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Vi segnalo "Tutta colpa di un Babbo Natale" dell'autrice Sara Purpura
Titolo: Tutta colpa di un Babbo Natale
Autore: Sara Purpura
Genere: Romance (autoconclusivo)
Disponibile in ebook a € 0,99
e in formato cartaceo a € 8,90
Pagina autore: Sara Purpura
TRAMA:
Arielle Girard è esuberante e ama fare dolci tanto quanto
adora mangiarli. Le piace anche il Natale e ha il migliore amico che una
ragazza possa desiderare: Kilian Moureau. Un tipo piuttosto ermetico, che al suo
contrario è lo spirito anti natalizio per definizione, almeno a quanto dice.
Kilian è onesto e affidabile, e l’ha vista praticamente
crescere. È anche bello, però. E Arielle ha capito di esserne infatuata a otto
anni. Adesso che entrambi sono adulti, complice un sogno, una lettera e un
costume da Babbo Natale, i loro sentimenti reclamano di essere ascoltati.
«E se smettessimo di
mentire e ammettessimo di amarci?»
«E se non dovesse
andare bene e perdessimo tutto?»
A volte l’amore si nasconde dietro il volto di un amico, ma
certe maschere prima o poi sono destinate a cadere. Magari proprio a Natale…
BIOGRAFIA:
Sara Purpura nasce a Palermo nel 1981. E nonostante si
definisca “cittadina del mondo”, non riuscirebbe a vivere altrove. Mamma –
anche di un cane che adora – moglie, imprenditrice e scrittrice, esattamente in
quest’ordine, Sara ama leggere qualsiasi cosa; per questo si definisce una
lettrice onnivora. Crea storie che le piacerebbe leggere e si emoziona mentre
lo fa, sperando di riversare nei suoi racconti parte dei sentimenti che prova
scrivendoli.
Ama i romance, i grandi romanzi d'autore, i classici e gli
storici.
Scrive, legge e ama. La sua vita si ciba di questo.
DICE L’AUTRICE:
Tutta colpa di un Babbo Natale è nato in seguito a un
periodo di blocco da cui non riuscivo a tirarmi fuori.
Mi ero prosciugata dentro storie dolorose e intense; mi
sentivo impantanata in dinamiche sempre uguali e ho smesso di scrivere. Così,
di botto. Ed è stato terribile.
La storia di Arielle e Kilian mi ha donato un po’ di
spensieratezza e ha aperto il catenaccio che avevo chiuso intorno alla mia
fantasia. Sono rinata come autrice, ma soprattutto come quella ragazzina che
scriveva perché stava meglio solo con una penna in mano e un foglio bianco
davanti agli occhi.
È stato bello. È stato veloce - visto che il romanzo è nato
in pochissimo tempo – e divertente come un giro sulle giostre per un bambino.
BREVI ESTRATTI:
«Non dire niente. Ridi sempre come adesso. Stammi addosso,
Bonbon. Rubami il fiato, i giorni, le ore. Te lo permetto. E dimmi che mi ami,
ma non dirmelo spesso. Lo capirò dai tuoi gesti. Fallo ogni tanto, magari
mentre sono mezzo addormentato e ti sto sognando. Sii la mia aria. Fammi essere
la tua. E, ti prego, continua a essere la mia migliore amica» le scolpii sulle
labbra.
Poi il bacio cambiò direzione. I nostri corpi si cercarono
ed entrarono l’uno dentro l’altro senza alcuna barriera. Con bisogno, desiderio,
amore e riconoscenza. Uno spasmo, una contrazione. Io spingevo e Arielle mi accoglieva.
Uno spasmo, una contrazione. Arielle mi nutriva e io mi sfamavo.
E c'era Arielle e la vita intorno. Respiro e battito.
C'era che mi sentivo di essere nel posto giusto al momento giusto e che volevo lei continuasse a essere tutti i miei posti e momenti giusti.
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