Buongiorno follower!
Ben ritrovati al nostro consueto appuntamento con le interviste del giovedì. Ospite graditissima di oggi è Sonia Gimor, editor presso la Gilgamesh Edizioni e autrice molto apprezzata che ha all'attivo diverse pubblicazioni. Leggete l'intervista che le abbiamo fatto e poi appuntamento nel gruppo delle harmonyne dove avrete la possibilità di conoscere meglio Sonia e il suo lavoro.
INTERVISTA A SONIA GIMOR:
Raccontaci qualcosa di Sonia 😊 Parlaci del percorso che ti ha portato a essere quella che sei oggi.
Ciao a tutti e grazie per
avermi dedicato questo spazio! Il mio percorso è iniziato nel 2012, quando in
un pomeriggio piovoso ho iniziato a scrivere quasi per istinto, per necessità,
e in pochi mesi è nato il mio primo romanzo “La vita che ho sognato”. Se mi
guardo indietro mi scappa un sorriso. È stata davvero una bella avventura e
libro dopo libro mi sono migliorata, sono cresciuta e ho sicuramente acquisito
consapevolezza. Dall’anno scorso collaboro con la Gilgamesh Edizioni: sono
infatti scrittrice della collana rosa ed editor della stessa insieme a due
colleghe.
Da dove nasce la tua passione
per la scrittura?
È sempre stata dentro di me.
Ricordo che da piccola prendevo i voti più alti della classe nei temi, fino ad
inventare vere e proprie storie romantiche da adolescente. Non ho però capito
che fosse la mia strada fino a che non sono diventata grande.
Come vedi il futuro
dell'editoria? Self o CE? E-book o cartacei? E tu cosa preferisci?
Dopo aver conosciuto entrambi
i lati di questa medaglia, credo che sarò sempre un po’ tutte e due le cose. Molti
dei miei romanzi sono self e rimarranno tali, tuttavia la mia collaborazione
con la CE mi sta insegnando moltissimo ed è una bellissima esperienza che mi ha
arricchito come autrice e come persona.
Genere storico, paranormal,
erotico... Scelta dettata dal mercato? Quanto può condizionare?
Personalmente mi faccio
condizionare solo dalla mia ispirazione. Ho sempre scritto contemporanei, ma
adesso mi sto cimentando in uno storico. È sempre stato un genere sul quale
avrei tanto voluto sperimentare qualcosa di mio e adesso è arrivato il momento
giusto.
Perché la gente dovrebbe
comprare i tuoi libri?
Bella domanda! Perché? Credo
che i miei libri non siano più o meno meritevoli di altri. Ogni libro ha una
sua storia e racchiude tantissimo lavoro, quindi credo che ogni autore abbia il
diritto di avere una possibilità. Tuttavia posso anche dire che, se vi
piacciono le storie romantiche, un po’ sofferte, e magari con un bel lieto fine
e qualche spunto di riflessione, allora forse le mie storie fanno per voi.
Faresti mai compromessi per
arrivare al successo?
Mai, per nessun motivo. Il
lavoro di un autore è intoccabile secondo me. Va rispettato e noi siamo i primi
a dover tutelare il nostro lavoro. Mai andrei contro alla storia che ho creato o
ai miei ideali per un “successo” effimero… equivarrebbe a tradire i miei
personaggi.
Il tuo sogno nel cassetto.
Il sogno della Gimor
scrittrice è quello di vedere realizzato un film su una delle sue storie… punto
in basso! XD
Parlaci del tuo ultimo lavoro.
Presto uscirà nelle librerie
“Tra le pagine di un libro”. Parlerà di editoria e di aneddoti veri che ho
visto accadere in questi anni. La storia d’amore di un editore e di un’autrice
sarà l’occasione per sviscerare molte curiosità sul “dietro le quinte” del
mondo rosa.
Progetti per il futuro?
Lo storico a cui sto lavorando
e un altro contemporaneo molto leggero e divertente. Inoltre mi impegnerò al
massimo per la collana rosa della Gilgamesh: stiamo lavorando per offrirvi
moltissime storie interessanti, di qualità e originali.
Quanto è importante per te
l'amore? Credi che nella vita reale esista il lieto fine?
Sono
un’autrice romance… l’amore è la base di tutto! Sono una romanticona, coccolona
e rompi scatole. Sono una di quelle che ci tiene a trovare sul tavolo al
mattino un post it dal proprio marito, una di quelle che attende dal proprio
uomo i cuoricini in chat, una di quelle che vivrebbe sul divano accoccolata
sotto a una coperta insieme alla persona che ama. Per li lieto fine invece, la
vita mi ha insegnato che spesso non è poi così scontato, ma voglio credere che
per tutti ce ne sia uno, in un modo o nell’altro.
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