domenica 4 luglio 2021

RECENSIONE "HELL MASTER" di Josephine Kingstone

 

Buon pomeriggio amici lettori!
Daniela Colaiacomo ha letto "Hell Master" dell'autrice Josephine Kingstone. Premetto che la recensione non è del tutto positiva, tuttavia ricordo la soggettività dei pareri, di conseguenza l'invito è quello di leggere il romanzo per farsi una idea propria.



Titolo: Hell Master
Autore: Josephine Kingstone 

Genere: Romantic Suspense / Thriller 

Casa editrice: Ghostly Whisper

Disponibile in ebook a € 1,99
A breve anche in formato cartaceo

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TRAMA: 

Un legame che nasce, cresce e diventa indissolubile, tra paradiso e inferno. Bethany Lyons ancora non sa che il suo inferno personale è lui, “Hell Master”... e sta andando a prenderla.
La vita di Bethany Lyons sta per essere sconvolta per sempre. Ma lei ancora non lo sa. Nata e cresciuta in un ambiente privilegiato ma estremamente corrotto, è consapevole di ciò che la circonda. Ricchezza e pericolo. Fascino e perfidia. Questo ha imparato a conoscere fin da bambina, sentendosi però al sicuro, convinta della protezione che suo padre, Dan Lyons, le ha sempre garantito tramite il legame con uno dei suoi collaboratori più potenti e scaltri, soprannominato l’Affabulatore.
La gabbia dorata di Bethany invece si infrange quando la ragazza viene prelevata di fronte a casa da un uomo mascherato che lei decide di chiamare “Hell Master”. Ma chi è davvero Hell Master? Perché ha scelto proprio lei? Per chi lavora? Per conto di chi l’ha sottratta dalla sua quotidiana esistenza? 
Mentre Bethany combatte per la propria salvezza, scopre nel suo carceriere risvolti inaspettati, diabolici ma seducenti. Spingendolo all’esasperazione lo costringe a svelarsi, a confrontarsi con la propria umanità, con il proprio dolore. E anche lui si rende conto di qualcosa che aveva preferito ignorare. Quella ragazza non si arrenderà, rifiutando con tutte le sue forze il ruolo di vittima che le è stato imposto. Da lui e dal mondo in cui è cresciuta. 
Proprio dal rifugio nel bosco in cui Hell Master l’ha confinata, avrà inizio la battaglia di Bethany. Per la verità. Ma oltre che per la verità comincerà a lottare anche per la sua esistenza, per la sua libertà di donna, di essere umano. E per un amore che sboccerà, al di là di ogni controllo, di ogni ragione.
Bethany combatterà per conquistare il suo spazio nel mondo. Un mondo in cui tutte le certezze verranno ribaltate. Un mondo in cui nessuno è chi dice di essere. 

Passione... tradimento... ossessione... Quando i loro destini si incrociano Hell Master e Bethany scoprono lo splendore attraverso troppe tenebre. Perché tra paradiso e inferno solo l’amore può salvarli. 

ATTENZIONE: Per l’argomento trattato e alcune scene presenti nel testo, si consiglia la lettura a un pubblico adulto.  

Bethany Lyons è una ventiduenne, viziata, costantemente irrequieta, vive nel lusso che la "famiglia", con i suoi molteplici e sporchi traffici, le garantisce.
Mentre si dirige alla macchina per raggiungere gli amici ad una delle tante serate cui partecipa, di fronte alla villa di famiglia, a poca distanza dalla spiaggia assolata di Miami Beac, viene rapita: il suo mondo viene stravolto.
Rinchiusa in una stanza, legata, imbavagliata, bendata, minacciata dall'uomo che l'ha sequestrata, la sua mente lavora freneticamente per capire i motivi e lo scopo di un'azione tanto aberrante nei suoi confronti.
Quando dopo ore le vengono liberati la bocca e gli occhi, la prima cosa che vede è un uomo e, davanti al letto, un poster la cui "scritta scura, lucida e leggermente inclinata", risalta nell'oscurità, "dando quasi l’impressione di un marchio a fuoco sulla carne viva": “Hell Master”.
Il suo carceriere - per Bethany “Hell Master” -, sembra provare un forte risentimento nei suoi confronti, mal sopporta l'atteggiamento ribelle e insofferente della ragazza, è rude e mal contiene la sua aggressività, ma nel lungo periodo che trascorrono insieme - nessuno sembra interessato al ritrovamento e alla liberazione della ragazza -, tra i due ragazzi, si istaura un particolare legame, diverso dalla classica sindrome di Stoccolma, soprattutto dopo che l'uomo rischia la vita per salvare Bethany da una violenza.
Il libro è scritto in prima persona, con il pov della protagonista - alcuni capitoli con quello di “Hell Master” -, la trama è intricata, intrigante e avvincente, la ricerca delle risposte alle infinite domande che Bethany pone a sé stessa e al suo carceriere induce curiosità. 
Ho finito il racconto spinta dall'aspettativa che Barbara Morgan ha saputo creare, il complesso intreccio di menzogne e verità nascoste che Bethany deve svelare è appassionante, così come lo sono i personaggi, anche quelli secondari, ma l'ho lasciato e ripreso più volte, soprattutto nella parte iniziale, dove ho riscontrato notevoli difficoltà.
La punteggiatura non rende fluido il testo, le frasi sono spesso composte da due o tre parole, a volte anche una sola, "interrotte", spezzano il ritmo della lettura, provocano un avanzamento a singhiozzo, fastidioso per chi, come me, forse un po' pedante, è attento e analizza a fondo i particolari; altre volte alcuni dettagli sembrano estranei al contesto, prolisso e troppo spesso ridondante, mentre il soggetto si perde tra le righe poco chiare.
Quindi, giudicando complessivamente il lavoro, fermo restando che la valutazione è personale, non mi sento di consigliarlo. 


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