piccarda Morganti
Genere: Romance
Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 12,00 o € 19,00
TRAMA:
Anita ha un passato difficile, fatto di soprusi. Determinata e in cerca di riscatto, a ventiquattro anni abbandona la città per comprare una vecchia “Baita di Mare”. Qui si scontrerà con la realtà di un piccolo paese, imparando a confrontarsi con le persone e soprattutto con sé stessa. La ditta edile che ha ingaggiato per la ristrutturazione diventerà col tempo la sua nuova famiglia, il suo porto sicuro. Thomas però è diverso dagli altri. Con lui si creerà un legame fuori da ogni logica e dal tempo, che li unirà dal primo sguardo. Riuscirà Thomas ad insegnarle il significato di fiducia e di amore?
La ragazza della Baita di Mare di Piccarda Morganti narra di Anita Martini (suo è il punto di vista), una ragazza che fugge da qualcosa e che in provincia acquista con l’eredità della nonna una costruzione in rovina, detta “la Baita di Mare”.
La baita ha un piazzale enorme, al cospetto dell’imponente portone d’ingresso, e una terrazza in legno con tettoia che si affaccia sulla baia appena sotto. Il candore della sabbia si scontra con la profondità del mare. Sembra di potersi tuffare direttamente da lì. Anche se non è una sorpresa, rimango a bocca aperta. Lo spettacolo è mozzafiato, sopra ogni mia aspettativa. Ho sempre creduto inoltre, che il mare mi assomigliasse. Sa essere calmo e impetuoso, altruista e avido, portandoti con lui nelle risacche ingestibili e prepotenti. Materia in movimento che non si dà pace.
A fare i necessari lavori è chiamata una squadra, di cui fa parte Thomas che ben presto diventerà qualcosa di più di un artigiano da pagare. Non c’è solo la personalità debordante di Anita in questo romanzo, incazzosa, permalosa, che ha frequentato un corso di autodifesa e cerca di tenere a freno la sua esuberanza, anche nei confronti di un paese che l’aspettava, osservandola con la lente d’ingrandimento, come Rosa…
È metà pomeriggio e proseguo quindi per l’emporio del paese, Il Bazar di Rosa. Devo comprare il necessario per iniziare. Mi inoltro in quello che sembra un negozio di altri tempi. Piccolo ma non troppo, con una varietà di articoli che spaziano dalle viti alle lampadine, al mangime per animali alle piante, ai casalinghi ai prodotti per l’igiene. Dietro il banco c’è una donna con una collana troppo pesante, d’oro. L’incisione riporta il suo nome. Rosa, appunto. Avrà cinquant’anni. Ha il carnato scuro e capelli biondi, raccolti in una lunga treccia. È formosa ma non eccessiva. Appena mi vede entrare, inizia a battere le mani tra sé e, quasi saltellando, la sento chiamare qualcuno. Mario, Mario, vieni! È arrivata la ragazza della baita!
I personaggi sono ben caratterizzati, il paese ci viene presentato come un quadro dai contorni, chiari, netti, la scrittrice ci permette entrare in questo, quasi facendoci diventare suoi abitanti. In questo romanzo, come in un’altra sua opera, “Enigma vintage”, c’è la storia d’amore ma anche delle tinte fosche che lo rendono qualcosa di diverso dal classico romanzo rosa, cosa che appare quasi come una cifra, una firma dell’artista.
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