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In uscita oggi "Un viaggio con il destino" dell'autrice Grace Roberts,
primo volume della serie "Destiny's Cove Series".
Titolo: Un viaggio con il destino
Autore: Grace Roberts
Serie: Destiny’s Cove Series Vol.1 di 3
Genere: Romance
Disponibile in ebook a € 0,99
E in formato cartaceo a € 6,99
TRAMA:
Lei si è decisa a correre il rischio e iniziare una nuova vita. Lui è finalmente pronto a trovare l’amore. Per fortuna Destiny è a portata di mano, pronta a smuovere un po’ le acque.
Giorgia Di Maggio ha lasciato l’Italia per trascorrere un periodo sabbatico in California con l’amica Stephanie, nella speranza che tre mesi siano sufficienti per schiarirsi le idee e reinventarsi. Ma quando questa la sorprende con un’avventurosa vacanza di una settimana in un paesino della Florida, Giorgia si ritrova a rimpiangere la sua sicura e monotona vita.
Dopo aver rotto con la sua ragazza, Conor Callaghan non ha più sentito il bisogno di avere una relazione, né tantomeno un’avventura. Si accontenta di gestire il suo Irish pub a Destiny’s Cove e di uscire in mare sulla barca del migliore amico Noah. Fino al giorno in cui salvano due turiste bloccate su un’isola e lui si ritrova a provare un’inaspettata attrazione.
Nonostante Giorgia si sforzi di stare lontana da Conor, una serie di strane coincidenze continua a riportarli insieme. E quando la fine della sua permanenza si avvicina e lei è costretta ad affrontare una scelta che potrebbe cambiarle la vita, entrambi capiranno che questa avventurosa settimana è stata davvero un viaggio con il destino.
Questo è il primo volume della trilogia romantica di Destiny’s Cove, ma è una novella autoconclusiva che può essere letta individualmente.
BREVE ESTRATTO:
«Sapevo che era una pessima idea. Sapevo che non avrei dovuto darti retta. Maledizione!» Giorgia imprecò per la frustrazione, lanciando una conchiglia sulla battigia con tutta la forza che le era rimasta nelle braccia, stremate da tutto il remare che avevano fatto per giungere fino a lì. Il clic-clic-clic dell’otturatore della macchina fotografica continuò come se Giorgia non avesse neanche aperto bocca. Come se non fossero bloccate su un’isola senza alcun modo di tornare sulla terraferma se non a nuoto – e possibilmente finendo sul menu di uno squalo. Fantastico.
«Almeno ti rendi conto del casino in cui ci troviamo?»
Stephanie sollevò la macchina fotografica e osservò Giorgia attraverso la lente. Clic. Clic. Clic-clic. Giorgia sentì la frustrazione incendiarle il petto e afferrò un grosso ciottolo mezzo affondato nella sabbia. «Smettila di fare foto o giuro che te lo do sulla testa.»
Stephanie abbassò la macchina fotografica e la lasciò pendere dalla cinghia che aveva attorno al collo. Alzò gli occhi al cielo e fece un sonoro sospiro. «Stai esagerando, Gio’.»
«Starei esagerando? Sul serio, Steph? Il nostro kayak è stato spazzato via e sono piuttosto sicura che quel delfino ci abbia fatto capovolgere apposta perché voleva mangiarci. E adesso siamo bloccate su quest’isola dove i telefoni non prendono, senza cibo e senza acqua.» Lanciò il ciottolo sulla battigia ed emise un gemito. «Non abbiamo neanche un pallone di nome Wilson con cui poter parlare. Moriremo e, quando ormai ci avranno trovate, i gabbiani a quel punto avranno già mangiato la nostra carne e i soccorritori non saranno in grado di riconoscerci, e ci seppelliranno in una tomba anonima con una lapide con scritto sopra “Donna non identificata”, e…»
«Okay, adesso basta.» Stephanie scrollò Giorgia tenendola per le spalle, e lei sbatté le palpebre, scacciando via il cruento scenario. «Noi non moriremo. Siamo solo a venti minuti dalla terraferma, e questo posto è sulla rotta delle escursioni turistiche. Di sicuro arriverà qualcuno, qualche pescatore o dei turisti. Ce la caveremo.»
«Non avrei dovuto darti ascolto. Non avrei dovuto lasciarmi convincere a stravolgere la mia vita, a lasciare tutto e tutti solo per inseguire qualche folle sogno.» Giorgia ignorò le parole rassicuranti dell’amica e si lasciò sfuggire un singhiozzo, appoggiando la testa sulle ginocchia. «Sarei dovuta restare dov’ero, a macinare numeri al sicuro nel mio ufficio.»
«A continuare a lavorare come un mulo, giusto? Perché quello ti rendeva davvero felice.»
Grace Roberts è una scrittrice italiana con una smodata passione per l’Irlanda, la narrativa rosa, i film Disney e le commedie romantiche – non necessariamente in quest’ordine. I suoi romanzi sono solitamente ambientati in Irlanda o in piccole cittadine immaginarie degli Stati Uniti abitate da irlandesi. È anche una lettrice accanita che ritiene che sognare a occhi aperti dovrebbe essere un lavoro retribuito e che il mondo sarebbe un posto migliore se fossero i “topi da biblioteca” a governarlo.
Fin da quando era bambina ha sempre trascorso le giornate con un libro in mano, in compagnia degli amici immaginari che trovava tra le pagine, mentre sognava di diventare una scrittrice. I libri di Rosamunde Pilcher sono stati un punto di svolta nella sua vita, ed è stato allora che ha deciso di iniziare a scrivere per puro divertimento le storie che le giravano in testa. Dopo un paio di racconti però, non è più riuscita a smettere e ha voluto trasformare quel suo hobby in qualcosa di più serio.
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