martedì 13 giugno 2017

"IL SIGILLO DI KERREY" di Giulia Masini


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Vi segnalo "Il sigillo di Kerrey" di Giulia Masini, 






Titolo: Il sigillo di Kerrey
Autore: Giulia Masini

Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 12,63

Nuova edizione editata da: Diego Di Dio (gennaio 2017)

Pagina autore: Giulia Masini Autrice 






TRAMA:


Irlanda 1850

Nessuno a Connagh, un paese a sud del Connacht, sul confine con il Munster, aveva pianto la morte di John Wyndham, Marchese di Worlingthon. Meno che mai i componenti di uno dei due Clan più importanti sul confine, i Crowell, in lotta con il Clan dei Kerrey da ormai più di duecento anni. 

Isibéal è l’unica figlia di Magnus, capo Clan Crowell, giovane, bella e battagliera ha un segreto: è lei ad avere in mano il comando del Clan di suo padre, ed è convinta che non ci sia occasione migliore che la momentanea assenza di un Lord Inglese a vigilare sulle loro terre, per recare quanti più danni possibili al Clan dei Kerrey. 
Quando una mattina, cacciando di frodo nella riserva del Marchese, si scontra con un giovane sconosciuto, non immagina lontanamente di avere davanti il nuovo Marchese di Worlingthon e quando lo scopre, decide di sfruttare l’interesse che sembra provare il giovane nei suoi confronti, per capire le sue intenzioni adesso che ha preso il posto di suo padre. 
Ma è solo questo che la spinge a cercare la compagnia di un Inglese, oppure è il bacio che il Marchese le ha rubato e i suoi modi accattivanti, a indurla a mentire alla sua gente solo per riuscire a rivederlo? Tra giochi di sguardi e un incontro d’amore segreto, Isibéal finirà, suo malgrado, con l’innamorarsi, senza immaginare che anche il giovane Lord nasconde un segreto che inevitabilmente le farà maledire il giorno che lo ha incontrato. 



DICE L'AUTRICE:


Mi sono divertita molto a scrivere Il Sigillo dei Kerrey, lo devo ammettere. Soprattutto perché ho dovuto fare delle ricerche su cose che ignoravo completamente, come le usanze celtiche che mi hanno affascinata molto. A differenza de L'Orlando Blu, il Sigillo dei Kerrey lo avevo iniziato a malapena, quindi mi sono ritrovata a inventare praticamente tutta la storia e la cosa mi ha fatto tornare un po’ indietro nel tempo, quando da ragazzina passavo le giornate a scrivere sui miei quaderni storie su storie. La trama di questo romanzo l'avevo delineata a grandi linee, ma il sigillo non faceva parte della storia, mi è venuto in mente durante la stesura, quindi ho cambiato il titolo e aggiunto alcuni particolari. Qualcuno mi ha chiesto come mai i nomi dei personaggi sono tutti così particolari. Semplice, sono quasi tutti di origine Irlandese. La protagonista, per esempio, inizialmente si chiamava Isabelle, poi l'ho trasformata in Isibéal.



P.S. Un’amica mi ha detto che avrebbe tanto voluto leggere una storia su Dugan, uno dei personaggi secondari de Il Sigillo dei Kerrey, ci sto lavorando, ma per adesso sono ancora alla fase che io chiamo “stesura mentale”.



BREVE ESTRATTO:

Liam sorrise mentre anche lui scansava lo stesso ramo spinoso che Isibéal aveva spostato pochi attimi prima. Sapeva per certo che la signorina Crowell provava qualcosa nei suoi confronti. Stava per dirglielo quando, lasciando il ramo di spine, avvertì una fitta al dito.
– Accidenti! – esclamò ritraendo la mano.
La signorina Crowell si voltò a guardarlo. – Che cosa vi prende adesso? Non mi dite che è per quello che vi ho appena detto?
– Non mi preoccupa affatto la bugia che mi avete raccontato poco fa, mi è solo entrata una spina in un dito – le disse guardandosi la mano.
– Fate vedere – sospirò lei. – Quindi vi avrei mentito? – chiese mentre era intenta a osservargli il dito.
– Ne sono sicuro, signorina Crowell.
 Lei gli passò un dito nel punto in cui si era conficcata la spina. Al dolore Liam cercò di sottrarre la mano ma lei la trattenne.
– L’ho sentita – disse.
– Anch’io… mi avete fatto male signorina Crowell!
– Siete un uomo grande e grosso ma quanto a sopportazione del dolore sembrate un bambino, sapete? – gli fece notare guardandolo dal basso.
– Temo di aver esaurito tutta la sopportazione al dolore in quest’ultimo mese. – Liam lasciò vagare lo sguardo intorno mentre le rispondeva.
– Questo non vi ha certamente impedito di uscire a cavallo per andarvene chissà dove né di rotolarvi per terra con quella…
– Elisabeth – volle precisare Liam tornando a guardarla. – Avevamo una… relazione, in Inghilterra. Niente di serio, sapete com’è.
– No, io non so com’è lord Worlingthon. – Isibéal tentò di far uscire la spina premendo tra le sue dita la pelle intorno al punto d’entrata. – E non sono interessata ai particolari, se non vi dispiace.
– Ahi! – esclamò lui tentando ancora una volta di ritrarre la mano.
– Ci vorrebbe un ago, un po’ è uscita ma non posso prenderla con le dita. Aspettate un attimo…
Liam non ebbe il tempo di dire niente. La signorina Crowell gli aveva preso il dito e se lo era portato alla bocca. Liam sentì la sua lingua cercare il punto esatto in cui si era conficcata la spina, poi gliel’afferrò con i denti e in un attimo la tirò fuori. Un attimo lungo un’eternità, si disse Liam, fissando la giovane irlandese ancora concentrata sul suo dito. In quell’attimo lui non poté fare a meno di eccitarsi.
Lei, però, sembrò non rendersi conto di quello che aveva appena fatto.
– Siete a posto – lo canzonò. – Adesso potete anche smettere di lamentarvi.
Liam la fissò cercando di resistere all’impulso di baciarla, ma le sue labbra carnose erano un invito troppo allettante. Allora le prese il viso tra le mani e si accostò alle sue labbra sfiorandogliele lievemente, un attimo dopo le aveva invaso la bocca cercandole la lingua, trovandola calda e vellutata, dolce come la più dolce delle cose. Lei non fece niente, se non assecondarlo, e lui ne rimase piacevolmente stupito, tanto che la cinse per la vita, stingendola, assaporando il contatto con il suo corpo snello. Sentì il suo seno premergli sul petto, era morbido e avrebbe solo voluto poterlo toccare. Lo fece. Sollevò la mano e risalì fino a sfiorarglielo, ma la signorina Crowell sussultò talmente forte da indurlo ad abbandonare ogni contatto.
– Non è stata colpa mia. Voi avete fatto quella cosa con il mio dito e io… non ho capito più niente – si giustificò Liam. La fissò cercando di capire quale sarebbe stata la sua reazione.
Isibéal era rossa e affannata: sembrava sconvolta. – Vi ho solo tolto la spina dal dito, lord Worlingthon, non vi ho certamente invitato a baciarmi – lo rimproverò con un filo di voce.
Liam non aggiunse altro, le afferrò la mano e dopo essersela portata alle labbra, le prese un dito e se lo mise in bocca, poi lo succhiò delicatamente, sfiorandolo con la punta della lingua. La signorina Crowell rimase immobile, visibilmente scioccata, poi, con uno scatto, ritrasse la mano.
– P… perdonatemi. Io… non… non immaginavo – balbettò rossa in viso, quindi fece un passo indietro. – Si è fatto tardi, adesso devo proprio rientrare. – Si mosse per andarsene ma Liam la trattenne per una mano.
– Dobbiamo rivederci – disse, fissandola negli occhi.
Ma Isibéal si liberò dalla sua stretta e se ne andò senza dire niente. 



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