mercoledì 14 giugno 2017

"AMORE, CIOCCOLATO E DISASTRI" di Samanta L'Ile


Buongiorno follower, buon mercoledì!
In uscita oggi "Amore, cioccolato e disastri". Un grosso in bocca al lupo all'autrice, Samantha L'Ile 😃









Titolo: Amore, cioccolato e disastri
Autore: Samantha L'Ile

Disponibile in ebook a € 1,99 

Pagina autore: Sammy L'Ile Romances






TRAMA:


La vita di Samuela e dei suoi figli è una continua montagna russa tra casa, lavoro, asilo, per non parlare di giochi scatenati, ginocchia sbucciate e bernoccoli in ogni dove. Rimasta vedova di un marito che la tradiva, l’unica persona su cui può contare è l’amica Caterina, frizzante proprietaria di una pasticceria sull'orlo del fallimento. 

Entrambe hanno giurato fedeltà al cioccolato e di non volere mai più un uomo nella loro vita, ma il destino non la pensa allo stesso modo e a Samuela capita uno strano incontro. Demetrio è un uomo fuori dal comune e un padre meraviglioso per le sue gemelle, anche se non sa fare i codini né le collanine e confonde le principesse dei cartoni animati. 
Superata la diffidenza iniziale, l’amicizia tra Samuela e Demetrio rende tutto più facile perché insieme formano una squadra formidabile: lei sa infilare le perline con le gemelle e lui tre cesti di fila con le due pesti. Inoltre Demetrio è un uomo bellissimo che risveglia in lei desideri sopiti, che credeva spenti per sempre. In poco tempo diventano una tribù affiatata, ma Demetrio vuole di più e non ne fa mistero mentre Samuela avanza e indietreggia, confusa dalle sue paure.
Mentre Caterina viene salvata dalla crisi dal misterioso becchino del paese, la tribù diventa sempre più unita finché un segreto del passato di Demetrio rischia di rovinare tutto. Samuela non accetterà un uomo che le mente e Demetrio dovrà lottare per conquistare la sua fiducia e il suo amore. 



DICE L'AUTRICE:


L'idea di questa storia è nata mentre ero in vacanza insieme ai miei bambini. Dai loro giochi e pasticci hanno avuto origine i disastri citati nel titolo che sono inventati, ma l'incontro ravvicinato con la lucertola mi è successo davvero... Un momento spassoso che non dimenticherò e che per questo ho voluto scrivere!


La protagonista Samuela, sola con figli, è simile a molte donne che conosco e a cui auguro di trovare di nuovo l'amore. Per Samuela mi è piaciuto molto creare l'uomo quasi perfetto e una storia molto romantica perché se la merita davvero!
Come in ogni mio romanzo ho messo un pezzetto di me, questa volta è toccato al lato umoristico, a volte tragicomico, della vita e spero che piacerà a chi vorrà leggermi.






ESTRATTO:

I bambini invece erano interessati al muro e sapevo benissimo il motivo: lucertole! Erano una passione di Max come tutti i rettili esistenti ed estinti, gli squali e le aracnidi che invece a me facevano letteralmente schifo.
«Mamma qui è pieno di lucertoline!»
«Toline!» Esultò Gio mentre Max mi supplicava di sederci vicino al muro a mangiare i panini.
«Va bene, scegliete un posticino per il picnic.»
Demetrio intanto ammirava il panorama e si sgranchiva la schiena, ondeggiando ai lati con le mani nei capelli e i gomiti ben aperti in fuori. Sembrava proprio un atleta e mi sentii a disagio con la mia statura media e qualche chilogrammo di troppo. Ma poi perché avrebbe dovuto importarmene? Non lo sapevo, ma sta di fatto che una volta seduti mi limitai a mangiare un solo panino. Piccolo. I bambini invece divorarono tutto come topolini affamati, producendo montagne di briciole e suoni di ogni genere. Max ruttò felice e scoppiò a ridere seguito dagli altri. Era bello stare tutti insieme, mi sentivo quasi rilassata, finché non vidi Dem toccarsi i capelli da cui cadde sulla tovaglia qualcosa che si muoveva disperatamente.
«Ops, guardate qui cosa mi è caduto in testa.»
Mi ritrassi all’angolo mentre i bambini si avvicinarono ad osservare la sgradita ospite.
«Tolina!»
«Prendiamola!» Ordinò Max e sperai vivamente che non ci riuscisse, ci mancava solo che portasse a casa un rettile da compagnia! Tutti e quattro si buttarono addosso alla bestiolina, ignorando le cibarie che si rovesciarono e schiacciarono, ma per fortuna la poveretta riuscì a fuggire. Di certo aveva rischiato un infarto, come me che avevo i battiti cardiaci impazziti.
«No, mamma è scappata!»
«Poverina, avrà avuto paura.»
«Ma io la volevo!»
«Ma a lei piace vivere qui, libera.»
«Era un pochino bellissima, mammina.» Concluse Gio rammaricato e mi si buttò addosso, abbracciandomi con la sua solita irruenza. Lo strinsi e sorrisi a Dem che si stava divertendo un mondo.
«Possiamo andare a cercarla papà?»
Che meraviglia, le gemelle chiedevano il permesso! Gio intanto si stava già liberando dal mio abbraccio, molto interessato alla spedizione.
«Certo, andate ma restate dove vi possiamo vedere.»
Si allontanarono di qualche metro e cominciarono a controllare ogni buco nel muro di sassi.
«Per fortuna non è caduta in testa a me, sarei morta!»
«Addirittura? Chissà perché alle donne fanno impressione questi animaletti indifesi.»
«Perché sono infidi e ti cadono addosso!»
Dem sorrise a bocca aperta, con le lacrime agli occhi e io gli tirai un tovagliolo appallottolato, fingendomi offesa. Iniziai a raccogliere la spazzatura e lui mi diede subito un sacchettino.
«Ecco, metti tutto qui dentro che lo vado a buttare.»
Ubbidii e poco dopo mi ritrovai a fissare il suo fondoschiena mentre si allontanava alla ricerca di un cestino dei rifiuti. Non avevo mai guardato il sedere di un uomo, non in quel modo, con la bava alla bocca insomma. Ma quello che mi trovavo di fronte era proprio degno di nota, come una bella luna piena e splendente in un cielo cupo. Guardai i bambini che giocavano e mi diedi uno scappellotto immaginario all’istante. “Riprenditi, sei ridicola! Patetica e ridicola!” 






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