Di seguito, il mio parere su "Anatomia di un incubo" dell'autrice Carol James, edito Giunti.
Titolo: Anatomia di un incubo
Autore: Carol James
Genere: Thriller
Casa editrice: Giunti Editore
Collana: Mistery
Disponibile in ebook a € 4,99
e in formato cartaceo a € 6,71
Pagina autore: Carol James Author
TRAMA:
Mentre su Londra si abbatte una violenta bufera di neve e tutti sono impegnati nei preparativi natalizi, un folle criminale rapisce le donne, le tortura per giorni, ma non le uccide: prova piacere nello spegnere in loro ogni scintilla di vita, prima di lasciarle andare. La polizia brancola nel buio e l’ispettore Hatcher sa che solo una persona è in grado di aiutarli: Jefferson Winter, il miglior profiler americano. Figlio di uno spietato serial killer, Winter è ossessionato dal suo passato, che però gli ha regalato un intuito infallibile: nessuno come lui riesce a penetrare la psicologia delle menti criminali. Ma questo caso è diverso: perché mutilare una donna imprigionandola nel suo corpo per sempre, rendendola insensibile al mondo esterno e totalmente dipendente dagli altri? Un destino più atroce della morte. Le vittime aumentano e il maniaco è sempre più assetato: tra poco toccherà alla numero cinque e non c’è un attimo da perdere. Con l’aiuto dell’affascinante Sophie Templeton, la caccia all’uomo ha inizio... Un romanzo dal ritmo martellante, ossessivo, inarrestabile, che vi lascerà senza fiato.
Bello, bello, bello!
La storia mi ha letteralmente conquistata. Un bel thriller
che mi ha tenuto incollata alle pagine.
Londra deve fare i conti con uno psicopatico che rapisce le
donne, le tortura per mesi prima di liberarle. La polizia chiede aiuto a Jefferson
Winter, noto profiler di fama internazionale. Un uomo dall’elevato quoziente
intellettivo, oltre che dall’intuito infallibile. In alcuni casi, forse troppo
e questo è l’unico neo riscontrato. Tuttavia, avendo nella mia famiglia a che
fare con persone con un’intelligenza superiore alla media, atteggiamenti di
superiorità, oltre che di insofferenza verso coloro che, ahimè, non “capiscono”
certi concetti che a loro dire sono semplici, sono all’ordine del giorno. Quindi,
sorvolo su questo piccolo “difetto” e invito i lettori a fare altrettanto.
Tornando alla storia, ho trovato la “caccia al cattivo” molto entusiasmante. Grazie
al pov alternato fra il protagonista e una delle prede del maniaco, è stato
possibile da un lato seguire l’evoluzione delle indagini, dall’altro toccare
con mano le angosce e le paure di una donna che sa cosa l’aspetta e si ritrova
impotente di fronte al suo aguzzino. Privata della sua libertà, con solo i
ricordi a farle compagnia. Se nel primo caso avrei voluto dare una mano alla
polizia affinché scoprisse in tempo l’identità del “sezionatore”, dall’altro
avrei preferito prendere le distanze dalla cantina buia dov’era rinchiusa la “numero
cinque”, ovvero la quinta vittima…
Molti i personaggi di contorno, tutti ben definiti: dal capo
della polizia all’ispettore Sophie Templeton, dai parenti delle vittime ad
altre brevi comparse.
In conclusione, una piacevole sorpresa.
Consigliato!
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