Buon pomeriggio amici lettori!
Vi lascio alla recensione di Daniela Colaiacomo al libro
"La rosa di Parigi" dell'autrice Laura Gay.
Autore: Laura Gay
Genere: Romance storico
Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 16,15
TRAMA:
Francia, 1789.
Alla vigilia della Rivoluzione, Julie de Soissons, giovane fanciulla di rara bellezza, si muove tra le stanze di Versailles con innocente ingenuità, conquistando con il suo candore i favori della Corona e del Delfino di Francia.
Ma tra virtù e dissolutezza c’è un confine molto sottile. Julie lo scoprirà a sue spese, innamorandosi perdutamente del marchese de Saint-Fraycourt, libertino senza scrupoli che non impiegherà molto a sedurla e a privarla di quella dote – la verginità – fondamentale per sposare un uomo di alto lignaggio.
Ma da cosa è spinto il marchese? Dalla lussuria o da un astuto piano di vendetta?
Per sfuggire alla prepotenza del fratello Nicolas, che la vorrebbe accasata con un vecchio e borioso duca, Julie è costretta a rinunciare ai lussi della reggia per mischiarsi al volgo parigino, in fermento, in piena carestia e pronto alla rivolta.
Proprio a Parigi la ragazza conosce Philippe, giornalista squattrinato e dalle idee rivoluzionarie, con un oscuro passato alle spalle. Conquistata dalla sua aria tenebrosa e tormentata, si dona a lui anima e corpo. Ma i segreti che Julie gli tiene nascosti potrebbero dividerli per sempre.
Ho letto moltissimi libri di Laura Gay, conosco il suo stile pervaso di erotismo mai volgare, così quando al Blog è stato chiesto chi volesse leggere La rosa di Parigi - la prima pubblicazione risale al 2009 ma non l'avevo letto -, mi sono proposta con entusiasmo, e, come immaginavo, il libro non mi ha deluso. Appassionato e intrigante, come l'autrice riesce a rendere il suo lavoro, la storia mi ha preso dalla prima all'ultima pagina, in un susseguirsi di avvenimenti alternanti dove niente è scontato e tutto è possibile.
È il 6 gennaio 1789.
Alla vigilia della Rivoluzione Francese, la sedicenne Julie de Soissons viene chiamata a Versailles dal fratello maggiore, nonché tutore, il duca Nicolas de Soissons, che vuole introdurla nell'ambiente della nobiltà di rango più elevato per combinarle un matrimonio politicamente ed economicamente conveniente.
Innocente e bellissima, la giovane cade vittima della vendicativa baronessa Marianne de Courtizot, offesa dall'atteggiamento sferzante del duca, un tempo suo amante.
«Voglio che stiate lontana da mia sorella, Marianne. Avete capito bene?».
Madame de Courtizot gli rivolse un’occhiata gelida. «Per quale motivo? Non mi credete alla sua altezza?»
«Julie è ancora una creatura innocente e ingenua, vorrei che rimanesse tale fino al matrimonio»
Proprio perché è ancora una bambina ingenua, avrebbe bisogno di una buona amica qui a corte. Pensateci, Nicolas».
«Forse avrà bisogno di una buona amica», rispose lui con altrettanta calma. «Non certo di una cortigiana quale siete voi».
Per attuare la sua vendetta, Marianne si serve dell'affascinante libertino Alain, marchese de Saint-Fraycourt, al quale si offre come ricompensa.
Così, mentre Julie, intervenuta per caso in un momento di difficoltà del Delfino, ottiene il favore dei reali ai quali, soprattutto ai bambini, si affeziona, Alain attua la sua seduzione e la priva della virtù.
Quando Julie, per ribellione al matrimonio che Nicolas le vuole imporre con il vecchio e lascivo duca de Beaufort segue Alain a Parigi, non immagina neanche lontanamente la natura trasgressiva del destino al quale viene condotta senza poter tornare indietro.
Alain la fissò, negli occhi un lampo di divertimento. «Orgia, è così che si chiama».
«Be’, quello che è! E adesso portami fuori di qui, altrimenti mi metto a urlare». Aveva il petto scosso da respiri veloci e le guance le scottavano come se fosse stata in preda alla febbre. Mai in vita sua si era sentita così in collera e allo stesso tempo impotente. Si era fidata del marchese, aveva messo la propria vita nelle sue mani. Addirittura se ne era innamorata.
E, purtroppo, non può opporsi al marchese che la oltraggia nel peggiore dei modi.
Informato dell'accaduto dalla baronessa, Nicolas decide di imporre comunque il matrimonio con il vecchio duca.
Si era rovinata la reputazione, era stata umiliata e violata nel peggiore dei modi, aveva deluso il proprio fratello... e tutto senza risolvere nulla.
Julie rimase a terra, sconfitta, un nodo in gola a bloccarle il respiro.
Ferita e amareggiata, Julie fugge a Parigi.
Sotto la pioggia, vagabondando disorientata per le vie della città sconosciuta, la ragazza è terrorizzata di fronte all'uomo imponente che le si pone improvvisamente davanti: è Philippe Delatouche, un giornalista squattrinato - al quale, per sfuggire al pericolo di essere rintracciata dal fratello, si presenta come Julie Arnaud - che le offre la sicurezza di un riparo in casa propria.
Doveva essere una notte soltanto, ma l'animo gentile di Philippe e la forte attrazione che divampa tra i due giovani diventano vita comune e amore travolgente.
L'ingenua e coraggiosa Julie, con l'aiuto di Madelaine, la vicina di casa, affronta per la prima volta la realtà. L'abisso che separa la nobiltà dal popolo diventa manifesta, tangibile e, mentre l'ombroso e rivoluzionario Philippe, che detesta la nobiltà, rivela il suo passato oscuro, Julie cela - per sempre, lei spera -, le sue origini. Ma il destino presenta il suo conto salato mettendola di fronte agli orrori della Rivoluzione così che la sua appartenenza all'aristocrazia non può più essere ignorata.
Le esperienze vissute, seppur altamente drammatiche, non intaccano il suo spirito, la generosità con la quale si predispone al prossimo, la fedeltà verso i reali e la difficoltà a celare all'uomo che ama la slealtà nei suoi confronti, è combattuta.
Quando il passato la raggiunge, la sua natura benevola la spinge ad agire in modo imprevedibile in un epilogo drammatico e inaspettato.
Con attenzione ai particolari, Laura Gay, come una macchina del tempo, trasporta il lettore in un periodo di grandi cambiamenti - che l'autrice descrive accuratamente come scenario della storia vissuta dai suoi protagonisti -, così che, scorrendo le pagine, vive gli eventi immerso nel clima di violenza e incertezza propri del periodo da lei descritto, nel quadro crudo ma bellissimo in cui si svolge la storia.
Laura Gay sa destreggiarsi abilmente tra vari generi letterari, tutti i suoi libri mi hanno in egual modo appassionata e intrigata, contemporanei o fantasy, ma, essendo un'amante dei romanzi storici, questo è uno dei miei preferiti e lo consiglio.
Un'ultima nota positiva va alla copertina bellissima e rappresentativa del testo.
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