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Vi segnalo "Il castigo di Alyssa", romanzo di recente pubblicazione
dell'autrice Antonia Calabrese.
Titolo: Il castigo di Alyssa
Autore: Antonia Calabrese
Genere: Fantasy contemporaneo
Disponibile in ebook a € 4,55
E in formato cartaceo a € 14,50
TRAMA:
Sirene e tritoni della mitologia greca, dissimulati nella vita reale di tre donne e dei loro rispettivi uomini, a spasso lungo le coste del Mediterraneo.
Alyssa è una sirena dispettosa, curiosa delle abitudini umane e invidiosa delle gambe delle donne.
Dovrà fare esperienza e imparare a cogliere nella maniera giusta opportunità straordinarie.
Malyka a sua volta è disposta a tutto pur di ottenere l’oggetto del suo desiderio e Doris è una donna libera e disinibita. Il prezzo da pagare per essere sé stesse è terribile: costa avere un’anima. La situazione precipita a causa di una passione giudicata disdicevole e dunque negata.
Il canto del mare e il suo amore amaro divengono un’ossessione continua che giustifica l’indagine approfondita dei segreti di Alyssa da parte dell’adolescente.
Tre figure femminili tra mito e realtà, un tritone, un amore sconveniente e le sue conseguenze, un'adolescente che non si rassegna alle convenzioni e cerca di trovare nei diari segreti della nonna l’accesso alla libertà.
Il mito della sirena, lo stereotipo della donna-sirena e della donna-ninfa, la sofferenza di una donna dall'animo immortale costretta in una società maschilista e la passiva accettazione dell'ineluttabilità del fato.
Un fantasy contemporaneo in cui sono preminenti elementi di conflitto morale e crisi d’identità.
DICE L’AUTRICE:
A seguito di un'esperienza frustrante, la giovane Malyka, nipote di Alyssa, decide che il valore più importante per lei è dominare.
Chi di noi davanti alle difficoltà non ha mai pensato di trovare la maniera per gestire gli eventi a proprio vantaggio?
BREVE ESTRATTO:
Anche quella sera era lì a osservarne il sonno quando Alyssa sobbalzò agitata e sudata e si tirò su con la schiena sbottando contro all’ignoto spazio incorporeo: «Bastardo, tu non meriti il mio amore, mi hai rintontita e poi hai stravolto la mia vita!» e come a voler scacciare le ombre agitò la mano e sgranò gli occhi nella semioscurità che filtrava attraverso i vetri del balcone. Si portò la destra al cuore e le ci volle un tempo indefinibile per rendersi conto di dove fosse.
«Nonna, parli da sola, con chi ce l’hai?» si allarmò.
«Niente, fatti che non ti riguardano. Sto bene, vai tranquilla» la rassicurò lei.
Malyka, in piedi, si fermò a guardarla incerta, poscia cedette all’apprensione e le si sedette accanto sul divano, le accarezzò le gambe stirate, aggravate manco i tendini fossero aggrovigliati tanto che le era difficile muoverle, e chiese con dolcezza: «Che c’è, nonna, non vuoi dirmelo?»
«Ma niente… stavo solo sognando» e accompagnò la risposta con un gesto rafforzativo del polso.
«Cosa sognavi, nonnina, racconta.»
Alyssa la guardò rabbonita e si fece animo: «Di tuo nonno. Nereo. Quel figlio di gran foca!»
«Stai parlando di mio nonno, bada, modera i termini e datti una calmata» disse lei con un risolino.
«Pensa, una volta mi ha mollata in asso per una ragazza molto giovane, una che avrà avuto la metà dei suoi anni e l’ho presa malissimo. Ah, che ne sai tu, che ne sai? A pensarci provo ancora nausea.»
«Ma ti senti? – le strillò in faccia Malyka, stavolta schiettamente urtata, nel contempo piegandosi verso di lei che, postasi a sedere, strabuzzò gli occhi per la sorpresa e deglutì a vuoto – Però ti amava, giusto? A volte dici che era stupendo e altre te ne lamenti. Non se ne può più!»
Per l’esattezza, erano questi gli atteggiamenti che la ragazza proprio non capiva e di conseguenza interpretava che glielo stesse facendo apposta per farle rodere l’anima.
Alyssa l’allontanò respingendola col palmo della mano e ne analizzò il broncio con aria soddisfatta.
Si squadrarono mute, testarde e ostili fino a quando, con gelido autocontrollo, la donna riprese da capo il suo racconto: «Volevi sapere di tuo nonno, è così? Ebbene, non fu mai uno stinco di santo.»
«Beh, nessuno lo è, almeno in questa stanza.»
Artista e scrittrice indipendente, Antonia Calabrese, nata nel salernitano e cresciuta in Toscana, vive in Costiera cilentana.
Si occupa di poesia, letteratura contemporanea, pittura, scultura, digital e mail art.
Ha al suo attivo Mostre personali e collettive.
Ha conseguito la Laurea Magistrale in Storia dell’Arte presso L'Accademia di Belle Arti di Roma e collaborato con la rivista culturale “Giornate italiane” e col periodico “Il Granel di Senape”.
Nel 1992 ha pubblicato la sua opera prima, “L’Agnello” e il saggio biblico “Lo Spirito e la Sposa”.
Dal 2012 è appassionata di Mail Art ed ha partecipato a numerosi progetti italiani ed esteri con opere esposte in Italia, Spagna, Portogallo, Germania, Francia, Grecia, Paesi Bassi, Norvegia, Brasile, Perù, Russia, Stati Uniti, Argentina e Turchia.
Sue opere si trovano in collezioni private, archivi e istituzioni museali in Italia e all’estero.
Per la sua opera artistica e letteraria è stata premiata con il “Premio Cilento Donna 2015”.
Nel 2019 ha teorizzato il “Manifesto del Movimento Artistico Mutazionista” nel quale illustra la sua controcorrente.
Nel 2019-20 ha pubblicato i primi quattro volumi della collana “PoeticaMente” delle sue poesie.
“Welcome”, pubblicato a Gennaio 2021 è il suo primo romanzo cui ha fatto seguito "Un'altra vita" pubblicato nel mese di Luglio 2021.
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