Buon pomeriggio follower!
Serenella vi parla di "Una notte nell'Eden" di Candice Proctor 😊
Titolo: Una notte nell'Eden
Autore: Candice Proctor
Trama: Bryony
Wentworth, accusata della morte del marito, è condannata alla deportazione
nell'ultimo luogo della terra, l'aspra e selvaggia Australia. Lo strano dovere
che le viene imposto è occuparsi di un bambino, il figlioletto dell'affascinante
capitano Hayden St. Jonh. Fin dal primo sguardo, l'attrazione fra loro è
incandescente. Ma sarà solo nella purezza dell'amore che potranno dimenticare
il passato e vivere appieno la passione che li unisce.
IL PARERE DI SERENELLA PROCOPIO:
Mamma
mia, che romanzo!!!
Emozionante,
appassionante. Un vero romance!
Uno
di quei libri che ti conquistano e ti restano dentro anche a distanza di tempo,
che ti tengono incollati alle pagine, che ti fanno emozionare e perdere la
cognizione del tempo, facendoti dimenticare persino di mangiare...
Siamo
nel 1808. La storia inizia con la deportazione della protagonista Bryony, condannata
a sette anni di carcere per l'omicidio del marito, nel Nuovo Galles Del Sud, l'odierna
Australia, allora colonia penale sotto dominio della corona britannica. Dopo un
anno dal suo arrivo viene affidata a un ricco proprietario terriero ed ex
capitano dell'esercito. Hayden St. John, rimasto vedovo e con un figlio neonato
che rischia di morire di fame e bisognoso di latte materno. Bryony che al momento
del suo arresto era incinta (il bimbo non è sopravvissuto) ha il compito di
allattarlo. È una donna forte nonostante le terribili privazioni che ha subito,
il suo pensiero è rivolto alla figlia di tre anni che è stata costretta a
lasciare in Inghilterra. Soffre moltissimo per la perdita dei suoi figli al
punto che si rifiuta di provare affetto per il piccolo di cui deve prendersi
cura. Nel frattempo tra lei e il padre del bambino scoppia una violenta e
incontrollabile passione, talmente forte da essere quasi percepita da chi
legge. Lui ne vorrebbe fare la sua amante, ma lei si rifiuta decisamente, non
volendo tradire i suoi saldi principi. Ma può una passione irresistibile come
la loro essere tenuta sotto controllo senza sbocciare in qualcosa di più intimo?
E quando finalmente questa passione viene assecondata, il rapporto tra i due
diventa profondo, saldo fatto di reciproche tenerezze e attenzioni. A questo
punto, niente può fermare un uomo che è disposto a tutto pur di rendere felice
la sua donna, anche a sfidare l'ostilità della buona società che non vede di
buon occhio una loro unione. Davvero un romanzo a cui non manca nulla, dove
niente è scontato, neanche il finale dove un avvenimento imprevisto rischia di
rimescolare le carte in tavola per i due protagonisti.
Brava
la Proctor (si vede che si è documentata) a descrivere le condizioni disumane
in cui si trovavano le deportate, spesso stuprate e in balia di uomini che
avevano il potere di decidere del loro destino, in un paese selvaggio e senza
legge. Lo consiglio? No, lo stra-consiglio! Ogni lettrice di Romance dovrebbe
averlo nella sua libreria. Infine due parole per l'orribile, orrenda, inguardabile
cover originale che non ha nulla a che fare con la storia. Questo splendido
romanzo avrebbe meritato una copertina decisamente migliore.
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