lunedì 25 maggio 2020

"ALLE CORDE" di Leandro Conti Celestini



Buon pomeriggio lettori!
Vi segnalo "Alle corde", il romanzo d'esordio dell'autore Leandro Conti Celestini, edito ErosCultura





Titolo: Alle corde  
Autore: Leandro Conti Celestini
Genere: Dramma erotismo

Casa editrice: ErosCultura  

Disponibile in ebook a € 3,99 
E in formato cartaceo a € 17,10

Contatto Facebook: Leandro Conti Celestini



TRAMA:

Anno 1979, una macchina in autostrada con attorno solo il deserto, montagne in lontananza, cieli sconfinati e il silenzio di un pomeriggio inquieto. Tristan è un giovane uomo con un sogno: entrare nel circuito del Professional Wrestling, ed è in viaggio per affrontare il primo incontro che potrebbe aprirgli le porte della nuova carriera. Inizierà così la sua salita in locali da pochi soldi e match senza regole nelle periferie selvagge del nord America, nella speranza di venire notato dalle federazioni ufficiali ed entrare nel grande giro. 
Lontano dalla famiglia e dal mondo sicuro della sua piccola città dove mai niente succede, il viaggio lo farà crescere e mutare: dalla scoperta e accettazione della sua omosessualità, alle prime esperienze erotiche con altri uomini fino a rinsaldare il profondo rapporto con il suo Coach, da sempre figura paterna e fraterna al suo fianco. Incontrerà soddisfazioni e vittorie, piacere e godimento, ma anche dolore, incertezze e sconfitte, fino a incrociare la strada con un bellissimo ma pericoloso avversario, e un patto che lo lascerà ferito e solo. Sarà il match finale nella sfavillante città di Las Vegas che gli permetterà di riscattare la sua dignità e la direzione che sembrava aver smarrito? 



DICE L’AUTORE:

L'idea del romanzo "Alle corde" nasce da un marchio di moda, in particolare di underwear, creato due anni fa dall'autore (e designer) a Los Angeles, Tigerheat Productions.
Leandro in quel periodo stava lavorando ad un film, e il regista gli chiese di realizzare un costume per una scena-sogno del protagonista dai toni molto felliniani, in cui interpretava un wrestler sullo sfondo di un paesaggio surreale; Leandro creò il primo prototipo del futuro brand, e decise poi di produrlo in serie e venderlo online e in alcuni stores, tutt'oggi con grande successo anche pubblicato su diverse testate di moda. 
Fu proprio l'interazione con la community di Instagram che lo spinse a iniziare e portare avanti l'idea del romanzo: incoraggiato, sostenuto, e anche aiutato nei momenti di blocco, i suoi followers gli diedero consigli e opinioni, fino alla fine della storia, anch'essa incentrata sul mondo del wrestling, con un sapore nostalgico e cinematografico.
Il romanzo è pubblicato da Eroscultura in forma digitale e cartacea su Amazon e in alcune librerie.



BREVE ESTRATTO:

L’ossigeno ti invade violentemente, il cuore batte all’impazzata, e ti accorgi di non essere nella camera da letto, sulle tue spalle non il lenzuolo ma il mantello a pelle di tigre. Sotto stai ancora rabbrividendo e ti senti gocciolare il sudore dalla fronte e dal petto.
«Tristan, ehi, TRISTAN?»
Riconosci la voce del Coach dietro di te, le sue mani ti massaggiano le spalle. Non riesci a rispondere, e nell’aprire gli occhi vieni abbagliato da una moltitudine di luci attorno a te, e poi rumore, applausi, musica, microfoni.
“Dove mi trovo? Deve essere il ring.”
La luce davanti è così splendente che devi subito richiudere gli occhi. Poi il timbro familiare ti sussurra ancora, è vicino, dietro di te, ma caldo e leggero, respiri di sollievo.
«Tristan, ti senti bene? Sei pronto?»
Ti giri, l’odore del profumo che indossa, ti accarezza, insieme al respiro che sa di sigaretta, questa volta un po’ più intenso, e la voce calda del Coach, il suo viso è pochi centimetri da te, le sue mani adesso schiacciano prepotentemente i muscoli delle spalle.
«Coraggio, non proprio adesso, stiamo per cominciare, mi senti?»
«S-sì… sono qui.»
«Mi vedi? Sai dove siamo?»
Dove? Riapri gli occhi, le luci ti sembrano sempre fortissime ma riesci a guardarti in giro. Sì, è proprio un ring, ma è immenso. Il pavimento rosso porpora con una grande stella al centro si perde a vista d’occhio, quasi non riesci a scorgere l’angolo opposto talmente è lontano da te. Al centro riesci a vedere l’arbitro, con la camicia a righe bianche e nere e un presentatore in tuxedo, alto ed elegante. Gli occhi vanno oltre e sussulti di sorpresa. Dietro di te si trova l’arena più grande che hai mai visto in vita tua e il rimbombo di almeno mille persone riecheggia improvviso nelle tue orecchie, come un’onda che si infrange contro gli scogli del tuo cervello, spingendoti indietro. Il Coach avverte la spinta improvvisa e ti accoglie in un abbraccio al sicuro, come aspettando il momento.
«Shhhh, va tutto bene, Tristan, rilassati.»
Volti la testa a destra e a sinistra, scorgendo solo un mare fragoroso di persone che urlano e applaudono, visi diversi e tutti uguali sotto la luce dei riflettori, tutti gli occhi puntati sul ring, senti l’energia così potente che ti solletica con violenza tutto il corpo. Inizi a sudare adesso che capisci dove sei, solo il Coach ti impedisce di cadere nel vuoto e nell’abisso della tensione.
L’uomo alto al centro del ring si muove qualche passo in avanti, il suo tuxedo è cosparso di paillettes che risplendono come stelline bianche e rosse quando cammina, confondendosi con il pavimento del ring; anche le scarpe sono di vernice nera, lucide sotto la luce e un cappello a cilindro altrettanto splendente, sembra quasi il presentatore di un circo, più che di un evento sportivo.
Ti guardi intorno e lui ti sussurra da dietro.
«Tieniti pronto, tra poco ti chiama, ce la fai?»
Annuisci, osservando la scena davanti ai tuoi occhi, ti sembra che le forze ti stiano lentamente tornando, le gambe si fanno più solide e il corpo torna padrone dei movimenti. Abbassi gli occhi, per notare il familiare mantello a righe nere bianche e arancioni, ma anche una pesante spilla d’oro di profilo di tigre che lo tiene chiuso. Il mantello arriva quasi fino a terra, ma anche gli stivali di cuoio color bianco sono diversi, sui lati hanno delle strisce di fuoco che salgono fino al ginocchio, e quando il cuoio si interrompe, le stesse fiamme risplendono sulle cosce in un disegno di vernice nera e dorata mosso dalle vene e dai tendini sotto la pelle.
Sussulti ancora, il presentatore ha iniziato a parlare.
“Signore e signori, buonasera!”
Un applauso scrosciante inizia come una scintilla che divampa su un campo di erba secca, accendendosi di un’energia immensa che ti lambisce il cervello, e corre sotto la pelle.
“A tutti voi il mio più caloroso benvenuto, la vostra presenza così numerosa attesta quanto questa manifestazione sia sentita nel cuore di tutta Las Vegas e tutto lo stato del Nevada.”
Sussulti di nuovo, questa volta ti volti stupito verso il Coach. Las Vegas? Cosa ci facevi a Las Vegas? Eravate nell’Oregon, il tuo primo incontro era fissato a Portland, per la sera di Halloween!
“Ma non voglio perdere tempo in chiacchiere banali, tutti noi abbiamo aspettato questo incontro da mesi, e i due campioni non hanno certo bisogno di introduzione. Si sono odiati, rincorsi, sfidati, insultati e minacciati in diverse interviste, e finalmente stasera, si fronteggeranno per il titolo di campione della New Alliance Wrestling Federation!”
New Alliance Federation, la stessa in cui aveva combattuto il Coach dieci anni prima?
“Ed ecco a voi signore a signori, qui a Las Vegas, ospite eccezionale di cui siamo estremamente orgogliosi, un magnifico campione. Il suo debutto è avvenuto esattamente tre anni fa, a Portland, nella stessa notte di Halloween come stasera, ma il suo stile e la sua tecnica, definita da molti una perfetta unione tra il sole d’Oriente e la lotta greco romana, hanno spazzato via ogni resistenza nel mondo del wrestling, proiettandolo immediatamente in testa alla classifica. Per alcuni di voi il suo volto potrebbe essere già noto perché la sua fama lo ha già preceduto dal Nord, e per la prima volta qui a Las Vegas, ospite della nostra federazione, diamo un caloroso benvenuto a Cuore di Tigre all’angolo rossooooo!!!”
Un attimo prima che il presentatore finisse il discorso, il Coach ti aveva dato una leggera spinta dietro la schiena, e tu avevi mosso un passo al centro del ring, proprio quando avevi sentito il tuo nome. Non sai come, ma la familiare giravolta ti torna in mente, gli stivali scivolano leggeri al centro del tappeto rosso porpora, la spilla che unisce i due lati del mantello tigrato si apre, il tuo corpo inizia a roteare, come guidato da un’energia estranea, l’aria ti accarezza i glutei scoperti, i pettorali umidi, il mantello si solleva sulla testa, nella mano destra, girando in circolo come la corolla di un fiore striato. Resta a mezz’aria per qualche secondo, finché le tue dita lo lasciano volare verso il tuo angolo, non hai bisogno di guardare per sapere che cadrà dietro le corde.
Alzi il viso, continui a sentire l’energia pressante di tutti quegli occhi su di te, soprattutto adesso al centro del riflettore, ma ne emergi, come se da sott’acqua uscissi in superficie, e la cavalchi come su di una tavola da surf. Alzi le braccia in segno di saluto verso il pubblico, girando ancora su te stesso e il sorriso raggiante si ferma per un secondo di esitazione. Improvvisamente scorgi in fondo ai lati dell’arena quattro giganteschi schermi che proiettano la tua immagine, ingrandita almeno dieci volte. Il tuo primo piano occupa l’intera superficie degli schermi, il viso è imperlato di sudore e olio, i tuoi capelli con riccioli voluminosi come un angelo di Botticelli, le labbra si schiudono di sorpresa, sono piene e bagnate, e attorno agli occhi un’ombra di make-up marrone scuro che fa risplendere il chiaro verde ambrato dei tuoi occhi.
Sei più… adulto, un giovane uomo, adesso!
L’immagine di quel ragazzo ti fa vacillare, ma cerchi disperatamente il sorriso che hai perso poco prima.
“Rilassati, Tristan, la concentrazione prima della prova, ricorda!”
Senti gocce fredde che scendono dalle ascelle depilate, riconosci l’odore familiare del tuo corpo, vedi il tuo singlet color pelle di tigre aderire ai tuoi muscoli, sfiorare i capezzoli gonfi che spuntano dalle bretelle, senti il fuoco liquido dorato disegnato sulle tue gambe.
“Non ti fermare, continua, cavalca!”
Ti giri verso il pubblico, il sorriso finalmente torna a risplendere, e il pubblico reagisce con altri applausi. Resti in posa per qualche minuto, girandoti a ogni singolo lato dell’arena e salutando con la mano, per poi tornare al tuo angolo e il presentatore riprende il suo discorso.
«Coach, siamo a Las Vegas?»
«Sì, Tristan, ti ricordi adesso? Hai avuto uno dei tuoi black-out.»
Ti giri, poco dietro al Coach ci sono Johnny e un ragazzo cinese, vestito con blue jeans larghi e una canotta larga, entrambi ti guardano preoccupati.
Ken.
«La memoria, sì, mi sta tornando.» 



BIOGRAFIA:

Leandro Conti è un designer e artista italiano. 
Nato a Milano nel 1978, dopo una laurea in Storia dell'Arte, si trasferisce a Los Angeles, California per lavorare nella moda e nel cinema, da sempre attratto dall'estetica glamour di Old Hollywood degli anni 40, dai film noir e le immagini in bianco e nero. 
"Alle Corde" è il suo primo romanzo pubblicato e l'idea nasce da un suo recente progetto di abbigliamento, che ha commercializzato con grande successo negli US il modello di bodysuit che il protagonista del romanzo, indossa nel corso della storia (e in copertina), tuttora online con il marchio di Tigerheat Productions ( www.instagram.com/tigerheatproductions ).

Lo stile che pervade ogni sua opera, dalla scrittura, alla pittura, alla fotografia, mostra sempre un lato nostalgico e retrò, unito all'influenza dei grandi maestri italiani del cinema, dell'arte e della moda. 


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