Buongiorno follower!
dell'autrice Seconda Carta, edito Literary Romance.
Titolo: Gioele a Grannylandia
Autore: Seconda Carta
Genere: Narrativa per bambini
Casa editrice: Literary Romance
Collana: Kids
Disponibile in formato cartaceo a € 15,00
Pagina autore: Seconda Carta
TRAMA:
A Gioele capitano strane avventure con gli animali della fattoria della nonna. Non solo gioca con loro, ma addirittura ci parla! In una casa di campagna immersa nella natura, incontra anche bellissimi fiori e piante che fanno sentire la loro voce e ai quali risponde attento e gentile. Una notte fa perfino amicizia con un furbo e brioso folletto dei boschi!
DICE L’AUTRICE:
Chi è Seconda Carta? Me lo chiedo anch’io. Ci sono cose che mi piace fare e che perseguo caparbia…
Da quando ho imparato a leggere e a scrivere, il mio amore per la letteratura è stato fulmineo. Tra lei e me esiste un matrimonio riuscitissimo, pacifico e alla pari. Ho letto e leggo di tutto, rileggo con piacere i romanzi classici e gli autori greci e latini antichi, ché provengo da studi classici. A volte mi cimento nelle traduzioni di scrittori britannici e greci, vocabolario alla mano naturalmente.
Comprendevo fin da piccola, che le parole hanno un significato e un senso: esistono parole gentili, lunghe, corte, adulatrici, false, sincere, allegre e tristi, che feriscono come pietre, che fanno male e fendono dure, che mettono allegria, che fanno sorridere e piangere. E poi ci sono le più belle in assoluto e sono quelle che preferisco e amo: le parole dell’amore, della gioia.
Scrivevo poesie e racconti che leggevo alle mie sorelle e alle amiche, a mia madre. Studiavo e studio abitualmente, soprattutto per il mio lavoro e i miei scritti.
Com’è nata l’idea di un racconto per l’infanzia? Ho un’esperienza di anni d’insegnamento e mi sono chiesta, perché no? Nella mia carriera scolastica ho visto e analizzato testi di ogni materia e disciplina, libri di lettura dai mille argomenti: accattivanti, divertenti, illustrati a meraviglia, ma talvolta, e lo dico con sincerità anche brutti e noiosi. Ci pensavo da tempo, poi quest’estate la scintilla, il progetto ha preso il volo. Così è nato Gioele e le sue avventure.
Come fare, come scrivere un libro per i bambini accattivante e non da sbadiglio? Ho valutato onestamente: attenzione Seconda, un bambino che legge vuol trovare in un libro le informazioni giuste, il linguaggio deve essere semplice e mai banale, le illustrazioni pertinenti, ama interagire con i personaggi e adora gli animali. Un piccolo lettore non è un adulto lettore, e a differenza dei grandi, esprime sincero il proprio giudizio critico e il libro non gradevole viene chiuso alla seconda pagina. Mamma mia, spero di aver fatto la scelta giusta, dicevo a me stessa!
Mentre scrivevo di Gioele, il protagonista, mi divertivo anch’io e ho pensato alle reazioni che avrebbe suscitato, alle facce, ai sentimenti dei bambini che conosco. Non nascondo il messaggio pedagogico: il rispetto dell’altro che è come me e diverso da me, degli animali e dell’ambiente, il valore dell’amicizia. Il diritto dei bambini a vivere in un mondo di pace, dove la salute e l’istruzione vengono al primo posto. Un libro illustrato a colori dalla sottoscritta, spero piaccia anche agli adulti, perché in “grande” si nasconde un eterno bambino.
La letteratura per l’infanzia è vastissima, un oceano infinito. Amo molto “Il piccolo principe” e “Pinocchio”. Poi ci sono autori contemporanei che t’incantano come Mario Lodi, Bruno Tognolini, Stefano Bordiglioni, Susanna Tamaro, Bianca Pitzorno, tanto per citarne alcuni: sono dei giganti, ti affascinano e ti fanno sognare a occhi aperti.
Pubblico da dieci anni: è passato così in fretta il tempo che quasi non me ne sono accorta. Vorrei più tempo per realizzare ciò che desidero. Intanto continuo a lavorare. Sono insegnante e amo il mio lavoro. Mi permette di stare in contatto con le “absorbent minds” (termine caro alla Montessori), dei giovanissimi in uno scambio vivo e proficuo.
Non voglio incensarmi: chi si loda s’imbroda dice il proverbio. Sono orgogliosa di questo lavoro e spero che “Gioele a Grannylandia” faccia breccia nel cuore di tanti lettori dai quattro ai cento anni!
Ringrazio di cuore Silvia Cossio per l’opportunità di parlare e raccontare di me e dei miei libri. Seconda C.
BREVE ESTRATTO:
“LA MIA ARBATAX”
TESTO: IL GIGANTE BUONO
Torno a ritroso nel tempo.
Ecco, nelle foto ingiallite, sbiadite della memoria rivedo persone conosciute e care. I pescatori della mia infanzia e della mia giovinezza qui ad Arbatax. Non li ho mai dimenticati. Non ho mai scordato quei volti, quegli occhi, quelle rughe profonde, quelle mani callose tazebao di dura fatica. Quei timidi sorrisi. Uomini di poche parole, ligi al dovere più che alle chiacchiere, “le chiacchiere non fanno farina”, a significare che talvolta non producono niente. Uomini in simbiosi con l’acqua salata e i pesci.
Silverio Vitiello detto Palmarola perché veniva dall’isola omonima, stava alla pesa della pescheria di Cala Genovesi. Era un uomo alto, possente, dalla pelle chiara e il volto rosso e sanguigno, dove brillavano come stelle gli occhi chiarissimi e vivaci. Sorridente e gentile, Silverio catturava l’attenzione e la simpatia di chiunque venisse a contatto con lui.
Pesava i pesci a mani nude: mi colpivano le sue mani grandi e forti. Cantava Silverio, cantava canzoni napoletane, quando finito il suo lavoro e con la cesta di giunco sottobraccio, rientrava a casa. Abitualmente portava un basco blu in testa ed i pantaloni ripiegati sotto alle ginocchia, andava scalzo e i suoi piedi erano enormi. Le scarpe le aveva eccome, ma non le metteva, tutto qui.
Mi diceva spesso gioioso – Bella quaglioncella, vai a scuola che impari cose assai! -
Io lo osservavo col naso all’insù e impacciata rispondevo – Sì, grazie. Buongiorno. - E correvo via.
Tutti stimavano Silverio ed era impossibile non volergli bene. Era una bella persona dotata di una “verve” ironica nell’approcciare la vita. Amava la sua famiglia ed era sposato con zia Tomasa, una donna molto riservata, dedita all’economia domestica.
Poi Silverio se n’è andato, che dolore. Non l’ho più sentito cantare. Non l’ho mai dimenticato. Ma lo immagino camminare a piedi nudi nelle turchine praterie del cielo mentre intona le canzoni napoletane, in compagnia dei pescatori di Arbatax, seguito dai cherubini dalle ali piumate.
Ecco. Sono tutti lì: Cascetta, Rococò, Antonio Carta, Antonio Morlè, Silverio Musella, Cirotto Cristo e i suoi fratelli, Cilormo il guaritore, Umberto Valeriano, Gigiotto e Antonino Aversano, Luigi Aversano, e tanti altri ancora.
“Venite all’agile barchetta mia, Santa Lucia, Santa Lucia…”, sembra ancora di sentire la sua voce cantare per le vie di Arbatax…
Ciao Silverio Vitiello, venuto dall’isola di Palmarola all’isola di Sardegna. Sei e sarai sempre nei nostri cuori. Eri il nostro gigante. Ciao gigante buono.
Ha pubblicato diversi testi poetici e di narrativa.
Ha pubblicato a fine 2014 un saggio antropologico dal titolo “Belle come il Sole” (editore Amico libro), dedicato al lavoro femminile nella coltivazione e produzione del tabacco a Tortolì.
Ha partecipato a diversi concorsi letterari, alcune sue poesie e racconti brevi sono stati scelti per varie antologie.
Ha preso parte nel 2015, al concorso OLbiapulsespazioarte, classificandosi seconda tra 250 partecipanti con la poesia “Le mani delle Donne”, entrata a far parte del catalogo dell’artista Gisella Mura e abbinata al suo quadro “Namastè”.
Ha dedicato le “Poesie cucite” all’artista internazionale Maria Lai; altre come “Poesie pergamena” olografe su carta sono stati esposte alla mostra “Arte e Cultura” presso Portu Frailis.
È stata selezionata dalla prestigiosa Biblioteca Gramsciana per la poesia “Su bisu de Antoni” “Il sogno di Antonio” bilingue sardo e italiano, dedicata all’ intellettuale Antonio Gramsci.
È stata indicata e premiata “Ogliastrina dell’anno 2013” per l’impegno volto alla valorizzazione e alla diffusione della cultura da una nota agenzia di moda.
Nel 2015 invitata al “Marzo delle Donne” del Comune di Pisa, ha presentato “Belle come il Sole” saggio storico-antropologico, presso l’Associazione Culturale Grazia Deledda. Nell’aprile del 2016 è tra le sei finaliste del Contest Letterario Internazionale “Radici, impulso e rivoluzione” indetto dall’Associazione Culturale “Meris in domu”, con una short comedy.
Nel luglio del 2016 ha pubblicato il romanzo “Il vescovo rivoluzionario” che è stato presentato in molte cittadine dell’isola e scelto come testo di lettura dai docenti delle scuole medie del territorio.
Sono di recente pubblicazione i romanzi “Un Tè con Agatha” e “Natale a Castlerock” nell’anno 2019, “La Fata Maliarda” nel 2020 a cura della casa editrice Literary Romance. E ancora nel 2020, con Segreti in Giallo Edizioni-Belle Epoque, ha pubblicato “Scrivimi” - lettere d’amore. Si aggiunge la silloge poetica “Indimenticabili” edita in self nel 2019.
I romanzi e le raccolte poetiche dell’autrice sono prettamente rivolti all’universo femminile. Il racconto “Gioele a Grannylandia”, edito dalla nuova collana Literary Romance Kids, è un testo brillante e brioso dedicato l’infanzia.
Grazie di cuore, gentilissima Silvia!!!
RispondiEliminaGrazie per lo spazio concessomi!!!
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