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L'opinione di Daniela Perelli sulla silloge di Vincenzo Virgilio, "Ecce
Homo: diario giornaliero".
Titolo: Ecce Homo - Diario giornaliero
Autore: Vincenzo Virgilio
Casa editrice: Reneware Books
Disponibile in ebook a € 4,49
Il diario giornaliero dell'autore con le sue poesie dal 4 giugno 2017 a fine ottobre 2017.
DICE L'AUTORE:
Maturità classica, laurea in
ingegneria informatica.
Quante vite diverse ho vissuto
in questi 45 anni, sono del 1972, non so dirlo.
Vivo impastato fra musica e
poesia di sempre.
Ultimo discendente maschio vivente
(ho due sorelle) del compositore minore Antonino Scontrino, cui è intestato il
conservatorio di Trapani, ho avuto a luglio l'onore di premiare i migliori
allievi del conservatorio.
Ho iniziato la mia carriera
come giornalista facendo il cronista musicale per una televisione regionale e
poi vari giornali.
Ingegnere da sempre, l'ho
scritto a 9 anni in un tema dicendo che volevo diventare ingegnere
aerospaziale.
Il tema era così bello che il
maestro chiamò mia madre a leggerlo e mio zio ne volle una copia, per cui una
delle mie sorelle, Graziella, ebbe l'incarico di farne una bella copia che
ancora conservo.
Già in quello si capisce chi
sono, scusatemi, se dico che a 9 anni avevo le idee chiare.
Certo, fra il dire e il fare,
ci vogliono 36 anni per il mio primo libro.
Sto completando un giallo,
sono all'editing finale, ed ho trame e materiale per altri tre.
Ma esco prima di tutto con il
mio Diario giornaliero, le poesie dal mio profilo Facebook, con 4600 amici
virtuali che mi seguono nelle mie follie.
Molti sono anche amici reali
che incontro nella vita vera, questa di sposare virtuale e reale è una delle
mie capacità, prendo l'aereo e parto, ogni volta che posso, a scoprire
l'universo di un nuovo amico.
La passione per la poesia mi
segue da sempre.
Da bambino non mi sono
limitato ad imparare le poesie a memoria, ma mi sono entrate nel cuore.
Posso recitarti la Vispa Teresa
in qualsiasi momento, come il 5 maggio!
Questo apre il discorso del
mio approccio alla poesia.
È un’esigenza dell'anima,
qualcosa che si smuove e mi costringe, adesso che scrivo, a interrompere tutto finché
non ho finito.
Perdo pure delle poesie, perché
mentre guido mi vengono in mente nitide, compongo anche una dozzina di versi
e... quando arrivo a destinazione non riesco a trascriverle.
Mi sono organizzato con il
dittafono nel cellulare, ma non basta, ne perdo sempre qualcuna.
Sono riuscito a scrivere in
situazioni impensabili.
Mentre ballo in discoteca o
circondato da amici che festeggiano un compleanno e fanno casino in un
discopub.
Il tavolino tremava per quanti
sbattoni riceveva dalle amiche che ballavano all'in piedi, ed io imperterrito a
spiaccicare parole su Wapp.
Mando spesso le mie poesie
prima alle beta, cioè persone che mi sono care, scrivo direttamente loro su
Wapp, poi il giorno dopo le pubblico su FB.
Il motivo è tecnico, il
correttore ortografico di Wapp è più malleabile di FB, si lascia istruire sulle
parole nuove.
Solo quando scrivo dal
computer vado in presa diretta su FB.
Ad esempio così una poesia è
nata ed è stata letta a Radio Torino per la festa degli Angeli in soli 45
minuti.
Dall'ideazione, scrittura,
pubblicazione su FB e nel diario della mia amica e giornalista Katia D'orta,
pochi minuti.
E poi la sua lettura in diretta
a Radio Torino.
Esperienze uniche per un
autore, essere letto prima ancora che pubblicato.
È la forza della poesia, come
ho scritto in un post, che stravolge tutto.
Blocca la mia giornata,
esplode su FB, stravolge il palinsesto di un programma radiofonico.
È la bellezza della poesia,
una bellezza che non è collegata a parlare di amore, perché come il 5 maggio,
le più grandi poesie non hanno solo dentro la rima cuore/amore, che si può
trattare anche in maniera non banale, ma raccontano vita e sentimenti, di una
civiltà, di un universo, reale o virtuale come Internet.
IL PARERE DI DANIELA PERELLI:
Ho avuto la fortuna di leggere e dare la mia opinione su
un libro di poesie. Dico “fortuna” perché sta diventando sempre più raro e
difficile cimentarsi in questo genere di scrittura e devo dire che l’autore
Vincenzo Virgilio con la sua silloge “Ecce Homo: diario giornaliero” ci è
riuscito molto bene.
Estratto: 6 nell'anima - 2017-10-23 Come personaggi in
cerca d'autore
Si gira nel mondo, si vada per ore,
Numeri ed essenza insieme scambiando,
Cercando ovunque questo altroquando
Digitali nell'anima, analogici corpi
Di carne finché non morti.
Polveri e stelle
Nostre sorelle,
Torniamo a brillare.
Diamanti compatti,
Al cielo sottratti,
Cercando il palcoscenico
per esporre il frenico
Cantare, I say hey...
Infine tu chi 6?
Ogni poesia è frutto di un pensiero giornaliero
dell’autore e ho trovato davvero molto carino il fatto di inserire la data
corrispondente a ognuna di esse; un diario vero e proprio dove però l’autore
non si è limitato a descrivere situazioni, sentimenti e luoghi che in quei
momenti lo portavano a riflettere, a voler semplicemente mettere nero su bianco
i suoi pensieri. Ed è proprio questa la vera magia della poesia: cercare di
entrare nella mente del poeta, estrapolare i suoi sentimenti più intimi ma non
con facilità, perché con facilità si rischierebbe di non prestare la dovuta
attenzione. La poesia ti fa riflettere, ti porta a leggere e rileggere più
volte le stesse parole, e allora sì che potrai cogliere il vero significato…
Complimenti all’autore ne consiglio la lettura non solo agli amanti
del genere, ma anche a chi sente il bisogno di scavare nella profondità del
proprio animo 😊
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